Ven 19 Apr 2024

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Toscana, più controlli su preparazione operatori centri antiviolenza

Centri antiviolenza e case rifugio per le donne, nuovi strumenti per qualificarli. E’ quanto prevede una delibera regionale, proposta dalla vice presidente e assessora alle pari opportunità Monica Barni, che la Giunta della Toscana ha approvato nei giorni scorsi e che disciplina gli adempimenti per l’iscrizione o la cancellazione all’elenco regionale e controlli più stringenti.

Le nuove norme, spiega una nota, “rafforzano i requisiti previsti a livello nazionale per l’iscrizione all’elenco, introducendo controlli più puntuali per verificare la serietà della preparazione degli operatori e la effettiva presenza sul territorio. Si tratta di un salto di qualità importante per strutturare meglio il servizio, renderlo sempre più professionale, favorendone, grazie agli sportelli e ai centri di ascolto, la massima articolazione nel territorio. Un presidio contro la violenza per essere efficace deve essere vicino alle potenziali vittime, facilmente riconoscibile e accessibile. Tutto questo è essenziale anche perché l’iscrizione all’elenco, che viene aggiornato ogni anno, è condizione indispensabile per poter ricevere contributi pubblici”.

In particolare previsto che la domanda per il rinnovo venga fatto entro il 31 marzo di ogni anno, mentre per la prima iscrizione la scadenza è il 30 giugno. I centri e le loro articolazioni territoriali dovranno inoltre garantire un’apertura di 5 giorni su 7 giorni la settimana e di almeno 15 ore complessive settimanali. Individuata inoltre una fascia temporale di apertura sincronizzata dei centri, ritenendolo un forte segnale di sistema: sono 3 ore la mattina del venerdì. Si presta attenzione alla formazione delle operatrici dei centri e delle case rifugio definendo le ore di formazione e si ribadiscono e rafforzano i requisiti strutturali ed organizzativi delle case rifugio.

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