Gio 18 Apr 2024

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Anche a Prato, è crisi per i negozi di vicinato

? La crisi dei negozi al dettaglio è ormai cosa ben nota nelle città d’arte come Firenze, dove la mancanza dei turisti, soprattutto stranieri, sta determinando grande sofferenza, ma anche in città come Prato, dove i negozi hanno una clientela più locale le cose non vanno per niente bene.

L’allarme arriva dalla Confesercenti che denuncia che anche a Prato le aziende sono in crisi e i magazzini sono pieni di merce invenduta e che già prima dell’epidemia i negozi erano in sofferenza.

Previsioni preoccupanti da parte di Confesercenti: “Si sperava in una riapertura con l’acceleratore, ma bisogna fare i conti con i consumatori e le tasche vuote. Il rischio chiusura – afferma il presidente provinciale Mauro Lassi – per molte imprese, soprattutto piccole e piccolissime c’è, inutile negarlo. Ma si tratta appunto di previsioni, che vanno pertanto contestualizzate in base ai vari scenari”.

Lassi mostra preoccupazione per il prossimo autunno e spiega: “Occorre muoversi bene, e sfruttare questa fase per fare quelle riforme che tutti dicono necessarie da anni ma che non sono ancora state messe in atto. È paradossale inoltre che se questa necessità viene avanzata dalla Ue in Italia si sollevano subito perplessità. Invece è adesso che occorre darsi da fare. Anche perché non possiamo limitarci ad aspettare i soldi comunitari, arriveranno più avanti, e per molte imprese e molti lavoratori, potrebbe essere tardi. Una delle prime riforme da affrontare è quella fiscale. E a questo proposito per evitare ulteriori sofferenze al mondo dell’economia occorre che le scadenze fiscali siano posticipate. Serve una loro revisione, perché ora sono davvero complicate, e serve uno slittamento, altrimenti troppe imprese finiranno strozzate. Lo diciamo da tempo, speriamo che le istituzioni ci ascoltino!”.

Il presidente Lassi cosi conclude: “La possibilità di un autunno nero, sul fronte del lavoro autonomo e dipendente, è sempre più concreta. Il timore di nuovi blocchi dell’attività, a seguito dell’incremento di contagi, aumenta ancora di più l’incertezza degli operatori economici. Molte imprese, travolte dall’anno più difficile di sempre ed impossibilitate a ristrutturare l’attività a causa delle difficoltà finanziarie e del blocco dei licenziamenti, non vedono altra via d’uscita che chiudere. Una prospettiva che dobbiamo assolutamente scongiurare”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il presidente provinciale di Confesercenti, Mauro Lassi:

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