Gio 25 Apr 2024

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Influenza, Saccardi: In Toscana nessuna carenza di vaccini

 

“Nessuna delle persone che vorranno vaccinarsi resterà senza vaccino” assicura l’assessora al diritto alla Salute dlela Regione Toscana, Stefania Saccardi. “Tante richieste, ma li abbiamo riordinati”

“In Toscana non c’è carenza di vaccini antinfluenzali. C’è stata una richiesta maggiore rispetto all’anno scorso, e questo è un buon segno, vuol dire che la campagna di vaccinazione ha funzionato. Per questo i vaccini ordinati alle ditte da Estar sulla base delle richieste delle aziende non sono stati sufficienti, e quindi Estar ne ha ordinati altri. Nessuna delle persone che vorranno vaccinarsi resterà senza vaccino”. Lo precisa l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Stefania Saccardi, in un comunicato. Per la stagione 2018-2019 la Regione aveva acquistato, tramite Estar (l’Ente di supporto tecnico-amministrativo regionale che fa acquisti per tutta la regione), sulla base delle richieste fatte dalle aziende sui consumi della scorsa stagione, 777.340 dosi di vaccino tetravalente (che copre due ceppi di A e due di B). Una volta esaurite le scorte – la Regione spiega che si è registrato un incremento di richieste del 5% rispetto alla scorsa stagione -, “è stato necessario fare un nuovo ordine”. Ma il vaccino tetravalente è esaurito, in Italia come nel resto d’Europa. Quindi Estar ha fatto ulteriori ordini per 5.270 dosi di vaccino trivalente (che copre due ceppi di A e uno di B). Comunque “ad oggi – dice Monica Piovi, direttore generale dell’Estar – non si registrano problemi da parte delle aziende”.

Negli ultimi anni, spiega lo stesso comunicato stampa, “il livello di copertura della vaccinazione antinfluenzale anche in Toscana ha subìto una significativa flessione: la copertura più elevata nella popolazione di età pari o superiore a 65 anni è stata raggiunta nella stagione 2009-2010, durante l’emergenza pandemica, (71,1%)”. Gli anni successivi, si legge ancora, hanno registrato una continua flessione, anche imputabile ad una insufficiente o errata comunicazione su questioni di sicurezza dei vaccini, che poi si sono rilevate prive di fondamento. Di fatto, nella stagione 2014-2015 si è registrato il minimo storico della copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni, 50,6%; nella stessa stagione, si è avuto il picco più alto di decessi, 23. Nella scorsa stagione 2017-2018, la copertura vaccinale è risultata pari al 55,3% (con 63 casi gravi e ben 15 decessi): anche se in miglioramento, ancora molto lontana dall’obiettivo minimo di copertura vaccinale, fissato al 75% (quello ottimale è del 95%).(ANSA).
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