Don Biancalani: “50 persone ospitate in chiesa. Vediamo gli effetti del Decreto Salvini”

“Anche ieri sera sono arrivati ragazzi, siamo con le persone in chiesa, sto chiedendo ai miei parrocchiani un sacrificio enorme: abbiamo fortunatamente una chiesa grandissima, ma abbiamo all’interno dell’aula liturgica 50 persone”. Lo ha detto don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro nel Pistoiese, a margine del Meeting dei diritti umani promosso oggi a Firenze dalla Regione Toscana.

Per Biancalani, ora “vediamo gli effetti del decreto Salvini, e sono ormai dieci giorni che ogni sera arrivano 2-3 ragazzi a chiederci ospitalità, che ottengono perché la Chiesa per me è un ospedale da campo e non un fortino isolato dalla storia.”

“Abbiamo qualche parrocchiano che non ci ha ancora capito, ma sono contento perché la gente nel quartiere alla fine ci segue, capisce che ci stiamo mettendo il cuore, con grossi sacrifici economici perché non abbiamo contributi”, ha aggiunto il parroco.

Il parroco ha sottolineato che “accogliere significa incamminarsi su un binario molto ripido: lavoriamo con una legge ingiusta, è quasi naturale disobbedire a una legge che va contro l’uomo, contro la Costituzione. A noi che lavoriamo coi migranti rimane l’articolo 10 della Costituzione.”

“Vedere che c’è una persona che muore in quel modo, nell’abbandono, nel disinteresse, in un luogo che tutti sappiamo che esiste, che è un rifugio non soltanto per gli stranieri, ma anche per gli italiani, a due passi dal centro storico di Pistoia, questa è una vergogna. Vuol dire che siamo a livelli di disumanità che non si può accettare”. Ancora il parroco di Vicofaro, a proposito del suicidio di un migrante ghanese di 30 anni, accaduto nei giorni scorsi in una palazzina abbandonata vicino al centro di Pistoia.

“Nei giorni scorsi – ha spiegato – abbiamo avuto un episodio molto brutto a Pistoia che i media hanno sottaciuto, il suicidio di un 30enne ghanese, ormai dal 2011 senza documenti” e che, stando a quanto riferito da amici, viveva di offerte. “Mi dicevano degli amici – ha concluso il parroco – che questi ultimi provvedimenti probabilmente lo hanno spinto a pensare che per lui non ci fosse più speranza. Si è impiccato, ed è finito per alcuni giorni mangiato dai topi”.

Vicofaro: Tar sospende ordinanza Comune su chiusura centro

“Con la decisione del tar possiamo ricominciare a fare accoglienza.”

Il Tar ha accolto la nostra richiesta e l’ordinanza del Comune di Pistoia che ci vietava di fare accoglienza è stata sospesa”.  Lo annuncia don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro che si occupa dell’accoglienza dei migranti. al quale all’inizio di settembre il Comune di Pistoia aveva recapitato un’ordinanza per la cessazione dell’attività, a seguito di controlli effettuati più volte da questura, Asl, vigili urbani e vigili del fuoco, che avevano mostrato l’inidoneità della struttura a ospitare così tante persone, circa una settantina.

Intanto sono in corso i lavori per la messa a norma della struttura. “In questo momento – evidenzia don Biancalani – stiamo completando i lavori della centrale termica, siamo ancora senza acqua calda, ma gli interventi stanno procedendo. Per i ragazzi che ospitiamo il pronunciamento del Tar è una cosa molto positiva e anche a noi dà speranza di poter continuare con la nostra missione”. Al momento nel centro di Vicofaro sono ancora ospitati una settantina di migranti.
“Una trentina – riprende don Biancalani – sono stabili, gli altri più o meno di passaggio, si fermano uno o due mesi, poi ripartono, ma ne arrivano sempre di nuovi”.

A risultare inadeguati erano stati i locali cucina e caldaia ma la sicurezza del sistema antincendio. “La notizia ci è arrivata stamattina e siamo soddisfatti – ha detto don Biancalani – L’accoglienza abbiamo continuato a farla, ma il problema era che l’ordinanza del Comune ci aveva di fatto tolto la legalità e quindi i nostri ragazzi quando andavano in questura per rinnovare i documenti, venivano respinti, perché il nostro centro non risultava in regola. Ora – conclude -, invece, possiamo ricominciare come prima”.

Pistoia, Blitz Vicofaro, penalisti: “Eccessivo e sproporzionato”

Anche la Camera penale di Pistoia si scaglia contro il blitz compiuto sabato scorso nel centro accoglienza di don Biancalani, nella parrocchia di Vicofaro.

La Camera Penale di Pistoia annuncia che resterà vigile sull’andamento della vicenda affinché, per quanto nelle sue possibilità, sia sempre garantito il rispetto della volontà di chi, muovendosi nell’ambito della legalità, intenda esprimere il proprio pensiero, anche recandosi in luoghi o partecipando ad eventi, pur se contrario all’indirizzo governativo del momento, così come dovranno essere sempre garantiti, riconosciuti e rispettati anche i diritti dei migranti, essendo diritti insopprimibili ed inviolabili dell’uomo, chiunque esso sia, di qualunque religione, razza, sesso o nazionalità.

