Firenze: per gli studenti delle superiori di Metrocittà Firenze previsto rimborso fino al 50% sul Trasporto pubblico

Un rimborso fino al 40% del costo del titolo di viaggio acquistato dall’abbonato e il 50% nei Comuni dell’Alto Mugello, colpiti dall’alluvione e dal terremoto. Per accedere alla promozione basterà collegarsi alla home page del sito della Città metropolitana, cliccare sull’icona ‘Bonusback tpl studenti.

Una buona notizia per gli studenti delle scuole superiori: gli studenti residenti nel territorio metropolitano, esclusi quelli residenti nel Comune di Firenze potranno chiedere un rimborso fino al 40% del costo del titolo di viaggio acquistato dall’abbonato e il 50% nei Comuni dell’Alto Mugello, colpiti dall’alluvione e dal terremoto. Per accedere alla promozione basterà collegarsi alla home page del sito della Città metropolitana, cliccare sull’icona ‘Bonusback tpl studenti’ e compilare il modulo di richiesta: l’accesso sarà consentito tramite Spid o Cie.

Gli abbonamenti per i quali è possibile chiedere il rimborso sono: abbonamenti autobus urbani e extraurbani annuali (10 mesi-12 mesi); abbonamenti autobus urbani e extraurbani trimestrali; Pegaso annuale; abbonamenti Trenitalia annuali. Sono esclusi gli abbonamenti mensili.

La richiesta di rimborso potrà essere effettuata dall’1 al 30 novembre: in caso di esito positivo delle verifiche sarà effettuato un bonifico – dal dicembre 2023 al febbraio 2024 – con il dovuto rimborso sull’Iban indicato in fase di compilazione.

“E’ un grande incoraggiamento a utilizzare i mezzi pubblici e favore di quel modello di vita sostenibile che è un obiettivo primario della nostra visione di città – ha sottolineato il sindaco della Città metropolitana Dario Nardella – e rappresenta un sostegno agli studenti e alle loro famiglie. 40% in meno di spese per il territorio metropolitano, con l’eccezione di Firenze, già destinataria di un’altra promozione, e dell’Alto Mugello: qui per venire incontro ai disagi provocati dal maltempo e da eventi sismici, abbiamo aumentato la quota di rimborso del bonus dal 40 al 50% per gli studenti dei Comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio”.

“Realizziamo uno straordinario piano di trasporto pubblico locale – ha spiegato il consigliere delegato alla mobilità della Città metropolitana Francesco Casini – con un contributo estremamente importante per gli studenti del territorio metropolitano fiorentino e le loro famiglie. Allo stesso tempo, promuovendo la cultura del trasporto pubblico, si disincentiva l’uso dell’auto privata e si riducono le emissioni, con vantaggi per l’ambiente e la salute di tutti i cittadini”.

 

 

Firenze, oltre 1700 agevolazioni TPL in 2 giorni

 800 gli abbonamenti già acquistati in due giorni. Questi i primi numeri della campagna promossa dal Comune di Firenze per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico a Firenze  (autobus, tramvia e treno nel tratto urbano) e ridurre lo smog.

L’iniziativa si chiama Bonus TPL Firenze ed è dedicata ai residenti del Comune di Firenze, per la precisione a tre categorie specifiche – studenti nati tra il primo gennaio 2005 e il 30 aprile 2010, nuovi abbonati e abbonati storici – che è stata attivata dal 23 agosto scorso.

Studenti e nuovi abbonati dovranno pagare solo una ‘quota fedeltà’ di 50 euro per ottenere l’abbonamento annuale al servizio pubblico urbano di Firenze mentre gli abbonati storici riceveranno un contributo di 50 euro per l’acquisto dell’abbonamento.

Con i plafond previsti finanziati con fondi PON Metro e comunali si stima di erogare circa 15 mila agevolazioni per studenti (nell’ultimo anno scolastico erano circa 6.000 gli abbonamenti studenti attivi), circa 8.000 per nuovi abbonati e circa 20.000 per gli abbonati storici.

