Stefano Merlini, ex sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, ci ha lasciato

Firenze, il Teatro del Maggio annuncia con grande tristezza che il professor Stefano Merlini, costituzionalista, magistrato, docente universitario, saggista, figura umanamente e culturalmente di spicco di Firenze, e che fu sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino dal 1999 al 2002, è mancato questa mattina dopo una lunga malattia verso la quale ha combattuto per molto tempo.

“Il Maggio Fiorentino – si legge sulla pagina ufficiale Facebook del Maggio – istituzione che lui ha sempre sentito vicina a sé, esprime alla famiglia e alla Città il profondo cordoglio del maestro Zubin Mehta che con Stefano Merlini ha condiviso anni importanti alla guida del Teatro, del sovrintendente Alexander Pereira col quale aveva avuto fecondi incontri sulla cultura e la musica, e del Consiglio d’indirizzo del Teatro”.

Stefano Merlini è stato, Magistrato ordinario, incominciò a collaborare con Paolo Barile, all’Università di Firenze, come assistente volontario. Dopo aver lasciato la magistratura è stato assistente ordinario e professore incaricato di Istituzioni di diritto pubblico all’Università di Siena.

Stefano Merlini è stato Professore straordinario di diritto costituzionale italiano e comparato nel 1980 è stato titolare di cattedre di prima fascia a Cagliari, Siena e, dal 1985, nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Firenze. Visinting Professor all’Università di Yale nel 1992, è stato membro del direttivo dell’Associazione dei Costituzionalisti dal 1997 al 2000.

Inoltre, Stefano Merlini è stato anche presidente dell’Istituto di studi politici e costituzionali Piero Calamandrei – Paolo Barile, costituitosi a Firenze nel 2007. I suoi interessi scientifici hanno riguardato, fra l’altro, le forme di governo; l’intervento pubblico nell’economia; il sistema dei diritti di libertà; la cultura; il parlamento; il governo; il Presidente della Repubblica; i gruppi parlamentari; i partiti politici.

Cordoglio è stato espresso dal maestro Zubin Mehta che con Stefano Merlini ha condiviso anni importanti alla guida del Teatro del Maggio, dal sovrintendente Alexander Pereira e dal vice presidente del consiglio di indirizzo della fondazione Valdo Spini.

Il Teatro? #Bellastoria! Esauriti gli abbonamenti, tutto il teatro a 5 euro

Tutto esaurito per Il Teatro? #Bellastoria! Stagione 4: l’abbonamento per adolescenti a 8 spettacoli + 1 concerto pop a scelta, in vendita a 40 euro, registra il tutto esaurito, con 340 abbonati venduti. Non essendoci più la possibilità di scegliere 8 spettacoli teatrali, si apre la vendita online del biglietto singolo a 5 euro, per tutti i ragazzi fra i 14 e i 19 anni dell’area fiorentina.

Gli spettacoli di teatro per cui sarà possibile acquistare il biglietto singolo a 5 euro sul sito www.ilteatrobellastoria.it sono:

L’opera al Teatro del Maggio: “La Traviata”, “Don Pasquale” e “Rinaldo”.

Al Teatro Puccini: “Coast to Coast” con Rocco Papaleo.

Al Teatro della Pergola: “Antigone”, con la regia di Laura Sicignano e “The Dubliners”, con la regia di Giancarlo Sepe.

Un’immagine tratta dallo spettacolo “The Dubliners”, con la regia di Giancarlo Sepe.

Per la classica: dell’Orchestra della Toscana al Teatro Verdi, la fisarmonica di Richard Galliano e la violinista Dalia Stasevska, che esegue il famoso concerto per violino di Sibelius.

Nel saloncino del Teatro della Pergola, con gli Amici della Musica, le nuove rivelazioni come Sheku Kanneh-Mason, diciannovenne musicista afro-britannico che ha suonato per William e Megan al matrimonio reale, e Viktoria Mullova, una delle più grandi violiniste dei nostri tempi, con il figlio Misha MullovAbbado, contrabbassista jazz.

