Botero sarà sepolto a Pietrasanta

Al momento non è arrivata nessuna richiesta formale da parte della famiglia, né sulla sepoltura, né su modalità e tempi del rito funebre in Versilia, ma da tempo è nota la sua volontà l momento non è arrivata nessuna richiesta formale da parte della famiglia, né sulla sepoltura, né su modalità e tempi del rito funebre in Versilia.

Al momento non è arrivata nessuna richiesta ufficiale, ma è praticamente certo che  Fernando Botero, l’artista colombiano che aveva scelto Pietrasanta (Lucca) come seconda patria, sarà sepolto a Pietrasanta, come suo desiderio.  Anche perché vi è sepolta la moglie Sophia Vari, di origine greca, pure lei artista di fama internazionale. La salma di Sophia Vari è stata accolta nel camposanto comunale il maggio scorso.

A Oggi gli uffici comunali sono chiusi, quindi se ne riparlerà da lunedì. Il sindaco Alberto Stefano Giovannetti torna a ribadire il forte legame che legava da tempo Botero con Pietrasanta: “Se siamo una culla dell’arte, lo dobbiamo a lui”. Botero con la moglie acquistarono una casa nella cittadina, detta la Piccola Atene per la concentrazione di scultori, cave di marmo e fonderie, e ogni estate tutta la famiglia si ritrovava qui in Toscana per trascorrere un periodo insieme.

I motivi per cui  Botero sarà sepolto in Italia li ha speigati  in un’intervista all’ANSA il figlio Fernando Botero Zea. “Dopo la Colombia, l’Italia era il Paese più importante per mio padre”, afferma il figlio del pittore e scultore morto venerdì a Montecarlo, all’età di 91 anni. Secondo Botero Zea il padre aveva espresso la volontà di essere sepolto nel cimitero comunale di Pietrasanta.

Il figlio di Botero  spiega che l’amore di suo padre per l’Italia si fondava su tre motivi. “Innanzitutto perché qui da giovane studente a Firenze, città al centro della sua formazione, ha scoperto la pittura rinascimentale, che lo ha influenzato in larga parte” nel suo lavoro. La seconda ragione ha a che fare con Pietrasanta e le sue fonderie, la città che Botero scoprì negli anni Settanta, e dove diede forma alle sue sculture in bronzo, caratterizzate dai grandi volumi, esposte nelle principali città, da Parigi a Tokio, da Berlino a Madrid”. “Mio padre amava Pietrasanta e per quasi 40 anni vi ha trascorso dai 4 ai 5 mesi, dimostrando sempre un profondo attaccamento a quel territorio”, evidenzia Botero Zea. “E il terzo motivo – aggiunge – è l’accoglienza. L’Italia ha accolto la sua opera con straordinario interesse e grande ammirazione, con splendide mostre a Milano, a Palermo, a Perugia e in molte altre località

Ritrovano un portafogli con 980 euro e lo restituiscono al proprietario

Un bel gesto che ha come protagonisti tre cittadini di Pietrasanta. Una buona azione che certo farà felice il proprietario di quel portafogli, che si è visto restituire indietro quasi mille euro che aveva perso.

Alcuni cittadini hanno trovato in terra un portafoglio con 980 euro e lo hanno consegnato a una pattuglia della polizia municipale, così oggetto e denaro sono tornati al legittimo proprietario. Un professionista del posto, dopo aver effettuato alcuni acquisti, senza accorgersene stamani ha perso il portafoglio che conteneva, oltre a documenti personali, anche la cospicua somma di denaro. Ma altre tre persone, anche loro residenti in città, si sono accorte dell’oggetto a terra, in piazza dello Statuto e non hanno esitato ad affidarlo all’equipaggio della polizia locale che, proprio in quel momento, stava attraversando la piazza per la consueta pattuglia.

Al Comando sono state avviate subito tutte le procedure per rintracciare il proprietario che, contattato dagli agenti, è stato invitato a recarsi presso gli uffici. Qui, dopo le necessarie verifiche sulla titolarità dei documenti e sulla corrispondenza del contenuto, denaro compreso, il portafoglio è stato riconsegnato al professionista che ha ringraziato gli agenti e si è riservato di fare altrettanto con i tre concittadini autori del ritrovamento. Il lieto fine è stato suggellato da una foto ricordo.

Influenza aviaria in allevamento avicolo in Versilia

Pietrasanta, un caso di influenza aviaria è stato rilevato in un allevamento avicolo rurale in Versilia, originato con ogni probabilità da uccelli migratori. È quanto rende noto la Asl Toscana nord ovest, il cui servizio veterinario ha istituito misure per il contenimento della diffusione del virus, seguendo i protocolli vigenti.

Tra queste istituita nell’area intorno all’allevamento dove si è verificato il caso di influenza aviaria, una zona di protezione del raggio di 3 chilometri e una zona di sorveglianza del raggio di 10 chilometri dall’allevamento sede dell’infezione.

