Siena: delegazione coreana nelle mense scolastiche

Conoscere le mense scolastiche senesi, i metodi per la preparazione dei menù nel rispetto dei valori nutrizionali calibrati sulle varie fasce di età dei bambini, questo l’obiettivo della delegazione di nutrizionisti dalla Corea del Sud accolta ieri a Siena

Conoscere le mense scolastiche senesi, i metodi per la preparazione dei menù nel rispetto dei valori nutrizionali calibrati sulle varie fasce di età dei bambini. È questo l’obiettivo della visita che ha portato a Siena, ieri, un gruppo di nutrizionisti provenienti dall’isola di Jeju in Corea del Sud.

Una visita informativa, si spiega in una nota, “per conoscere il funzionamento delle mense scolastiche in Europa, con i relativi criteri in materia di sicurezza alimentare, e apprendere i metodi utilizzati nelle mense delle scuole senesi per mettere a punto diete idonee alla corretta nutrizione dei bambini nelle fasce di età 3-6 anni e 6-11 anni”.

La delegazione coreana è stata ricevuta a palazzo Berlinghieri da Paola Mandarini, responsabile del servizio Istruzione del Comune di Siena, e dal direttore di Asp (Azienda servizi alla persona ‘Città di Siena’), Gianmarco Gotti. È, infatti, Asp ad occuparsi del servizio di mensa scolastica, dall’acquisto delle materie prime alla preparazione dei pasti e alla loro distribuzione nelle scuole dell’infanzia e in quelle primarie della città.

In tutto sono 3.900 i pasti preparati e serviti ogni giorno nelle scuole senesi. A spiegare i criteri seguiti per predisporre la dieta più adeguata all’età e ad eventuali esigenze particolari dei bambini è stata la dottoressa Giulia De Nicola, dietista Asp.

Attualmente sono 280 le diete speciali che la dietista di Asp elabora grazie ad un programma di gestione specializzato.

Mostra Raggioverde, progetti work in progress sul paesaggio

La mostra Raggioverde, in programma dal 14 luglio al 13 settembre presso il museo di Santa Maria della Scala di Siena, ospiterà progetti work in progress ispirati alle tematiche dell’ambiente, della sostenibilità e della diversità

Paesaggio e ambiente, arte e sostenibilità: sono i binomi al centro della mostra Raggioverde, una collettiva di 23 artisti e 250 opere in programma dal 14 luglio al 13 settembre 2023 al complesso museale Santa Maria della Scala di Siena.

Una mostra work in progress, dal momento che molte delle opere sono ancora in fase progettuale. La mostra si alimenta grazie alla sinergia tra idee, pratiche, esercizi dell’arte, sviluppatasi grazie al confronto tra gli artisti attraverso una serie di incontri sulle tematiche del paesaggio, della diversità, della sostenibilità e delle risorse dal punto di vista scientifico ed artistico.

Le artiste e gli artisti provenienti da più città italiane (Torino, Palermo, Venezia, Milano, Prato per citarne solo alcune) hanno sviluppato un’individuale progettualità e metodologia: alcuni di loro fanno capo a dei noti collettivi/gruppi di Venezia (ZolfoRosso, Studio Distilleria), mentre altri, come nel caso degli artisti di Palermo, si sono uniti per il progetto senese.

Tutti presentano a Siena esclusivamente progetti scaturiti dagli incontri e dai dialoghi dei workshop.

Il programma espositivo non si limita al complesso museale Santa Maria della Scala ma coinvolgerà gli artisti in altri luoghi della città: l’Orto botanico vedrà l’intervento di Luca Pancrazzi, dal titolo ‘La cura del selvatico’, al Museo Botanico saranno esposte due opere di Debora Hirsch sulle piante in via di estinzione. Il Museo dell’Antartide invece vedrà al suo interno alcuni lavori di Marco Acquafredda e di Michele Guido.

Sarà anche avviata una collaborazione con il Comune di Siena con un progetto da sviluppare che riguarderà il bosco-giardino di Villa Rubini Manenti.