Il musicista Sheku Kanneh-Mason

 

La community

Non solo spettacoli, ma anche incontri e attività teatrali accrescono la community di ragazzi che ruota intorno al progetto e che partecipa a varie iniziative.

Fra le proposte:  il corso gratuito, aperto a tutti gli abbonati. Ogni mercoledì, dal 4 marzo al 1 aprile, presso l’auditorium della Fondazione CR Firenze, in 5 incontri, il corso “Libri in scena” – condotto dall’attore Mario Pietramala – insegna l’espressione attraverso le tecniche teatrali: l’obiettivo è imparare la lettura espressiva (info@incursionineiclassici.it).

Un progetto di Fondazione CR Firenze, per creare nuovo pubblico a teatro e formare gli adolescenti all’intrattenimento di qualità.

Agroalimentare: Taste cresce, 400 le aziende presenti

Taste, il salone organizzato da Pitti Immagine alla stazione Leopolda dal 7 al 9 marzo, è giunto alla 15/ma edizione. Partecipano 400 aziende (60 i nomi nuovi), il tema guida è ‘I love food’, ovvero la passione per il cibo raccontata nelle sue mille sfaccettature, che accoglierà anche una grande installazione nel piazzale del Teatro del Maggio e una serie di incontri sul tema.

Ci sono il prosciutto di piccione e i salumi di pesce e molluschi (come la salsiccia di mare e la soprassata di polpo), il formaggio e la pasta all’alga spirulina ma anche il ‘caffè delle donne’ che si inserisce in un progetto di empowering femminile e i salumi e formaggi prodotti nella comunità di San Patrignano. Queste solo alcune delle specialità, tutte italiane, che saranno in mostra a Firenze per la 3 giorni dedicata all’eno-gastronomia di qualità di Taste.

Il teatro ospiterà poi nel foyer i ‘Ring’, incontri organizzati dal gastronauta Davide Paolini. In primis si celebrerà Pellegrino Artusi, che nasceva 200 anni fa, discutendo dell’attualità del suo libro di ricette famoso nel mondo. Ma si parlerà anche di sostenibilità alimentare e di contaminazione fra vari prodotti. Il 7 marzo andrà anche in scena una gara eliminatoria del campionato mondiale di pesto genovese al mortaio, mentre lunedì sarà consegnata la Tavoletta d’oro 2020 ai migliori cioccolatieri.

Il salone offrirà un percorso tra assaggi e degustazione dei prodotti delle 400 aziende che saranno acquistabili nel negozio allestito alla Leopolda. Torna poi Fuori di Taste, con un ricco programma di eventi che dal 5 marzo animerà vari locali della città.

Teatro del Maggio, in arrivo la Cenerentola rivista da Jiří Bubeniček

Il Maggio annuncia Cenerentola, balletto in un atto su musiche di Sergej Prokof’ev e la coreografia di Jiří Bubeniček, uno dei più carismatici artisti della scena ballettistica mondiale; la favola più bella di sempre proposta in chiave contemporanea con il Nuovo BallettO di Toscana. Dal 15 dicembre 2109

Cenerentola rivista in chiave moderna, è una nuova produzione del Maggio realizzata con il Nuovo BallettO di ToscanA (diretto da Cristina Bozzolini) e la coreografia di Jiří Bubeniček, in scena dal 15 dicembre 2019 fino al 4 gennaio. L’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino è diretta da Giuseppe La Malfa. Jiří Bubeniček, firma anche regia, drammaturgia e scene. I costumi sono di Nadina Cojocaru.

