Ven 29 Mar 2024

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Laura Lega a Firenze, “Chiamatemi prefetto! Contano i fatti e la parità sostanziale”

Lotta all’illegalita’, coesione istituzionale e sociale, e innovazione. Sono questi i tre cardini che guideranno Laura Lega, nominata prefetto di Firenze lo scorso 6 luglio. Lo ha spiegato oggi presentandosi ufficialmente agli organi di informazione: “È un onore, un orgoglio essere a guida di questa prefettura storica, nella citta’ che costituisce la culla della civilta’, la capitale mondiale dell’arte” ha affermato Lega che è la prima donna alla guida della prefettura fiorentina ma che vuole essere chiamata ‘prefetto’. “Le parole non sono importanti, contano i fatti e la parità sostanziale di tutte le persone e lavoreremo per questo” ha spiegato ai microfoni di Chiara Brilli.

Linee di intervento applicabili all’intera Toscana, viste le competenze che vengono affidate per legge al prefetto del capoluogo regionale. La lotta all’illegalita’, la coesione e l’innovazione hanno in comune un obiettivo primario: assicurare il rispetto delle regole e, per mezzo di esso, la massima sicurezza dei cittadini.
“Dobbiamo garantire la sicurezza in termini assoluti a chi e’ residente e a chi ospitiamo in questi territori- aggiunge-, parliamo di 10 milioni di turisti all’anno, distribuiti in particolare su questa citta’. Abbiamo il dovere di garantire a tutti la massima sicurezza, reclamando il rigore e il rispetto delle regole da parte di tutti”. In merito alle coesione istituzionale e sociale, il prefetto Lega delinea l’impegno “al consolidamento dei rapporti di collaborazione con tutte le istituzioni, anche con quelle locali. Sono partner che possono garantire insieme al prefetto la qualita’ della vita delle persone. Il tutto per consolidare la coesione sociale”.

A guidarla e’ una convinzione, in merito: “Fra le tante funzioni il prefetto ne ha una
fondamentale: non deve solo garantire il rispetto delle regole, il regolare svolgimento della vita civile- sottolinea-, ma deve farsi fautore e promotore della coesione sociale”. D’altronde, “viviamo una fase di forti diseguaglianze. Dobbiamo far leva e
trovare tutte le modalita’ per assicurare degli elementi di condivisione”.
La terza linea di intervento, invece, tocca l’aggiornamento digitale. “Bisogna che le strutture dello Stato- sostiene-, a partire dalla stessa Prefettura, cambino verso. Possono essere motore dell’innovazione. Cercheremo di esserne promotori anche
nel contesto territoriale, favorendo collaborazioni che vanno in questa direzione”. La digitalizzazione, pertanto, e’ un altro “tema essenziale” per il prefetto di Firenze, secondo il quale puo’ essere una risposta anche al problema della scarsezza delle risorse finanziarie a disposizione dello Stato negli ultimi anni. Per superare queste difficolta’ contabili, il suggerimento e’ di “utilizzare in maniera corretta e promuovere tutte le forme di modernizzazione dei servizi, in modo da offrire degli standard piu’ elevati ai cittadini”.

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