8 marzo di soli uomini in Palazzo Vecchio, Forbes con 20 relatori

L’8 marzo solo maschi ad un evento in Palazzo Vecchio, è polemica – Critiche a Firenze per un evento a Palazzo Vecchio domani, giornata internazionale della donna, che vede però solo ospiti maschili.

L’iniziativa è la prima tappa del ‘Forbes italian excellence tour 2024’. I consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu fanno notare che l’evento “prevede solo uomini a parlare, nonostante si tenga l’8 marzo”, giorno della festa della donna, “a Palazzo Vecchio. Per fortuna che nella nostra città ci sono ‘Non una di meno’ e movimenti femministi e trans-femministi. Che spettacolo triste quello del nostro Comune, pronto a ospitare oltre 20 voci solo maschili”. “Chiederemo conto in aula – aggiungono – di come si stato possibile che il sindaco di Firenze si sia prestato a questa brutta immagine. Non pensiamo sia solo un inciampo, quante donne guidano le nostre partecipate?”. Critiche anche da Iv con le consigliere Mimma Dardano e Barbara Felleca: “Dopo i saluti istituzionali, parleranno quindi tantissime personalità di spessore – dichiarano in una nota -. Eccellenze, appunto: tutti uomini. L’8 marzo, festa della donna. Un bel messaggio davvero, quello che parte da Palazzo Vecchio: nel mondo delle eccellenze non c’è posto per le donne, che pure, nelle varie realtà rappresentate, esistono. Restiamo senza parole. Per fortuna, noi domani festeggeremo, insieme a tante donne e uomini l’8 marzo alla Leopolda”.

“Un panel sulle eccellenze italiane con soli uomini tra i relatori è, purtroppo, la fotografia di stereotipi e retaggi ancora molto diffusi e che, così, rischiano di rafforzarsi”, dichiara poi l’assessora regionale alle pari opportunità di Regione Toscana Alessandra Nardini.

Il Sindaco interviene ma con un commento e una soluzione che sembra proprio una toppa, dicendosi stupito,  sottolineando che l’evento non è stato organizzato dal Comune e che al suo posto come da programma, interverrà invece la vicesindaca Alessia Bettini.

Firenze, 8 marzo: dagli Uffizi a Palazzo Vecchio gratis per le donne

Musei di Firenze gratuiti per il pubblico femminile l’8 marzo, per la Giornata internazionale della donna.

Per le  Gallerie degli Uffizi, che  aderiscono al programma del ministero della Cultura per i musei statali in occasione della ricorrenza, l’ingresso sarà gratuito per tutte le donne alla Galleria delle Statue e delle Pitture, in Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli. Il complesso museale l’8 marzo lancerà poi simbolicamente sul proprio sito (www.uffizi.it/mostre-virtuali/storie-di-donne-nella-gioviana) una mostra tesa a valorizzare la presenza femminile nelle collezioni degli Uffizi: Storie di donne e potere tra Oriente e Occidente nella serie gioviana degli Uffizi, rassegna focalizzata sui volti di alcune donne illustri della storia selezionati dalla raccolta di ritratti della Galleria.

Tra i musei civici di Firenze  per l’intera giornata di venerdì prossimo apertura gratuita per le donne a Palazzo Vecchio, la Torre di Arnolfo (ma in caso di pioggia resterà chiusa al pubblico per motivi di sicurezza, sarà accessibile il camminamento di ronda), il Museo Novecento, il complesso monumentale di Santa Maria Novella, il Museo Stefano Bardini e Palazzo Medici Riccardi. A Palazzo Vecchio e al Museo Novecento saranno inoltre offerte occasioni di visita tutte al femminile: nel primo sarà possibile scoprire di più su due grandi donne del passato, la duchessa Eleonora de Toledo e la sua amica e poetessa Laura Battiferri.

Al Museo Novecento di Firenze,  invece, visitatrici e visitatori potranno avvicinare la figura dell’artista contemporanea Alessandra Ferrini, la cui mostra Unsettling Genealogies ha da poco aperto i battenti.

Per l’8 marzo ingresso gratuito per le donne anche nei musei del complesso del Bargello – che comprende anche Cappelle medicee, Orsanmichele, Palazzo Davanzati – che aderisce all’iniziativa promossa dal Mic. Ingresso gratuito anche al Santa Maria della Scala a Siena.

Ex ospedale Ognissanti verso cambio di destinazione per farne residenze

Ex ospedale Ognissanti verso cambio di destinazione per farne residenze – L’Asl Toscana centro, proprietaria dell’ex ospedale San Giovanni di Dio in borgo Ognissanti a Firenze, avrebbe incassato il via libera da parte di Palazzo Vecchio per il cambio di destinazione d’uso della trecentesca struttura posta nel centro della città, aprendo al residenziale.

Mossa, come riporta oggi l’edizione fiorentina de La Repubblica, che permetterebbe all’Azienda sanitaria di vendere il prestigioso immobile, dotato anche di un ingresso monumentale con doppia scala, non come struttura sanitaria, per la quale non ha trovato acquirenti, ma con altre destinazioni, come appunto quella residenziale.

Fondato da un parente di Amerigo Vespucci, il vecchio ospedale sarebbe stato donato all’Asl con il vincolo di usarlo per attività sanitaria. Ma la stessa azienda sanitaria avrebbe chiesto una consulenza riguardo alla reale esistenza di tale vincolo, scoprendo che in realtà non c’è alcun obbligo di destinazione. Alla luce di questo, l’Asl avrebbe presentato un’osservazione al piano operativo comunale (Poc) per il cambio di destinazione.

