Firenze, genitori potranno ‘bucare’ ZTL per portare figli a scuola

lo ha deciso il consiglio comunale. Fino ad oggi il permesso ZTL  valeva solo per asilo nido, scuola dell’infanzia (asili) e scuola elementare. Bocciata mozione per cittadinanza onoraria ad Assange

I genitori potranno accompagnare i propri figli a scuola in auto all’interno della Ztl anche se non residenti, fino alla conclusione della terza media. Fino ad oggi il permesso valeva solo per asilo nido, scuola dell’infanzia (asili) e scuola elementare.

Una  seconda  invita il Comune “a provvedere alla predisposizione di un sistema in base al quale, in caso di violazione reiterate da parte dei titolari di un permesso di accesso in Ztl che abbiano titolo per accedervi che per qualche ragione non abbiano rinnovato il permesso, ignari in buona fede del mancato rinnovo, sia previsto il pagamento di una sanzione unica ridotta che esaurisca le infrazioni similari nell’ambito della ‘funzione educativa’ della sanzione”.

In entrambi i casi, all’interno del Pd, si sono registrate differenze di vedute sulla ‘protezione’ ella ZTL che hanno portato i consiglieri a votare in modo diverso.

Bocciata invece la mozione M5S che chiedeva il conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange, giornalista australiano e fondatore di Wikileaks. Favorevoli 10, contrari 12, non votanti 4. Assange dal 2019 detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra, in stato di isolamento e senza poter vedere la luce del sole, è accusato di aver diffuso documenti e informazioni riservate sui crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan e, per questo, è in attesa di giudizio definitivo sull’estradizione verso l’America.

🎧Prato, amministrative: accordo PD-M5S è ufficiale

Il  Movimento Cinque Stelle entra nella coalizione a sostegno della candidatura di Ilaria Bugetti a sindaca di Prato. Il servizio audio di Giorgio Bernardini

“Da diversi anni provavo a instaurare questo tipo di rapporto, essendo fermamente convinto che il Movimento Cinque Stelle dovesse avere l’ambizione di far parte del governo della città, per cui non vi nascondo la soddisfazione”, ha detto, nel corso di una conferenza stampa, il segretario provinciale  del Pd Marco Biagioni che ha lavorato all’accordo insieme al coordinatore dei Cinque Stelle a Prato Carmine Maioriello.

“E’ stato un percorso che ci ha impegnati molto perché per 10 anni siamo stati all’opposizione. Il cambiamento è nella natura del Movimento Cinque stelle. Un tema per noi identitario su cui abbiamo trovato convergenza col Pd a Prato è quello del consumo di suolo e siamo arrivati al principio innovativo del recupero di suolo, poi ci sono la contrarietà all’aeroporto di Peretola e il tema della chiusura del ciclo dei rifiuti”, ha detto Maioriello.

L’esponente grillino ha specificato che l’accordo è frutto di una condivisione che “è passata dai territori e dal regionale”. Sul tema del raddoppio tramite interramento della strettoia nel quartiere del Soccorso, tema su cui i Cinque stelle avevano sempre dichiarato la propria contrarietà, Maioriello ha detto: “Dobbiamo dare una risposta rapida e che dia sollievo anche ai residenti del posto, con una riqualificazione. Non possiamo rimanere radicati su posizioni che 10 anni fa potevano essere fondate”, mentre sulla Multiutility la condizione è che “si faccia il possibile per cercare forme di finanziamento diverse dalla quotazione in borsa.

La capolista sarà Chiara Bartalini, già candidata per il consiglio comunale di prato nel 2014, per il consiglio regionale nel 2021 e alle ultime elezioni politiche, alla Camera, nel 2022. Quella dei Cinque Stelle sarà una delle sei liste della coalizione di centrosinistra, oltre a quelle del Pd e di Alleanza Verdi e Sinistra e le tre civiche.

Schmidt: ” la mia candidatura? Ipotesi realistica”

L’ex direttore degli Uffizi, ora a Capodimonte, Eike Schmidt,  ha parlato con il Corriere del Mezzogiorno, ‘se fossi eletto mi dimetterei’

”La mia candidatura a sindaco di Firenze è un’ipotesi realistica. Per il periodo della campagna elettorale sarei in aspettativa. Poi, se fossi eletto sindaco ovviamente mi dimetterei, ma solo il Pd napoletano ha già la certezza della mia elezione!”. Lo dice Eike Schmidt in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno. ‘

‘Se non mi fossi insediato – aggiunge Schmidt -, in questi mesi sarebbe stato un grande problema per il museo. C’erano decisioni importanti da prendere, non si poteva bloccare tutto”.

