Giani: con ‘campo largo’ si vince

Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, secondo cui su un piano generale “è evidente che, se non si arriva a ottenere il campo larghissimo, comunque l’obiettivo deve essere sempre quello di un campo largo”. Saccardi (IV): “singolare vedere l’accoppiata Pd-Movimento 5 Stelle a Firenze”

“E’ evidente che, se non si arriva a ottenere il campo larghissimo, comunque l’obiettivo deve essere sempre quello di un campo largo”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, secondo cui bisogna “ritrovare le ragioni di un dialogo, di un confronto sui problemi, e di una capacità di programmi che unisca appunto in un campo largo, a mio giudizio è l’obiettivo che si devono porre con modestia e serietà tutte le forze del centrosinistra”.

Giani, parlando a margine della presentazione di un nuovo progetto per la cantina Poggio antico di Montalcino, ha sottolineato che “la Toscana è stata antesignana del campo largo, perché la Regione Toscana, con il sottoscritto presidente, è governata attraverso un’intesa che vede addirittura 22 sigle tra partiti e movimenti aderire al nostro programma di governo. Io sono presidente, ma Stefania Saccardi di Italia Viva è vicepresidente, l’assessora Serena Spinelli viene da Articolo Uno che era a sinistra del Pd. Il campo largo io lo perseguo, e ritengo che questa unione dei partiti di centro-sinistra, da Italia Viva fino a 5 Stelle, abbia avuto una bella iniezione di incoraggiamento proprio con il responso della Sardegna“.

Per Giani, del resto, “se noi avessimo avuto il campo largo anche alle elezioni del 2022, da Italia Viva al Movimento 5 Stelle, avremmo avuto il 47% dei voti. Se il risultato è stato negativo, lo è stato perché qualche volta in un collegio, a fronte di un’unico candidato del centrodestra, emergevano quattro candidati delle forze frammentate del centrosinistra”.

“E’ singolare vedere l’accoppiata Pd-Movimento 5 Stelle a Firenze ed eventualmente anche in Regione Toscana, visto che, se è vero che le alleanze si fanno sui contenuti, mi pare che ad oggi gli obiettivi del M5s, che sta all’opposizione in Comune e anche in Regione, non siano coincidenti con gli obiettivi programmatici, almeno a sentirli dire, del Partito democratico” gli fa però eco Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e candidata di Iv a sindaco di Firenze.

“Il Movimento 5 Stelle, non è una novità ed è assolutamente legittimo – ha osservato Saccardi, a margine della presentazione di un nuovo progetto per la cantina Poggio antico di Montalcino (Siena) -, è contrario a tutte le infrastrutture che si stanno progettando in questa città, dall’aeroporto all’Alta velocità, fino alla Multiutility, e quindi francamente sono curiosa di vedere come e su quali obiettivi si realizzerà questa alleanza. Dopo parleremo del resto. Noi stiamo lavorando sul programma, sul rapporto con la città, senza nessun problema. Poi certamente guarderemo cosa sta succedendo intorno a noi, e prenderemo le determinazioni conseguenti”.

Toscana:  ‘Governo faccia chiarezza su cariche Polizia a Pisa”, consiglio vota mozione

L’atto sui fatti di Pisa è stato approvato a maggioranza. Polemica sulle parole della consigliera Noferi (M5S): le forze dell’ordine avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati”.

Il consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza una mozione sottoscritta dai capigruppo di Iv, Pd e M5s che “esprime ferma condanna per il grave atto accaduto” a Pisa  e impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo e del Ministero dell’Interno affinché sia fatta in tempi rapidi chiarezza”.  L’atto spiega che il 23 febbraio a Pisa e Firenze “gruppi di manifestanti, in gran parte minorenni, venivano improvvisamente fatti oggetto di cariche con manganelli”.

L’atto esprime anche “vicinanza a quegli studenti che manifestavano pacificamente” e alle forze dell’ordine che sono state oggetto “di insulti, minacce, sputi e provocazioni in particolar modo da elementi esterni alla comunità studentesca pur presenti nel corteo” di Pisa.

