Giornalisti Toscana chiedono di essere vaccinati

Firenze, con una lettera inviata al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’Ordine dei giornalisti della Toscana chiede di “avviare un percorso preferenziale per i giornalisti riguardo alla vaccinazione anti-Covid”.

L’iniziativa dell’Ordine arriva in seguito alle “numerose sollecitazioni fatte da giornalisti impegnati ogni giorno nella copertura di notizie, costretti loro malgrado anche a lavorare in condizioni di non sufficiente distanziamento” durante iniziative pubbliche ‘in presenza’. La lettera dell’ordine è stata indirizzata anche all’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini.

Peraltro, alcuni iscritti all’Ordine hanno segnalato la situazione alla Regione, anche attraverso i socials ed i canali aperti dai membri dello staff del governatore Giani, il tema delle segnalazioni è lo stesso: condizioni di lavoro che in questa fase non tutelano la sicurezza di giornalisti, fotografi e operatori.

“Facendo seguito alla nostra precedente lettera prot. n. 102 del 18 gennaio u.s. – si legge nella lettera dell’Ordine – e alle numerose sollecitazioni fatte da colleghi impegnati ogni giorno nella copertura di notizie, costretti loro malgrado anche a lavorare in condizioni di non sufficiente distanziamento in caso di fatti di cronaca, l’Ordine dei giornalisti della Toscana chiede alla Regione Toscana di poter avviare un percorso preferenziale per i giornalisti riguardo alla vaccinazione anti­ovid”.

 

Covid: vaccinata ma muore in Rsa a Colle Val d’Elsa

Nella  struttura circola ‘variante inglese’ , positivi nove anziani. Intanto dalla prossima settimana i medici di famiglia avranno in dotazione 18 dosi di vaccino anti covid a settimana al posto delle attuali 6

Una donna vaccinata con entrambe le dosi previste dai protocolli, ospite di una residenza per anziani, è deceduta dopo essere risultata positiva al virus Sars-Cov2. E’ successo la notte scorsa nella Rsa ‘Bottai’ di Colle di Val d’Elsa (Siena). Lo fa sapere in una nota la struttura che specifica come “ulteriori accertamenti di laboratorio, siano tutt’ora in corso”. Attualmente all’interno della residenza ci sono 9 positivi tra ospiti e 2 positivi tra
gli operatori. “Le condizioni – spiega la nota – sono da considerare per tutti gli ospiti stazionarie”. La struttura precisa inoltre che “tutti gli ospiti si sono sottoposti a vaccino anti covid ed hanno ricevuto le due dosi previste terminando la vaccinazione il 26 gennaio”. “La struttura – conclude la nota – è costantemente in contatto con i familiari degli ospiti ed esprime profondo cordoglio per la grave perdita avvenuta”.

I medici di medicina generale stanno fissando gli appuntamenti con i propri assistiti ultraottantenni, dopo averli contattati, per le vaccinazioni della prossima settimana. A questo proposito la Regione precisa che le dosi di vaccino, messe a disposizione di ciascun medico di famiglia per la prossima settimana, sono 18 e non 6. Ogni medico può, quindi, prenotare sull’apposito portale regionale, fino alle ore 20 di domani, venerdì 26 febbraio, da un minimo di 1 fiala (6 dosi) a un massimo di 3 (18 dosi). Con l’ultima fornitura da parte di Pfizer-BioNTech sono state messe a disposizione circa 30mila dosi di vaccino per la vaccinazione degli anziani ultraottantenni.

Negli ospedali della Asl Toscana Centro la vaccinazione del personale sanitario ha permesso “una drastica riduzione dei contagi tra gli operatori”. Lo afferma il direttore generale dell’azienda sanitaria, Paolo Morello ì Marchese. A novembre 2020, spiega, la Asl ha contato 811 contagi tra il personale.

Nel mese di febbraio i casi registrati sono 160, con una diminuzione dell’80%. Sempre secondo quanto spiegato da Paolo Morello Marchese, un’indagine in corso di effettuazione tra i sanitari della Asl, di Careggi e del Meyer, in collaborazione col laboratorio di microbiologia di Careggi, ha rivelato una forte presenza di anticorpi in coloro che sono
stati sottoposti alle due dosi di vaccino Pfizer, con livelli alti registrati anche dopo la prima dose.

AstraZeneca taglia forniture vaccini , Bezzini: “Così non va”

Dalla comunicazione si è appreso che la prossima fornitura Astrazeneca  sarà di 26.400 dosi, mentre da precedente comunicazione avrebbe dovuto essere di 44.500 dosi: in pratica, si tratta di un dimezzamento.

