Cecina: sindaco sospeso per uso cocaina torna al lavoro, “convocherò giunta, sono disintossicato’

Il 17 luglio il sindaco Lippi venne fermato dai carabinieri con una dose di cocaina nei pressi del paese di Riparbella.

Non si dimise dalla carica, ma si autosospese e per affrontare un percorso di recupero. Ed oggi torna al lavoro, convocando la giunta. l sindaco di Cecina (Livorno), il dem Samuele Lippi, ha annunciato in interviste al Tirreno e a La Nazione di volersi rimettere alla guida del municipio dopo le cure per disintossicarsi. “Sono guarito dalla cocaina e ora convoco la giunta”.

Il 17 luglio il sindaco Lippi venne fermato dai carabinieri con una dose di cocaina nei pressi del paese di Riparbella.  L’amministrazione ha proseguito l’attività col vicesindaco e il resto della giunta comunale.

“Ora sto bene – ha detto Lippi, che è al secondo mandato da sindaco di Cecina — sono completamente ripulito e sto seguendo un percorso di prevenzione a eventuale ricaduta”, “posso dire che la vicenda è superata come testimoniano le certificazioni e i rapporti dell’Asl”.

Il sindaco Lippi convocherà la giunta comunale venerdì sapendo che c’è “una resistenza” al suo rientro “da parte di alcuni pezzi del Pd locale e pezzi della mia stessa giunta”, quanto alle voci di dimissioni in blocco di alcuni assessori “ciò mi fa molto male se penso che sono persone scelte da me.

Probabilmente ci sono ambizioni personali in vista delle prossime elezioni che hanno spinto i vertici del Pd e la giunta ad avere paura della mia figura. Mi sento tradito”. “So di aver commesso un errore, che però non può marchiare a vita una persona – aggiunge -. Chiedo solo al Pd e alla giunta di parlare e aprire un confronto”.

Fiume Cecina in piena, picco di 800 mc/secondo

Fiume Cecina in piena, picco di 800 mc/secondo. Intorno alle 18, come previsto, è passata senza problemi l’ondata di massima piena del fiume Cecina (Livorno) nel suo ultimo tratto prima di sfogare nel Tirreno.

Le autorità stimano un picco di 800 metri cubi di acqua al secondo. Questo, come spiega il sindaco di Cecina Samuele Lippi, grazie anche al lavoro di pulizia svolto dalla protezione civile comunale che da stamani ha operato sul tratto finale del fiume per liberare le 14 arcate del lungo ponte di via Volterra dai rami, alberi e detriti accumulatisi dopo le forti piogge della notte. “Martedì chiederò un incontro urgente a Regione e Genio civile – ha affermato Lippi – per la realizzazione dell’argine sinistro di contenimento dal ponte di Marina di Cecina al mare. Conclusa quest’opera bisogna pensare poi a realizzare un nuovo ponte su via Volterra eliminando le troppe arcate di quello attuale che creano pericolosi intoppi ogni volta che c’è una piena”. “Di questo ho già parlato con il presidente Giani – aggiunge Lippi -: serve un’unica autorità di controllo del fiume dalle Cornate al mare. In queste ore abbiamo visto passare migliaia di metri cubi di legname”, significa che “serve un lavoro organico di gestione del corso del Cecina”. Per il sindaco sarebbe inoltre necessario realizzare un nuovo invaso che possa trattenere le piene per dirottare le acque all’irrigazione agricola. “Abbiamo registrato – ha sottolineato Lippi – nel corso della piena una quantità di acqua pari a 800 metri cubi al secondo che pensando al periodo di siccità sono uno spreco. Ebbene, c’è un progetto per realizzare un invaso ai laghetti Magona, in modo da poter raccogliere e sfruttare queste acque per l’agricoltura in periodi di magra”. (ANSA).
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Covid: Cecina è zona rossa per 9 giorni

Il comune di Cecina (Livorno) per nove giorni sarà zona rossa Covid. Lo ha stabilito il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che ha firmato l’ordinanza. Dopo Chiusi (Siena), Cecina è il secondo comune della Toscana a diventare zona rossa per arginare la diffusione del Covid.

