Ven 19 Apr 2024

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Toscana: cresce e si potenzia la rete del Seus, il pronto soccorso del servizio sociale

Come ripota una nota della Regione, il servizio entra nella ‘fase 2’ della sperimentazione che prevede una organizzazione più capillare e strutturata nei territori.

Grazie a una delibera approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli, e in virtù di un contributo regionale di 540.000 euro, le centrali operative passano da una a tre e raddoppiano, passando da 10 a 20 le zone-distretto della Toscana coinvolte.

Il Seus si attiva, nei casi più frequenti, in occasione di conflittualità in nuclei familiari fragili, episodi di violenza e maltrattamento di donne o di persone anziane, manifestazioni di grave malessere negli adolescenti, improvviso abbandono o stato di solitudine di persone non autosufficienti o gravemente disabili.

“A pieno regime – è il commento dell’assessora Spinelli – un servizio come il Seus permetterà a tutti i cittadini toscani di poter avere una risposta immediata in caso di situazioni gravi sotto il profilo sociale. Siamo la prima e sino a oggi unica regione in Italia che ha scelto questa strada e vogliamo percorrerla con determinazione. La delibera approvata dà una grande spinta in questa direzione perché aumenta i territori coinvolti, e struttura meglio l’organizzazione complessiva. Il Seus permette di integrare la risposta sociale con quella sanitaria, valorizza tante professionalità degli assistenti sociali a livello territoriale, anche in collaborazione con il terzo settore, e permette una continuità fondamentale tra l’evento che ha determinato l’intervento del Seus e la presa in carico dei servizi sociali”.

In questi primi tre anni di sperimentazione il pronto soccorso sociale è stato attivato 2.383 volte: i 697 interventi nel 2018 sono saliti a 951 nel 2019; nei primi undici mesi del 2020 gli interventi sono stati 735. Gran parte delle richieste di intervento (906) sono giunte dai servizi sociali, seguiti dagli ospedali (765) e da forze dell’ordine e polizia municipale (460).

Nel 2020 il Seus è stato attivato soprattutto a seguito di criticità gravi legate all’emergenza abitativa (160 casi), a violenza di genere (148), a conflittualità familiare (120). Ma vi sono stati anche interventi per situazioni di assenza di mezzi di sostentamento (31), di abbandono (43), per abusi sessuali (6) e atti di bullismo (2).

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