Conad presenta “I Nostri Ori”, un patto per valorizzare i produttori locali

Un progetto che ha come obiettivo quello di valorizzare i prodotti locali ed in particolare i piccoli produttori, mettendoli a contatto con la realtà della grande distribuzione. E’ quello presentato questa mattina in Regione Toscana da Conad.

Il progetto si chiama “I nostri ori” ed è teso alla valorizzazione dei territori, delle loro specificità e delle loro produzioni. L’iniziativa di Conad comprende la selezione dei migliori prodotti locali, garantiti per provenienza e qualità. L’accurata gamma di prodotti è il cuore, il risultato e il motore di una strategia commerciale mirata ad offrire al cliente una proposta di qualità, certificata e sostenibile.

Una scelta distintiva a cui Conad Nord Ovest ha voluto dare valore attraverso l’attenta selezione mirata di prodotti con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la leva del localismo. Un lavoro continuo di indagine, studio e ricerca svolto anche in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), vera eccellenza nella trasmissione della cultura enogastronomica Italiana.

“Siamo di fronte ad una iniziativa di grande valore, sia dal punto di vista della scelta aziendale, che da quello economico, sia per i suoi riflessi sul modo di consumare dei cittadini e per il messaggio che lancia. La scelta compiuta da Conad di valorizzare i territori e i prodotti locali – dice il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – è da condividere pienamente. E’ perfettamente in linea con l’impegno che sta producendo la Regione per una politica di valorizzazione delle filiere locali del nostro ricchissimo agroalimentare, che può contare su una base di elevata qualità e su 16 Dop e 15 Igp”.

“Uniamo – ha aggiunti l’Amministratore Delegato di Conad Nord Ovest, Adamo Ascari – localismo e sostenibilità per la crescita del territorio e il valore futuro. Il nostro lavoro rappresenta un volano per la crescita delle comunità in cui operiamo, creando valore non solo in termini economici, ma anche sociali e ambientali, supportando un consumo consapevole e uno sviluppo sostenibile del tessuto produttivo locale. L’impegno orientato alla sostenibilità lo abbiamo quest’anno rendicontato all’interno del primo rapporto di Sostenibilità della cooperativa che dimostra chiaramente la nostra visione per il futuro”.

Conad Nord Ovest nel 2022 ha coinvolto oltre 1.200 fornitori locali di prodotti alimentari provenienti dalle regioni in cui opera, generando un volume d’affari di circa 354 milioni di euro e 152 aziende ortofrutticole consorziate (Consorzi Ori) che esprimono un fatturato di oltre 62 milioni di euro commercializzando 462 referenze, ai quali si aggiunge il Consorzio Ori del Mar Tirreno espressione del pescato locale.

Durante l’incontro di oggi, Conad Nord Ovest ha ribadito il proprio impegno partendo proprio dalla Toscana, terra ricca di eccellenze dove la Cooperativa insieme ai propri Soci sostiene una rete di 398 fornitori locali che nel 2022 hanno generato un fatturato di 122 milioni di euro e di 46 produttori ortofrutticoli consorziati al Consorzio Ori di Toscana che esprimono un fatturato di oltre 16 milioni di euro.

In Toscana, Conad è presente con 191 punti vendita gestiti da 113 soci imprenditori e oltre 6.200 occupati, che si impegnano attivamente nelle comunità locali per promuovere la crescita, lo sviluppo dei territori e l’economia locale

Conad Nord Ovest ha coinvolto oltre 398 fornitori locali di prodotti alimentari, generando un volume d’affari di circa 122 milioni di euro nel 2022, puntando sempre alla sostenibilità e contribuendo alla crescita e allo sviluppo responsabile delle aziende fornitrici e delle comunità locali.

Il Consorzio Ori di Toscana che riunisce 46 produttori locali di ortofrutta, ha generato un fatturato sviluppato di oltre 16 milioni di euro. Attraverso il Consorzio, Conad Nord Ovest lavora a stretto contatto con i produttori ortofrutticoli toscani, fornendo loro supporto logistico e commerciale. Questa collaborazione permette ai produttori di accedere a una rete di distribuzione più ampia e di raggiungere alti livelli di qualità e sostenibilità.

 

Grosseto, rubati Rolex dal valore di 300mila euro

Una banda ha fatto irruzione nella gioielleria con un’ Audi grigia e avrebbe trafugato dei Rolex dal valore complessivo di 300mila euro

Furto di Rolex in una gioielleria di Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto, con bottino stimato in 300mila euro. Accusata del colpo una banda di quattro persone intorno alle 3.30 della notte scorsa.