Il provvedimento, in vigore dalla pubblicazione sul Burt, si è reso necessario per il ‘principio di precauzione’ e secondo le indicazioni tecnico-scientifiche contenute nelle disposizioni
nazionali. La Regione organizzerà con urgenza a Cecina screening di massa per la popolazione di Cecina.

Tra le restrizioni è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio comunale di Cecina (Livorno), nonchè all’interno del medesimo salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno. Sono sospese le attivita’ commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla
tipologia di attivita’ svolta, i mercati, salvo le attivita’ dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte edicole, tabaccai,
farmacie e parafarmacie.

“A seguito dei numerosi casi che si sono verificati presso la Rsa Iacopini (di cui 16 ad oggi riconducibili alla variante inglese) e presso la scuola elementare Marconi (una decina di
casi di Covid tra il personale docente, i collaboratori scolastici ed alcuni genitori di bambini), sentite la Regione e l’azienda sanitaria, abbiamo concordato il passaggio di Cecina a zona rossa”, spiega il sindaco di Cecina (Livorno) Samuele Lippi.

“E’ un modo per cercare di riportare alla ‘normalità’ la situazione – aggiunge il sindaco – Per invitare tutti ad una maggiore attenzione. Stiamo infatti riscontrando problemi nel tracciamento dei casi e nell’analisi sequenziale per trovare le varianti. Dobbiamo prevenire e mitigare la diffusione del virus tra la popolazione e permettere i necessari tracciamenti e le necessarie verifiche da parte della competente Azienda Sanitaria Locale”. Stamani il sindaco Lippi ha avuto un incontro con le forze dell’ordine, polizia, carabinieri e guardia di finanza per chiedere maggiori controlli nell’ottica del passaggio alla zona rossa, che siano soprattutto utili e mirati alla prevenzione.

Cecina: 25 aprile di ‘liberazione’ da Covid con drive-in per bambini e pesca solidale

Un drive-in per i bimbi con la proiezione di un film su uno schermo gigante, momenti di interazione con gli animali nelle strutture cecinesi, pesca solidale, manutenzione delle imbarcazioni ormeggiate nella zona portuale e possibilità di vendita di cibo da asporto domenica 26 aprile e domenica 3 maggio.

Sono le iniziative messe in campo a Cecina (Livorno) dal sindaco Samuele Lippi che ha firmato una nuova ordinanza.”Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle cosa significhi essere reclusi ma iniziamo a vedere i primi spiragli.
Nell’attesa – sottolinea Lippi – dobbiamo considerare che il protrarsi dell’emergenza e di chiusura incide, già da ora, in modo drammatico sul nostro tessuto economico, ma ha anche effetti in particolare sulle famiglie con bambini con disabilità, e più in generale sui bambini che soffrono per il contesto, gli spazi a disposizione, la condizione psicofisica.
Ecco perché per il 25 aprile, Festa della Liberazione, abbiamo messo in campo una serie di iniziative all’insegna della Libertà, e che possano offrire un’opportunità di svago e contribuire al benessere psicofisico, la cui cura deve costituire una priorità assoluta”. La prima, dedicata ai bambini, spiega una nota, riguarda la proiezione sabato 25 aprile alle 20.30, su uno schermo gigante, del film ‘La famiglia Addams’ in modalità ‘drive in’, alla quale potranno essere accompagnati da componenti della famiglia. Per partecipare le famiglie interessate dovranno inviare una mail all’Unità di Crisiunitacrisi@comune.cecina.li.it. La seconda riguarda l’attivazione a partire sempre dalla stessa data di iniziative che possano essere riconducibili alla pet therapy e all’interazione con gli animali, nel rispetto delle distanze e delle norme di sicurezza, all’interno delle strutture cecinesi come lo zoo Gallorose e il centro ippico di Marina, ma non solo.
Anche in questo caso per partecipare sarà necessario inviare una mail all’Unità di crisi. Per la pesca, consentita solo se il pescato sarà messo a disposizione del centro di raccolta alimentare ,dovrà essere richiesta specifica autorizzazione all’Unità di crisi comunale.

