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Mar 2 Dic 2025
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ToscanaCronacaFarmacista 'aggredita' a Firenze dopo rifiuto rimborso

Farmacista ‘aggredita’ a Firenze dopo rifiuto rimborso

Non avendo “alcun titolo né scontrino” avrebbe chiesto il rimborso di una confezione di latte in polvere e quando la farmacista si è rifiutata le avrebbe scagliato contro il prodotto.

A riferire l’accaduto la Uiltucs Toscana esprimendo “piena solidarietà alla farmacista aggredita presso La farmacia Moderna di Firenze, vittima di un episodio tanto assurdo quanto significativo del clima che si respira in città”. Secondo la ricostruzione fornita dal sindacato, “un turista, avvicinato all’ingresso da un mendicante che chiedeva latte in polvere per un presunto bambino affamato, ha acquistato il prodotto in buona fede. Pochi minuti dopo, lo stesso uomo è tornato in farmacia pretendendo il rimborso della confezione, pur non avendo alcun titolo né scontrino. Al rifiuto della lavoratrice, l’individuo ha reagito con violenza, scagliando il prodotto contro la farmacista e minacciandola. La lavoratrice ha poi sporto denuncia”. “Firenze vive un problema crescente di insicurezza, e chi lavora nelle farmacie lo sperimenta ogni giorno – denuncia Giuseppe Franzone, responsabile Uiltucs Toscana per il settore farmacie. – Le farmacie sono presidi sanitari, non luoghi in cui chiunque può permettersi intimidazioni, aggressioni o tentativi di truffa. Non possiamo più accettare che questi episodi vengano normalizzati”. Il sindacato, si spiega ancora, chiamerà “immediatamente l’azienda alle proprie responsabilità, chiedendo l’adozione urgente di misure di tutela concrete”: “Servono sistemi di sicurezza adeguati, procedure chiare e strumenti che permettano alle lavoratrici e ai lavoratori di non trovarsi soli di fronte a situazioni di rischio. È un dovere dell’azienda intervenire subito”. Franzone lancia poi un appello alle istituzioni cittadine: “Non basta reagire caso per caso. Serve una presenza maggiore, controlli capillari e un’azione seria contro le aree diventate sensibili. La città è cambiata e la percezione di insicurezza ormai è quotidiana”.