Nella zona di sorveglianza sono ricadenti, in tutto o in parte, tutti i comuni della Versilia – Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema e Forte dei Marmi – e una piccola parte del comune di Montignoso, in provincia di Massa Carrara.

Tra le misure più importanti istituite nelle zone di protezione e sorveglianza ci sono il divieto di tenere fiere, esposizioni, mercati, mostre e vendita ambulante di pollame o volatili e il divieto di rilascio di volatili per ripopolamento faunistico venatorio.

L’Asl ricorda che il consumo delle carni di pollame e delle uova non rappresenta alcun rischio per l’uomo. I provvedimenti rimangono in vigore fino a revoca da parte dell’Azienda sanitaria. La Asl sottolinea che è richiesta la collaborazione di tutti per contenere la circolazione del virus dell’influenza aviaria tra gli animali.

Agli allevatori commerciali interessati, prosegue l’Azienda sanitaria, “sono fornite specifiche e precise disposizioni. Agli allevatori per autoconsumo si raccomanda” di “mantenere per quanto possibile gli animali al chiuso per evitare il contatto con gli uccelli migratori; non lasciare l’acqua di abbeverata e il mangime esposti all’ambiente esterno; impedire l’accesso ai selvatici, ai cani e ai gatti; non permettere l’ingresso in allevamento a persone estranee; non portare fuori dall’allevamento animali o oggetti venuti a contatto con animali.

È raccomandato inoltre l’utilizzo di indumenti e calzature dedicate all’uso esclusivo dell’accudimento del pollame allevato”. L’Asl raccomanda inoltre “di prestare attenzione a eventuali sintomi di malattia fra gli animali allevati (mancanza di appetito, diarrea, abbattimento o morte improvvisa) o mortalità anomale. I casi sospetti devono essere segnalati al servizio veterinario competente. La tempestività della segnalazione di sintomi o mortalità sospette nel pollame o altri avicoli è fondamentale per evitare la trasmissione del virus ad altre popolazioni animali”.

Inoltre, il Comune di Pietrasanta, rende noto che gli allevamenti presenti nelle due aree “saranno censiti, visitati dai veterinari Asl per verifica della documentazione e dello stato clinico dei volatili presenti e sottoposti a sorveglianza sierologica e virologica del pollame”.

Gli allevatori dovranno segnalare immediatamente all’autorità sanitaria l’aumento della mortalità o il calo significativo della produzione e tenere un registro dei visitatori da mettere a disposizione dell’Asl.

In entrambe le zone sono, inoltre, vietate fiere, mostre ed esposizioni di pollame e altri volatili. Per la zona di protezione – che copre un raggio di 3 chilometri dall’allevamento in cui è stata riscontrata la positività e in vigore per 21 giorni dalla data del completamento delle operazioni di pulizia e disinfezione dell’allevamento infetto e alla scadenza dei quali si applicano le misure previste per la zona di sorveglianza – i volatili devono essere confinati in un luogo interno e separato dagli altri animali; veicoli e attrezzature utilizzati per trasportare il pollame e quanto usato per la loro cura sottoposti a disinfezione; consentiti nuovi ingressi o uscite di pollame dalle aziende solo con autorizzazione veterinaria ufficiale; vietati lo spargimento pollina e l’introduzione di selvaggina di specie sensibili destinata al ripopolamento faunistico; vietata vendita ambulante di animali di specie sensibili; vietato il trasporto di volatili fra aziende, salvo che su strade private.

Nella zona di sorveglianza, che copre un raggio di 10 km, in vigore per 30 giorni, è vietato lo spostamento di volatili fra aziende ricomprese nell’area, salvo autorizzazione regionale; divieto di trasporto di pollame e uova verso macelli, centri di imballaggio e stabilimenti di settore esterni alla zona; accurata pulizia e disinfezione di veicoli e attrezzature usate per il trasporto dei volatili; vietati ingressi e uscite di pollame o volatili in cattività, lo spargimento pollina e l’introduzione di volatili destinati al ripopolamento faunistico; vietata la caccia di uccelli acquatici in appostamento fisso.

Nancy Pelosi in visita a Pietrasanta

Pietrasanta, in provincia di Lucca, breve visita della cittadina toscana per Nancy Pelosi, speaker della Camera del congresso degli Stati Uniti d’America, in questi giorni in vacanza in Toscana.

Accompagnata dal marito Paul, Nancy Pelosi è stata accolta dal sindaco Alberto Stefano Giovannetti sul sagrato del Duomo. “Abbiamo visitato la Collegiata di San Martino – racconta il primo cittadino in una nota – poi ci siamo intrattenuti davanti alle sculture di “Wonder of love” e abbiamo ricordato quelle in marmo e in bronzo dedicate a Mary McLeod Bethune, leader per i diritti civili, prima donna e prima afro-americana a rappresentare uno Stato dell’Unione Americana, la Florida, realizzate qui, in città, dalla portoricana Nilda Comas”.

The Speaker of the House ha riferito di conoscere molti degli artisti californiani che hanno scelto di realizzare a Pietrasanta le loro opere e di essere affascinata dall’attività di laboratori e fonderie della “Piccola Atene” della Versilia.