Respinta invece dall’aula la mozione presentata dal centrodestra (Fdi, Lega e Fi) che puntava a impegnare la Giunta a “riaffermare che fondamento della democrazia è prima di tutto il rispetto delle regole per tutti gli attori della vita pubblica” e a “ribadire il diritto a manifestare le proprie idee per tutti” “all’interno di una cornice di legalità”.

Durante il dibattito la consigliera M5s, Silvia Noferi, ha detto che le forze dell’ordine “avranno pure preso degli sputi, ma io dico che forse se li sono anche meritati. C’è una bella differenza fra uno sputo e una manganellata”. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli (Iv) è intervenuto per richiamare Noferi. “Lei ha detto che ‘gli sputi se li sono meritati’ e ritengo queste parole sconvenienti e pongo l’iscrizione del richiamo nel processo verbale della seduta”. Noferi si è poi scusata con le forze dell’ordine precisando che “ho usato parole sbagliate”, per dire che “probabilmente gli sputi dei ragazzi sono stati una reazione alle manganellate”.

“Le parole pronunciate in Aula dalla consigliera regionale Silvia Noferi sono semplicemente vergognose. Una serie di contumelie inaccettabili esternate dell’esponente M5S nei confronti delle Forze dell’ordine che alimentano gli scontri, in un momento in cui arriva da più parti il richiamo alla distensione e alla necessità di recuperare un clima civile. Sui fatti di Pisa occorrono serietà ed equilibrio, non il parossismo di chi sa solo rivolgere offese indegne a tutti gli agenti che rischiano la vita ogni giorno per proteggere i cittadini” hanno commentato n una nota congiunta la deputata di Forza Italia eletta in Toscana Chiara Tenerini e il capogruppo in Regione del partito azzurro Marco Stella.

Che aggiungono “ancora una volta i grillini dimostrano la totale mancanza di senso delle istituzioni. È scandaloso che non sia arrivata neanche una parola da Giuseppe Conte o da Irene Galletti per biasimare chi del loro partito afferma in Consiglio regionale che gli sputi agli agenti siano meritati. Chiediamo a tutte le forze politiche, a partire dal Pd e dallo stesso M5S, di condannare in maniera unanime e di prendere le distanze da questi attacchi gravissimi che delegittimano le Forze dell’ordine e fomentano solo l’odio e la tensione sociale”.

“Basta morti sul lavoro”: migliaia in piazza con CGIL e UIL

Grande partecipazione per la manifestazione indetta da Cgil e Uil davanti al cantiere di via Mariti a Firenze dove il 16 febbraio sono morti in un crollo 5 operai impegnati nella realizzazione di un supermercato Esselunga.

C’è chi è arrivato vestito con tute da cantiere, chi indossando dei caschetti da operaio, e tanti con fiori in mano: na folla con migliaia di persone sta partecipando alla manifestazione indetta da Cgil e Uil davanti al cantiere di via Mariti a Firenze dove il 16 febbraio sono morti in un crollo 5 operai impegnati nella realizzazione di un supermercato Esselunga.

Con loro moltissimi semplici cittadini e lavoratori di origine straniera, insieme a delegazioni politiche di, tra l’altro, Pd, M5s, e Avs.

Tra la folla, tante le bandiere di CGIL e UIL, e molte delegazioni di lavoratori provenienti da tutta la Toscana. In tanti intonano slogan per dire “Basta alle morti sul lavoro”, altri hanno più volte cantato Bella Ciao. E a fianco del cantiere sono stati lasciati mazzi di fiori e messaggi di cordoglio.

La Cgil ha distribuito mille garofani bianchi, quasi quanti i morti sul lavoro ogni anno in Italia, cento tute bianche e cento caschetti, tutti andati subito a ruba. E mentre su un palco improvvisato hanno iniziato a parlare alcuni lavoratori, che lasceranno poi la parola ai segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil Pierpaolo Bombardieri, la gente contonua ad affluire, riempendo via Mariti.

