Sesto F.no: volantini denigratori contro sindaco Falchi

Volantini denigratori nei confronti del sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi dove la giunta comunale è finita nel mirino della critica di cittadini e consiglieri in seguito alla decisione di abbattere 50 tigli in viale XX Settembre per interrare l’elettrodotto.

In forma anonima, sono stati pubblicati volantini con la scritta “Il silenzio dei vili” con sotto la faccia del sindaco Lorenzo Falchi. Numerosi i messaggi di solidarietà.

“Questa mattina in viale XX Settembre sono comparsi volantini ingiuriosi con il volto del sindaco Falchi. Al sindaco vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà.” Lo riporta il gruppo consiliare di Sinistra italiana sulla sua pagina facebook.

“Condanniamo nel modo più assoluto questo gesto, inaudito per la nostra città – continua il post di Sinistra Italiana -, frutto di un clima avvelenato e pericoloso, creato ad arte con il ricorso vergognoso alle mezze verità se non a vere e proprie menzogne. Ci aspettiamo che dalle opposizioni arrivi una ferma condanna, dopo la pessima pagina scritta ieri in Consiglio comunale. A chi, dentro e fuori le istituzioni, sta continuando a soffiare sul fuoco per cavalcare strumentalmente questa vicenda confondendone i contorni chiediamo di fermarsi e di ritrovare toni civili e ragionevoli di confronto nell’alveo degli strumenti della democrazia.”

“Non deve esserci nemmeno il lontano sospetto che chi rappresenta i cittadini possa condividere comportamenti dannosi e lesivi per la convivenza nella nostra comunità”, conclude il post.

Solidarietà anche dalla Fiom-Cgil di Firenze che in un comunicato fa sentire la sua vicinanza al primo cittadino di Sesto.

“Esprimiamo piena solidarietà al sindaco Lorenzo Falchi, vittima in queste ore di una violenta campagna denigratoria e intimidatoria portata avanti con modalità di stampo squadrista e fascista.”

“Si possono avere idee diverse e la critica è il sale della democrazia – continua il comunicato -, purché ci si esprima con metodi trasparenti e non attraverso messaggi intimidatori coperti persino dall’anonimato. Questi metodi il sindacato non può accettarli.
Ci auguriamo che questa campagna denigratoria cessi e che la legittima battaglia politica torni nell’ambito dei metodi democratici”, conclude la Fiom-Cgil.

Anche Lorenzo Ballerini, consigliere comunale di Potere al Popolo a Campi Bisenzio esprime soldiarietà con un post su facebook:

Per le vie di Sesto sono apparsi alcuni vergognosi volantini con il volto del sindaco Lorenzo Falchi. A Lorenzo voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza. Una vicenda triste e preoccupante che merita una ferma risposta di tutte le forze democratiche e dell’intera cittadinanza”.

Q-Thermo presenta istanza esame nuova autorizzazione per inceneritore

Firenze, secondo i gruppi consiliari ‘Firenze riparte a sinistra’, ‘Sì-Toscana a Sinistra’, ‘Sinistra Italiana Sesto’ e ‘Per Sesto’, Q-Thermo, la società che avrebbe dovuto costruire l’inceneritore di Case Passerini, avrebbe protocollato, pochi giorni prima della pausa natalizia, un’istanza per l’esame di una nuova autorizzazione a costruire l’opera.

L’intento di Q-Thermo, sempre secondo gli esponenti delle forze politiche sopra citate, sarebbe quello di “aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e accelerare i tempi chiedendo intanto le autorizzazioni per gli espropri e il via libera per realizzare le opere che non prevedono le mitigazioni”.

Nell’istanza si chiederebbe anche di dichiarare la pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori e delle opere, e l’apposizione del vincolo per l’esproprio.

Q-Termo tenterebbe quindi, secondo i relatori della conferenza stampa tenutasi in Palazzo Vecchio sabato mattina, “di iniziare subito i lavori e di mettersi così al riparo da successivi stop, che a quel punto dovrebbero intervenire su un’opera già avviata. Sono talmente preoccupati dall’annullamento delle autorizzazioni che tentano il tutto per tutto”.