La curatrice della mostra Michela Eremita ha sottolineato che l’evento persegue “una metodologia che unisce gli artisti e i ricercatori del mondo scientifico dell’Università di Siena, con l’intento di scoprire ed esaltare i rispettivi punti di vista sul paesaggio e la sua cura”

Comunali: Conti si ferma il 49,96%, ballottaggio a Pisa. Siena ballottaggio tra Fabio e Ferretti. Massa, al ballottaggio Persiani e Ricci

Pisa, per un piccolo pugno di voti mancanti che non gli ha concesso di superare la fatidica soglia del 50% delle preferenze più una, a Pisa sfuma la vittoria al primo turno alle comunali per il sindaco uscente del centrodestra Michele Conti, che si è fermato al 49,96%.

Andrà al ballottaggio con il candidato di centrosinistra e Movimento 5 stelle Paolo Martinelli, che ha ottenuto il 41,12%. Complessivamente Conti ha ottenuto più di 20mila voti, circa 3.500 in più del suo principale sfidante del centrosinistra. Le operazioni di spoglio delle comunali sono procedute a rilento, e soprattutto si è determinato per ore uno stallo su tre sezioni per le quali è stata necessaria un’accurata verifica dei voti.

A Siena sarà il ballottaggio del 28 e 29 maggio prossimi a decidere chi sarà sindaco tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra, e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra. A scrutinio concluso, 50 sezioni su 50, Fabio, sostenuta da Fratelli d’Italia, Siena in tutti i sensi, Lega, Fi-Unione centro-Liberali e riformisti e Movimento civico senese, ha ottenuto il 30,51%, pari a 8.249 voti. Ferretti, candidata del Pd, Con Anna Ferretti sindaca, Si sinistra italiana-Iep!, il 28,75%, pari a 7.773 voti. Questo il risultato dello scrutinio diffuso dal Ministero dell’Interno.

Ballottaggio anche a Massa (Massa Carrara) per sapere chi sarà il novo sindaco. La sfida, concluso lo scrutinio di 80 seggi su 80, è tra il sindaco uscente Francesco Persiani, candidato pr il centrodestra, ed Enzo Romolo Ricci, che corre per il centrosinistra. Persiani dalle urne è uscito in vantaggio: il candidato di Lega, Fi, Forza Italia-Pli-Ascoltare per fare, Francesco Persiani sindaco e Civici Apuani, ha ottenuto il 35,42%, per un totale di 11.872 voti. Ricci, sostenuto da Pd, Massa è un’altra cosa, Evangelisti per Massa 2023, Alleanza Verdi e Sinistra e Per Massa dalla parte del cuore, ha avuto il 29,95%, pari a 10.037 voti.

Castello di Meleto: “Adotta un’arnia” perché non c’è vino senza api

Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, “Non c’è vino di qualità senza api”, dice Michele Contartese, direttore generale di Castello di Meleto, società agricola proprietaria del maniero simbolo di Gaiole in Chianti, un castello del Duecento perfettamente conservato oggi struttura ricettiva, e di oltre 1.100 ettari di terreno.

Un’ecosistema, tra vigne a conduzione biologica e uliveti dove le api, e gli insetti impollinatori in genere, sono una risorsa preziosa per l’equilibrio e lo sviluppo sostenibile. Al punto che, viene ricordato in vista della Giornata internazionale delle Api che si celebra il 20 maggio, il Parco delle Api di Castello di Meleto ospita e tutela 3,2 milioni di api divise in 90 famiglie che raccolgono millefiori selvatici, nel pieno rispetto della biodiversità chiantigiana.

E un miele selvatico viene prodotto da api che hanno perso la loro famiglia, e che sono state salvate dai boschi e reintegrate nelle arnie del Parco. Tramite il progetto “Nel Nome dell’Ape” è possibile adottare un’arnia così da ripopolare la zona e ristabilire l’ecosistema (chi aderisce al progetto riceverà 2kg di miele l’anno prodotto dalla propria arnia per cinque anni).

Castello di Meleto, che fa parte del BioDistretto del Chianti Classico, un gruppo di lavoro che ha valutato le interazioni positive tra apicoltura e viticoltura, ha un motto: il cambiamento è possibile e se si adotta un’attitudine positiva, propositiva e tempestiva si può ancora intervenire nella salvaguardia della biodiversità.