“Questo piano – ha rilevato il sindaco Dario Nardella – è il primo del genere lanciato da una grande città italiana: vogliamo incentivare l’uso del trasporto pubblico – autobus, tramvia, treno nel tratto urbano – e contribuire alla riduzione del traffico e dell’inquinamento. Tra studenti, nuovi e vecchi abbonati puntiamo a una soglia di almeno 40 mila persone che saranno coinvolte. Si tratta di una iniziativa molto concreta e di grande impatto per il trasporto pubblico”.

“Un’iniziativa che va nella direzione di contribuire a ridurre la quota del 60% di soggetti che in città ancora utilizzano il mezzo privato – ha detto l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti -, in modo da invertire il trend e portare un numero sempre maggiore di persone a utilizzare sistemi di mobilità alternativa, quindi il trasporto pubblico, lo sharing e in generale la mobilità dolce. Un intervento che si inserisce nel più ampio piano portato avanti dall’Amministrazione basato sul completamento delle infrastrutture come il sistema di tramvie e piste ciclabili, per arrivare a un servizio di trasporto pubblico più efficiente”.

“E’ una misura importantissima, verso l’obiettivo del trasporto pubblico universale che è una frontiera non più rinviabile per le grandi città – ha sottolineato l’assessore all’ambiente e alla transizione ecologica Andrea Giorgio -. A Firenze abbiamo deciso di investire risorse importanti per incentivare l’uso dei mezzi: ciò fa parte della nostra strategia per una città più sostenibile e vivibile. Ora ci aspettiamo che il Governo faccia altrettanto magari usando le maggiori entrate che ha avuto grazie all’aumento del costo della benzina. La nostra città vuole offrire a tutti i cittadini un’alternativa accessibile e puntuale al mezzo privato: ecco perché ad esempio stiamo realizzando le tranvie, ed ecco perché ci battiamo per un servizio all’altezza da parte di Autolinee Toscana. Il trasporto privato rappresenta quasi 1/3 della CO2 prodotta a Firenze, dobbiamo costruire l’alternativa”.

“Con questa iniziativa – ha detto l’assessore a welfare e scuola Sara Funaro – non solo aiutiamo le famiglie in un momento di crisi economica ma invitiamo gli studenti a tenere un comportamente più rispettoso dell’ambiente: i giovani sono molto sensibili su questi temi e per questo abbiamo pensato a una misura che desse loro strumenti concreti per fare la loro parte”.

A cosa serve

Obiettivi della campagna sono: aumentare il numero dei fiorentini che usano il trasporto pubblico; aumentare la frequenza degli utilizzi per gli spostamenti regolari e ripetuti; attivare modalità di spostamenti virtuosi ed ecosostenibili in modo da rendere la città più sostenibile, inclusiva ed efficiente; promuovere un cambio di abitudini di mobilità e l’educazione della cittadinanza, soprattutto quella giovane, a un uso più ampio del trasporto pubblico; ampliare sempre più l’utilizzo di strumenti digitali per accedere ai servizi di mobilità.

A chi è rivolta la campagna

L’agevolazione è destinata a tre categorie di residenti del Comune di Firenze: gli studenti (nati tra il primo gennaio 2005 e il 30 aprile 2010); nuovi abbonati (utenti che non hanno account sul webshop Autolinee Toscane e utenti che hanno account ma non rientrano nel profilo di abbonato storico); abbonati storici (utenti che hanno acquistato nei 18 mesi precedenti alla richiesta di bonus almeno uno dei seguenti abbonamenti per il capoluogo urbano: 6 abbonamenti mensili anche non consecutivi, 2 abbonamenti trimestrali anche non consecutivi, 1 abbonamento trimestrale e 3 abbonamenti mensili anche non consecutivi, 1 abbonamento annuale). Per gli studenti e i nuovi abbonati l’agevolazione non è cumulabile con altri contributi come il bonus statale.

Come funziona

Gli studenti e i nuovi abbonati dovranno pagare solo una “quota fedeltà” pari a 50 euro previa presentazione della dichiarazione ISEE (indipendentemente dal valore) che servirà agli uffici comunali per calcolare il costo a carico del Comune che dovrà essere versato ad Autolinee Toscane. In caso di mancata presentazione la quota fedeltà sarà di 110 euro. Questo a fronte di abbonamenti annuali che per gli studenti costano da 220 a 278 euro e per i nuovi abbonati da 287 a 342 euro.

Per gli abbonati storici non è prevista la quota fedeltà ma uno sconto di 50 euro sul prezzo dell’abbonamento annuale (che può variare da 287 a 342 euro) .

 

Come si ottiene l’agevolazione

La richiesta del bonus per l’abbonamento annuale avverrà tramite la App IF che rilascerà il Bonus, mentre l’acquisto dell’abbonamento sarà poi completato sulla piattaforma di Autolinee Toscane. Basterà registrarsi sull’App IF ed entrare nella sezione “Party con noi” dove, previo inserimento di alcuni dati, verranno verificati i requisiti e si otterrà conferma dell’agevolazione ottenuta. L’utente passerà poi al webshop di Autolinee Toscane dove effettuerà l’acquisto di un abbonamento annuale in due tranche di durata semestrale. Trascorsi sei mesi se l’utente avrà soddisfatto i criteri dì fedeltà sull’utilizzo del servizio (almeno 15 viaggi effettuati prima del 31 dicembre 2023), otterrà l’estensione automatica di ulteriori sei mesi dell’abbonamento. Sarà possibile effettuare la richiesta di agevolazione sulla App IF fino al 5 ottobre 2023.

 

I criteri di fedeltà

L’iniziativa prevede un sistema di verifica sull’utilizzo dei mezzi pubblici. L’utente periodicamente dovrà indicare sull’App IF la linea che sta usando e dovrà condividere almeno 15 viaggi entro il 31 dicembre 2023. Nel caso i criteri di fedeltà non vengano rispettati l’abbonamento non verrà rinnovato per il secondo semestre. Le modalità per la condivisione dei viaggi saranno comunicate agli utenti entro il primo ottobre 2023 tramite la App IF, che ospiterà una apposita sezione a ciò destinata.

Baccelli: nuovo contratto con Tpl

Dopo le criticità sorte in questi giorni, riguardanti la gestione del servizio offerto, l’assessore toscano Baccelli ha parlato del progetto ‘Accademia’ che prevede la formazione dei giovani ed il loro inserimento nel mondo del lavoro.

L’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, in Consiglio regionale, si è espresso sui disservizi del tpl (trasporto pubblico locale) in Toscana. L’assessore, parlando del trasporto pubblico locale, ha annunciato che “l’avvio del contratto di concessione, il 1 novembre 2021, ha messo in evidenza alcune criticità nella gestione del servizio, in particolare riguardo al complesso passaggio dei beni strumentali e del personale da parte dei precedenti gestori. L’amministrazione si è adoperata verso le parti coinvolte affinché il passaggio avvenisse in continuità con i precedenti gestori a garanzia dell’utenza servita”.

Baccelli ha poi continuato il suo discorso evidenziando la “rinuncia di 600 addetti al trasferimento alle dipendenze del nuovo concessionario Autolinee Toscane, tra cui oltre 250 autisti. Una situazione che già registrava carenze di personale presso i gestori storici. Il concessionario, su forte sollecitazione dell’amministrazione ha istituito il progetto ‘Accademia’ che prevede la formazione di giovani inoccupati e alla loro introduzione nel mondo del lavoro. Ad oggi il progetto, attivato a partire dalle sedi di Firenze e Siena, sta proseguendo con continuità e quindi si prevede che entro la fine del corrente anno possano entrare in servizio 45 nuovi autisti“.

Per quanto riguarda invece il numero di bus necessari per effettuare il servizio, Baccelli ha detto che “il piano di investimento bus indicato dalla gara è stato ampiamente anticipato nei tempi e, ad oggi, sono già stati acquistati 172 mezzi pari a oltre I’86% dell’offerta di gara per i primi due anni”.

Per quanto riguarda il servizio ferroviario regionale, dopo un’interrogazione del consigliere Fdi Alessandro Capecchi, Baccelli ha detto che “l’algoritmo adottato per il calcolo dell’indice di affidabilità prevede la combinazione dei minuti di ritardo e dei minuti di soppressione, diviso il numero di treni programmati: il limite è gradualmente crescente nel corso degli anni al fine di sollecitare il gestore al miglioramento continuo dal 2020 al 2024, dal 97% al 98% e che su questi dati né Trenitalia né Regione Toscana effettuano alcuna ulteriore modifica”.

L’ultimo dato disponibile che si può controllare, è quello del mese di agosto 2022, dove due linee, la Firenze-Empoli-Siena e la Siena-Grosseto, hanno avuto, di nuovo, un indice inferiore al 97.5%. Baccelli ha poi aggiunto che “il servizio ferroviario è costantemente oggetto di monitoraggio da parte della Regione, sia attraverso i periodici confronti delle strutture tecniche con i gestori, che nelle riunioni della cabina di regia con le direzioni regionali di Rfi e Trenitalia, per monitorare la situazione sulle linee toscane, analizzare le criticità e soprattutto comprendere le motivazioni dei disservizi occorsi e definire congiuntamente soluzioni”.

Infine, il portavoce dell’opposizione Marco Landi si è espresso sul discorso effettuato da Bacceli, dicenco che “dalla risposta dell’assessore si prende atto come la fase transitoria sia da dimenticare perché è stata mal gestita in via previsionale, soprattutto nel momento in cui si fa un contratto su un servizio così importante per la nostra regione, sul servizio di trasporto pubblico locale, che impatta fortemente sui cittadini”

TPL, Barberino-Tavernelle: comune rimborsa fino al 40%

Rimborsi fino al 40% sul costo del titolo di viaggio a tariffa ISEE. Il Comune di Barberino Tavarnelle prevede per l’anno scolastico 2022-2023. Il sindaco Baroncelli: “intendiamo promuovere l’utilizzo del mezzo pubblico in un’ottica di sostenibilità e agevolare economicamente gli spostamenti delle fasce più deboli”

Promuovere  l’utilizzo del servizio del trasporto pubblico locale e sostenere le fasce deboli della popolazione, in particolare gli studenti. E’ questo l’obiettivo del comune di Barberino Tavernelle che  rimborserà il 40% della spesaper i  titoli di viaggio a tariffa ISEE.

Il sostegno economico sarà erogato sugli abbonamenti degli studenti a tariffa ISEE con validità dall’1 settembre 2022 al 31 agosto 2023 e gli abbonamenti a tariffa ISEE presentati dai residenti non studenti con validità dal primo ottobre 2022 al 31 dicembre 2023. Per applicare tali misure sul costo dei titoli di viaggio la giunta di Barberino Tavernelle, presieduta dal sindaco David Baroncelli ha stanziato un importo di spesa complessivo massimo attraverso gli stanziamenti previsti nel bilancio 2022 e 2023 pari a complessivi € 15.000,00.Per accedere al rimborso occorre essere residenti nel Comune di Barberino Tavarnelle ed essere in possesso del tagliando ISEE TPL e di un titolo di viaggio a tariffa ISEE o a tariffa agevolata. Le domande da compilare sul modello apposito, disponibile sul sito web del Comune, devono essere presentate all’ufficio URP del Comune di Barberino Tavarnelle (sede di Barberino Val d’Elsa, via Cassia 49 tel. 055 8052245, sede di Tavarnelle Val di Pesa, piazza Matteotti 39 0558052324), mediante raccomandata AR indirizzata al Comune Ufficio Pianificazione Economica Territoriale, tramite casella di posta elettronica certificata all’indirizzo barberinotavarnelle@postacert.toscana.it.

“Riteniamo fondamentale sostenere l’utilizzo del trasporto pubblico locale per promuovere obiettivi di sostenibilità – dichiara il sindaco David Baroncelli – l’intento è anche quello di andare incontro alle esigenze economiche di quelle categorie di utenze del nostro territorio che maggiormente ricorrono al servizio del Tpl, ovvero gli studenti e i lavoratori”.

Sono tre le fasce percentuali, stabilite dall’amministrazione comunale di Barberino/Tavernelle, sulle quali è articolato il rimborso. I cittadini con ISEE uguale o inferiore a €12.000 e gli abbonamenti a tariffa agevolata potranno accedere al rimborso del 40% – precisa – coloro che hanno un ISEE compreso tra i €12.001 e i €24.000 sarà possibile un rimborso del 30%, anche i cittadini con indicatore ISEE compreso tra i €24.001 e i €36.151,98 potranno usufruire di un rimborso nella misura del 20% sul titolo di viaggio a tariffa ISEE.