“La recente operazione compiuta dalle forze dell’ordine – intervengonoi penalisti – presso la struttura e la Parrocchia di don Biancalani a Vicofaro di Pistoia, nella serata di sabato 20 ottobre scorso, ha destato, per le sue modalità operative, l’attenzione dell’opinione pubblica e rende necessario un intervento anche da parte della Camera Penale di Pistoia, che ha cura non solo delle vicende legate ai procedimenti penali, ma anche dei principi e dei diritti fondamentali degli individui in generale, siano essi italiani, comunitari o extracomunitari.”

“Ovviamente – proseguono – non è il caso di di scendere nel merito di scelte politiche dei rappresentanti dello Stato e degli indirizzi in tema di politica migratorie che, purché contenute nell’ambito e nel rispetto della Costituzione, rientrano nelle prerogative del Governo espressione delle recenti elezioni; tale Governo, come da programma elettorale, si connota evidentemente per un diverso orientamento, più restrittivo e più rigoroso, rispetto a quelli che lo hanno preceduto.”
“Ciò detto, non può non rilevarsi – sottolineano i penalisti della camera di Pistoia – che, in difetto di particolari necessità per la tutela dell’ordine pubblico o della salute, che allo stato non sembrano esser emerse, l’intervento interforze posto in essere, pur potendo presumersi formalmente legale, appare tuttavia eccessivo e sproporzionato, in quanto rivolto ad una struttura religiosa che, per necessità di salvaguardia delle vite e dei diritti umani, sta tentando di dare soccorso a coloro che ne hanno bisogno. Il numero di operatori coinvolti ed il momento scelto – cioè le ore serali di un sabato in cui era previsto l’afflusso presso la struttura di persone esterne ed ospiti per una riunione conviviale – non possono che portare a detta conclusione.”
“Fra l’altro quanto sta accadendo – concludono – rappresenta, a memoria, uno dei pochi casi – se non l’unico – verificatosi nella storia repubblicana, in cui lo Stato si contrappone con queste forme ad un ente cattolico.”

Vescovo Pistoia ‘scarica’ Don Biancalani: Abbassi i toni e spenga riflettori su Vicofaro

La lettera dopo il massiccio blitz di forze dell’ordine svoltosi sabato sera. “Molto dipende da lui -dice il vescovo-  Credo che se ne stia rendendo sempre più conto. Non è in discussione l’accoglienza. Quelli che la mettono in discussione, lo dico chiaramente, sbagliano di grosso”.

Il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli “profondamente amareggiato” per quanto successo a Vicofaro, “e non per un motivo solo”, aggiunge spiegando di non essere stato avvertito come è normale che fosse. Per Tardelli, però, “è stato un punto che ha segnato il vertice di una escalation insopportabile. Invece di sciogliersi e trovare una soluzione accettabile, la vicenda di Vicofaro nel tempo è andata sempre più ingigantendosi, complicandosi, esacerbandosi”. ”

“Nel quartiere – osserva Tardelli – qualcuno è giunto all’esasperazione”, e che “nel frattempo le posizioni si sono soltanto radicalizzate e politicizzate, tant’è che sembra di esser tornati al tempo dei Panciatichi e dei Cancellieri. Manca solo che ci si cominci ad accoltellare l’un l’altro”. Per questo il vescovo, che invita anche don Biancalani ad abbassare i toni, si chiede se “non sarebbe meglio spegnere i riflettori su Vicofaro e cercare tutti, come già diceva il grande Papa S. Giovanni XXIII, ciò che ci unisce, piuttosto ciò che ci divide?” ”

“In tempi di schieramenti – aggiunge Tardelli – sempre più feroci, questa mia affermazione non andrà a genio a molti. Non importa perché non ho da piacere a nessuno. Sono del tutto convinto che la verità non stia mai tutta solamente da una parte e nessuno la possieda completamente. Ci sono sempre ragioni da una parte e dall’altra. Solo nell’ascolto reciproco – prosegue il vescovo di pistoia-, nell’attenzione all’altro, nel venirsi incontro si trova la soluzione ai

“Molto può fare don Massimo, sicuramente – scrive ancora Tardelli  -. Molto dipende da lui. Non voglio dire di più. Credo che se ne stia rendendo sempre più conto. Non è in discussione l’accoglienza. Quelli che la mettono in discussione, lo dico chiaramente, sbagliano di grosso”.
Secondo Tardelli “oltre a don Massimo, possono fare qualcosa anche chi sta attorno a lui, aiutandolo a migliorarsi, a porsi nel modo giusto nei confronti della gente del quartiere, delle autorità, della comunità parrocchiale”, e “potrebbero infine fare qualcosa anche i mezzi di comunicazione, se cercassero di abbassare i toni e invitassero alla ragione”.
“Credo – conclude il vescovo – che tutti vogliamo che Pistoia sia una città di pace, bella, accogliente, multietnica e al tempo stesso sicura e ben custodita, che cresce e prospera attraverso l’apporto sereno di tutti. E allora, lavoriamo tutti generosamente per questo. Per questo diamoci da fare, insieme”.

