Sab 20 Apr 2024

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Firenze: nuova veste per la Gipsoteca della Galleria dell’Accademia

Dopo due anni riapre al pubblico e con una nuova veste la Gipsoteca della Galleria dell’Accademia di Firenze.

Dopo due anni e mezzo di lavoro riapre a Firenze la Gipsoteca della Galleria dell’Accademia. Il salone dell’Ottocento raccoglie la collezione di oltre 400 gessi tra busti, bassorilievi, sculture monumentali, modelli originali in gran parte di Lorenzo Bartolini.

I lavori svolti sono stati di ordine statico-strutturale, relativi all’impianto di climatizzazione, all’illuminazione e all’impianto elettrico. Per motivi statici e di stabilità climatica sono state chiuse varie finestre, consentendo al nuovo allestimento, con le pareti tinteggiate di color azzurro polvere, di recuperare un ampio spazio espositivo, arricchendo la Gipsoteca della Galleria dell’Accademia anche con modelli in gesso che erano conservati negli uffici.

Le mensole, rinnovate ed ampliate, accolgono i busti-ritratto. I fragili modelli in gesso, nel corso dei lavori di ristrutturazione della Gipsoteca della Galleria dell’Accademia, sono stati sottoposti a un intervento di revisione conservativa e di spolveratura. Per il ministro Dario Franceschini, “la riapertura della Gipsoteca è un passo importante del percorso intrapreso sin dal 2016 per portare nel ventunesimo secolo la Galleria dell’Accademia di Firenze, uno dei più importanti e visitati musei statali italiani. I lavori, riguardanti l’intero edificio, hanno permesso significative innovazioni negli impianti, rendendo moderno, senza snaturarlo, un museo concepito nella seconda metà dell’Ottocento. Tutto ciò è stato reso possibile dalla passione, dalla dedizione e dalla professionalità con cui il direttore Hollberg e tutto il personale della Galleria ha operato sin dalla costituzione del museo autonomo nel 2015, tra mille difficoltà e interruzioni dovute alla pandemia”. Per la direttrice del museo Cecilie Hollberg “la Gipsoteca è l’ultimo preziosissimo tassello del processo di rinnovamento della Galleria dell’Accademia di Firenze”.

La direttrice Cecilie Hollberg ha ricordato inoltre che il compito che le “è stato affidato dalla riforma Franceschini era quello di traghettare dall’800 nel XXI secolo un’inedita e moderna Galleria. Un’impresa enorme che siamo riusciti a portare a termine grazie al sentito e costante impegno del nostro piccolissimo staff e di tutti coloro che ci hanno sostenuto. Nonostante le tante battute d’arresto, dovute alla sospensione dell’autonomia, alla crisi pandemica, alle varie criticità della struttura incontrate in corso d’opera, siamo riusciti a fare il miracolo. L’allestimento della Gipsoteca è stato riordinato e ammodernato nel pieno rispetto di quello storico, e ringrazio l’amico Carlo Sisi per i preziosi consigli. I gessi, restaurati e ripuliti, sono esaltati dal leggero azzurro polvere delle pareti, tanto da sembrare vivi, con le loro vite, i loro racconti. Il risultato è magnifico”.

Per Carlo Sisi, presidente dell’Accademia di Belle arti di Firenze, “quella della Gipsoteca della Galleria dell’Accademia è una restituzione esemplare, che nel rispettare il precedente allestimento ideato da Sandra Pinto negli anni Settanta del Novecento si configura come un vero e proprio atto critico, un’operazione museale che conserva un episodio cruciale della museografia nazionale rinnovandone con intelligenza metodologica la struttura compositiva e la grazia dei dettagli. Il nuovo colore scelto per le pareti consente infatti di recuperare la corretta lettura delle opere, esposte ora nella loro completezza, e la rimozione degli obsoleti condizionatori permette di ammirare la sequenza delle opere senza disturbanti interruzioni, ma con la continuità ‘poetica’ che può finalmente attrarre il visitatore in quella che nell’Ottocento si chiamava l’avventura nell’atelier”.

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