La banda avrebbe rubato due auto in zona e con una di queste, un’Audi grigia avrebbe sfondato la porta d’ingresso della stessa. Così i malviventi avrebbero fatto irruzione, preso tutto quello che era esposto nelle vetrine e portato via la cassaforte.

L’altra auto rubata è stata usata per sbarrare la strada e prendere tempo.

Secondo quanto trapelato dai carabinieri, tre sarebbero entrati e uno sarebbe rimasto fuori a fare da palo; quest’ultimo avrebbe anche minacciato un passante fuori dal negozio con la propria pistola.

I malviventi si sarebbero concentrati sui Rolex di cui la gioielleria è rivenditore autorizzato, e, nonostante l’attivazione dell’antifurto in funzione dell’irruzione avesse messo in allarme i proprietari e le forze dell’ordine, i quattro, coperti dai passamontagna, sono riusciti a scappare.

Le telecamere della videosorveglianza hanno ripreso la scena e i carabinieri stanno lavorando anche sulle immagini per cercare di reperire qualche traccia utile alle indagini.

Si cerca pure il basista che ha dato le informazioni corrette ai malviventi.

 

Il Chianti classico prossimo a diventare Patrimonio dell’Umanità

Il ‘sistema delle Ville-fattoria nel Chianti classico’ è stato inserito nell’elenco dei siti italiani candidati a Patrimonio dell’Umanità

Durante il convegno che si è svolto stamattina nella sede della Regione Toscana, è stata avanzata la proposta, ideata e curata dalla Fondazione per la Tutela del territorio del Chianti Classico, per inserire il ‘Sistema delle Ville-fattorie nel Chianti classico’ nell’elenco della lista propositiva italiana dei siti candidati a Patrimonio dell’Umanità.

II ‘sistema delle ville – fattoria nel Chianti Classico‘, viene spiegato, è fra le testimonianze più significative dei processi che a partire dal Rinascimento hanno investito i territori agricoli compresi fra le città di Firenze e di Siena, contrassegnando l’evoluzione del loro assetto rurale e produttivo.

Queste caratteristiche sono oggetto di studio da parte di un gruppo di consulenti scientifici, diretti e coordinati da Paola Eugenia Falini, a cui si affianca un comitato scientifico internazionale di recente nomina. La presidente Tessa Capponi Borawska ha colto l’occasione per “ringraziare ancora una volta la Regione Toscana, i sindaci del territorio e tutti gli altri soggetti coinvolti, che con il loro sostegno hanno reso possibile il raggiungimento di questo primo ambito traguardo”.

E’ intervenuto al convegno anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che ha aggiunto che “la candidatura del sistema delle ‘ville-fattoria del Chianti classico’ ha per noi un significato particolare perché consente di valorizzare uno dei paesaggi storicamente più caratterizzanti della nostra regione, una delle immagini più famose della Toscana nel mondo al punto da essere divenuto un’icona”.

Sanità: “Sulle unità mobili non solo volontari”

In seguito al caso del 64enne morto per arresto cardiaco nelle mani di un équipe di soli volontari, l’Ordine delle professioni infermieristiche si schiera in favore della presenza di professionisti

“Serve una rete capillare, che non può prescindere dal volontariato ma non può delegargli responsabilità proprie dei professionisti”. Così l‘Ordine delle professioni infermieristiche di Prato, assieme a quello di Firenze e Pistoia, dopo il caso di un 64enne di Vaiano (Prato), morto in seguito a un arresto cardiaco e al quale i primi soccorsi, prima di accusare il malore fatale, sono stati prestati da un’ambulanza senza sanitari ma composta da soli volontari.

L’Opi (Ordine delle professioni infermieristiche), pur non volendo dare “un giudizio di merito sull’accaduto”, si dice sorpreso dalle dichiarazioni del dg della Asl Toscana Centro durante un’intervista rilasciata al canale Rtv38, secondo cui “un arresto cardiaco è una situazione imprevedibile e l’atto che si effettua lo sanno fare i volontari perché sono preparati e formati per questo. Il medico non può aggiungere nulla al massaggio cardiaco o all’uso di macchinari che sono stati messi in atto”.

Se questa posizione fosse plausibile, affermano i membri dell’Opi, “sarebbe difficile comprendere la scelta della nostra Regione, da noi condivisa, di mantenere professionisti laureati, medici e infermieri, anche in equipe congiunta, sul territorio al fine di gestire, come indicato dalla letteratura internazionale e dalle buone pratiche, casi come questo”.

“Riteniamo, alla luce di questo episodio e di altri accaduti nel tempo, che il sistema di emergenza-urgenza delle nostre aree debba profondamente rivedere i propri paradigmi fondamentali, garantendo una rete capillare di soccorso”, continua la nota dell’Opi.

