Mar 16 Apr 2024

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Mps: utile 9 mesi sale a 379 mln, 91 nel trimestre

Mps ha chiuso i primi nove mesi con un utile di 379 milioni di euro, di cui 91 riferiti all’ultimo trimestre. Al 30 settembre del 2017 i conti indicavano una perdita di 3 miliardi di euro

Per Mps, al 30 settembre 2018 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati di 193,3 miliardi di euro, stabili rispetto al 31 dicembre 2017, ma in calo di 2,6 miliardi di euro rispetto al 30 giugno 2018. La causa è il decremento della raccolta diretta. Lo rende noto la banca.

Gli impieghi alla clientela sono aumentati dello 0,5% rispetto al 30 giugno 2018, grazie anche alla continua crescita delle nuove erogazioni di mutui.
I volumi di raccolta diretta, che si sono attestati a 93,9 miliardi di euro, risultano in calo di 3,9 miliardi di euro rispetto ai valori di fine dicembre 2017 (principalmente sul comparto obbligazionario) e di 2,9 miliardi di euro rispetto a fine giugno 2018, principalmente per il calo dei conti correnti, con 1,4 miliardi di euro in meno, e delle obbligazioni, con 800 milioni di euro in meno.

Nei primi nove mesi del 2018, l’esposizione dei crediti deteriorati lordi del Gruppo Mps è risultata pari a 19,5 miliardi di euro, in flessione di 23,4 miliardi rispetto a fine dicembre 2017, essenzialmente per le cessioni, e di 300 milioni rispetto al 30 giugno 2018.
In particolare, l’esposizione lorda del comparto sofferenze si riduce di 21,4 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2017 ed è in aumento di 500 milioni rispetto al 30 giugno 2018. In flessione di 1,9 miliardi l’esposizione delle inadempienze probabili su dicembre 2017 e di 700 milioni su giugno 2018.
Le esposizioni scadute deteriorate sono sostanzialmente stabili rispetto al 30 giugno 2018.

Ricavi in calo. Al 30 settembre 2018 quelli del gruppo ammontavano a 2,518 miliardi di euro, in ribasso del 21,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando, ricorda la banca, il conto economico ha beneficiato anche degli effetti riconducibili al burden-sharing. Pure nel terzo trimestre i ricavi sono stati in diminuzione: sono scesi di 23 milioni di euro rispetto al precedente.

Nell’ultimo periodo, “più in dettaglio – viene spiegato dalla banca – risultano in calo sia il margine di interesse (-6 milioni di euro) che le commissioni nette (-50 milioni di euro)”, quest’ultime pari a 1,163 miliardi di euro: la riduzione del 4,1% delle commissioni rispetto allo stesso periodo del 2017 è riconducibile principalmente alle minori entrate sui servizi di pagamento (bancomat e carte), dopo la cessione del ramo d’azienda merchant acquiring.

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