 

 

I rimborsi saranno accreditati direttamente i cittadini e verranno erogati in base all’ordine temporale di arrivo delle richieste. l’erogazione del rimborso avverrà in tre tranches: la prima relativa alle richieste pervenute entro il 31 dicembre 2022 (per i titoli di viaggio emessi entro il 2022), la seconda a quelle pervenute dall’1 gennaio 2023 al 30 giugno 2023 e la terza a quelle pervenute dall’1 luglio 2023 al 31 dicembre 2023. Maggiori informazioni potranno essere richieste all’ufficio Pianificazione Economica Territoriale: dott.ssa Ilenia Ferrini tel. 055 8052348.

Tpl in Toscana: nasce linea che unisce Valdarno a Valdelsa, pensata per lavoratori

Tpl in Toscana: da lunedì 9 maggio, due corse al giorno, dal lunedì al venerdì, serviranno le aree industriali di San Casciano e Sambuca, passando per Figline e Tavernelle.

Una linea di trasporto pubblico a servizio del lavoro, che collegherà il Valdarno con la Valdelsa, destinata a tutti i lavoratori, in particolare quelli ex Bekeart poi riassunti in Laika.  La partenza del nuovo servizio Tpl della Toscana è stata annunciata e spiegata da Valerio Fabiani consigliere del presidente Giani per le politiche del lavoro insieme all’assessore ai trasporti Stefano Baccelli e i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm.

Sono stati anche  modificati, già dal 2 maggio, gli orari delle corse nella tratta Poggibonsi San Casciano in modo da andare incontro alle esigenze dei lavoratori che entrano ed escono dallo stabilimento Laika.

“Oggi è un passaggio importante – sottolinea Fabiani-, il segno che il nostro impegno verso i lavoratori è continuo nel tempo e non si esaurisce nella gestione della vertenza in se, ma cerchiamo di occuparci di tutte le criticità connesse. Avevamo detto che avremmo previsto la copertura del trasporto a carico della Regione: nell’accordo che facemmo per i 60 lavoratori Bekaert poi riassunti in Laika c’era appunto la necessità di riorganizzare il trasporto pubblico per andare incontro alle esigenze degli operai che si devono spostare nelle tratte non coperte dal tpl, e così è stato. Nel frattempo – aggiunge – nulla è stato lasciato al caso, nell’attesa della riorganizzazione attiva da lunedì, avevamo avviato la sperimentazione dei voucher, una misura che ha avuto la sua prima applicazione proprio con gli ex Bekaert ricollocati da Laika”.

“Non possiamo che ringraziare le Istituzioni e l’assessorato ai trasporti – concludono le rappresentanze sindacali di Fim, Fiom e Uilm- per aver trovato insieme a noi soluzioni che daranno , ad un cospicuo numero di lavoratori e cittadini, l’opportunità di utilizzare il trasporto pubblico per recarsi nelle loro aziende in un territorio in via di sviluppo come la zona del Ponterotto a San Casciano Val di Pesa. E’ un’opportunità da cogliere anche in virtù della transizione ecologica che permetterà un minore flusso di automobili ed emissione di carburanti rendendo così più respirabile l’aria del nostro territorio. Continuerà il nostro impegno nel dare sempre maggior valore al lavoro di chi rappresentiamo e monitoreremo il TPL per ampliarlo ad altre tratte”.

Tpl, respinto appello Mobit, gara confermata ai francesi di Ratp

Firenze, il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato da Mobit (Busitalia che fa capo a Fs) contro l’aggiudicazione della gara per il Trasporto Pubblico Locale (Tpl) in Toscana alla società Autolinee Toscane (gruppo Ratp).

Secondo il Consiglio di Stato sarebbero state “carenti di interesse” le intercettazioni telefoniche effettuate nell’ambito di un’inchiesta sulla gara aperta dalla procura di Firenze, definendole “consultazioni informali del presidente della commissione o del suo staff con il consulente della Regione o con la sua collaboratrice al fine di acquisire chiarimenti su entrambi i piani economici finanziari presentati”. Per di più i giudici del Consiglio di Stato non hanno neanche accolto i dubbi di legittimità costituzionale sull’assegnazione del Tpl paventato dagli avvocati di Mobit.