Una comunicazione dalla struttura commissariale nazionale per l’emergenza Covid-19, giunta nella serata di ieri, ha informato del taglio delle prossime forniture di vaccino da parte della casa farmaceutica AstraZeneca, oltre ad un cambio di date delle consegne.

Dalla comunicazione si è appreso che la prossima fornitura sarà di 26.400 dosi, mentre da precedente comunicazione avrebbe dovuto essere di 44.500 dosi: in pratica, si tratta di un dimezzamento.

La nuova data di consegna in Italia è stata anticipata al 27 febbraio, mentre era attesa per il 1 di marzo. Anche per la fornitura successiva è prevista una consistente riduzione: 7.100 dosi al posto delle 27.600 precedentemente comunicate. Sempre nella comunicazione della struttura nazionale si chiarisce che, a fronte della riduzione comunicata dalla casa farmaceutica, si è reso necessario ridurre proporzionalmente le dosi assegnate in eguale misura percentuale per tutte le Regioni.

“Così non va – dichiara l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -, è l’ennesima doccia fredda proprio nel momento in cui si sta ampliando il target per AstraZeneca fino a 65 anni e a nuove categorie, recependo anche gli indirizzi emersi dal Consiglio regionale di ieri. Senza vaccini non si vaccina”.

“La campagna di vaccinazione in Toscana – continua – procede a pieno ritmo e siamo ai vertici nazionali per capacità vaccinale, ma queste riduzioni improvvise creano grandi difficoltà, costringono la macchina a rallentare a discapito della salute di tutti i cittadini, proprio nel momento in cui serve accelerare al massimo. In Toscana nessuna dose viene sprecata o ritardata, siamo anche tra coloro che hanno somministrato più vaccini AstraZeneca in Italia.
La macchina viaggia e può andare ancora più veloce ma serve la benzina”.

“La nostra pianificazione multicanale – conclude Bezzini – garantisce massima efficienza e possiamo arrivare complessivamente a volumi giornalieri anche di 20mila/25mila somministrazioni al giorno, ma se mancano i vaccini è dura”.

Scuole Sicure, online il monitoraggio sull’andamento dei contagi

Lo strumento informatico, progettato e realizzato dalla Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale di Regione Toscana, consente di monitorare ogni settimana, l’andamento dei contagi nelle scuole sia tra i bambini e i ragazzi in età scolare sia tra il personale scolastico

Sono on-line, all’indirizzo https://www.regione.toscana.it/-/scuole-sicure, le pagine del programma regionale anti Covid-19 “Scuole Sicure”, con le informazioni sulle attività in atto e anche un cruscotto per il monitoraggio settimanale dell’andamento della diffusione del virus.

Nello specifico, lo strumento informatico, progettato e realizzato dalla Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale di Regione Toscana, consente di monitorare ogni settimana, l’andamento dei contagi sia tra i bambini e i ragazzi in età scolare (dal nido alle superiori), per area vasta (centro, nord ovest, sud est), per provincia e per comune di riferimento, sia tra il personale scolastico (di ogni ordine e grado, degli istituti pubblici e paritari) e dei servizi educativi, compreso anche il numero dei contatti dichiarati dal personale scolastico, come la distribuzione per provenienza, classe di età, ruolo di chi è risultato positivo al Covid-19.

“La nostra Regione è, e sarà, sempre vicina al mondo della scuola e insieme ad essa impegnata in prima linea per favorire tutte le condizioni necessarie per garantire l’istruzione dei nostri ragazzi in presenza – afferma il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Non sottovalutiamo le insidie di una pandemia, che non ci dà tregua. Stiamo facendo il massimo con ogni mezzo possibile, per rafforzare la campagna di screening in ambito scolastico, ma anche nei territori più a rischio. La vaccinazione è un altro importante strumento su cui stiamo investendo energie e personale dedicato senza risparmiarci. I risultati che registriamo testimoniano il grande sforzo dell’intera comunità toscana, decisa a superare quanto prima questo momento così difficile. La strada da seguire, tutti insieme, è questa”.

“Scuole Sicure è un progetto, che è cresciuto molto come quello di Territori Sicuri, perché frutto della consapevolezza che solo lavorando insieme e unendo le forze potremo vincere la battaglia contro il Covid-19 – spiega l’assessore alla sanità, Simone Bezzini -. L’intero sistema sanitario è in trincea da più di un anno, insieme a tante altre realtà che non intendono arrendersi e che per questo sono continuamente al lavoro con spirito di collaborazione e responsabilità. Il mio ringraziamento va ancora una volta a tutti coloro, che ogni giorno sono impegnati in questo importante lavoro di contrasto alla diffusione del virus, a partire dagli operatori sanitari, il mondo della scuola, il volontariato e ogni ente e amministrazione, attivi anche localmente”.