I Capogruppo di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi e di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, insieme a quelli del Consiglio Comunale di Sesto Fiorentino Jacopo Madau di Sinistra Italiana e Andrea Guarducci di ‘Per Sesto’, e delle Consigliere comunali Donella Verdi e Adriana Alberici e del Consigliere regionale, Paolo Sarti, hanno concluso la conferenza stampa con un appello: “Vogliamo che l’inceneritore di Case Passerini sia cancellato dagli strumenti di pianificazione e che sia approvato quanto prima un nuovo piano regionale che punti su economia circolare e rifiuti zero, stanziando fondi adeguati per la raccolta differenziata e il porta a porta, sostenendo tecnologie innovative e non inquinanti e incentivando una vera filiera del riuso e del riciclaggio”.

TRAM – Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino – “Crossing Doors” Stagione 2018-2019: Intervista a Silvano Panichi di Atto Due

Duplice omicidio, domani alle 14 i funerali delle vittime

Si terranno domani alle 14, presso la pieve di San Martino a Sesto Fiorentino (Firenze), i funerali di Salvatore Andronico, 66 anni, e del figlio Simone, di 31 , uccisi a colpi di pistola il 21 ottobre scorso dal vicino di casa Fabrizio Barna.

L’uomo, 53 anni avrebbe agito perché infastidito dai rumori causati dai lavori di ristrutturazione che i due stavano eseguendo nella loro proprietà. Arrestato dai carabinieri e interrogato nei giorni scorsi dal gip, Barna, sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere, ha dichiarato di non ricordare nulla del momento dell’omicidio.

L’uomo ha raccontato ai militari di essere entrato in casa per prendere la pistola, e poi di averli colpiti commettendo il duplice omicidio.
Secondo la ricostruzione riportata nelle carte dei gip Gianluca Mancuso, che ha disposto nei suoi confronti la misura di custodia cautelare in carcere, alla vista dei militari Barna è andato loro incontro avvicinando i polsi e protendendoli in avanti, a mimare l’arresto, e ha ammesso le sue responsabilità.

In base ad alcune testimonianze, in passato Barna aveva più volte minacciato i vicini di casa, arrivando anche a chiedere loro 30mila euro a titolo di indennizzo per presunti abusi edilizi. Si sarebbe rivolto anche agli operai del cantiere con insulti razzisti.
Il giorno dell’omicidio ci sarebbe stata un’altra discussione, per un buco al di sotto del muro di confine tra le due case. Ieri, davanti al giudice, Barna ha detto di non ricordare nulla del momento del duplice omicidio.

Firenze: riciclaggio banche abusive per invio 5 milioni in Marocco

Veniva trasportato attraverso corrieri, che lo nascondevano nelle valige e anche nei vestiti, il denaro che dall’Italia arrivava al Marocco grazie all’intermediazione di banche abusive con sede a Firenze, scoperte dall’inchiesta della guardia di finanza che oggi ha portato a sette arresti.

Due banche abusive dotate di ‘sportelli’ presso esercizi commerciali nel centro storico di Firenze, tra cui due centri di servizi agli immigrati (agenzie di viaggio) e una macelleria, specializzate nel trasferimento di denaro frutto di attività illecite, in particolare spaccio di droga, che tra il 2017 e il 2018 avrebbero movimentato 5 milioni di euro dall’Italia al Marocco.

È quanto scoperto dalla guardia di finanza di Firenze, che oggi ha arrestato 7 persone, 5 in carcere e 2 ai domiciliari, in esecuzione di una misura di custodia cautelare disposta dal gip su richiesta della pm Ester Nocera. Altre 5 persone sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Secondo quanto accertato dalla gdf, i destinatari delle misure apparterrebbero a due gruppi criminali, organizzati per l’esercizio abusivo dell’attività finanziaria con carattere di transnazionalità e per il riciclaggio di denaro. I soldi venivano trasferiti eludendo i tradizionali canali del sistema bancario, attraverso WhatsApp: bastava inviare l’immagine di un’attestazione della somma di denaro che doveva essere consegnata al beneficiario in Marocco e i funzionari delle filiali abusive nord africane provvedevano a consegnare i soldi al destinatario del posto.