“Tale rete non può prescindere dal prezioso contributo del volontariato, ma non può neanche delegare alle organizzazioni volontaristiche le responsabilità e conoscenze proprie dei professionisti sanitari in termini di governo del sistema”.

Per Opi “è fondamentale comprendere che, oggi più che mai, i professionisti sanitari devono essere coinvolti nelle scelte organizzative, poiché sono gli attori principali e insostituibili del sistema”.

Inoltre, i membri dell’Opi sottolineano che “le risorse infermieristiche, così come quelle con un medico a bordo, debbano essere posizionate in modo strategico sul territorio, con logiche avulse da qualunque tipo di campanilismo, in modo da garantire sempre la presenza di una rete dinamica basata su livelli di assistenza crescenti”.

È noto, in particolare, che nel comune di Vaiano da circa sei mesi è stato chiuso il punto medico che era presente di giorno da molti anni: a tal riguardo l’Opi rivendica un immediato intervento affinché “l’unica ambulanza infermieristica di Vaiano, attiva solo durante i weekend e le festività”, possa il prima possibile contare sul sostegno di un’ulteriore unità mobile.

Per Opi è importante che l’Asl “trovi con il Comune di Vaiano le soluzioni migliori affinché l’ambulanza infermieristica presente al momento ‘a scartamento ridotto’ raggiunga la piena operatività, almeno per le 12 ore diurne che erano precedentemente coperte dall’ambulanza medicalizzata”.

Assolto il professore sostenitore di Hitler: “Il fatto non sussiste”

Emanuele Castrucci, professore di Filosofia del diritto presso l’università di Siena, è stato assolto dall’accusa di propaganda di odio razziale e negazionismo della Shoah

Assolto ‘perché il fatto non sussiste’ il professore di Filosofia del Diritto dell’università di Siena, Emanuele Castrucci, 71 anni, adesso in pensione.

Nel dicembre 2019, sul suo profilo twitter, il professore aveva pubblicato una foto di Hitler accompagnandola con una scritta che gli ha fatto guadagnare l’accusa di aver dato sostegno alla propaganda per la discriminazione razziale di Adolf Hitler, con l’aggravante di negazionismo della Shoah.

L’assoluzione è stata decisa, come riporta La Nazione, dal giudice di La Spezia, dove Castrucci risiede, Marinella Acerbi.

All’epoca dei fatti, il post del professor Castrucci suscitò polemiche. Il messaggio recitava: “Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”, ed era accompagnata da una foto di Hitler.

Al messaggio seguiva, poi, una considerazione personale del professore, secondo il quale: “Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”.

L’università prese le distanze attraverso la figura del rettore Frati e presentò un esposto alla procura di Siena, che poi ha inviato il fascicolo a La Spezia per competenza.

Lo stesso ateneo avviò un procedimento disciplinare, presto decaduto perché il docente andò in pensione.

A La Spezia Castrucci è stato imputato per l’articolo 604 bis ma la sua difesa, come riporta il quotidiano, ha sostenuto che la frase del professore, pur inopportuna nell’associazione a Hitler, non volesse fare propaganda di odio razziale.

Ubriaco minaccia la compagna e maltratta il proprio cane, arrestato

Un 52enne, evidentemente ubriaco, dopo aver minacciato la moglie e maltrattato il proprio cane, si sarebbe poi scagliato contro gli agenti

Arresto convalidato e remissione in libertà con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un uomo di 52 anni arrestato domenica sera a Pontedera, in provincia di Pisa. Evidentemente ubriaco, stava minacciando e prendendo a calci la porta d’ingresso dell’abitazione dell’ex compagna.

L’uomo, un italiano già noto alle forze dell’ordine per le numerose segnalazioni ricevute negli ultimi tempi per il suo frequente stato di ubriachezza e per il presunto maltrattamento del proprio cane lupo di quattro mesi, è stato bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

L’allarme è scattato dopo una lite con la compagna che lo ha allontanato dall’abitazione; il 52enne sarebbe tornato poco dopo e avrebbe iniziato a prendere a calci la porta e a urlare minacce e offese nei confronti della donna.

Quando sul posto sono accorsi i poliziotti l’uomo si sarebbe scagliato contro di loro insultandoli e opponendosi con violenza al tentativo di farlo salire in auto per portarlo in commissariato insieme all’animale

Il 52enne ha poi danneggiato la Volante e le suppellettili della cella di sicurezza prima di essere nuovamente bloccato e trasferito in ospedale per il grave stato di ubriachezza.

L’animale è stato temporaneamente affidato in custodia ad un canile.

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