Amministrative Firenze, Danti (SI): ‘su Iv vogliamo rispetto accordo siglato con PD’

Ieri colloquio con il PD. Il segretario Dario Danti: “su multiutility le mosse del Pd vanno nella nostra direzione”

“Su Iv noi ribadiamo la stessa posizione, vogliamo il rispetto dell’accordo che abbiamo sottoscritto con tutta la coalizione. Tale accordo è scritto, firmato. All’interno c’è scritto che ogni nuovo ingresso deve essere valutato da tutti i membri della coalizione. Tuttavia siamo soddisfatti, ci sono garanzie da parte del Pd”. Così il segretario regionale di Sinistra Italiana Dario Danti al termine dell’incontro con il Pd sulle Comunali 2024 a Firenze.

Le garanzie a cui farebbe riferimento Danti si riferirebbero proprio al fatto che eventuali nuovi ingressi nella coalizione di centrosinistra dovranno ricevere l’approvazione da parte di tutte le forze all’interno della coalizione stessa. Durante il colloquio si è parlato anche di temi come aeroporto e multiutility e su quest’ultimo punto, ha detto Danti, “le mosse del Pd vanno nella nostra direzione”.

“Si è deciso di continuare il lavoro che già la coalizione sta facendo sul programma, domani saremo ad esempio al lavoro sui temi del sociale – ha commentato il segretario cittadino del Pd Andrea Ceccarelli -. Continueremo a fare incontri, a livello regionale anche. E lunedì vedremo Più Europa”.

“Non vedo nessun riavvicinamento” fra Pd e Italia Viva per le amministrative a Firenze, mentre “mi sembra che stia emergendo chiara la valutazione del fatto che se Elly Schlein perde Firenze rischia di perdere il Nazareno, fossi in loro un pensierino ce lo farei”  aveva del resto affermato  Matteo Renzi, senatore e leader di Italia Viva, a margine della presentazione del libro ‘Le avventure di un innovatore’, di Federico Marchetti.

Secondo Renzi “ci sono degli errori che sta compiendo Palazzo Vecchio”, come la questione delle multe, perché “non puoi fare cassa con quelli che vanno a 51 all’ora sui viali, e soprattutto allora i soldi li devi mettere sulla sicurezza stradale. La stessa cosa dal punto di vista amministrativo vale sui rilievi che abbiamo fatto più volte ad esempio sullo stadio. Di questi temi vorrei che si parlasse perché altrimenti il rischio è quello di perdere Firenze. Non credo che Elly Schlein voglia perdere Firenze. Le auguro di non commettere questo errore”. Rispondendo a chi gli chiedeva se avesse avuto contatti con la ex assessora Pd Cecilia Del Re a proposito delle primarie del 3 marzo lanciate da Iv, Renzi ha glissato: “Lasciamo che Cecilia, Stefania” Saccardi, “Sara” Funaro “e chi sono le candidate se la vedano e discutano tra di loro”, ha concluso.

“Firenze democratica”: debutta in Consiglio comunale guppo che fa capo a ex assessora Del Re

Il nuovo capogruppo è Leonardo Calistri. Della compagine fanno parte anche Stefano Di Puccio e Massimiliano Piccioli. Del Re, ex assessora all’urbanistica del comune di Firenze è fuoriuscita dal PD poche settimane fa, dopo che il partito ha rifiutato la sua proposta di primarie in vista delle amministrative di Giugno

“Penso si debba tutti riflettere su quanto l’aumento dei poteri dei sindaci abbia portato a schiacciare la politica, il partito di governo e anche il Consiglio comunale sulla figura del sindaco, specie dove il sindaco usi tale posizione per chiudere intorno a sé il partito locale, accentrando tutto il potere decisionale nelle sue mani a discapito degli iscritti” lo ha dichiarato  il consigliere comunale Massimiliano Piccioli in occasione del ‘debutto’ in aula del neo gruppo ‘Firenze democratica’, che fa riferimento all’ex assessore Cecilia Del Re e conta tre consiglieri.