In una nota Palazzo Vecchio precisa che “la scheda di trasformazione è stata oggetto di un lungo dibattito in Giunta: nessuno ha mai parlato o pensato a residenze di lusso o a ostelli, che peraltro sono vietati nell’area del centro. La giunta ha sempre ribadito che nell’area centrale della città, in linea con i provvedimenti sul blocco degli Airbnb, degli alberghi e degli studentati nel centro storico, è necessario mantenere e rafforzare la presenza non solo della residenza ma anche dei servizi alla residenza. Da qui la previsione della destinazione urbanistica nella scheda relativa a quel complesso”.

“Abbiamo preso contatti anche con la stessa Asl e le realtà del territorio – si legge ancora – per individuare funzioni e destinazioni che possono essere compatibili con questa nuova visione della città. Una proposta che stiamo vagliando è quella di richiedere di destinare le residenze che verranno ricavate lungo il fronte stradale a patrimonio pubblico, in modo da incrementare lo stock di abitazioni da mettere a disposizione per i cittadini secondo il modello dei social housing con riferimento particolare ai giovani”.

In una nota, l’assessora comunale e candidata sindaco del Pd a Firenze Sara Funaro sottolinea: “La città ha bisogno di fare spazio alle persone che la vivono, di offrire case accessibili a chi vuole costruirsi un futuro a Firenze, a partire da giovani e famiglie. Dall’immobile che ha ospitato l’ex ospedale di Borgo Ognissanti può partire un percorso che metta al centro residenza e servizi per i cittadini e che possa dare risposte alle sfide che abbiamo di fronte. A Firenze vogliamo spazi per una città vivibile per tutti e tutte”.

“Oggi leggiamo che una nuova scheda del poc che è stata inserita prevede che all’ex ospedale di San Giovanni di Dio in Borgo Ognissanti saranno fatte residenze private, previa quindi alienazione di questo immobile pubblico.
Gli spazi pubblici del centro storico oggi più che mai devono essere messi a disposizione di chi ci abita per funzioni utili. Anche così riusciamo a rendere più attrattivo il centro per I residenti”, scrive invece in un lungo post sui social Cecilia Del Re promotrice della lista civica Firenze democratica.

Da oggi Schmidt è cittadino italiano

Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt  oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio ha ricevuto la cittadinanza italiana.  Nardella non c’era…

“Dalla mezzanotte sarò cittadino italiano, questa con me è la Costituzione della Repubblica. Il sindaco non c’era, ma c’era un funzionario molto simpatico, efficace, efficiente, con la doppia cittadinanza svizzera e italiana. Ho iniziato questo percorso ormai quasi cinque anni fa, subito dopo la mia riconferma quando ho deciso di non andare in Austria”. Lo ha dichiarato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt  che oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio ha ricevuto la cittadinanza italiana. “È durato più a lungo rispetto al previsto, è coinciso con la pandemia, avevo bisogno di tante carte nei tanti luoghi dove ho vissuto e questi in genere scadevano in sei mesi” ha aggiunto Schmidt.

“Non ho sentito il sindaco. Ho letto che lui ha dichiarato più volte ai giornali che con me non voleva parlare perché ero un semplice funzionario. Io al contrario ho iniziato la mia vita come funzionario, ora sono un dirigente dello Stato, parlo con tutti, con i funzionari, con gli assistenti. Mi ha fatto molto piacere di avere un funzionario così competente del Comune di Firenze davanti a me” dichiarato ancora  Schmidt che è di origine tedesca. il direttore degli uffizi ha poi precisato che  le carte in regola per candidarsi a sindaco le aveva anche prima di oggi in quanto cittadino comunitario. “E ora mi prenderò un caffè”, ha detto, come primo gesto da italiano.

“Io sono appassionato d’Italia, di cultura italiana”, ha anche detto Eike Schmidt parlando coi giornalisti dopo aver ricevuto la cittadinanza italiana in Palazzo Vecchio. Sulla candidatura a sindaco per il centrodestra “deciderò a gennaio. Potrebbe essere un sì o un no, non lo escludo ma non lo confermo nemmeno”. Sul come festeggerà, “al mio interno sto già festeggiando, poi mia moglie ha organizzato una festa con amici, parenti”, anche dichiarato.

“Sono molto felice e fiero di essere concittadino di personalità grandi come Dante Alighieri, San Francesco, San Tommaso, Benedetto Croce, nel mio campo Luigi Lanzi, Antonio Paolucci – ha aggiunto -. L’Italia ha anche la tradizione di Roma antica: sono anche concittadino di Giulio Cesare, Virgilio, Properzio. In questo momento nemmeno durante la notte penso a una vita lontana dall’arte, ho l’arte nel cuore”. Sullo stadio Artemio Franchi di Firenze e il restyling “essendo parte della commissione che ha lavorato e ha avuto il compito di valutare i progetti in base a un capitolato molto preciso non posso esprimere altro” se non “che sono pienamente d’accordo con la scelta collettiva della commissione, altrimenti avrei dovuto dimettermi”. Schmidt ha anche risposto a chi gli chiedeva un giudizio sulla città di Napoli, altra opzione in ballo per il suo futuro da direttore museale: “Mi è sempre piaciuto, soprattutto il golfo di Napoli. Il golfo è bellissimo ma Firenze è altrettanto bella”.

Giani: “non sono candidato a sindaco di Firenze, continuerò a fare il presidente della Regione”

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si tira fuori (per ora?) dalla contesa per Palazzo Vecchio dopo i malumori tra gli amministratori generati dalle voci sul suo nome come candidato del centrosinistra.

Da ‘è ancora presto’ a ