Assolto il professore sostenitore di Hitler: “Il fatto non sussiste”

Emanuele Castrucci, professore di Filosofia del diritto presso l’università di Siena, è stato assolto dall’accusa di propaganda di odio razziale e negazionismo della Shoah

Assolto ‘perché il fatto non sussiste’ il professore di Filosofia del Diritto dell’università di Siena, Emanuele Castrucci, 71 anni, adesso in pensione.

Nel dicembre 2019, sul suo profilo twitter, il professore aveva pubblicato una foto di Hitler accompagnandola con una scritta che gli ha fatto guadagnare l’accusa di aver dato sostegno alla propaganda per la discriminazione razziale di Adolf Hitler, con l’aggravante di negazionismo della Shoah.

L’assoluzione è stata decisa, come riporta La Nazione, dal giudice di La Spezia, dove Castrucci risiede, Marinella Acerbi.

All’epoca dei fatti, il post del professor Castrucci suscitò polemiche. Il messaggio recitava: “Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”, ed era accompagnata da una foto di Hitler.

Al messaggio seguiva, poi, una considerazione personale del professore, secondo il quale: “Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”.

L’università prese le distanze attraverso la figura del rettore Frati e presentò un esposto alla procura di Siena, che poi ha inviato il fascicolo a La Spezia per competenza.

Lo stesso ateneo avviò un procedimento disciplinare, presto decaduto perché il docente andò in pensione.

A La Spezia Castrucci è stato imputato per l’articolo 604 bis ma la sua difesa, come riporta il quotidiano, ha sostenuto che la frase del professore, pur inopportuna nell’associazione a Hitler, non volesse fare propaganda di odio razziale.

Ubriaco minaccia la compagna e maltratta il proprio cane, arrestato

Un 52enne, evidentemente ubriaco, dopo aver minacciato la moglie e maltrattato il proprio cane, si sarebbe poi scagliato contro gli agenti

Arresto convalidato e remissione in libertà con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un uomo di 52 anni arrestato domenica sera a Pontedera, in provincia di Pisa. Evidentemente ubriaco, stava minacciando e prendendo a calci la porta d’ingresso dell’abitazione dell’ex compagna.

L’uomo, un italiano già noto alle forze dell’ordine per le numerose segnalazioni ricevute negli ultimi tempi per il suo frequente stato di ubriachezza e per il presunto maltrattamento del proprio cane lupo di quattro mesi, è stato bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

L’allarme è scattato dopo una lite con la compagna che lo ha allontanato dall’abitazione; il 52enne sarebbe tornato poco dopo e avrebbe iniziato a prendere a calci la porta e a urlare minacce e offese nei confronti della donna.

Quando sul posto sono accorsi i poliziotti l’uomo si sarebbe scagliato contro di loro insultandoli e opponendosi con violenza al tentativo di farlo salire in auto per portarlo in commissariato insieme all’animale

Il 52enne ha poi danneggiato la Volante e le suppellettili della cella di sicurezza prima di essere nuovamente bloccato e trasferito in ospedale per il grave stato di ubriachezza.

L’animale è stato temporaneamente affidato in custodia ad un canile.

🎧 Confservizi, Perini: “Una regia regionale sui servizi pubblici”

Una cabina di regia operativa regionale, che si riunisca mensilmente e faccia il punto sullo stato di avanzamento dei diversi progetti o proposte. E’ quanto richiesto all’interno del convegno ‘Un sistema industriale al servizio della comunità toscana’ promosso a Firenze promosso da Confservizi Cispel Toscana.

Secondo Nicola Perini, presidente di Confservizi, “Serve un cambio di passo e per ottenerlo alcuni temi dei servizi pubblici locali devono essere affrontati in un quadro ufficializzato di confronto e dialogo con l’amministrazione regionale, le amministrazioni provinciali e comunali e le altre associazioni di categoria, oggi da noi chiamate a dire la loro su temi cari alla collettività toscana. Mancate decisioni o rinvii non ce li possiamo più permettere”.

Secondo il presidente di Confservizi, “siamo chiamati come aziende ad un grande cambiamento per affrontare da protagonisti le diverse transizioni dei prossimi anni: ecologica, digitale, sociale”. Questo perché, ha detto Perini, “siamo un comparto industriale solido, che fattura 4,5 miliardi di euro, occupa 25.000 persone e fa investimenti per 650 milioni di euro l’anno: possiamo essere uno degli attori della transizione green e smart in Toscana. Siamo pronti ad incrementare gli investimenti, ma serve che la rimodulazione del Pnrr proposta dal Governo premi tutti i progetti presentati dalle aziende di servizio pubblico”.

Al convegno di Confservizi è intervenuto anche il ministro della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. “Non sempre l’acronimo Pa rimanda a un immaginario collettivo che evoca efficienza e innovazione, ma quello che stiamo cercando di fare, e io sto cercando di fare personalmente dal mio insediamento, è proprio ribaltare questa narrazione”.

“Troppo spesso l’immagine che ci viene restituita della Pubblica amministrazione è quella di una organizzazione difensiva”, ha osservato Zangrillo secondo cui tale narrazione “non tiene conto dei tanti volti che compongono ogni giorno le nostre amministrazioni e che contribuiscono a rendere i nostri servizi pubblici più efficienti. La Pubblica amministrazione che sto conoscendo lungo tutta l’Italia è lontana dagli stereotipi ed è fatta di territori, di comunità, di progetti e di eccellenze: è proprio quella che dobbiamo saper valorizzare”.

Valibona, imbrattato il memoriale con scritte fasciste e contro i partigiani

Scritte inneggianti al Duce e contro i partigiani. E’ quanto hanno riferito due escursionisti davanti al memoriale di Valibona, località tra Prato e Calenzano teatro di una celebre battaglia il 3 gennaio 1944 fra partigiani e reparti nazisti e fascisti repubblichini di Salò.

“Sconcerto e indignazione” sono espressi dalla giunta comunale di Campi Bisenzio sull’atto vandalico al memoriale di Valibona, località tra Prato e Calenzano teatro di una celebre battaglia il 3 gennaio 1944 fra partigiani e reparti nazisti e fascisti repubblichini di Salò. Secondo quanto riportato dai media locali alcuni escursionisti hanno trovato scritte inneggianti al Duce e contro i partigiani.

Il Comune di Campi ribadisce in una nota che “l’antifascismo è un valore sacro su cui si fonda la nostra città e la Costituzione su cui ha giurato” e in particolare ricorda che “il Memoriale di Valibona è per tutti noi un luogo sacro dell’Antifascismo e della Resistenza della Piana perché là ha perso la vita l’eroe partigiano campigiano Medaglia d’oro al Valor militare Lanciotto Ballerini”. “Le scritte oltraggiose di stampo neo-fascista – conclude la nota – offendono l’intera comunità e la Repubblica antifascista”.

Al coro si è unito anche il sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini. “Non è un caso che sia stata scelta Valibona per lasciare questi messaggi odiosi – commenta in una sua nota il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini – perché il Memoriale è simbolo dei valori della Democrazia e della Resistenza su cui si basa la nostra Costituzione. Evidentemente valori rinnegati e disprezzati da chi commette un atto inaccettabile come questo”.

“Non possiamo – conclude Prestini – definirla una ragazzata o un semplice vandalismo perché qui c’è chiaramente l’intento di sfregiare la nostra storia, rinnegare quel 3 gennaio del 1944, data della prima battaglia della Resistenza in Toscana proprio a Valibona in cui persero la vita Lanciotto Ballerini e Luigi Giuseppe Ventroni e quel 25 aprile, festa della Liberazione dal Nazifascismo che ogni anno andiamo a commemorare al cippo dei caduti, poco lontano. Il Memoriale, caro ai calenzanesi, sarà ripristinato il prima possibile e faremo denuncia alle forze dell’ordine”.

Rapinato imprenditore, ora è in coma irreversibile

Rapinato mentre andava a versare l’incasso della sua attività, ora si trova in coma irreversibile per gli effetti della brutale aggressione che si trovò costretto a subire.