L’azienda si dichiara “fortemente impegnata” in questo campo, svolge attività didattica, e il suo modello d’azione si è rivelato sostenibile sia a livello economico che ambientale. “Siamo l’azienda biologica più grande del Chianti Classico – ha sottolineato Contartese, in un incontro a Roma da “Achilli al Parlamento” – con l’energia di una start up con 1500 anni di storia.

Abbiamo una grande eredità che vogliamo preservare per le prossime generazioni con azioni pratiche: abbiamo diminuito il peso delle bottiglie, installato centraline meteo per ridurre lo spreco idrico, e pratichiamo la raccolta a mano delle uve sui 130 ettari vitati con soluzioni green e buone pratiche per ogni singola vigna.

Unica tecnologia per il nostro vino è il controllo della temperatura, per il resto è tutto lavoro dell’uomo e lungo affinamento in botti grandi. E il vino Camboi, che recupera un patrimonio locale, la Malvasia Nera Toscana, è una possibile risposta, in pieno Chianti-style, al cambiamento climatico”.

Comunali, affluenza alle 19:00 al 37,22%, calo 6 punti a livello nazionale, calo anche in Toscana

Comunali, affluenza alle 19:00 al 37,22%, calo 6 punti a livello nazionale, calo anche in Toscana.

Roma, il dato definitivo alle 19 dell’affluenza alle elezioni comunali, per i comuni seguiti dal Viminale, è del 37,22% in calo di oltre 6 punti rispetto alle precedenti omologhe in cui aveva votato il 43,82%.

Calo dell’affluenza alle comunali anche nei capoluoghi toscani, con Pisa al 36,21% rispetto al 43,67% del 2018, Siena al 40,91% vs 47,79% e Massa al 36,83% vs 43,73%.

Si voterà fino a domenica sera alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Al voto sono chiamati complessivamente 790 comuni, 595 nelle regioni a statuto ordinario, 195 nelle speciali. In Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29 maggio, in Trentino e Valle d’Aosta il 21 maggio.

Comunali, affluenza alle 12:00 in calo a livello nazionale e in Toscana

Roma, il dato definitivo alle ore 12:00 dell’affluenza alle elezioni comunali, per i comuni seguiti dal Viminale, è del 14,21% in calo rispetto alle precedenti omologhe in cui aveva votato il 19,34%.

Calo dell’affluenza alle comunali anche nei capoluoghi toscani, con Pisa al 14,44% rispetto al 20,16% del 2018, Siena al 16,02% vs 21,51% e Massa al 13,37% vs 19,28%.

A Pisa hanno già votato di buon mattino tre dei sei candidati a sindaco, quelli residenti. Paolo Martinelli, candidato civico del centrosinistra e del M5s, ha votato intorno alle 9.30 in un seggio del centro pochi minuti dopo Rita Mariotti, candidata a sindaco per il Terzo Polo, che ha votato in un seggio di un quartiere residenziale. Il terzo a depositare la scheda nelle urne, in ordine di tempo, è stato Alexandre Dei (Patto civico).

Gli altri tre candidati, compreso il sindaco uscente e ricandidato del centrodestra, Michele Conti, risiedono fuori. Alle ore 12 l’affluenza era del 14.44%, in calo di cinque punti rispetto alle amministrative del 2018.

Michele Conti, sindaco uscente in cerca di conferma, abita in una frazione del comune di San Giuliano Terme, a pochissimi chilometri di distanza da Pisa e quindi non vota in città.

Ma nel ruolo di primo cittadino ha comunque fatto un giro dei seggi per verificare personalmente che le operazioni di voto si svolgessero regolarmente. Ha fatto altrettanto anche il candidato della sinistra radicale Ciccio Auletta.

Le operazioni di voto si svolgono regolarmente. I seggi resteranno aperto fino alle 23 e si vota anche domani dalle 7 alle 15. L’eventuale ballottaggio è previsto domenica 28 e lunedì 29 maggio.

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