Forti venti previsti anche nell’area fiorentina

Firenze, prosegue e si estende a lunedì 12 ottobre l’allerta meteo con codice giallo emesso sabato dalla Sala operativa della Protezione civile regionale. Forti temporali – con associato rischio idrogeologico ed idraulico sul reticolo minore – sono attesi anche domani (almeno fino alle ore 13) sulla costa, in particolare su quella meridionale, e sull’Arcipelago. A questi fenomeni si andrà ad aggiungere fino alle ore 20 di lunedì 12 ottobre forti venti nell’area fiorentina e nella piana pratese e pistoiese.

I fenomeni in corso sono collegati all’arrivo di aria fredda dal nord Europa. Nella giornata di oggi, domenica 11 ottobre, piogge, rovesci e temporali si concentreranno soprattutto sulle zone centrali della regione, sull’Arcipelago e sull’Appennino orientale. Domani le precipitazioni saranno più probabili sulle zone centro-meridionali e sull’Arcipelago. Forti venti di grecale attesi sulla piana di Firenze, Prato e Pistoia.

Mari mossi ovunque, molto mossi nell’Arcipelago almeno fino alla prima parte della giornata di domani.

Toscana, affluenza si conferma alta, al 62,61%

L’affluenza alle elezioni Regionali in Toscana, si conferma fra le più alte d’Italia con il risultato finale di 62,61%, pari a 1.870.520 votanti su un totale di 2.985.115 aventi diritto al voto.

Firenze resta la provincia con l’affluenza più alta che si attesta al 66,48%, mentre il dato più basso è stato registrato a Massa Carrara con il 54,91%.

Un risultato nettamente superiore rispetto alla tornata elettorale precedente del 2015 (+ 14,22%), durante la quale Enrico Rossi fu eletto Presidente della Regione Toscana con un’affluenza che si fermò al 48%. Nel dettaglio nelle altre nove province: che hanno eletto Eugenio Giani: Arezzo fa registrare un 64,6%. Poi, Grosseto, 60,86%, Livorno 57,33%, Lucca 56,6%, Massa-Carrara 54,9%, Pisa 65,5%, Pistoia 61,6%, Prato 64,7% e Siena 64,8%.

Un’affluenza alta che ha influito, secondo molti, sulla vittoria del centrosinistra che è riuscita a mobilitare il suo elettorato sconfiggendo la candidata di centrodestra Susanna Ceccardi. Nemmeno le problematiche legate al Coronavirus hanno fermato gli elettori che si sono recati ai seggi dove le operazioni di voto si sono svolte senza particolari intoppi.

A livello nazionale, l’affluenza più alta si è registrata in Trentino-Alto Adige con il 70,96% degli aventi diritto che si sono recati alle urne. La più bassa, invece, si è avuta in Sicilia (35,39%) ma qui si votava soltanto per il referendum sul taglio dei parlamentari. Affluenza che comunque, supera quasi in tutta Italia, il 50%. Record anche nelle Marche, dove ha vinto il candidato di destra Francesco Acquaroli, dove hanno votato il 66% degli aventi diritto. In Puglia ha votato il 56,43%. In Campania, dove De Luca si è confermato Governatore, il 55,54%. Il Veneto che ha consegnato una maggioranza straripante a Luca Zaia ha portato alle urne il 61,14% dei cittadini. In Liguria, con Giovanni Toti al secondo mandato, il 53,46%. Infine, in Valle d’Aosta ha votato il 68,38%.

Questa tornata elettorale ha visto votare anche per il rinnovo di alcuni Comuni italiani ed in questo caso l’affluenza è in linea con il 66,12%.

Lorenzo Braccini

 

Maltempo, danni ed una donna finisce nell’Ombrone

Alle 8:00 di questa mattina sono 15 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco del comando di Prato. Tre le squadre impegnate per chiamate legate al maltempo che si è riversato sulla provincia.