Un imprenditore di 79 anni è ricoverato in coma irreversibile all’ospedale di Careggi dopo che fu aggredito e rapinato la sera del 20 marzo scorso a Campi Bisenzio mentre andava in banca per versare l’incasso settimanale della sua pasticceria. Due malviventi fuggirono in auto. Ora due presunti rapinatori sono stati arrestati dai carabinieri per rapina pluriaggravata e lesioni gravissime.

Si tratta di un 63enne di Palermo ed un 47enne detenuto per altre vicende giudiziarie a cui il provvedimento è stato notificato in carcere. L’assalto avvenne nel parcheggio di una filiale di Banca CrFirenze, in via delle Tre Ville. Quella sera il palermitano, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe fatto da palo mentre il complice dopo aver atteso che l’anziano scendesse dall’auto, parcheggiata in uno degli spazi per i disabili, lo avrebbe assalito alle spalle facendolo cadere a terra per strappargli il borsello che conteneva 18.000 euro.

Il 47enne, dopo aver rapinato l’imprenditore, raggiunse a piedi il complice e insieme si allontanarono a bordo di una Mercedes classe A di colore scuro. I carabinieri sono riusciti a risalire ai rapinatori attraverso le telecamere di sorveglianza della zona che hanno ripreso gli spostamenti dell’auto. La vettura è stata posta sotto sequestro.

VIDEO – Ultima generazione, blitz a Firenze. Attivisti si cospargono di pomodoro davanti al Battistero

Nuovo blitz di Ultima Generazione in centro a Firenze. Se qualche mese fa il bersaglio era stato Palazzo Vecchio, stavolta gli attivisti si sono cosparsi di salsa di pomodoro davanti al Battistero.

Sono stati quindi cinque appartenenti a Ultima generazione a compiere oggi l’azione a Firenze, davanti al Battistero, in piazza Duomo. Da quanto ricostruito si sono messi a sedere in terra e si sono lanciati addosso una sostanza che sarebbe salsa di pomodoro poi finita anche sul selciato.

Esposto poi uno striscione con scritto ‘Non paghiamo il fossile’. I cinque sono stati poi portati negli uffici della polizia municipale.

“Oggi versiamo sui nostri corpi questa vernice rossa, metafora del sangue del martirio, perché davanti alla crisi climatica scegliamo la vita”, si legge nel comunicato diffuso successivamente dagli attivisti. Il loro gesto era “per esprimere solidarietà esprimere solidarietà a Ester e Guido”, i due aderenti a Ultima Generazione che nell’estate 2022 si sono incollati al basamento della statua di Laocoonte ai Musei Vaticani e il 12 giugno scorso sono stati condannati a 9 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 1.500 euro ciascuno (con sospensione di entrambe le sanzioni)e del risarcimento di 28.000 euro di danni.

“Rilancio l’invito al dialogo – afferma invece il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che in passato aveva già avuto a che fare con loro – perché non è offendendo il patrimonio pubblico che si rilanciano certe battaglie”.

Gli attivisti di Ultima Generazione hanno inoltre letto alcuni brani dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, che contiene riferimenti alla crisi climatica e all’urgenza di agire. Dopo dieci minuti è arrivata una volante della Polizia Municipale e quattro dei cittadini aderenti alla protesta sono stati condotti al Comando in Via delle Terme. L’ultimo è rimasto seduto davanti al Battistero e alle 11:50 è stato trascinato via dai Vigili urbani mentre effettuava resistenza passiva nonviolenta.

Nessun danno è stato rilevato dai tecnici dell’Opera del Duomo di Firenze per la copia della Porta del Paradiso del Battistero davanti alla quale oggi c’è stato il blitz di Ultima generazione. E’ quanto si spiega dalla stessa Opera subito intervenuta per valutare se ci fossero problemi. Nessun denuncia, da quanto si apprende, sarà presentata. Il Battistero è sempre rimasto aperto stamani.

Exit mobile version