🎧 Firenze, Pizzaman apre 3 nuove pizzerie e cerca 20 dipendenti

Firenze – La catena di pizzerie fiorentine apre nel Quartiere di San Donato e a Campi e assume 20 nuovi dipendenti. Nell’occasione lancia la prima pizza proteica per gli sportivi.

Sono riusciti a trasformare il periodo legato all’emergenza sanitaria in un’opportunità per ampliare e potenziare la propria attività e creare nuovi posti di lavoro. Pizzaman, l’unica catena di pizzerie fiorentina, nata nel 2001, apre due ristoranti nei quali assumerà 20 nuovi dipendenti.

All’interno del Quartiere San Donato, è stato tagliato il nastro Fish&Family by Pizzaman, un ristorante di pesce che alternerà le specialità di mare al meglio della produzione Pizzaman. L’obiettivo di Fish&Family è posizionarsi come il locale con il miglior rapporto qualità-prezzo, un luogo per famiglie e accessibile a tutti. In quest’ottica, la catena di pizzerie fiorentina ha deciso di fare un ulteriore investimento e allestire all’interno un’area gioco per bambini.

In podcast l’intervista a Raffaele Madeo, manager del gruppo Pizzaman, a cura di Lorenzo Braccini. 

La difficoltà maggiore segnalata dai proprietari del gruppo Pizzaman è l’assunzione di personale. Un dramma anche per altri ristoratori fiorentini e non solo. Già nei giorni scorsi un cartellone era stato affisso fuori dal locale ‘Alla Vecchia Bettola’. In quel caso il proprietario lamentava di non trovare nessuno da sei mesi. Anche per pizzaman, che con le aperture di oggi, aumenta la produttività, è difficile trovare lavoratori. Come affermato dallo stesso Madeo, il problema principale è che durante la pandemia e le chiusure forzate in molti hanno deciso di cambiare lavoro scegliendo una strada diversa. E adesso è complicato trovare professionalità da inserire nei locali e ristoranti.

“E’ stato un momento duro per tutti – spiegano i titolari – ma, grazie al supporto di tutti i nostri clienti, non solo non ci siamo arresi, ma abbiamo fatto molto di più. Abbiamo deciso di continuare a investire e di aprire tre nuovi locali che offriranno nuovi posti di lavoro. Con le due nuove aperture la nostra squadra potrà contare su 80 dipendenti”.

Nello spazio adiacente apre anche Fuori Corso by Pizzaman, un pub dove poter trovare oltre ai classici cocktail, una selezione di birre artigianali provenienti da tutto il mondo. Fuori Corso sarà molto più di un pub: un luogo di incontro e relazione per studenti (e non solo) italiani e stranieri, vista la vicinanza con il polo universitario.

A settembre 2022 a Campi Bisenzio, invece, sbarcherà Grill House Pizzaman, una vera novità nel panorama toscano grazie al suo Beer Garden che, letteralmente in italiano, si traduce con “giardino della birra”. All’esterno, infatti, ci sarà uno spazio nel quale verranno servite le migliori birre tedesche e nostrane. Il punto forte naturalmente sarà l’ampia offerta di tagli di carne. Ci saranno sale per eventi e un’area giochi bimbi.

A curare i menù Pierluigi Madeo, un giovane esplosivo di fiorentinità, premiato nel 2016 come il miglior pizzaiolo emergente under 35 del centro italia, e Anthony De Rosa, finalista del concorso Pizza Star Internazionale 2022 e premiato per il migliore impasto. Fa parte dello staff anche il pizza chef Giuseppe Felice.

 

Tni Italia: chiesta proroga Cig Covid e moratorie rate

La pandemia da Covid-19 ha messo in ginocchio il settore dei pubblici esercizi, per questo Tni Italia ha presentato due emendamenti al decreto Milleproroghe, per chiedere il rinnovo della cassa Covid e la proroga delle moratorie sulle rate di mutui e finanziamenti.

Ad intervenire è stata Cristina Tagliamento, segretaria nazionale dell’associazione del mondo Horeca, la quale ha evidenziato come i pubblici esercizi necessitino ancora di sussidi in questo momento di emergenza. In particolare è importante, per Tni Italia, evitare licenziamenti e non perdere professionalità e competenze.