“La scuola è per noi una priorità. Ed è un dovere garantire la sicurezza sia del personale scolastico e educativo, sia delle studentesse e degli studenti – sottolinea l’assessora all’istruzione, Alessandra Nardini -. Le azioni e gli strumenti adottati servono proprio a questo. Il progetto sta dando buoni risultati grazie ad un lavoro di squadra davvero importante messo in campo in questi mesi. Stiamo lavorando tutti nella stessa direzione, con un unico grande obiettivo comune: continuare a garantire il diritto all’istruzione, tutelando nello stesso tempo la salute di ciascuno”.

“Scuole Sicure è un programma di prevenzione strategico. Chiediamo alle Istituzioni scolastiche di sensibilizzare ulteriormente i docenti e le famiglie verso l’importanza dello screening, che è il solo sistema per tenere le scuole aperte, agendo tempestivamente sulle situazioni di criticità – aggiunge Ernesto Pellecchia, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale -. Condividiamo l’importanza dello screening, uno strumento utile a garantire il migliore funzionamento possibile della scuola”.

“Il progetto “Scuole sicure” non solo prosegue – dichiara il presidente della Provincia di Prato e delegato Upi Toscana alla scuola Francesco Puggelli – ma si arricchisce ancora di più. Dopo aver agito sui tre fattori più urgenti ai fini della ripresa dell’attività didattica in presenza, con adeguamenti sul fronte dell’edilizia prima, percorsi sanitari dedicati e il progetto “Ti accompagno” per il trasporto pubblico poi, adesso questo nuovo strumento consente quello che oggi può davvero fare la differenza, e cioè una comunicazione puntuale e rapida tra tutti i soggetti coinvolti. Uno scambio preciso e veloce di informazioni consente di intervenire in maniera chirurgica e immediata. Non solo, evita fuoriuscite di notizie non verificate che possono solo generare allarme infondato e confusione. Siamo ancora purtroppo lontani dal vedere la fine di questa pandemia, per questo non dobbiamo abbassare la guardia e soprattutto dobbiamo proseguire ogni giorno con determinazione, affinando gli strumenti più adatti a seconda dell’evolversi del quadro pandemico. Continuiamo a lavorare per una scuola sicura, per i nostri ragazzi, per il loro futuro e perché possano riacquistare quello che questo Covid ha loro tolto negli scorsi mesi. Avanti fino a giugno, tutti insieme”.

Il progetto

Il sistema di monitoraggio “Scuole Sicure”, è promosso dall’assessorato alla sanità di Regione Toscana, ed è oggetto di confronto costante con l’Ufficio Scolastico Regionale e gli altri soggetti che fanno riferimento al “Cantiere scuola”, coordinato dall’assessora Alessandra Nardini. Sono a fianco di Regione Toscana anche Upi e Anci, oltre alle Asl e ad Ars (Agenzia regionale di sanità). Oltre allo screening riservato al personale scolastico, il progetto prevede indagini epidemiologiche a campione sugli studenti di tutte le scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e paritarie, aderenti all’iniziativa, relativamente al sistema di monitoraggio delle infezioni da Sars-CoV-2.

Il personale scolastico, docente e non docente, può prenotare gratuitamente il proprio tampone già dallo scorso 8 febbraio, solo se in possesso del codice riservato, generato dai dirigenti scolastici sul portato regionale dedicato.

Al momento risulta che i dirigenti scolastici abbiano generato 59.873 codici di prenotazione per il personale scolastico (66.796 unità in tutto come da censimento) e che siano stati già prenotati 9.668 tamponi.

 

Territori Sicuri, screening di massa a Barga, Ponte Buggianese e Sovicille

 

“Territori Sicuri”, il programma regionale di screening gratuito, ideato per intercettare i casi positivi asintomantici ed eventuali focolai, farà tappa, nel prossimo fine settimana, in tre nuovi Comuni (Barga, Ponte Buggianese, Sovicille) di tre diverse province (Lucca, Pistoia, Siena).

Territori sicuri sarà a Barga (in provincia di Lucca) e a Ponte Buggianese (Pistoia) da sabato 27 a domenica 28 febbraio, e a Sovicille (Siena) a partire dal 27 febbraio.