“Ho un’anguria di dieci chilogrammi”, nel gergo degli indagati, significava che si stava trasportando una somma consistente. Le banche abusive, con ‘filiali’ in Marocco, operavano di fatto col sistema ‘Hawala’, un metodo di trasferimento che non prevede strumenti cambiari, che renderebbero i movimenti tracciabili, ma solo transazioni tra broker basate sull’onore. Il cliente, a volte anche imprenditori facoltosi originari del Marocco, avvicinava il ‘broker’ negli sportelli illegali di Firenze, e consegnava il denaro. L’intermediario contattava il suo omologo in Marocco che consegnava una somma equivalente, meno il 20% di commissione, al beneficiario. Successivamente, il denaro versato in Italia veniva trasportato attraverso corrieri. Le banche illegali utilizzavano anche un software e abbinavano un simbolo a ogni cliente, per non utilizzare il vero nome. Secondo gli investigatori, molti di coloro che si rivolgevano agli sportelli fiorentini trasferivano in questo modo i profitti illeciti realizzati con lo spaccio di droga.

Tra i servizi erogati dalle filiali abusive di Firenze anche depositi e prestiti fino a 150 mila euro. Per tutte le operazioni l’organizzazione tratteneva una commissione del 20 per cento.
Nell’ambito delle indagini questa mattina sono in corso 36 perquisizioni domiciliari nelle province di Firenze, Brescia, Massa Carrara e Lucca. Complessivamente risultano indagate 23 persone, residenti a Firenze, Fucecchio, Figline Valdarno, Sesto Fiorentino, Signa, San Casciano Val di Pesa, Massarosa (Lucca), Massa e Desenzano sul Garda (Brescia).

Lite di vicinato finisce con un duplice omicidio

Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, una lite di vicinato, scoppiata a causa dei rumori provocati dai lavori di ristrutturazione di una casa, sarebbe culminata nel duplice omicidio di padre e figlio, uccisi stamani in via dei Grilli, nel borgo rurale di Quinto Alto.

I carabinieri della Stazione di Sesto Fiorentino, hanno già arrestato l’autore, Fabrizio Barna, che ha sparato a padre e figlio nel piccolo cantiere, i carabinieri fanno anche sapere che l’omicida aveva una pistola regolarmente denunciata.

I Carabinieri erano intervenuti rispondendo alle chiamate di alcuni residenti che si erano allarmati per aver sentito dei colpi di pistola, tra questi, una donna specificava, inoltre, di scorgere la sagoma di un corpo, riverso in terra.

Ed in effetti i carabinieri trovavano sul posto, i corpi di due uomini, padre e figlio, classe ’52 e ’87, riversi in terra, e rintracciavano nei pressi anche l’autore del gesto, Barna Fabrizio cl.’65. Sono in corso i rilievi da parte dei Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale.

Il sostituto procuratore Christine Von Borries, magistrato di turno, ha raggiunto il luogo del duplice omicidio per un sopralluogo insieme agli investigatori dei carabinieri.

Dagli accertamenti finora espletati, è emerso che la situazione di tensione andava avanti da quando erano iniziati i lavori (gennaio 2018) e che circa un paio di mesi fa le vittime si erano rivolte ad un ufficio di mediazione sociale convenzionato con il Comune, che aveva inviato una lettera di invito al Barna al fine di avviare un tentativo di conciliazione

L’area è stata delimitata e circoscritta per evitare l’accesso durante i rilievi. Anche i parenti delle vittime sono arrivati nel piccolo gruppo di case dove si è verificato il duplice delitto: pianti e lacrime di disperazione, più invettive contro l’omicida, si sono udite a distanza.

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