La Cig Covid, secondo l’associazione, permetterà di tutelare oltre un milione di occupati con un 52% di donne, traghettando i contratti in questa fase di emergenza, mentre la proroga delle moratorie bancarie è necessaria soprattutto per le piccolissime imprese scarsamente patrimonializzate che in questi due anni, per sopravvivere, si sono indebitate. Tni Italia chiede inoltre la sospensione dei versamenti tributari, con la possibilità di rateizzare i versamenti.

“Tutti aspettiamo la primavera sperando in un periodo migliore, ma serve tranquillità altrimenti – conclude il presidente dell’associazione, Raffaele Madeo – molte imprese desisteranno, creando un effetto domino in tutta la filiera agroalimentare”. Mentre prosegue il presidio a oltranza di ristoratori e albergatori in vista del Consiglio dei ministri atteso per domani, proprio per domattina Tni Italia annuncia un nuovo flash mob sotto il ministero del Lavoro.

Tni: -50% ricavi ristoranti, -80% nei centri storici di Firenze e di Pisa, rispetto al 2019

‘Peggio a Firenze e Pisa per assenza stranieri e limiti Comuni’ : il bilancio di Tni relativo all’anno segnato dal Covid

Le imprese della ristorazione toscana hanno visto dimezzare il loro fatturato durante la pandemia con picchi di -80% dei ricavi per i locali nel centro storico di Firenze e Pisa. E’ quanto è emerso nel corso dell’iniziativa di Tni Italia che si è svolta oggi al ristorante La Loggia del piazzale Michelangelo di Firenze. “Da un sondaggio fatto tra i nostri associati – ha spiegato Raffaele Madeo, portavoce di Tni Italia – risulta che nella nostra regione le aziende del settore hanno perso il 50% del fatturato rispetto al 2019.

A Firenze e a Pisa la situazione è decisamente peggiore. Sia perché manca il turismo internazionale, sia perché le amministrazioni comunali hanno preso provvedimenti che vanno a colpire i locali del centro storico. Sia che si tratti di un sindaco della Lega, come nel caso di Pisa, o del Pd, come a Firenze, si è deciso di danneggiare bar e ristoranti, che non sono certo fuori dalla crisi”.

Presente all’iniziativa anche Simone Giannerini, direttore nazionale Tni Italia, che ha chiesto l’istituzione di un “bonus filiera toscano destinato ai ristoranti che acquistano prodotti 100% made in Tuscany” e la reintroduzione dei voucher emergenziali per i lavoratori, con un valore di almeno 10 euro netti l’ora, per contrastare il lavoro illegale.

Ztl estiva a Firenze: la protesta arriva in consiglio comunale

Ztl estiva a Firenze: Tni Italia lancia il patto per la sicurezza e si mobilita contro il provvedimento notturno. Lunedì 21 giugno una delegazione si presenterà in consiglio comunale

Come annunciato nei giorni scorsi, Tni Italia lancia la protesta contro la Ztl notturna annunciata dall’amministrazione fiorentina. Lunedì 21 giugno, dalle 15.30, una delegazione dell’associazione si presenterà in consiglio comunale.

Il provvedimento della Ztl estiva – commenta il vicepresidente di Tni Italia, Raffaele Madeo, – è inutile e dannoso. Porterà alla chiusura centinaia di altre aziende. Ricordiamo che negli ultimi mesi a Firenze hanno buttato giù le saracinesche 700 imprese nel settore della ristorazione. Un’ecatombe, un’emorragia che va al più presto fermata. Invece, il ritorno della Ztl estiva va proprio nella direzione contraria”.

“Abbiamo chiesto al sindaco Nardella un incontro per presentargli la nostra proposta: un patto tra attività commerciali e residenti per garantire la sicurezza e la tranquillità del centro. La chiusura, secondo noi – conclude Madeo, – deve riguardare solo alcune strade interne del centro storico e deve essere attivata solo in casi estremi. Invitiamo a tal proposito i residenti a confrontarsi con noi. Solo attraverso lo scambio di idee e di proposte si può arrivare ad una soluzione condivisa”.

