Migranti: ex deputato Gelli, “a Firenze limitati diritti”

“Firenze ha deciso di limitare i diritti e le libertà di alcune persone in base alla loro condizione di richiedenti asilo o protezione umanitaria”. Ha commentato così in una nota l’ex deputato Federico Gelli

“In galera ci devono andare le persone che hanno commesso reati e che, come stabilisce la nostra Costituzione, sono stati riconosciuti colpevoli con una sentenza passata in giudicato. Questo è il principio base di ogni Stato di diritto. Nessuno può essere privato della libertà personale sulla base della propria condizione. La Prefettura di Firenze, invece, ha deciso di limitare i diritti e le libertà di alcune persone proprio in base alla loro condizione di richiedenti asilo o protezione umanitaria. Si sta apertamente violando ogni norma, a partire dalla nostra Costituzione”.

Lo ha detto Federico Gelli, già deputato e già presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare sul sistema d’accoglienza dei migranti nella XVII legislatura, commentando, in una nota, la decisione della Prefettura di Firenze di vietare ai richiedenti protezione ospitati nei Cas di uscire dopo le 20 e di far controllare i pacchi che ricevono.

“Ha fatto bene la Cgil a denunciare questa palese violazione dello Stato di diritto – spiega Gelli – perché si tratta di un precedente pericoloso, che va subito fermato. Non è possibile pensare che quei migranti siano persone di serie B e quindi dotate di diritti inferiori a quelli di tutti noi”. Secondo Gelli “lungo questa strada si crea marginalità ed esclusione e si alimenta un clima di paura e quindi di odio, che non potrà mai farci fare passi in avanti verso l’obiettivo di una convivenza pacifica e serena fra persone diverse”.

Da Empoli a Jesi per cantare l’integrazione

Tre giovani richiedenti asilo ospiti dei Centri di accoglienza straordinaria gestiti dal Consorzio CO&SO Empoli hanno partecipato sabato 29 settembre a Jesi  al T-Rap Contest

Un’esibizione musicale dedicata ai giovani artisti emergenti del genere trap, rap, hip-hop è andata in scena sabato a Jesi. Le Duc, questo il nome d’arte del giovane Camerunense Bertin, spalleggiato sul palco dalla sua Crew (Messi e Mamadou, originari rispettivamente di Camerun e Mali), ha affrontato la trasferta al San Savino Linking festival 2018, il festival dell’integrazione che tramite cultura, sport e musica ha messo a confronto mondi diversi ma uniti dalla stesso voglia di interazione e convivenza fra culture differenti.

I tre giovani, tutti iscritti a percorsi scolastici (tanto che la partenza per le Marche è stata spostata nel primo pomeriggio di sabato, per consentire loro di non perdere ore di scuola) hanno ottenuto il permesso della Prefettura di Firenze per poter pernottare a Jesi. I ragazzi sono stati accompagnati dalla volontaria (e fan) Alessia Rigacci.

Il talento è stata la ragione per la quale il Consorzio CO&SO Empoli ha voluto fortemente proporre alla Astral Music, società organizzatrice dell’evento, il nome di “Le Duc”.

“Il talento” spiega il coordinatore Diego Landi “infatti è una delle basi sulle quali si poggia  il concetto stesso di accoglienza che il Consorzio CO&SO Empoli si è dato: tentare di far emergere o sviluppare le doti dei giovani ospiti. Un lavoro certamente difficile ma che merita di esser fatto costantemente per dare un senso ad un percorso di integrazione”.

Le Duc ha proposto il suo singolo “Mula” (mulatto, ndr) , che “parla di quando i migranti arrivano in Italia e della gabbia che il sistema crea. Quando arriviamo – spiega l’artista – non siamo del tutto liberi, abbiamo orari da rispettare e dobbiamo passare un periodo di tempo troppo lungo in una stessa struttura. Questo non ci permette di inserirci nella società nel modo giusto. In questo senso quindi canto che ‘i miei fratelli sono in gabbia’. Perché anche se una vera e propria gabbia non è, è come se lo fosse” .

La canzone però lancia anche un segnale di speranza. “Io credo in un futuro migliore, ho sempre avuto la speranza che la mia vita sarebbe migliorata. Ho vissuto il peggio e ho affrontato tutti i momenti bui mantenendo sempre la speranza e cercando di essere positivo”.

Il singolo di “Le Duc”, grazie ad Astral Music,  sarà presto disponibile sulle piattaforme musicali Spotify e Itunes.

 

Laura Lega a Firenze, “Chiamatemi prefetto! Contano i fatti e la parità sostanziale”

Lotta all’illegalita’, coesione istituzionale e sociale, e innovazione. Sono questi i tre cardini che guideranno Laura Lega, nominata prefetto di Firenze lo scorso 6 luglio. Lo ha spiegato oggi presentandosi ufficialmente agli organi di informazione: “È un onore, un orgoglio essere a guida di questa prefettura storica, nella citta’ che costituisce la culla della civilta’, la capitale mondiale dell’arte” ha affermato Lega che è la prima donna alla guida della prefettura fiorentina ma che vuole essere chiamata ‘prefetto’. “Le parole non sono importanti, contano i fatti e la parità sostanziale di tutte le persone e lavoreremo per questo” ha spiegato ai microfoni di Chiara Brilli.