In questa nuova versione del balletto, Bubeniček ha scelto di seguire non la più popolare versione di Perrault, ma la riscrittura del racconto fatta nel 1800 dai Fratelli Grimm, sostituendo così gli elementi classici della favola con elementi più simbolici e metaforici, conservando però la trama e i personaggi che tutti conosciamo: le sorelle, la matrigna, il principe. E proprio seguendo la lettura dei Grimm il coreografo ha immaginato Cenerentola come una ragazza coraggiosa, forte, gentile e guidata dai suoi sogni che, memore degli insegnamenti della madre ormai scomparsa ma che continua a proteggerla e ad accompagnarla spiritualmente nel suo percorso di crescita, supera i cimenti e le fatiche cui viene sottoposta e sarà premiata dall’incontro con il principe. Dice Bubeniček: “In fondo il sogno è il cuore di questa storia e queste creature sono un po’ come gli unicorni, tornati così di moda: creature di luce che racchiudono il sentimento della nostalgia, della tenerezza per un tempo perduto ma anche pronti a elargire doni ai puri di cuore. Cenerentola crede talmente al sogno da realizzarlo”. “Lavorare con questa compagnia mi ha fatto sentire come in famiglia – ha aggiunto il coreografo – e questa sensazione di armonia è molto importante per fare un buon un lavoro. I danzatori mi hanno seguito riuscendo a portare sul palcoscenico una storia senza tempo seppur saldamente legata alla contemporaneità, che affronta temi universalmente validi come la speranza di poter cambiare il corso della propria vita”.

CENERENTOLA

Balletto in un atto

Musica di Sergej Prokof’ev

Coreografia: Jiří Bubeniček

Regia, drammaturgia: Jiří Bubeniček (da le fiabe dei Fratelli Grimm)

Scene: Jiří Bubeniček

Costumi: Nadina Cojocaru

Compagnia NuovO Balletto di ToscanA

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Giuseppe La Malfa, direttore

Spettacoli: 15, 18, 20 dicembre 2019, 2 gennaio 2020: ore 20

4 gennaio 2020: ore 15.30 INFO

 

Turismo: in Toscana arriva la Via della Seta

Firenze e Prato sono le due tappe principali del tour italiano della China Central Television (CCTV), il più grande network televisivo della Cina continentale. Guidata dal vicepresidente Tang Shiding, una delegazione dell’emittente nazionale cinese ha fatto visita stamani alla sede di Toscana Promozione Turistica per una presentazione delle eccellenze regionali e per discutere del ruolo della Toscana in quella nuova Via della Seta che – come sottolineato anche dal presidente cinese Xi Jinping durante la sua recente visita in Italia – ha proprio nella cultura uno degli strumenti più importanti di reciproca conoscenza e che trova nelle opere audiovisive il mezzo di comunicazione più importante.

L’incontro, nato grazie agli ottimi rapporti che intercorrono tra Toscana Promozione Turistica, la città di Xi’an e l’emittente cinese, oltre alla collaborazione con il Consolato generale d’Italia in Cina, segue, peraltro, la presentazione di ieri a Roma del programma televisivo “Da Xi’an a Roma: due città un solo mondo”, la serie televisiva composta da 100 microdocumentari di 5 minuti destinati al pubblico cinese (e non solo) e che andrà in onda a partire dal prossimo settembre, sul canale internazionale della CCTV. E tra le proposte fatte stamani a Firenze vi è anche quello di un possibile progetto televisivo legato a Leonardo da Vinci o alla famiglia dei Medici.

«L’Italia – ha dichiarato l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo – è oggi il secondo paese europeo più visitato dai turisti cinesi; vorremmo che la Toscana fosse la prima destinazione italiana da loro desiderata. Il turismo cinese si sta evolvendo verso una fase più matura – prosegue Ciuoffo – , passando dal viaggio di gruppo limitato alle principali e più conosciute città a viaggi individuali che oltre alle grandi città spesso includono itinerari alternativi e l’incontro di oggi è stata anche l’occasione per raccontare tutto quello che la Toscana ha da offrire ai visitatori cinesi».

«Quello tra l’Italia e la Cina è un legame antico”, ha commentato Francesco Palumbo, direttore di Toscana Promozione Turistica. “Per tutta l’antichità e fino al XVIII secolo, gli italiani sono stati, infatti, i principali protagonisti dell’incontro tra la cultura europea e quella cinese. Per lungo tempo, poi, le nostre culture hanno viaggiato parallelamente per tornare ad incontrarsi in questo nuovo millennio. L’incontro di stamani con la CCTV, una tra le emittenti più seguite al mondo, è un momento di importante riscoperta reciproca in un cammino che da Roma, culla delle civiltà occidentale, non può che arrivare a Firenze e in Toscana dove è fiorito il Rinascimento. Ma la tappa di oggi – conclude Palumbo – nella sede di Toscana Promozione Turistica è anche un ulteriore tassello nella nostra strategia di posizionamento della Toscana sul mercato turistico cinese».

