Ven 26 Apr 2024

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Gkn annuncia riavvio procedura licenziamenti

Secondo Gkn “purtroppo, nonostante le nostre diverse sollecitazioni, non siamo ancora al punto in cui speravamo di essere in merito ai progressi verso la partenza dell’iter di reindustrializzazione”

Una doccia fredda che però  in qualche modo era nell’aria. Non a caso negli scorsi giorni tanto i sindacati quanto le RSU e il collettivo di fabbrica avevano chiesto chiarezza sulla questione delle manifestazioni di interesse per l reindustrializzazione del sito, ed avevano invitato GKN giocare a carte scoperte.

Gkn Driveline Firenze in una lettera ai dipendenti della fabbrica di Campi Bisenzio, datata 26 novembre. scrive che, dopo aver ritardato “l’avvio della procedura di licenziamento collettivo fino alla fine di novembre”, ora “siamo costretti a iniziare la procedura legale alla fine di questo mese”. Aggiungendo “continueremo diligentemente la discussione con il sindacato e le istituzioni  per trovare un’intesa che possa effettivamente portare avanti il progetto di reindustrializzazione”.

“Arrivata la raccomandata. Gkn si prepara a riaprire la procedura di licenziamento”, scrive su Facebook il Collettivo di Fabbrica dello stabilimento.

L’azienda ha citato l’esistenza di “manifestazioni di interesse da parte di investitori esterni, interessati a rilevare il sito produttivo e realizzare i loro progetti imprenditoriali, volti a perseguire diverse opportunità in settori di recente affermazione, affini al mondo automotive e per i quali il futuro è più promettente. Il piano di reindustrializzazione potrebbe potenzialmente garantire il mantenimento di nuove produzioni industriali nella zona e salvaguardare le opportunità di lavoro. Questo processo necessita di tempi rapidi e di un contesto di adeguata serenità sindacale e sociale”.

Secondo Gkn “purtroppo, nonostante le nostre diverse sollecitazioni, non siamo ancora al punto in cui speravamo di essere in merito ai progressi verso la partenza dell’iter di reindustrializzazione, ma possiamo assicurarvi che faremo di tutto affinché questi progressi accadano per la salvaguardia dell’occupazione di tutti i nostri dipendenti”. A conclusione della lettera, l’azienda scrive che “abbiamo manifestato in più occasioni al sindacato, che a breve sarà nostro esclusivo interlocutore nell’ambito delle regole della procedura, che è nostra intenzione portare avanti il processo di industrializzazione, e crediamo sia ora la nostra migliore soluzione per minimizzare l’impatto sociale della decisione di chiudere l’impianto. Focalizzati su questo obiettivo, Vi garantiamo il nostro immutato impegno e apertura al dialogo”.

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