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Linee di intervento applicabili all’intera Toscana, viste le competenze che vengono affidate per legge al prefetto del capoluogo regionale. La lotta all’illegalita’, la coesione e l’innovazione hanno in comune un obiettivo primario: assicurare il rispetto delle regole e, per mezzo di esso, la massima sicurezza dei cittadini.
“Dobbiamo garantire la sicurezza in termini assoluti a chi e’ residente e a chi ospitiamo in questi territori- aggiunge-, parliamo di 10 milioni di turisti all’anno, distribuiti in particolare su questa citta’. Abbiamo il dovere di garantire a tutti la massima sicurezza, reclamando il rigore e il rispetto delle regole da parte di tutti”. In merito alle coesione istituzionale e sociale, il prefetto Lega delinea l’impegno “al consolidamento dei rapporti di collaborazione con tutte le istituzioni, anche con quelle locali. Sono partner che possono garantire insieme al prefetto la qualita’ della vita delle persone. Il tutto per consolidare la coesione sociale”.

A guidarla e’ una convinzione, in merito: “Fra le tante funzioni il prefetto ne ha una
fondamentale: non deve solo garantire il rispetto delle regole, il regolare svolgimento della vita civile- sottolinea-, ma deve farsi fautore e promotore della coesione sociale”. D’altronde, “viviamo una fase di forti diseguaglianze. Dobbiamo far leva e
trovare tutte le modalita’ per assicurare degli elementi di condivisione”.
La terza linea di intervento, invece, tocca l’aggiornamento digitale. “Bisogna che le strutture dello Stato- sostiene-, a partire dalla stessa Prefettura, cambino verso. Possono essere motore dell’innovazione. Cercheremo di esserne promotori anche
nel contesto territoriale, favorendo collaborazioni che vanno in questa direzione”. La digitalizzazione, pertanto, e’ un altro “tema essenziale” per il prefetto di Firenze, secondo il quale puo’ essere una risposta anche al problema della scarsezza delle risorse finanziarie a disposizione dello Stato negli ultimi anni. Per superare queste difficolta’ contabili, il suggerimento e’ di “utilizzare in maniera corretta e promuovere tutte le forme di modernizzazione dei servizi, in modo da offrire degli standard piu’ elevati ai cittadini”.

Sicurezza: nuovi occhi elettronici sorvegliano Firenze

58 nuovi ‘occhi’ elettronici sono stati accesi in sei piazze storiche di Firenze per garantire maggiore sicurezza e controllo nelle strade della città. Telecamere installate nelle piazze Duomo, Signoria, Santo Spirito, Santa Croce, SS Annunziata e Santa Maria Novella.

Accordo presentato oggi in una conferenza nella sede della Prefettura nella quale sono stati descritti i lavori di sostituzione delle telecamere già esistenti e quelli di implementazione, che vedono l’aggiunta di nuovi apparati fissi e mobili: piazza Santo Spirito con 11 telecamere, di cui 2 mobili; Santa Croce con 6 telecamere, di cui 3 mobili; SS Annunziata con 6 telecamere, di cui 2 mobili; Santa Maria Novella con 7 telecamere, di cui 2 mobili; Signoria con 9 telecamere, di cui 3 mobili e Duomo con 19 telecamere, di cui 3 mobili.

Il progetto è stato portato avanti dal Comune di Firenze con la collaborazione della Fondazione CR Firenze, Canon Italia e Prefettura di Firenze che ha coordinato l’operazione attraverso il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il Comune ha finanziato l’operazione con 300 mila euro e la Fondazione con 100 mila euro. Canon Italia, invece, ha fornito le 58 nuove telecamere.

L’Amministratore delegato di Canon, Massimo Macarti, sottolinea: “Prendere parte a questa importante iniziativa ha rappresentato per noi un nuovo modo di mettere la nostra tecnologia al servizio del territorio, della sicurezza dei suoi cittadini e dei molti turisti che frequentano le bellissime piazze fiorentine”.

L’intervento ha l’obiettivo di aumentare le dotazioni tecnologiche, utilizzabili anche dalle forze dell’ordine, favorendo anche il miglioramento della percezione di sicurezza nel cittadino, e allo stesso tempo di tutelare il patrimonio artistico. Secondo il sindaco Nardella, infatti, non solo saranno un deterrente per reati, perché ben indicate e visibili, ma serviranno anche per le attività di indagini per le forze dell’ordine.

