Ven 26 Apr 2024

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Lucca, tutela centro storico: stop a nuovi locali e ristoranti

Regione Toscana e Comune di Lucca hanno sottoscritto oggi un’intesa per tutelare “l’identità culturale e storico-architettonica” del centro urbano e “prevenire uno sviluppo disordinato e squilibrato creato dall’apertura di nuove attività commerciali”, collegata ai flussi turistici consistenti. L’accordo consiste nella limitazione temporanea dell’apertura nel centro storico di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande, dalle pizzerie alle gelaterie e alle panetterie.

“Prima che anche la nostra città diventi un luna park, dobbiamo recuperare quella cultura della programmazione che, attraverso tutti gli strumenti utili, ci consenta di guidare e non subire i processi urbani ed economici”, il commento del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini.

In particolare, si legge in una nota della Regione, è prevista la sospensione per 3 anni dell’insediamento, anche per trasferimento, di nuove attività di vendita al dettaglio di alimentari, di somministrazione di alimenti e bevande, comprese quelle in civili abitazioni quali home restaurant o analoghe, di produzione, preparazione e/o vendita di prodotti alimentari, a carattere artigianale/industriale, compresa la panificazione.

Le eccezioni vanno dall’attività di somministrazione di alimenti e bevande in musei, biblioteche, archivi, parchi e aree archeologiche purché pubbliche a quelle in librerie, teatri, cinema se con carattere accessorio, dalle mense aziendali a quelle in favore di ospiti di strutture sanitarie, caserme, centri di accoglienza per migranti, infine per le attività legate a eventi e manifestazioni in piazza.

La misura, spiega spiega l’assessore regionale al commercio Stefano Ciuoffo, è stata concordata col Comune “per salvaguardare un centro storico con caratteristiche peculiari”. Ciuffo spiega che in soli due anni sono stati aperti 15 nuovi esercizi “di questo tipo che vanno ad aggiungersi agli altri già esistenti e che denotano uno sviluppo forse eccessivo se commisurato all’area ristretta in cui si è verificato. Un fiorire di nuove attività, più redditizie rispetto a quelle commerciali tradizionali, con ripercussioni anche sul mercato immobiliare”.

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