Ora che sta preparando la lista civica e la discesa in campo alle amministrative di Firenze come si reggerà il museo? ”Sono solo 45 giorni! Castel Sant’Elmo e il Mann, che sono rimasti senza direttori, non hanno certo chiuso, continuano a funzionare” ha detto ancora  Schmidt.

Che ha aggiunto “anche noi abbiamo avviato il lavoro con incontri settimanali con i funzionari. Tutto andrà avanti. Per quanto riguarda Firenze, la lista civica è in costruzione, c’è molto interesse per il progetto. Se la cosa andrà in porto la presentazione non ci sarà prima di questo weekend, forse anche nei giorni successivi”. 

Per le comunali a Firenze “è uscito il nome di Schmidt sul quale noi abbiamo sempre detto che è una candidatura autorevole, eccezionale per la città di Firenze, un uomo di grandissima cultura, un gestore di beni culturali, un uomo di grandissimo spessore. E in questa città un uomo trasversale può fare la differenza. Io sono convinto che andremo al ballottaggio” aveva detto qualche giorno fa  Marco Stella, consigliere regionale e coordinatore regionale di Forza Italia.

Firenze: Consiglio approva Piano operativo, Italia Viva opta per non voto

“Il Piano ha una visione, spinge sul cambiamento e la trasformazione della città, è un piano che è per l’inclusione, punta su nuovi alloggi per famiglie, lavoratori, studenti” ha dichiarato il sindaco Dario Nardella

Il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato il Piano operativo  – la carta d’identità dal punto di vista urbanistico e strategico per i prossimi anni – è stato approvato dal Consiglio comunale dopo una maratona di tre giorni.

Alla fine in 19 hanno votato favorevolmente ovvero i consiglieri del Pd, della Lista Nardella e la consigliera del gruppo misto Michela Monaco. Contrario tutto il centrodestra – FdI, Lega e Fi- , i consiglieri di gruppo Centro, quelli di Firenze Democratica – tre ex Pd che sono usciti oggi dalla maggioranza -, M5s, Sinistra Progetto Comune. Le due consigliere di Italia Viva, che nel dibattito in aula avevano mosso rilievi, hanno alla fine optato per il cosiddetto ‘non voto’ mentre il consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti si è astenuto.

Il Piano, dice il sindaco Dario Nardella “punta sul verde, sulle infrastrutture che devono essere completate. Oggi direi che è una giornata storica, sono felicissimo perché mai nessuno era riuscito a realizzare un obiettivo così, approvare il Poc entro la fine del proprio mandato. Non è un successo mio, ma di tutti, lo condivido con tutta la maggioranza che ha votato per il Piano”.

“Oggi – prosegue Nardella – abbiamo dimostrato di essere responsabili e coerenti. Sono orgoglioso di questo risultato, abbiamo tenuto fede agli impegni. Il valore della coerenza e della responsabilità per i cittadini valgono più di ogni altra cosa”.

Sull’uscita dalla maggioranza di Firenze Democratica, ha spiegato Nardella, “non mi pare che sia una sorpresa, a giudicare dalle premesse. Ognuno si prende le proprie responsabilità di fronte ai cittadini. Per quanto ci riguarda, l’odio e il livore non ci appartiene, guardiamo con sorriso e speranza al futuro perché oggi è una grande città”. Sui rapporti con Iv “la politica è il terreno su cui si costruisce dialogo e futuro. Devo dire che l’astensione di Iv è stato un elemento politicamente significativo per quanto riguarda l’esito finale di questo Piano”.

Firenze, Alta Velocità: la talpa ‘Iris’ ha già scavato 700 metri

Il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani ha risposto in aula a un’interrogazione dei Irene Galletti del Movimento 5 Stelle. Secondo Giani “la talpa è arrivata sotto via Don Minzoni, superando il punto più critico, quello della superficie ferroviaria, senza problemi”

 700 metri sotto Firenze: è quanto ha scavto ad ora la ‘talpa’ Iris , superando il punto più critico senza problemi.Lo ha detto il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione “in merito agli effetti e in particolare alle deformazioni indotte sui fabbricati e sulle infrastrutture dallo scavo meccanizzato delle gallerie del passante di Firenze”, presentata da Irene Galletti (M5S).