Dopo l’incontro di Villa Fabbricotti, la delegazione (composta, oltre che dal vicepresidente, anche dal direttore generale, Chen Chaoying, dal suo vice, Zhang Lin, dal vicedirettore, Hua Leilei e dal manager Wang Zijian) farà tappa, nel pomeriggio, al Museo Pecci di Prato e alle Manifatture Digitali per vedere i costumi di scena della fiction I Medici, per poi concludere la giornata a Palazzo Vecchio. Domani, invece, visiterà le Ville Medicee di Petraia e Castello e concluderà la visita toscana con l’opera La Traviata al Teatro del Maggio.

Maggio musicale dedica sala teatro a Zeffirelli

Verrà ribattezzata sala Franco Zeffirelli, lo spazio nel foyer del Teatro del Maggio fin ora dedicato a incontri, conferenze e convegni.  Un gesto simbolico che il teatro ha voluto indirizzare al maestro Zeffirelli, a pochi giorni dalla sua scomparsa,  e che anticipa il ricordo che gli verrà tributato dal teatro nel prossimo futuro.

Nella sala saranno esposte le testimonianze della carriera fiorentina di Franco Zeffirelli legata al Maggio: le immagini fotografiche dei suoi spettacoli, le riproduzioni dei bozzetti, dei figurini,  e le locandine degli spettacoli a cominciare da Troilo e Cressida di William Shakespeare con  la regia di Luchino Visconti per le quali firmò le scene nel 1949 per arrivare ai Pagliacci di Ruggero Leoncavallo del 2009.

Le testimonianze non tralasceranno L’Euridice di Jacopo Peri (1960), La Lupa di Giovanni Verga ( 1965), Romeo e Giulietta di Shakespeare su musiche di Nino Rota ( 1965), le celebre Traviata di Verdi che fu diretta da Carlos Kleiber ( 1984), La fille du régiment  di Gaetano Donizetti ( 1985) e infine la Bohème di Giacomo Puccini per la quale firmò regia, scene e costumi nel 1987.

“Il Maggio non poteva non celebrare il ricordo di un grande fiorentino, di un grande artista, di un uomo di cultura come Franco Zeffirelli  che ha legato il suo nome anche alla lirica con produzioni che sono entrate nella storia del teatro musicale di tutto il mondo  – ha detto il sovrintendente del Maggio Cristiano Chiarot -. Non potevamo non portare la musica della nostra orchestra e del coro, che il maestro ha apprezzato tanto, nei momenti che lo hanno accompagnato all’ultimo saluto, nella solennità sia del  Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio prima che della basilica di Santa Maria del Fiore poi. Lo ricorderemo ancora, sotto il punto di vista artistico, con un appuntamento nella futura programmazione, ma nel frattempo abbiamo ritenuto doveroso intitolargli una delle sale del Teatro, quella dedicata agli incontri, alla divulgazione, al teatro nella sua forma raccontata in modo che Zeffirelli e la sua poesia vengano evocati a ogni utilizzo dello spazio”.

“Entrare nel teatro del Maggio musicale e trovare subito una sala intitolata al maestro Zeffirelli – ha dichiarato l’assessore alla cultura della città di Firenze, Tommaso Sacchi – rende onore a un grande artista che ha portato altissimo il nome di Firenze nel mondo e lega il suo ricordo anche al suo vasto e fortunato lavoro nel campo della lirica. Zeffirelli è stato un protagonista assoluto della cultura del nostro tempo, un maestro del cinema, della musica e dello spettacolo. A noi resta il privilegiato compito di tenere vive la sua eredità e la sua arte”.

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