Firenze, la Regione Toscana ha recepito il decreto del ministro della salute di settembre sull’uso dei test Ngs.
I testi Ngs sono finanziati con un fondo apposito che per la Regione Toscana è pari alla somma di 352.369 euro per il 2022 e di altrettanti soldi per il 2023. Soldi che dunque saranno a carico del servizio sanitario pubblico.
I test Ngs di nuova generazione che hanno recepito il decreto dal ministero, come si legge nella nota rilasciata, permettono il sequenziamento in contemporanea di grandi quantità di genoma, accorciando i tempi di analisi. In particolare è proprio sul carcinoma non a piccole cellule, non squamoso metastatico del polmone che si è ritenuto di potersi avvalere nell’immediato dei test.
La valutazione del loro uso è affidata al gruppo oncologico multidisciplinare. Con la stessa delibera che recepisce il decreto, inoltre la Regione Toscana, ha ritenuto di mantenere nelle anatomie patologiche delle tre aziende ospedaliero universitarie la profilazione genetica su grandi piattaforme e richiede alla varie aziende sanitarie territoriali l’individuazione dei laboratori che eseguiranno i test Ngs, con attivazione di piattaforme per numero medio e piccolo.
La definizione delle indicazioni per la prescrizione è affidata invece all’organismo di coordinamento della rete oncologica regionale, istituito presso Ispro.