Galletti, ricordando che alcuni residenti della zona attualmente interessata agli scavi dell’Alta velocità hanno segnalato “episodi di portoni di ingresso bloccati, porte degli appartamenti che non si aprono, crepe dei muri nelle case” aveva chiesto alla Giunta “quali azioni intenda richiedere ai soggetti competenti” per garantire nel tempo “preservazione delle strade, dei trasporti tranviari, dei servizi, l’incolumità delle persone, dei beni immobili, evitando aumenti di costi e contenziosi giudiziari”.

Giani ha spiegato che la talpa è arrivata sotto via Don Minzoni, superando il punto più critico, quello della superficie ferroviaria, senza problemi. “Se qualche cittadino ha riscontrato problemi sarà risarcito, una volta appurato che eventuali danni siano stati causati dallo scavo”.

Adesso il percorso proseguirà verso piazza della Libertà e viale Spartaco Lavagnini fino arrivare a viale Belfiore, scavando progressivamente sempre più in profondità fino ad arrivare a 22 metri. “Questo eviterà ripercussioni di ogni tipo” sostiene il presidente della Regione, che ha rivendicato “la validità di un’impostazione voluta dalla Regione Toscana”. “Ci troviamo davanti al più grande ammodernamento infrastrutturale di Firenze dal dopoguerra – ha detto ancora – che darà una nuova configurazione alla città spostando il baricentro del trasporto a nord-ovest e liberando dalla pressione il centro storico”.

Galletti ha detto di non condividere l’ottimismo di Giani. “Non sono così certa che tutto andrà bene” ha detto, spiegando che in viale Lavagnini dopo il primo tunnel la talpa ne dovrà essere scavato un altro di ritorno. “Le segnalazioni dei cittadini non possono essere ridotte a un fatto di eventuali risarcimenti – ha proseguito – e resto stupefatta quando i tecnici chiedono adesso di trovare eventuali accorgimenti per evitare problemi”.

Renzi: definitivo divorzio con Pd Firenze

“E’finita perché il Pd ha cambiato posizione rispetto al passato” dice Renzi alla Leopolda. Funaro: “rendiamo atto di quella che è la decisione che hanno preso. Noi già oggi abbiamo una coalizione ampia e solida. Il nostro obiettivo è lavorare nella città, con i cittadini”

A dispetto dell’ottimismo espresso ancora oggi dal Governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani, tra Italia Viva e Pd sembra rottura definitiva.  “Se col Pd fiorentino è proprio finita? Assolutamente sì, è finita perché il Pd ha cambiato posizione rispetto al passato. Il Pd di Firenze è il partito che fa cassa con le multe, a me questa cosa fa uscire di testa. Noi non tassiamo i cittadini. Una cosa è rispettare le regole, altra è tassare la gente”. ha detto il leader di Iv Matteo Renzi parlando a margine della Leopolda.

Le parole di Renzi pongono così definitivamente fine a ogni ipotesi di alleanza per le comunali a Firenze tra Iv e Pd. “Poi se la butti dal punto di vista della sicurezza stradale bene, ma allora questi soldi metteteli sulla sicurezza stradale”, ha aggiunto Renzi che è tornato anche sul tema del restyling dello stadio Franchi dove, ha ribadito, “è dal 2008 che io dico che si fa con i soldi dei privati. I soldi del contribuente vanno sulle scuole, sui parchi, sugli ospedali, sugli impianti sportivi in periferia se serve, sui teatri. Non vanno sullo stadio della Fiorentina: è soltanto una lista di esempi. Purtroppo ormai col Pd è andata in un altro modo”.

“Qui siamo alla Leopolda, come ormai accade da 15 anni e troviamo comunque la sala piena – ha poi affermato Renzi -. Ci sono tante persone che vogliono partecipare. Cosa vuol dire? Che la gente ha voglia di starci. Questo a Firenze significa scegliere Saccardi, una donna che non fa le multe per fare cassa, che non utilizza i soldi del contribuente per fare lo stadio, una donna che non ha mai consentito che morisse qualcuno di freddo a Firenze o che ci fossero le occupazioni come quella dell’ex Astor. Quindi una persona seria”.

“Alle polemiche” di Italia Viva “io rispondo con un sorriso, è così che mi riesce fare. Prendiamo atto di quella che è la decisione che hanno preso. Noi già oggi abbiamo una coalizione ampia e solida. Il nostro obiettivo è lavorare nella città, con i cittadini, incontrare i cittadini e costruire un progetto e una visione per la Firenze del domani, per governare questa città e combattere la destra. Se è ancora possibile una convergenza? Prendo atto di quello che è avvenuto”. A Renzi risponde con queste parole la candidata del centrosinistra alle prossime Comunali a Firenze Sara Funaro

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