Mer 24 Apr 2024

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“Disobbedisco e accolgo”, Vicofaro una chiesa ‘ospedale da campo’ per i migranti

?Firenze, presentato il libro di don Massimo Biancalani “Disobbedisco e accolgo” nel quale si racconta l’intensa esperienza di accoglienza sua e dei tanti volontari che lo seguono di Vicofaro.

Don Massimo Biancalani è uno dei primi sacerdoti che ha accolto l’appello di Papa Francesco ad “aprire le porte ai nostri fratelli migranti”, e l’ha fatto in modo radicale. La sua è una chiesa dalle porte spalancate, una comunità dove tanti migranti trovano ricovero, sostegno e assistenza. La presentazione di “Disobbedisco e accolgo” in Palazzo Vecchio è stata organizzata da Antonella Bundu e Dmtrij Palagi di sinistra Progetto Comune che si sono detti “onorati di aver ospitato la prima presentazione del libro di Don Massimo”.

“Ringraziamo l’autore, per il suo impegno quotidiano a Vicofaro e per aver accettato di tenere questo appuntamento – hanno detto i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – Ringraziamo padre Bernardo di San Miniato che per imprevisti non è potuto venire ma ci ha regalato bellissime parole con una lettera. Ringraziamo anche Luca Milani, presidente del Consiglio Comunale, che ci ha voluto raggiungere ed è stato presente per la conferenza stampa. Ringraziamo Massimo Torelli che con Firenze Città Aperta ci ha accompagnato più volte a Vicofaro e ha contribuito all’organizzazione dell’evento. Ringraziamo la famiglia Orsetti che non è voluta mancare”.

“La testimonianza di Vicofaro è importante – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – e dimostra come l’accoglienza si può fare in maniera diversa. Come è successo con Mimmo Lucano l’esperienza di don Biancalani dimostra che questo fenomeno viene trattato sempre in termini numerici, che spesso fanno paura, ma conoscendo le persone, ascoltando le loro storie, confrontandoti con loro capisci che non è un fenomeno numerico ma parli di persone”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Don Massimo Biancalani ed Antonella Bundu:

1 commento

  1. Avete chiesto informazioni anche a quei brutti razzisti che vivono nella zona? Sapete che alcuni degli ospiti spacciano? Sapete che molte notti è difficile dormire per la confusione? Sapete che Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani sono costretti a passare continuamente nella piazza per controllare cosa fanno i ragazzi? Sapete che ci sono stati numerosi casi di aggressione, anche allo stesso prete? Già, siamo noi che siamo intolleranti! Beati quelli che abitano lontano e che non vedono e quelli che pur sapendo NON VOGLIONO VEDERE. Naturalmente il mio commento non verrà pubblicato o, in caso contrario, sarà subissato da commenti acidi e volti a mettere in dubbio ogni parola di chi vorrebbe un’ACCOGLIENZA fatta in collaborazione con i parrocchiani ed i vicini!

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