A Barga, le postazioni, dove i cittadini potranno recarsi, in modo volontario, per effettuare il tampone gratuito, saranno allestite nel parcheggio della piscina comunale in via Giacomo Puccini.

A Ponte Puggianese saranno, invece, in Piazza del Santuario; mentre a Sovicille verranno allestite nell’area del campo sportivo “Franco Pianigiani”, in via del Pontaccio a Rosia.

Gli orari di accesso saranno gli stessi per tutti e tre i Comuni: 9-13 e 14-18.

I residenti dei tre Comuni, che vorranno usufruire di questa opportunità, possono già prenotarsi sul portale regionale, uno strumento che consente di programmare orario e numero di persone da sottoporre ai tamponi gratuiti, evitando così eventuali assembramenti.

Il presidente, Eugenio Giani, e l’assessore alla sanità, Simone Bezzini, hanno ricordato l’importanza strategica di questa macro operazione anti-Covid, finalizzata a contrastare la diffusione del virus tra la popolazione dei Comuni più esposti al contagio, con l’obiettivo primario di salvaguardare la salute e la vita dei cittadini. Un lavoro di squadra che ha registrato anche l’immediata disponibilità e la fattiva collaborazione dei sindaci dei Comuni, dove è stato attivato il programma di screening in tempi decisamente rapidi.

Altrettanta disponibilità è stata manifestata dai sindaci di Barga (Caterina Campani), di Ponte Buggianese (Nicola Tesi), e di Sovicille (Giuseppe Gugliotti), anche loro impegnati in prima linea nella tutela della salute dei propri concittadini e nel dare il proprio contributo alla macchina organizzativa di “Territori Sicuri”, in modo da avere anche il quadro più chiaro possibile sull’andamento della curva epidemiologica, necessario ad attivare tutti gli strumenti più efficaci e attualmente disponibili, nella lotta quotidiana contro il Covid-19 e le sue varianti.

Vaccini:Bezzini,a marzo 400mila dosi da somministrare subito

La Regione Toscana userà il vaccino Astrazeneca anche per la fascia di popolazione tra 55 e 65 anni, dopo il via libera del ministero della Salute arrivato oggi con una circolare. Lo ha detto l’assessore al Diritto alla salute, Simone Bezzini, intervenendo, da remoto, in Consiglio regionale sulla campagna vaccinale in corso in Toscana.

“Per il mese di marzo ci saranno consegnate 400mila dosi e noi queste 400mila dosi – circa
250mila Pfizer, meno di 100mila AstraZeneca e 50mila di Moderna – le somministreremo tutte appena ci saranno consegnate. Ci auguriamo che in aprile e maggio ci sia un ulteriore balzo in avanti delle forniture e noi ci stiamo attrezzando per avere performance più rilevanti di quella che stiamo sostenendo in questa fase”. Lo ha detto l’assessore regionale al Diritto alla salute, Simone Bezzini, parlando, da remoto, in Consiglio regionale riguardo al campagna vaccinale in Toscana.

Sempre Bezzini ha precisato che la Regione Toscana userà il vaccino Astrazeneca anche per la fascia di popolazione tra 55 e 65 anni, dopo il via libera del ministero della Salute arrivato oggi con una circolare.

Astrazeneca – ha ricordato Bezzini – è stato consigliato per la popolazione under 55, e noi siamo partiti da lì, abbiamo fatto una scelta di priorità per la scuola, l’università e per il comparto della sicurezza e degli uffici giudiziari. Nella tarda serata di ieri è poi arrivata una novità e cioè che Aifa e il Governo hanno ampliato la fascia di popolazione per cui è
consigliata la vaccinazione con Astrazeneca agli under 65, e questo è un elemento importante” perché “si potrà unificare il mondo del lavoro collocato nelle diverse categorie senza spaccarlo in due” in base all’età. Bezzini ha poi sottolineato che la Toscana ha “usato tutte le dosi fornite finora” e ha annunciato che “mano a mano che arriveranno le forniture
continueremo la vaccinazione ampliando alla fascia di età fino a 65 anni”.

Riguardo invece alla vaccinazione degli over 80, Bezzini ha detto che servono circa 600mila dosi (due per ogni anziano) e che “gli attuali livelli di fornitura di Pfizer o Moderna non ci consenso di fare troppo rapidamente. Il rischio che le fasce di popolazione particolarmente fragili debbano aspettare troppo – ha concluso Bezzini – effettivamente c’è. Lo abbiamo segnalato al Governo ed è chiaro che la soluzione migliore sarebbe avere più dosi” per “aprire un canale parallelo per la vaccinazione delle persone fragili”.

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