Si pone così fine a un lungo contenzioso e alla travagliata gara regionale, del valore di 4 miliardi di euro per 11 anni di servizio, e la pronuncia consente così alla Regione di assegnare il servizio, aggiudicato ad Autolinee Toscane (At).

Ricordiamo che Autolinee Toscane si era aggiudicata per la prima volta la gara per il gestore unico del trasporto pubblico locale nell 2016. Dopodiché iniziarono i ricorsi da parte di Mobit, e la procedura di assegnazione venne riaperta 2019, ma anche allora ci fu una seconda assegnazione sempre alla società del gruppo francese.

La sentenza del Consiglio di Stato di oggi dovrebbe essere l’ultimo atto di questa lunga vicenda.

“Siamo pienamente soddisfatti di questo esito, anche se resta qualche rammarico”, “per il fatto di avere perso cinque anni dalla prima aggiudicazione della gara”, a marzo 2016. Così Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane (At), commenta la sentenza del Consiglio di Stato che, sulla vicenda della gara unica regionale del trasporto pubblico locale della Toscana, ha respinto il ricorso di Mobit (consorzio di tutte le ditte toscane del tpl con a capo Busitalia), sia principale che incidentale, giudicando il Pef di At valido e corretto”.

Una sentenza, sottolinea l’azienda in una nota, “netta e chiara che non lascia più dubbi sulla correttezza e legittimità della gara e sulle modalità con cui la Regione l’ha gestita. Dopo cinque anni, e ben sei sentenze, è stata scritta la parola fine a questo infinito contenzioso. Non ci sono più scuse per non procedere rapidamente all’attuazione degli impegni previsti dal contratto di concessione, completando il trasferimento dei beni, così come concordato”.

Per Lombardi c’è soddisfazione perché “ancora una volta un giudice amministrativo conferma che la gara è regolare” e “se il contenzioso si fosse concluso con la prima sentenza (ottobre 2016) oggi avremmo un servizio già ristrutturato e più funzionale” e “una sola azienda al posto di 22. Avremmo già 1.350 nuovi bus in circolazione e la Regione avrebbe risparmiato qualcosa come 40 milioni di euro”.

“Constatiamo – prosegue il presidente di At – che, nonostante i ricorsi presentati da Mobit siano stati costantemente bocciati e il contratto di concessione sia stato firmato da ben 10 mesi, il servizio è tuttora gestito da chi ha perso la gara e da chi ha perso tutti i ricorsi. Ci attendiamo che l’ostruzionismo sin qui messo in campo termini finalmente e si vada verso un ordinato passaggio di consegne”.

“Lo vado dicendo ormai da oltre 6 anni e coerentemente con quanto ho sempre fatto, ribadisco ancora una volta che la gara unica per la gestione del Tpl in Toscana è stata una grande vittoria dei cittadini e dei lavoratori e sarebbe davvero ora che questa ormai irreale situazione di sospensione dell’attuazione degli effetti previsti dalla gara sia definitivamente superata e la Regione sia messa nella condizione di poter dare finalmente ai cittadini toscani il servizio che si meritano e ai lavoratori del settore le certezze che solo il percorso di gara gli ha potuto garantire”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, già assessore ai trasporti della Regione, commenta la sentenza del Consiglio di Stato sulla gara del Tpl della Toscana che, “ha ribadito oggi la correttezza delle scelte fatte dalla Regione e, in particolare, dalla commissione di gara, nel valutare le offerte pervenute”.

“E’ una sentenza – prosegue Ceccarelli – che conferma quella storica del Tar Toscana, che aveva scritto una pagina di giurisprudenza di valore europeo, stabilendo che la Regione aveva operato correttamente. La Toscana ha avuto, grazie alla convinzione del presidente Rossi e della sua giunta, il coraggio e la capacità di fare quello che in Europa nessuna regione è riuscita a fare, ovvero una grande gara europea per garantire a tutti un servizio pubblico che sia adeguato alle aspettative di chi vive in questa regione e di chi viene a visitarla. La conflittualità portata alle estreme conseguenze da chi ha perduto la gara ha impedito ai toscani di avere già oggi un parco mezzi interamente rinnovato e un salto tecnologico verso una mobilità più sostenibile e più fruibile per tutti. Ora non si deve perdere neanche un minuto. C’è un contratto di servizio già firmato, che attende solo di essere attuato”.

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