Ven 26 Apr 2024

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Ztl estiva a Firenze: la protesta arriva in consiglio comunale

Ztl estiva a Firenze: Tni Italia lancia il patto per la sicurezza e si mobilita contro il provvedimento notturno. Lunedì 21 giugno una delegazione si presenterà in consiglio comunale

Come annunciato nei giorni scorsi, Tni Italia lancia la protesta contro la Ztl notturna annunciata dall’amministrazione fiorentina. Lunedì 21 giugno, dalle 15.30, una delegazione dell’associazione si presenterà in consiglio comunale.

Il provvedimento della Ztl estiva – commenta il vicepresidente di Tni Italia, Raffaele Madeo, – è inutile e dannoso. Porterà alla chiusura centinaia di altre aziende. Ricordiamo che negli ultimi mesi a Firenze hanno buttato giù le saracinesche 700 imprese nel settore della ristorazione. Un’ecatombe, un’emorragia che va al più presto fermata. Invece, il ritorno della Ztl estiva va proprio nella direzione contraria”.

“Abbiamo chiesto al sindaco Nardella un incontro per presentargli la nostra proposta: un patto tra attività commerciali e residenti per garantire la sicurezza e la tranquillità del centro. La chiusura, secondo noi – conclude Madeo, – deve riguardare solo alcune strade interne del centro storico e deve essere attivata solo in casi estremi. Invitiamo a tal proposito i residenti a confrontarsi con noi. Solo attraverso lo scambio di idee e di proposte si può arrivare ad una soluzione condivisa”.

Nardella nei giorni scorsi aveva ripadito la posizione del Comune rispetto al provvedimento: “Lo avevamo detto, una volta finita l’emergenza avremo ripristinato le regole che da anni ci sono a Firenze. Questa non è una novità”. E se il problema sono gli imprenditori arrabbiati, osservava: “Lo sforzo che stiamo facendo per aiutare gli operatori della città è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dalle oltre mille autorizzazioni concesse per mettere sedie e tavolini sul suolo pubblico gratuitamente, oltre agli eventi culturali ed estivi”. In questo senso con l’operazione tavolini in centro è stato occupato “tanto suolo pubblico”, per questo “non possiamo lasciare che la mobilità delle auto sia libera e anarchica”, altrimenti “non riusciamo a tenere tutto insieme”. Inoltre “dobbiamo anche lentamente recuperare una gestione normale della città”.

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