Ven 19 Apr 2024

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Vescovo Pistoia ‘scarica’ Don Biancalani: Abbassi i toni e spenga riflettori su Vicofaro

La lettera dopo il massiccio blitz di forze dell’ordine svoltosi sabato sera. “Molto dipende da lui -dice il vescovo-  Credo che se ne stia rendendo sempre più conto. Non è in discussione l’accoglienza. Quelli che la mettono in discussione, lo dico chiaramente, sbagliano di grosso”.

Il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli “profondamente amareggiato” per quanto successo a Vicofaro, “e non per un motivo solo”, aggiunge spiegando di non essere stato avvertito come è normale che fosse. Per Tardelli, però, “è stato un punto che ha segnato il vertice di una escalation insopportabile. Invece di sciogliersi e trovare una soluzione accettabile, la vicenda di Vicofaro nel tempo è andata sempre più ingigantendosi, complicandosi, esacerbandosi”. ”

“Nel quartiere – osserva Tardelli – qualcuno è giunto all’esasperazione”, e che “nel frattempo le posizioni si sono soltanto radicalizzate e politicizzate, tant’è che sembra di esser tornati al tempo dei Panciatichi e dei Cancellieri. Manca solo che ci si cominci ad accoltellare l’un l’altro”. Per questo il vescovo, che invita anche don Biancalani ad abbassare i toni, si chiede se “non sarebbe meglio spegnere i riflettori su Vicofaro e cercare tutti, come già diceva il grande Papa S. Giovanni XXIII, ciò che ci unisce, piuttosto ciò che ci divide?” ”

“In tempi di schieramenti – aggiunge Tardelli – sempre più feroci, questa mia affermazione non andrà a genio a molti. Non importa perché non ho da piacere a nessuno. Sono del tutto convinto che la verità non stia mai tutta solamente da una parte e nessuno la possieda completamente. Ci sono sempre ragioni da una parte e dall’altra. Solo nell’ascolto reciproco – prosegue il vescovo di pistoia-, nell’attenzione all’altro, nel venirsi incontro si trova la soluzione ai

“Molto può fare don Massimo, sicuramente – scrive ancora Tardelli  -. Molto dipende da lui. Non voglio dire di più. Credo che se ne stia rendendo sempre più conto. Non è in discussione l’accoglienza. Quelli che la mettono in discussione, lo dico chiaramente, sbagliano di grosso”.
Secondo Tardelli “oltre a don Massimo, possono fare qualcosa anche chi sta attorno a lui, aiutandolo a migliorarsi, a porsi nel modo giusto nei confronti della gente del quartiere, delle autorità, della comunità parrocchiale”, e “potrebbero infine fare qualcosa anche i mezzi di comunicazione, se cercassero di abbassare i toni e invitassero alla ragione”.
“Credo – conclude il vescovo – che tutti vogliamo che Pistoia sia una città di pace, bella, accogliente, multietnica e al tempo stesso sicura e ben custodita, che cresce e prospera attraverso l’apporto sereno di tutti. E allora, lavoriamo tutti generosamente per questo. Per questo diamoci da fare, insieme”.

“Per quanto riguarda il centro di Don Biancalani – sottolinea invece la deputata Sussanna  Cenni- si sta lavorando su alcune irregolarità tecniche, riguardanti per lo più impiantistica delle cucine, che sono già state contestate mesi fa, mentre la regolarità delle presenze di immigrati è continuamente monitorata. Ci chiediamo allora chi ha chiesto un’operazione del genere mentre si stava svolgendo una cena di solidarietà con tanti cittadini e con alimenti tra l’altro portati da fuori”.

“In questi mesi nei confronti del centro e di Don Biancalani – aggiunge l’esponente Pd – si sono verificati atti intimidatori molto pesanti: dagli striscioni di Forza Nuova fino alle aggressioni verbali sui social, degni del peggiore squadrismo. Il tutto nei confronti di un sacerdote e di una comunità che in questi anni hanno, in più occasioni, dato un grande contributo nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo”.

“A Don Biancalani – conclude Cenni – esprimo nuovamente la mia solidarietà e la mia vicinanza e, come ho già fatto in passato, depositerò un’interrogazione anche su questa vicenda”.

“Tutta la mia solidarietà a Don Biancalani, colpevole di lavorare per l’integrazione. Ho depositato questa mattina un’interrogazione a Salvini, il quale dovrà rispondere del blitz avvenuto ieri sera in occasione di una pizzata organizzata nella parrocchia di Vicofaro. Un dispiegamento di forze dell’ordine che ha generato solo spavento nella popolazione visto che non è stata contestata alcuna violazione di legge”. Lo afferma il senatore Leu Francesco Laforgia.
“Ricordo a Salvini che la solidarietà e l’umanità non sono ancora reato – conclude Laforgia-. Se ne faccia una ragione”.

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