“Disobbedisco e accolgo”, Vicofaro una chiesa ‘ospedale da campo’ per i migranti

?Firenze, presentato il libro di don Massimo Biancalani “Disobbedisco e accolgo” nel quale si racconta l’intensa esperienza di accoglienza sua e dei tanti volontari che lo seguono di Vicofaro.

Don Massimo Biancalani è uno dei primi sacerdoti che ha accolto l’appello di Papa Francesco ad “aprire le porte ai nostri fratelli migranti”, e l’ha fatto in modo radicale. La sua è una chiesa dalle porte spalancate, una comunità dove tanti migranti trovano ricovero, sostegno e assistenza. La presentazione di “Disobbedisco e accolgo” in Palazzo Vecchio è stata organizzata da Antonella Bundu e Dmtrij Palagi di sinistra Progetto Comune che si sono detti “onorati di aver ospitato la prima presentazione del libro di Don Massimo”.

“Ringraziamo l’autore, per il suo impegno quotidiano a Vicofaro e per aver accettato di tenere questo appuntamento – hanno detto i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – Ringraziamo padre Bernardo di San Miniato che per imprevisti non è potuto venire ma ci ha regalato bellissime parole con una lettera. Ringraziamo anche Luca Milani, presidente del Consiglio Comunale, che ci ha voluto raggiungere ed è stato presente per la conferenza stampa. Ringraziamo Massimo Torelli che con Firenze Città Aperta ci ha accompagnato più volte a Vicofaro e ha contribuito all’organizzazione dell’evento. Ringraziamo la famiglia Orsetti che non è voluta mancare”.

“La testimonianza di Vicofaro è importante – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – e dimostra come l’accoglienza si può fare in maniera diversa. Come è successo con Mimmo Lucano l’esperienza di don Biancalani dimostra che questo fenomeno viene trattato sempre in termini numerici, che spesso fanno paura, ma conoscendo le persone, ascoltando le loro storie, confrontandoti con loro capisci che non è un fenomeno numerico ma parli di persone”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Don Massimo Biancalani ed Antonella Bundu:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/07/200707_06_DISOBBEDISCO-E-ACCOLGO_BIANCALANI.mp3?_=1

Vescovo di Pistoia, stop polemiche su pelle di Vicofaro

Pistoia, “Basta con le battaglie politiche sulla pelle della parrocchia. La polemica continua non ha permesso né di comprendere né di affrontare la vicenda di Vicofaro”. Così il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, in merito alle polemiche sulla parrocchia di Vicofaro divenuta centro di accoglienza migranti gestito da don Massimo Biancalani.

Con una lunga nota stampa il vescovo di Pistoia, monsignor Tardelli, afferma che “forse ci si aspetta dal Vescovo una soluzione che non è però nella sua disponibilità. Sia perché supera le sue competenze, sia perché non è conforme allo stile di azione di un vescovo, chiamato com’è ad essere il più possibile simile al Buon Pastore”.

“Altre sono le autorità preposte all’ordine pubblico – aggiunge Tardelli -, alla salute pubblica, alla sicurezza sociale e a far rispettare le leggi. Queste hanno anche la forza per poter agire e hanno tutte le possibilità di muoversi. Da parte mia, più volte ho dichiarato che non mi sarei mai opposto ad alcuna azione delle pubbliche autorità volta alla tutela della sicurezza dei cittadini o al rispetto delle leggi, laddove si fosse ritenuto necessario”.

“Vorrei fosse chiaro a tutti che il problema non è Vicofaro in sè – prosegue il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli -. Il problema sono invece tutti quei ragazzi ospitati o che gravitano attorno a Vicofaro. Probabilmente non dovevano essere accolti in una realtà così poco adatta. Va bene. Forse dovevano essere seguiti molto meglio? Forse don Massimo, col suo modo di fare, non ha favorito una qualche soluzione del problema? Possiamo concordare. Però non nascondiamoci dietro a un filo d’erba! La questione vera è che questi ragazzi ci sono. Che ne facciamo? Li mandiamo in mezzo alla strada e li lasciamo al loro destino? Li mettiamo tutti in galera? Li rimpatriamo? (Soluzione che non è certo in mano alla chiesa). Cosa facciamo di queste persone, tra le quali ci sono tanti bravi ragazzi ma anche ragazzi dalla psicologia fragile, deboli che si fanno invischiare in brutti giri, ci sono i problematici, i violenti?”.

“Ancora una volta – prosegue – torno a dire che le istituzioni dovrebbero, loro, prendersi in carico queste persone, perché il volontariato – e la Chiesa si muove su tale piano – non può farcela a gestire da sola situazioni così complesse”.

“La politica – conclude monsignor Tardelli – cessi di strumentalizzare questa vicenda una volta per tutte! Solo nell’ascolto reciproco, nell’attenzione all’altro, nel farsi carico senza ideologie dei problemi delle persone, nel venirsi incontro, si può trovare qualche soluzione”.

Don Biancalani denuncia Salvini e Salvini controquerela

Pistoia, botta e risposta a suon di querele tra don Biancalani, parroco di Vicofaro a Pistoia che ospita migranti in parrocchia, ed il leader della Lega Matteo Salvini.

Don Biancalani, che è assistito dagli avvocati Fausto Malucchi e Elena Baldi, ha depositato stamani querela ai Carabinieri per diffamazione nei confronti di Salvini e dell’europarlamentare del Carroccio e candidata a governatore della Toscana Susanna Ceccardi, per alcuni commenti dei due esponenti politici sui social in seguito all’arresto per spaccio di un nigeriano ospite della parrocchia di Vicofaro.