“Per quanto riguarda il centro di Don Biancalani – sottolinea invece la deputata Sussanna  Cenni- si sta lavorando su alcune irregolarità tecniche, riguardanti per lo più impiantistica delle cucine, che sono già state contestate mesi fa, mentre la regolarità delle presenze di immigrati è continuamente monitorata. Ci chiediamo allora chi ha chiesto un’operazione del genere mentre si stava svolgendo una cena di solidarietà con tanti cittadini e con alimenti tra l’altro portati da fuori”.

“In questi mesi nei confronti del centro e di Don Biancalani – aggiunge l’esponente Pd – si sono verificati atti intimidatori molto pesanti: dagli striscioni di Forza Nuova fino alle aggressioni verbali sui social, degni del peggiore squadrismo. Il tutto nei confronti di un sacerdote e di una comunità che in questi anni hanno, in più occasioni, dato un grande contributo nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo”.

“A Don Biancalani – conclude Cenni – esprimo nuovamente la mia solidarietà e la mia vicinanza e, come ho già fatto in passato, depositerò un’interrogazione anche su questa vicenda”.

“Tutta la mia solidarietà a Don Biancalani, colpevole di lavorare per l’integrazione. Ho depositato questa mattina un’interrogazione a Salvini, il quale dovrà rispondere del blitz avvenuto ieri sera in occasione di una pizzata organizzata nella parrocchia di Vicofaro. Un dispiegamento di forze dell’ordine che ha generato solo spavento nella popolazione visto che non è stata contestata alcuna violazione di legge”. Lo afferma il senatore Leu Francesco Laforgia.
“Ricordo a Salvini che la solidarietà e l’umanità non sono ancora reato – conclude Laforgia-. Se ne faccia una ragione”.

Blitz forze ordine a Vicofaro, Chiti: fatto grave

Vicofaro, in provincia di Pistoia, agenti di polizia, della guardia di finanza, vigili urbani sono intervenuti per schedare i partecipanti ad un incontro promosso dall’Assemblea antifascista e antirazzista permanente.

“È un fatto grave che colpisce i diritti di libertà sanciti dalla Costituzione – lo scrive Vannino Chiti, in un post sul proprio profilo Facebook – un atto contro le regole della democrazia e della convivenza – sottolinea Chiti -. Chi l’ha ordinato? Chi si è preso la responsabilità di violare quei diritti? Prefetto, questore, comandante della guardia di finanza, sindaco devono dare risposte ai cittadini. In parlamento mi auguro che ne sia chiesto conto al ministro degli Interni. Sottovalutare atti grandi o minori che colpiscono i diritti fondamentali di democrazia e di libertà, sarebbe un tragico errore, già visto nella storia con le sofferenze e i lutti che ha provocato”

“Voglio sperare – conclude Chiti – che nella difesa dei diritti fondamentali scritti nella Costituzione si ritrovi la grande maggioranza degli italiani”.

A proposito interviene anche l’Anpi di Pistoia, in una nota l’associazione partigiani ha infatti espresso “la propria contrarietà per un simile intervento, qualora fosse privo di motivazioni contingenti, e per la perquisizione e il controllo dei documenti di tutti i presenti, che ricordano episodi normali per uno stato di polizia, ma non certo accettabili in una Repubblica democratica dove sono sempre tutelati i diritti di libertà garantiti dalla nostra Costituzione antifascista”

Diocesi di Pistoia: striscione Forza Nuova contro accoglienza migranti

Uno striscione firmato Forza Nuova è stato trovato sulla porta del vescovado di Pistoia. ‘Cei: da crescete e moltiplicatevi a sbarcate e sostituitici!’ è il testo con la sigla e la firma di FN. La Diocesi respinge “ogni tipo di intimidazione” e rimarca in una nota “con estrema serenità la volontà di continuare ad operare nel solco del Vangelo per costruire un mondo più giusto e accogliente, in pace, dove si ama Dio e il prossimo”.

“Visto il clima sempre più incandescente nel dibattito pubblico”, la Diocesi fa “un appello generale perché in primo luogo, a partire dal nostro territorio, si evitino i toni esasperati che fino ad oggi hanno caratterizzato le vicende di cronaca, in particolare quelle legate al tema migranti”, aggiunge. Il riferimento è, probabilmente, alle vicende del centro di Vicofaro di don Massimo Biancalani. “Le situazioni già complicate di chi è ai margini della società chiedono un maggior rispetto e di essere sottratte alle strumentalizzazioni politiche di ogni genere”, conclude la nota.

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