“Dopo due mandati consecutivi questa situazione del sindaco la si avverte in modo molto pesante, tanto che è partita da Nardella la proposta del terzo mandato dei sindaci, pur di restare o governare Firenze. Proposta poi non accolta dal Parlamento” ha aggiunto Piccioli. che ha sottolineato: “pluralità, ascolto e trasparenza sono mancati secondo noi da tempo nel Pd di Firenze dentro al quale non ci riconoscevamo più e non trovavano più casa le nostre elettrici ed elettori, ovvero tanti cittadini di Firenze. Al loro servizio continueremo ad essere, convinti che una buona politica sia quella che si mette di buon ascolto con progetti concreti, e non la politica che ragiona esclusivamente per dinamiche di potere interne ad un partito che doveva essere democratico ma è diventato sempre più personalistico del sindaco”.

“Continueremo a garantire l’appoggio alla maggioranza ma con l’autonomia di un nuovo gruppo”, ha assicurato Piccioli. Presente in aula anche la stessa Del Re, che a fine anno ha lasciato il Pd, poco prima dell’annuncio della creazione di ‘Firenze democratica’.

È stato un mandato faticoso, non solo per la tragedia della pandemia ma proprio per le dinamiche interne al Pd locale, che si sono riverberate sull’amministrazione come non dovrebbe essere”. Piccioli ha ricordato che “da inizio mandato cinque sono stati i consiglieri comunali usciti dal Pd e dalla Lista Nardella, e oltre 13 gli eletti nei quartieri, e sono rimasti solo tre assessori della giunta iniziale, compresa la sostituzione lampo di Del Panta con Bettini perché mancava una donna per la parità di genere”.

Del Re, PD: nostre porte restano aperte

È quanto ha detto il segretario fiorentino del Pd Andrea Ceccarelli, commentando  l’addio al Pd dell’ex assessora Cecilia Del Re.

“Ci siamo visti per l’ultima volta il 20 dicembre ed avevamo definito di rivedersi entro la fine dell’anno, cosa sia successo nel frattempo non posso davvero saperlo”, è quanto ha detto il segretario fiorentino del Pd Andrea Ceccarelli, commentando  a Novaradio  l’addio al Pd dell’ex assessora Cecilia Del Re.

“Siamo pronti a confrontarsi sui contenuti sia con Italia Viva che con Cecilia Del Re e su questo siamo sempre disponibili, ma i matrimoni si fanno in due e siamo pronti ad andare avanti con la nostra coalizione attuale” ha aggiunto Ceccarelli.

“Le nostre porte rimangono aperte per Cecilia Del Re, perché se parliamo di contenuti non c’è distinzione, quindi forse un incontro si trova se privilegiamo quelli piuttosto dei posizionamenti interni, le rivincite o le polemiche che ci hanno un po’ stufato”.

Intanto il capogruppo Pd a Palazzo Vecchio Nicola Armentano, le vicecapogruppo Letizia Perini e Alessandra Innocenti ribadiscono in una nota che “il gruppo Pd continua il suo massimo impegno a sostegno del sindaco Nardella e della giunta. Il percorso intrapreso nel 2019 prosegue, nonostante le scelte di alcuni che hanno voluto rimarcare una differenza rispetto al gruppo Pd. Una maggioranza di governo ha sempre diverse sfaccettature, e quella che amministra la città di Firenze non fa eccezione. Ma, al di là delle prese di posizione interne al dibattito politico, la maggioranza di Palazzo Vecchio resta la stessa di inizio mandato, con gli stessi identici numeri”.

“Abbiamo piena fiducia nel mantenimento degli impegni presi con i cittadini da tutte le forze attualmente in maggioranza con il mandato di programma, a partire dal bilancio preventivo 2024, che non prevede alcun aumento delle imposte e garantisce investimenti nel welfare e nella sicurezza”, aggiungono. Secondo il capogruppo della Lista Nardella Luca Santarelli “la maggioranza” resterà “coesa fino alla fine del mandato”.

 

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