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Mar 9 Set 2025
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ToscanaCronacaDetenuta suicida a Sollicciano, il legale: "Fallimento della società"

Detenuta suicida a Sollicciano, il legale: “Fallimento della società”

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Detenuta suicida a Sollicciano, il legale: "Fallimento della società"
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Ancora un suicidio nel carcere di Sollicciano: si è impiccata all’alba di ieri una giovane ragazza di origini romene. Doveva scontare una condanna a quattro anni e otto mesi per una lite avvenuta in un palazzo di Via Finiguerra a Firenze il 30 agosto scorso. Si levano unanime le voci di giuristi, istituzioni e polizia penitenziaria. “Condizioni disumane e prive di dignità, Stato patrigno e caporale, si faccia avanti la politica”.  

Un paese straniero, la comunità, la strada, infine il carcere. La vita di Elena, 26 enne romena, è stata un breve calvario terminato nel peggiore dei modi, un suicidio, il terzo dall’inizio dell’anno nel penitenziario fiorentino, il 61 esimo in Italia. Finita in una conta drammatica, la ragazza avrebbe avuto ancora solo un anno da scontare per l’aggressione ad Ezio, l’anziano signore che cercava di salvare il crocevia tra via Maso Finiguerra e Via Palazzuolo da degrado e inciviltà. Un traguardo troppo lontano per Elena, il cui buon umore, manifestato appena venerdì scorso al proprio difensore, non aveva certo fatto presagire il tragico epilogo: si è impiccata con le lenzuola ai pilastrini del balconcino della propria cella proprio quando è in corso l’ispezione alla struttura del Compitato Europeo per la prevenzione della tortura.

Ne ha dato notizia Antonio Mautone, segretario generale territoriale della UilPa Polizia Penitenziaria di Firenze, a pochi giorni di distanza da un altro fatto di cronaca, che ha visto tre detenute della sezione femminile appiccare un incendio con 8 agenti rimaste intossicate. Luoghi di pena come gironi infernali generatori di morte, questa la voce che si leva unanime da reclusi e lavoratori, ben al di là della narrazione governativa, denuncia Gennarino de Fazio, segretario generale della Uilpa. “A Solliciano si trovano 565 detenuti, di cui 73 donne, in 358 posti disponibili, il tutto gestito da 400 agenti ma – ha concluso de Fazio – ne servirebbero minimo 622”.