A sua volta, però, Salvini annuncia che querelerà don Biancalani “per tutelare il buon nome dei parrocchiani” di Vicofaro “e degli uomini di Chiesa che non vogliono essere accostati a episodi di criminalità, illegalità e sfruttamento”.

“Salvini ha cercato di essere più soft mentre Ceccardi ha una posizione più complessa ma riteniamo che comunque le loro dichiarazioni rappresentano reato di diffamazione – spiega l’avvocato Malucchi -. Don Biancalani è contrario alle attività illecite e non può essere accusato di coprire o addirittura alimentare il crimine. Saranno querelati anche tutti gli che hanno lasciato offese e ‘rincari della dose’ sui social”.

Don Biancalani pubblica libro sulle storie di Vicofaro

Pistoia, ora c’è un libro sull’esperienza della parrocchia di Vicofaro, dove nella canonica don  Biancalani ha realizzato un centro di accoglienza per migranti spesso finito al centro di polemiche e controverso anche per il sovraffollamento e le condizioni di sicurezza che hanno richiamato l’attenzione delle autorità, diocesi di Pistoia compresa.

Esce in pubblicazione ‘Disobbedisco e accolgo’ (ed. San Paolo), libro dello stesso don  Biancalani, con la prefazione di Diego Bianchi ‘Zoro’, per le edizioni San Paolo.

Il prete di Vicofaro racconta l’intensa esperienza di accoglienza sua e dei tanti volontari che lo seguono, a partire dalla chiesa trasformata in “ospedale da campo” per i migranti, soluzione che ha trovato le critiche dei parrocchiani.

Ma don Massimo Biancalani rivendica nel volume di aver applicato l’appello di Papa Francesco ad “aprire le porte ai nostri fratelli migranti”, e l’ha fatto in modo radicale con la chiesa di Vicofero davvero a porte spalancate.

Il cammino del sacerdote e del suo gruppo è lastricato di difficoltà, ostacoli, rischi, impedimenti burocratici e gestionali, ma anche di recriminazioni, insulti e minacce. Vicende che don Biancalani ricostruisce e contestualizza, anche senza nascondersi le incomprensioni con parte dei parrocchiani, che si sono allontanati silenziosamente dalla sua comunità.

Nonostante tutto questo, l’esperienza di Vicofaro non si è mai interrotta. I proventi dei diritti d’autore andranno a sostenere l’attività di accoglienza della parrocchia di Vicofaro.

Vescovo Pistoia riduce ospiti a Vicofaro

Vicofaro, a causa dell’emergenza Coronavirus “a brevissimo è prevista la drastica e immediata riduzione del numero” dei migranti ospitati nella parrocchia di Vicofaro a Pistoia. Lo annuncia il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli.

Nella parrocchia sono ospitati oltre un centinaio di migranti accolti dal parroco don Massimo Biancalani. “Al momento si sta operando affinché quanto prima tutto sia regolare – sottolinea il vescovo Tardelli in una nota – e al riparo di qualsiasi rischio, sia per la popolazione residente nel quartiere di Vicofaro, sia per le stesse persone ospitate”.

I migranti ospitati saranno collocati “in ambienti idonei e tutelati, dove siano rispettate in tutto le norme igienico sanitarie, di prevenzione e di movimento varate dal governo”.

Inoltre, prosegue il vescovo, “l’intento, altresì, è quello di predisporre una stretta sorveglianza anche all’interno della struttura di Vicofaro, perché ci si attenga a quanto oggi richiesto a tutti per il bene comune e prima di tutto degli stessi fratelli immigrati”.

Tardelli sottolinea anche che “seppure l’osservanza delle leggi sull’ordine pubblico e delle norme igienico sanitarie recentemente emanate sia responsabilità personale di ogni cittadino, solo le autorità pubbliche preposte hanno gli strumenti idonei per farle rispettare.

Da questo punto di vista – conclude -, se opportunamente e preventivamente avvisato, non troveranno certamente in me alcun ostacolo alla loro azione e intervento, neppure all’interno delle stesse strutture”.

Don Biancalani tira dritto e fa cantare ‘Bella Ciao’ in chiesa

Pistoia, nonostante l’ammonimento della Curia pistoiese dei giorni scorsi, Don Biancalani, il parroco di Vicofaro da anni impegnato nell’accoglienza ai migranti, come aveva annunciato, oggi ha invitato a cantare ‘Bella ciao’ al termine della messa domenicale, nella chiesa di Vicofaro.

Ricordiamo che nella sua pagina Facebook, lo scorso giovedì, Don Biancalani aveva pubblicato il post “anche Vicofaro non si lega. Nessun dialogo con chi fomenta odio. Al termine della messa la domenica canteremo ‘Bella ciao’“.

E che per questo suo atto la diocesi aveva subito risposto con una nota stampa, ricordando che in chiesa si devono eseguire solo canti appropriati.

Il fatto non è sfuggito a Matteo Salvini che ha twittato un estratto del video di Don Biancalani e dei fedeli che cantano bella in chiesa con in sovraimpressione la scritta: “Bella Ciao a Messa! Tutto a posto!?!” e, sempre in sovraimpressione una bandiera rossa con la falce ed il martello ed una…sardina!?

Il testo del tweet di Matteo Salvini: “Ricordate il prete toscano che vorrebbe portare tutta l’Africa in Italia? Oggi concertino ‘sardinante’ di ‘Bella Ciao’… a Messa! Tra un po’ lo vedremo a Sanremo! (Roba da matti!)”.

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