Nardella nei giorni scorsi aveva ripadito la posizione del Comune rispetto al provvedimento: “Lo avevamo detto, una volta finita l’emergenza avremo ripristinato le regole che da anni ci sono a Firenze. Questa non è una novità”. E se il problema sono gli imprenditori arrabbiati, osservava: “Lo sforzo che stiamo facendo per aiutare gli operatori della città è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dalle oltre mille autorizzazioni concesse per mettere sedie e tavolini sul suolo pubblico gratuitamente, oltre agli eventi culturali ed estivi”. In questo senso con l’operazione tavolini in centro è stato occupato “tanto suolo pubblico”, per questo “non possiamo lasciare che la mobilità delle auto sia libera e anarchica”, altrimenti “non riusciamo a tenere tutto insieme”. Inoltre “dobbiamo anche lentamente recuperare una gestione normale della città”.

Ztl estiva a Firenze: tornano le proteste dei gestori dei locali, slitta l’approvazione

Ztl notturna estiva: proteste dei gestori dei locali, slitta l’approvazione in Palazzo Vecchio. Il sindaco Nardella, che ha previsto l’inizio della Ztl notturna dal 24 giugno per tutti i giovedì, venerdì e sabato dalle 23 alle 3 nel “Piano per la movida sostenibile”, ribadisce «Finita l’emergenza non possiamo tornare al caos, dobbiamo riprendere le regole di sempre». Chiesto un tavolo di confronto che già ci sarà venerdì.

 

Con l’annuncio della Ztl estiva a Firenze tornano puntuali le polemiche di ristoratori e gestori dei locali sullo stop dalle 23 alle 3 di notte per l’ingresso in centro delle auto dei non residenti, durante tutti i fine settimana (dal giovedì al sabato fino a ottobre). E se lunedì scorso il Comune ha annunciato il ritorno del provvedimento, attivo dal 24 giugno, 24 ore dopo è stato il sindaco Dario Nardella a difenderne la scelta.

Finita l’emergenza Covid “non possiamo tornare al caos. La Ztl notturna a Firenze c’è sempre stata, l’abbiamo sospesa lo scorso anno per la pandemia. Ma quest’estate la situazione si è molto più normalizzate ed è giusto riprendere certe regole”. Inoltre, sottolinea replicando anche a Forza Italia, pronta a lanciare una raccolta firme contro del blocco, “è una Ztl più blanda rispetto a quella dell’estate pre-Covid”. E ancora: “Lo avevamo detto, una volta finita l’emergenza avremo ripristinato le regole che da anni ci sono a Firenze. Questa non è una novità”. E se il problema sono gli imprenditori arrabbiati, osserva: “Lo sforzo che stiamo facendo per aiutare gli operatori della città è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dalle oltre mille autorizzazioni concesse per mettere sedie e tavolini sul suolo pubblico gratuitamente, oltre agli eventi culturali ed estivi”. In questo senso con l’operazione tavolini in centro è stato occupato “tanto suolo pubblico”, per questo “non possiamo lasciare che la mobilità delle auto sia libera e anarchica”, altrimenti “non riusciamo a tenere tutto insieme”. Inoltre “dobbiamo anche lentamente recuperare una gestione normale della città”.

Ma la polemica non si placa. È l’associazione Tni-Tutela nazionale imprese che  apre il fronte: “Dopo che a Firenze hanno chiuso 700 imprese nel settore della ristorazione si continua con questa inutile Ztl, cui siamo totalmente contrari. Ormai la situazione è al limite. Chiediamo un incontro urgente al sindaco Nardella, altrimenti una delegazione sarà costretta a presentarsi lunedì al consiglio comunale”, sottolinea il vicepresidente della sigla, Raffaele Madeo. Però non tutti gli attori in campo la pensano allo stesso modo. Confartigianato, ad esempio, sostiene una tesi molto diversa. “La Ztl non è la causa della situazione drammatica che sta attraversando il centro storico. Strade e piazze sono vuote principalmente per la pandemia e la conseguente assenza di turisti”, afferma Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Firenze. Il centro, aggiunge, “sta già vivendo grosse difficoltà che non credo saranno aggravate in modo così percettibile da questa Ztl notturna”.

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