Sab 20 Apr 2024

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Terrorismo: scarcerato da Sollicciano, espulso

Risultava “vicino” all’attentatore di Berlino Anis Amri, scarcerato qualche giorno fa da Sollicciano (Firenze), è stato rimpatriato in Tunisia.

Un 28enne originario del Marocco, nato a Tunisi, ritenuto contiguo ad ambienti dell’estremismo islamico, è stato espulso con accompagnamento alla frontiera. Lo fa sapere il Viminale.
Detenuto per reati comuni, l’uomo è stato sottoposto al monitoraggio durante la permanenza in carcere per reati comuni in quanto risultava “vicino” all’attentatore di Berlino Anis Amri, conosciuto in una precedente detenzione.
Scarcerato qualche giorno fa da Sollicciano (Firenze), è stato rimpatriato in Tunisia. Si tratta della 57esima espulsione di quest’anno nei confronti di soggetti contigui ad ambienti dell’estremismo islamico; la 294esima dal 2015.
L’uomo si sarebbe radicalizzato in carcere, dove si trovava detenuto per reati di droga. Secondo quanto appreso, nel corso della detenzione avrebbe espresso esultanza in occasioni di alcuni episodi di terrorismo, e per questo era stato sottoposto a monitoraggio. Irregolare in Italia, una volta scarcerato per lui è scattata l’espulsione.
Si sono conosciuti nel carcere di Ragusa Anis Amri, l’attentatore di Berlino, e il 28enne marocchino espulso dall’Italia poiché ritenuto contiguo ad ambienti dell’estremismo islamico. All’epoca della loro convivenza in cella, secondo quanto appreso, Amri non era ancora radicalizzato.
Il marocchino è stato espulso a seguito di un provvedimento disposto dal gip di Firenze nel corso di un’udienza preliminare. In sede di patteggiamento a un anno di reclusione per reati di droga, il giudice ha disposto nei confronti del 28enne la sostituzione della pena detentiva con l’espulsione

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