“I nuovi dispositivi – ha dichiarato Tiziana Tombesi, vice prefetto vicario reggente –  possono, da un lato, costituire per l’Amministrazione comunale un utile deterrente in chiave antidegrado urbano e, dall’altro, contribuire ad assicurare strumenti addizionali alle Forze di Polizia, per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni criminali. Proprio in questa direzione si muovono i patti siglati dalla Prefettura con gli enti del territorio. Dopo quello sottoscritto con Firenze nello scorso febbraio, altri dieci comuni (Calenzano, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Empoli, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino, Scandicci, Signa e Vinci) hanno avviato in questi giorni lo stesso percorso con l’obiettivo di migliorare la sicurezza urbana integrata”.

Il sistema di videosorveglianza generale cittadina del Comune di Firenze ad oggi gestisce 464 telecamere. L’obiettivo entro l’anno prossimo è di 750 telecamere in tutta la città, anche nelle periferie.

Il presidente di Fondazione CR Firenze, Umberto Tombari, precisa: “Ricordo che questo intervento non è isolato ma si inserisce in una nostra più ampia strategia di azioni che hanno un’utilità sociale e che hanno lo scopo di tutelare e valorizzare il nostro patrimonio di arte e cultura. Per questo motivo abbiamo sostenuto il Comune nel presidiare il centro storico con l’entrata in servizio di 16 nuovi agenti di polizia e abbiamo finanziato un sistema di telecamere interne ed esterne al complesso monumentale di San Lorenzo”.

Il sindaco Nardella conclude: “Siamo costantemente al lavoro per aumentarne numero e diffusione capillare in tutta la città. Sono infatti in corso altri quattro appalti derivanti dal Patto per Firenze per un importo complessivo di quattro milioni di euro”.

Calcio Storico, no alcol, vetro, lattine, spray urticanti e mortaretti

Firenze, per garantire la sicurezza degli spettatori, adottati alcuni divieti in occasione delle partite del Calcio Storico Fiorentino.

Nei giorni 9, 10 e 24 giugno 2018, in occasione delle partite del Calcio Storico Fiorentino che si svolgeranno in piazza Santa Croce, si applicherà l’ordinanza  che il vice prefetto vicario reggente, Tiziana Tombesi, ha firmato oggi per garantire, come negli anni scorsi, la tutela degli spettatori.

Il provvedimento è stato adottato nel quadro delle attività previste nel caso di eventi di grande richiamo, allo scopo di migliorare le condizioni di ordine e sicurezza pubblica. In questi contesti, infatti, vengono rafforzate tutte le misure di prevenzione che coinvolgono non solo gli operatori delle Forze di Polizia, ma anche altri soggetti interessati con l’obiettivo di dare attuazione a quel modello di sicurezza partecipata, ormai costituita dalla partnership pubblico/privato.

L’ordinanza contiene una serie di disposizioni per il 9, 10 e 24 giugno (che interesseranno l’area transennata delimitata da via dei Benci, borgo de’ Greci, via dell’Anguillara, via Torta, via Verdi, via Giovanni da Verrazzano, via de’ Pepi, largo Piero Bargellini, via Magliabechi) ed è così articolata:

Per tutti gli esercizi pubblici e di vicinato, nonché le attività ambulanti, che si trovano in quella zona, dalle ore 14.00 alle ore 21.00 è vietata:

  • la  somministrazione e la vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione
  • la somministrazione in bicchieri di vetro di ogni altra bevanda
  • la vendita per asporto di ogni bevanda in bottiglia o contenitore di vetro o lattina

Inoltre, sulle tribune e in tutta l’area utilizzata per le partite del Calcio Storico Fiorentino,  è vietato:

  • introdurre bevande alcoliche di qualsiasi gradazione;
  • introdurre e detenere bottiglie e contenitori di vetro e lattine, artifici pirotecnici (sia classificati che di libera vendita), qualsiasi altro materiale esplodente e bombolette spray urticanti.

Maltempo: stop mezzi pesanti su strade a autostrade Firenze

Divieto di circolazione per i mezzi pesanti, superiori a 7.5 tonnellate, su tutta la rete viaria della provincia di Firenze a partire dalle 22.00 di oggi, domenica 25 febbraio.

Lo ha deciso il prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida in considerazione delle previsioni
meteo. Si tratta, tra l’altro, di un provvedimento che, al momento, non ha una data di scadenza, “fino a cessate esigenze”, si legge nella nota.
Verranno quindi adottati tutti i provvedimenti necessari a garantire la “sicurezza stradale” per evitare possibili intralci alla circolazione dei veicoli, “con particolare riferimento ai
mezzi eventualmente impegnati in operazioni di soccorso ed assistenza alla popolazione”. Le forze di polizia, continua il prefetto, previste dal piano neve, provvederanno ai controlli
agli accessi dei caselli sull’Autostrada del sole (A1) e sulla Firenze Mare (A11). Dall’ordinanza sono esclusi sono i mezzi dedicati al trasporto di persone, di carburante, di merci deperibili e di animali vivi, “purché muniti di pneumatici termici o catene”. (ANSA).

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