Rami pericolanti e danni da acqua le richieste più frequenti di interventi a causa del maltempo, oltre ad un ascensore rimasto fermo per un blackout ed un principio di incendio di un impianto elettrico.

Alle 8:10 una squadra della centrale, con personale specializzato nel soccorso acquatico, è intervenuta per il salvataggio di una donna finita nell’Ombrone, all’altezza del “Ponte delle Cicogne” nel Viale Unione Europea, a Prato.

Secondo quanto ricostruito, la donna sarebbe caduta nel fiume nel tentativo di recuperare il proprio cane. Fortunatamente sia la donna che il cane sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco ed entrambi non hanno necessitato di cure sanitarie.

Calenzano. Brucia un’oliveta a Fisciano

Settemila metri quadri di oliveta sono bruciati a causa di un incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio. Il tempestivo intervento del Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco di Calenzano e della Vab di Calenzano ha permesso di contenere le fiamme.

“Data la secchezza dei boschi e il vento i danni avrebbero potuto essere molto più gravi – ha commentato il Vicesindaco di Calenzano – Ringrazio i volontari dei Vigili del Fuoco e la Vab per essere subito intervenuti ed aver così evitato il peggio. Ricordo che è ancora in vigore il divieto di accendere fuochi e bruciare residui vegetali. Occorre fare molta attenzione, basta una piccola distrazione a causare un disastro ambientale”.

La Regione Toscana ha prorogato al 13 settembre 2020 il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio regionale. È inoltre vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno, comunque, osservate le prescrizioni del regolamento forestale.

Se si avvista un incendio segnalarlo subito al numero verde della Sala operativa regionale 800.425.425 o al 115 dei Vigili del Fuoco.

Anche a Prato, è crisi per i negozi di vicinato

? La crisi dei negozi al dettaglio è ormai cosa ben nota nelle città d’arte come Firenze, dove la mancanza dei turisti, soprattutto stranieri, sta determinando grande sofferenza, ma anche in città come Prato, dove i negozi hanno una clientela più locale le cose non vanno per niente bene.

L’allarme arriva dalla Confesercenti che denuncia che anche a Prato le aziende sono in crisi e i magazzini sono pieni di merce invenduta e che già prima dell’epidemia i negozi erano in sofferenza.

Previsioni preoccupanti da parte di Confesercenti: “Si sperava in una riapertura con l’acceleratore, ma bisogna fare i conti con i consumatori e le tasche vuote. Il rischio chiusura – afferma il presidente provinciale Mauro Lassi – per molte imprese, soprattutto piccole e piccolissime c’è, inutile negarlo. Ma si tratta appunto di previsioni, che vanno pertanto contestualizzate in base ai vari scenari”.

Lassi mostra preoccupazione per il prossimo autunno e spiega: “Occorre muoversi bene, e sfruttare questa fase per fare quelle riforme che tutti dicono necessarie da anni ma che non sono ancora state messe in atto. È paradossale inoltre che se questa necessità viene avanzata dalla Ue in Italia si sollevano subito perplessità. Invece è adesso che occorre darsi da fare. Anche perché non possiamo limitarci ad aspettare i soldi comunitari, arriveranno più avanti, e per molte imprese e molti lavoratori, potrebbe essere tardi. Una delle prime riforme da affrontare è quella fiscale. E a questo proposito per evitare ulteriori sofferenze al mondo dell’economia occorre che le scadenze fiscali siano posticipate. Serve una loro revisione, perché ora sono davvero complicate, e serve uno slittamento, altrimenti troppe imprese finiranno strozzate. Lo diciamo da tempo, speriamo che le istituzioni ci ascoltino!”.

