Tensione in centro migranti a Vicofaro, 2 in pronto soccorso

Nuovi episodi di violenza nel centro di accoglienza per immigrati di Vicofaro a Pistoia, gestito dal prete amico dei migranti don Massimo Biancalani, che nei locali parrocchiali ospita da anni oltre un centinaio di persone in media. Al momento gli ospiti sarebbero circa 120.

Nei giorni prima di Pasqua in almeno due occasioni si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per intemperanze e scontri; due ospiti sono finiti al pronto soccorso con ferite, giudicate lievi. “Qualcuno ha parlato di tre episodi – ricostruisce don Massimo Biancalani dopo varie notizie circolate fra i parrocchiani -, in realtà sono stati due diversi diverbi, per futili motivi, che hanno coinvolto in un caso tre persone e nell’altro due. Sono tutti ospiti della struttura, che sono state subito fermate. Nel primo caso un ragazzo è rimasto lievemente ferito ad un polso, forse con qualcosa di appuntito ma l’oggetto contundente non è stato trovato, e durante la colluttazione gli è uscito un po’ di sangue dal naso. Nel secondo caso che c’è stato, sempre per futili motivi, due ragazzi che erano in un letto a castello, uno sotto e l’altro sopra, si sono presi e questo ha creato un po’ di scompiglio, nulla di più”. Per don Biancalani la presenza di così tante persone è uno dei motivi scatenanti degli scontri a cui si aggiunge “l’assenza delle istituzioni”. “Avremmo bisogno di trovare una soluzione a questa presenza così grande di migranti sul territorio – afferma il sacerdote – Sono anni che lo diciamo, c’è bisogno di più strutture come questa, ma occorrono risorse, perché nel nostro caso non riceviamo alcun contributo pubblico, quindi non abbiamo operatori ed è chiaro che siamo a rischio. Abbiamo situazioni di ragazzi problematici e la tensione e lo stress a volte causano questi episodi, che tra l’altro sono sempre successi”. “Le istituzioni dovrebbero farsi carico di queste situazioni – riprende il prete -, noi non abbiamo niente, se non l’aiuto di qualche privato e di qualche associazione. La politica intervenga, perché qui abbiamo 120-130 persone e dobbiamo prendercene cura da soli”.

Vicofaro: bando per accoglienza migranti ospitati da Don Biancalani

Il procedimento di evidenza pubblica fa seguito alla delibera della Giunta regionale Toscana dello scorso 10 luglio ‘Assegnazione di contributi alle Zone distretto per esigenze territoriali di natura straordinaria’. Il bando  per l’assistenza dei rifugiati accolti nella parrocchia di Vicofaro è  rivolto a soggetti del terzo settore

A 20 giorni dall’ordinanza contingibile e urgente  emessa  dal Comune di Pistoia nei confronti del legale rappresentante della struttura, don Massimo Biancalani, per disporre . “l’immediato sgombero di persone e cose dagli immobili del complesso parrocchiale di Vicofaro” e il “, il divieto assoluto di accesso agli stessi fin tanto che non saranno ripristinate le idonee condizioni igienico-sanitarie” la Società della salute di Pistoia ha pubblicato il bando per l’assistenza dei rifugiati accolti nella parrocchia.

Il bando è  rivolto a soggetti del terzo settore, disponibili a coprogettazione e gestione in partenariato per l’attività di mappatura delle persone nella parrocchia di don Massimo Biancalani e per la definizione di interventi per decongestionare l’emergenza sul territorio.

Il procedimento di evidenza pubblica fa seguito alla delibera della Giunta regionale Toscana dello scorso 10 luglio ‘Assegnazione di contributi alle Zone distretto per esigenze territoriali di natura straordinaria’. “L’obiettivo generale – spiega la presidente della Sds Anna Maria Celesti – del bando  è individuare soggetti del terzo settore, anche in forma raggruppata, con esperienza e professionalità adeguate per la messa in opera di interventi finalizzati a facilitare l’attivazione di percorsi adeguati alle esigenze individuali delle persone accolte nella parrocchia di Vicofaro”.

Tra le attività della prima fase, oltre alla mappatura dei presenti, rilevazione dei bisogni delle singole persone, anche con la collaborazione di enti e soggetti operanti sul territorio, predisposizione di soluzioni di uscita/autonomia insieme ai servizi territoriali e la rete di riferimento. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è il prossimo 6 settembre.

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Vescovo di Pistoia Tardelli: “La risposta ai problemi evidenziatisi a Vicofaro deve essere pubblica”

Pistoia, il Comune ha dichiarato inagibili gli spazi adibiti all’accoglienza del centro di Vicofaro.

Monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, risponde in una nota su quanto deciso dall’amministrazione. “Occorre essere chiari sulla gestione della situazione di Vicofaro: le controparti istituzionali del territorio sanno benissimo che la diocesi di Pistoia si è mossa da tempo per collaborare ad una positiva risoluzione della situazione, nel pieno rispetto innanzitutto della dignità umana delle persone che sono presenti nella parrocchia e per poter garantire loro una reale integrazione”.

Coloro che vengono accolti a Vicofaro – prosegue Tardelli – non possono essere messi su una strada. Se chiedono un rifugio a Vicofaro, significa che non trovano di meglio e che le istituzioni si sono dimenticate di loro, che pure sono presenti nel territorio nazionale a causa di leggi dello Stato quanto meno inefficaci. La presenza poi di minori o di persone fragili dal punto di vista psicologico, interpella le istituzioni e l’intera società perché si individuino urgentemente risposte concrete e adeguate”.