Coronavirus: a Cecina (LI) permesso per andare a curare l’orto

Consentire, nonostante le restrizioni per l’emergenza Coronavirus, a chi possiede o ha in affitto un terreno di poterlo raggiungere per svolgere coltivazione non professionale o per la cura degli animali da allevamento, allo scopo di produrre ortaggi e frutta per il proprio sostentamento. Lo prevede un regolamento del Comune di Cecina (Livorno).

L’iniziativa, spiega una nota, va a collocarsi in un progetto più ampio di sviluppo della piccola economia familiare di autoproduzione e produzione declinata in maniera solidaristica, destinata ad essere inserita in una rete di sostegno alimentare verso tutti i soggetti in stato di necessità. “Siamo in piena emergenza, e non solo sul fronte sanitario – sottolinea il sindaco Samuele Lippi -. Anche quando il problema sanitario potrà dirsi rientrato, e non possiamo dire quando questo succederà, resteranno le conseguenze pesanti sul nostro tessuto socio economico. Dobbiamo guardare avanti e in questo senso pensare ad un modo di mettere in rete risorse e competenze”.

Per Lippi “in questo momento di difficoltà economica vietare a chi ha un pezzo di terra di autoprodursi alimenti di prima necessità sarebbe un controsenso. Regolamentiamolo allora e, anzi, inseriamo queste coltivazioni in una rete che possa andare a sostenere anche le persone che ne hanno necessità”. Per usufruire del permesso è necessario presentare un’apposita domanda allegando un programma delle attività e anche l’impegno a devolvere una percentuale della propria produzione alla collettività con finalità solidaristica, o a mettere a disposizione una parte di superficie non utilizzata oppure mezzi e strumenti agricoli per un uso condiviso.

Sindaco Cecina vieta vendita diretta mascherine

Cecina, il sindaco Samuele Lippi, ha firmato un’ordinanza con la quale vieta, sul territorio comunale, la vendita diretta e la distribuzione delle mascherine: i dispositivi dovranno essere messi tutti a disposizione della Protezione civile comunale che, in alternativa, “potrà provvedere anche alla loro requisizione”.

La stessa Protezione civile provvederà alla “distribuzione gratuita” delle mascherine alla popolazione. Il divieto di vendita vale per “ogni attività commerciale e artigianale”: il provvedimento riguarda “le mascherine di tipo chirurgico, delle Ffp2 e Ffp3 o loro equivalenti”.

Unica eccezione, riguardo alla distribuzione, “i casi in cui, solo per quelle di tipo chirurgico, vengano fornite ai cittadini per le funzioni di necessità quali la spesa”. “Ogni soggetto commerciale e artigianale è tenuto a comunicare all’Unità di crisi comunale il numero e la tipologia dei presidi di protezione individuale di cui siano in possesso in modo che la Protezione civile li possa ritirare”, spiega in una nota il Comune che motiva l’ordinanza “alla luce della carenza di dpi in particolare per le categorie che si trovano a fronteggiare in forma diretta l’emergenza.

La Protezione civile del Comune è impegnata nella gestione diretta della produzione, raccolta fondi e distribuzione delle mascherine di tipo chirurgico a operatori sanitari, forze dell’ordine, attività commerciali, alimentari, artigianali, imprese di tutto il territorio fino alla massima copertura possibile, gestita con le priorità elencate, inclusi i privati cittadini e c’è l’assoluta necessità e urgenza di procedere alla fornitura dei presidi per le finalità evidenziate. Si chiede quindi a tutti i soggetti del territorio che ne siano dotati a mettere i dispositivi di protezione individuale a disposizione della protezione civile”.

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