Il presidente Lassi cosi conclude: “La possibilità di un autunno nero, sul fronte del lavoro autonomo e dipendente, è sempre più concreta. Il timore di nuovi blocchi dell’attività, a seguito dell’incremento di contagi, aumenta ancora di più l’incertezza degli operatori economici. Molte imprese, travolte dall’anno più difficile di sempre ed impossibilitate a ristrutturare l’attività a causa delle difficoltà finanziarie e del blocco dei licenziamenti, non vedono altra via d’uscita che chiudere. Una prospettiva che dobbiamo assolutamente scongiurare”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il presidente provinciale di Confesercenti, Mauro Lassi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/08/200827_CRISI-PRATO_LASSI.mp3?_=1

Biffoni: bis eccezionale quello di Veronesi allo Strega

Lo scrittore pratese Sandro Veronesi ha vinto, con 200 voti, il suo secondo Premio Strega con ‘Il colibrì’ (La neve di Teseo) dato subito per superfavorito e sempre in testa durante lo spoglio.

Tra i messaggi di congratulazioni non poteva mancare quello del sindaco di Prato Matteo Biffoni che in una nota ha sottolineano il successo dello scrittore pratese: “Un bis eccezionale quello dello scrittore pratese Sandro Veronesi che la scorsa notte ha vinto per la seconda volta il Premio Strega con il suo ultimo romanzo ‘Il Colibrì’ edito da La nave di Teseo. Prima di lui, soltanto Paolo Volponi aveva ottenuto per due volte il prestigioso premio letterario. I nostri complimenti, anche a nome di tutta la città, a Sandro Veronesi. È stato particolarmente emozionante, in uno scenario stravolto dalle restrizioni post Covid, apprendere in diretta di quel che ci eravamo limitati a sperare”.

Anche l’assessore alla Cultura di Prato, Simone Mangani si è unito al sindaco: “Il successo del 2006 di ‘Caos Calmo’ viene oggi ribadito da ‘Il Colibrì’, vincitore del LXXIV Premio Strega 2020. E Sandro Veronesi sarà a Prato il prossimo mercoledì 15 luglio alle 21.15 per presentare il suo romanzo, intervistato da Stefano Coppini per Libri d’Italia”. Un incontro organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune e dalla Provincia di Prato in collaborazione con Kiwanis Club.

“Un appuntamento per conoscere Il Colibrì ma anche un’occasione di festa”, annunciano Biffoni e Mangani. L’evento di mercoledì 15 luglio alle 21:15 è previsto al Museo del Tessuto, è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.

La vittoria di Veronesi ‘costringe’ a tiratura notturna del libro: “Ogni libro stampato è un’emozione, ma la telefonata nella notte di un editore che ordina una tiratura ulteriore di copie è un brivido”. Fabio Franceschi, presidente di Grafica Veneta Spa, commenta così la finale del Premio Strega 2020 che ha visto la vittoria di Sandro Veronesi con “Il colibrì” edito da La Nave di Teseo.

“Nonostante le tante edizioni, quest’anno la settantaquattresima, la reazione è sempre la stessa – spiega Franceschi – cosi in orario notturno si procede a pieno ritmo con le rotative per consegnare il mattino successivo l’opera con copertina e fascetta aggiornata”.

Tutto lo staff dello stabilimento è in attesa della notizia – continua Franceschi – e insieme si partecipa alla realizzazione di un progetto vincente: arrivare nelle librerie in tempo e dare la possibilità ai lettori di trovare il prodotto “fresco di stampa”.

“Le congratulazioni al team di Elisabetta Sgarbi sono d’obbligo – conclude Franceschi – ma con l’occasione sottolineo l’impegno di tutte le case editrici che con l’emergenza sanitaria hanno registrato ancora più difficoltà in un momento di crisi cronica del settore. Tutte le azioni promosse dal più piccolo segnale di reazione fino alla consegna a domicilio di volumi ordinati online sono state strategiche per la diffusione della cultura e informazione, obiettivo comune che vedrà sempre la nostra azienda a fianco di chi lavora ogni giorno in questa direzione”.

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