“La omaggeremo con l’invio di un catalogo dedicato al lavoro dei nostri maestri artigiani – aggiunge Giovannetti – e abbiamo accolto con grande piacere e onore la sua promessa di tornare presto a Pietrasanta, per visitare i musei, i percorsi d’arte e parlare di nuovi patti di amicizia, fra la nostra città e le comunità statunitensi”.

Furti in Versilia: arrestato operaio edile per colpo da 50mila euro e un ladro di negozi

Versilia – L’operaio edile di 34 anni è stato arrestato per un furto da 50mila euro in una casa di Pietrasanta. A Viareggio, invece, arrestato un uomo di 52 anni per furti in negozi.

Attività delle forze dell’ordine contro i furti in Versilia. I carabinieri, con indagini mirate dopo il furto in una casa di Pietrasanta, hanno scoperto e denunciato un operaio edile di 34 anni di Lucca: dopo averlo individuato, lo hanno sottoposto a perquisizione domiciliare trovandolo in possesso di tutta la refurtiva rubata qualche settimana prima, fra cui diversi orologi Rolex e numerosi preziosi. Il 34enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria della Versilia. Le indagini sono partite dalla denuncia del proprietario che aveva subito un furto nella sua abitazione all’inizio di giugno, per un valore di oltre 50.000 euro tra gioielli e orologi. Li custodiva in una stanza. In poco tempo i sospetti sono ricaduti su alcuni operai edili che avevano effettuato dei lavori di ristrutturazione nell’abitazione. Tra questi i carabinieri hanno stretto il campo attorno ad uno di loro e ieri hanno fatto scattare il blitz.

Sempre in Versilia, per la precisione a Viareggio (Lucca), invece, la polizia ha arrestato un 52enne italiano dopo vari furti compiuti nel giro di poco tempo. Gli agenti del commissariato sono prima intervenuti al Bagno ‘Nettuno’ per due individui che stavano trafugando delle biciclette. Dopo vari giri in zona, una pattugliane ne ha rintracciato uno in viale Regina Margherita, all’altezza di un negozio di abbigliamento. Lo stesso individuo aveva in braccio sei camicie di colore nero per un valore totale di 354 euro 354 rubate dallo stesso negozio. Non solo, ma gli venivano trovati addosso anche alcuni pezzi di bigiotteria appena trafugati da un altro negozio vicino, infine è stato pure ricostruito che prima aveva tentato di rubare delle scarpe in un negozio di articoli sportivi. La razzìa si è conclusa negli uffici del Commissariato di polizia dove il 52enne è stato arrestato.

Pietrasanta non revoca cittadaninza onoraria a Mussolini: polemiche

Pietrasanta – “Difficile commentare la scelta della maggioranza che vede ancora oggi Mussolini affiancato a nomi come quelli di Pascoli, Mitoraj, Botero, Sepulveda e altre illustri persone”, affermano Pd e Insieme per Pietrasanta.

Pietrasanta, la ‘Piccola Atene’ della Versilia in provincia di Lucca, terra di elezione di grandi scultori, dice no alla revoca della cittadinanza onoraria conferita nel 1924 a Benito Mussolini. Nel consiglio comunale di mercoledì scorso Fi, Lega e Pietrasanta prima di tutto hanno votato contro la richiesta a firma Pd, Insieme per Pietrasanta e M5s, con una discussione accesa in aula e critiche rimbalzate anche su social e in città. E’ quanto riportano oggi la Nazione e il Tirreno.

“Non si trattava di cancellare la storia bensì di scrivere una nuova pagina per la città – scrivono Pd e Insieme per Pietrasanta -, tanto significativa quanto attuale, in un momento storico in cui forme dittatoriali stanno provocando guerre anche dentro l’Europa”.

“Quanto condanniamo e quanto siamo distanti dalla barbarie fascista e dall’ideologia di questo e di tutti i regimi totalitari, non dobbiamo certo affermarlo oggi” la replica di Fi, Lega e Pietrasanta prima di tutto che rilevano come “finora, nessuno degli amministratori che si sono succeduti alla guida del nostro Comune aveva sentito la necessità di procedere alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. E neppure noi, la sentiamo”: è una “parte di storia che non possiamo né ignorare né cancellare, deve restare come occasione di riflessione per tutti”.

Alla votazione non ha preso parte Fdi. “La nostra assenza alla seduta non si lega ad alcun motivo di imbarazzo per la questione -Mussolini – ha spiegato Massimiliano Simoni, candidato a sindaco di Fratelli d’Italia -: per quanto mi riguarda, ma penso di parlare anche a nome dei consiglieri Battaglini e Balderi, questa cittadinanza la possiamo revocare anche domani. Non eravamo presenti perché da tempo, in palese disaccordo con questa maggioranza, partecipiamo ai consigli solamente quando possiamo incidere, in positivo, sulla città”. “Detto questo il Pd, che ha amministrato a lungo Pietrasanta”, perché “non ha pensato di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini quando aveva i numeri per farlo?”.

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