Il vescovo, ricordando l’ordinanza del presidente della Regione Toscana numero 88 del 2020, ribadisce che “non si può attribuire alla Chiesa il compito di risolvere un problema che è dell’intera società e delle istituzioni”. Per monsignor Tardelli “la Chiesa fa quel che può attraverso le parrocchie, i sacerdoti e i laici ma la risposta ai problemi evidenziatisi a Vicofaro deve essere pubblica. Vicofaro non è la causa bensì l’effetto di una situazione umana inaccettabile dentro il territorio nazionale. Il disagio dei cittadini residenti nella zona è certamente un fatto di cui non si può non tener conto. La soluzione però, che rispetti comunque la dignità di ogni persona in gioco, va cercata dalla società civile nel suo insieme e dalle istituzioni in particolare”.

Chiediamo pertanto a gran voce questo impegno da parte di tutti – conclude Tardelli – e tale richiesta siamo costretti a rivolgerla ancora una volta alle istituzioni, nell’interesse dell’intera comunità e insieme, di persone già in difficoltà, che altro non chiedono che essere trattati come esseri umani”.

Don Biancalani condannato: un mese o ammenda da oltre 1000 euro

Don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro noto per l’intensa attività di ospitalità ai migranti, che ospita in gran numero nei locali parrocchiali, è stato condannato dal tribunale di Pistoia dopo una serie di controlli igienici alle sue strutture adibite a centro di accoglienza.

Don Biancalani più volte in passato, parlando del suo centro di accoglienza, aveva messo in evidenza il fatto che, fosse simile più ad un ospedale da campo, sottolineando che “…questo è normale in una situazione in cui tante persone sono concentrate nello stesso luogo. Purtroppo dobbiamo fare tutto da soli, non abbiamo contributi dallo Stato, accogliamo e basta. Neppure la chiesa locale ci sostiene. Gli unici aiuti che abbiamo arrivano dalla chiesa di Roma e da istituzioni religiose, addirittura non cattoliche”.

La sentezza di condanna del tribunale comuncatagli il 3 ottobre scorso, prevede un mese di carcere ma grazie all’applicazione della sospensione condiozionale potrà essere comminata la sola ammenda pecuniaria equivalente a 1.200 euro.
Don Biancalani però si dichiara deluso e aggiunge “La tentazione è di non fare ricorso e neppure di pagare, perché la sento come una profonda ingiustizia, da parte delle istituzioni, che invece di aiutarci, ci mettono in difficoltà. Comunque, prima di decidere mi consiglierò con i miei avvocati”.

Vicofaro(Pistoia): sette migranti positivi coronavirus nel centro di accoglienza

Tutti trasferiti in albergo sanitario, prosegue screening sulle persone ospitate

Positivi al coronavirus sette ospiti della struttura di accoglienza per migranti della parrocchia di Vicofaro (Pistoia). Lo rende noto l’Asl Toscana centro, precisando che due medici e due infermieri dell’Usca stanno sottoponendo a screening tutte e 120 le persone attualmente presenti nel centro. I sette risultati contagiati sono già stati trasferiti in un albergo sanitario.
Secondo quanto precisato, al momento sono state sottoposte a test rapido 70 persone, e in giornata saranno terminati i controlli anche sulle altre 50. Anche alle persone risultate negative la Asl proporrà un periodo di quarantena in un albergo sanitario.

 

Vescovo Pistoia chiude chiesa di don Biancalani

Pistoia, il vescovo, Fausto Tardelli ha disposto la temporanea chiusura al culto della chiesa di Vicofaro dove è parroco don Massimo Biancalani a seguito dell’ordinanza del sindaco Alessandro Tomasi che ieri, dopo la rilevazione di due ospiti positivi al Coronavirus.

Il vescovo ha messo di fatto in lockdown la parrocchia e i suoi ocali vientando entrate e uscite di persone, se non per motivi sanitari riconosciuti. “Vista l’ordinanza del sindaco di Pistoia n. 956 del 14 ottobre 2020, con la quale si ordina di impedire l’accesso ai locali e alle pertinenze esterne della Parrocchia di Santa Maria Maggiore in Vicofaro, a motivo di profilassi contro la diffusione della malattia infettiva Covid-19 – afferma il vescovo nel testo della disposizione – nell’intento di tutelare la salute pubblica, collaborando con le autorità sanitarie preposte; col presente atto dispongo la chiusura al culto della Chiesa parrocchiale di S.Maria Maggiore in Vicofaro, fino a cessazione dell’emergenza dichiarata dalle competenti autorità”.

I parroci vicini si presteranno con piena disponibilità alle richieste dei parrocchiani di Vicofaro. “Colgo questa dolorosa occasione – prosegue il vescovo Tardelli – per invitare tutti a comprendere che ora non è il momento delle critiche o delle recriminazioni. A puntare il dito non si risolve niente. Ora è il momento di unirci tutti per risolvere al meglio questa nuova emergenza che si va a purtroppo a sovrapporre a quello che era sembrato finalmente un promettente avvio di soluzione condivisa della questione dei migranti accolti a Vicofaro. Cosa che si spera possa essere ripresa quanto prima”.

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