Mar 23 Apr 2024

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Viareggio: smascherato finto chirurgo estetico. Beni per 100mila euro

Viareggio – Operava all’interno di centri estetici, studi di commercialisti, sui lavatesta di parrucchieri e in alcune abitazioni. Il pagamento, poi, variava tra i 150 e i 300, rigorosamente in contanti. Questo il piano di un finto chirurgo estetico smascherato dalla Guardia di Finanza.

Sequestrati dalla guardia di finanza provinciale di Lucca beni per circa 100mila euro a un finto chirurgo estetico di Viareggio (Lucca) che per anni ha esercitato abusivamente l’attività medica, effettuando numerosi interventi senza alcuna abilitazione. Le indagini, condotte dai finanzieri del gruppo di Viareggio, sono state avviate nel febbraio del 2021, quando il finto chirurgo è stato colto in flagranza mentre stava operando all’interno di un centro estetico, intento ad effettuare delle iniezioni sottocutanee di botulino sulla fronte di una cliente.

Identificata anche la vasta clientela del finto chirurgo, oltre 200 persone, principalmente donne residenti in tutta la Toscana, ma anche nelle province di Milano e di Reggio Emilia.
Sono state, inoltre, individuate altre quattro persone che procacciavano clienti e organizzavano gli appuntamenti.

In svariate occasioni, il falso chirurgo è risultato aver effettuato le prestazioni sul divano di alcune abitazioni, sul lavatesta di saloni di parrucchiere e anche all’interno di uno studio di un commercialista, senza adottare alcun tipo di precauzione igienico sanitaria. Dalle indagini è emerso che, dal 2016 al 2021, il finto medico ha eseguito centinaia di prestazioni, che non si sono interrotte nemmeno nel periodo di emergenza Covid. Il prezzo pattuito variava dai 150 ai 300 euro, pagati esclusivamente in contanti.

All”uomo è stato contestato anche il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico per aver comunicato all’ufficio anagrafe del Comune di Viareggio, all’atto del rilascio della carta d’identità, di essere medico chirurgo. Il sequestro di beni ha riguardato denaro contante, disponibilità bancarie, gioielli e orologi di lusso, nonché la carta d’identità attestante la falsa professione medica.

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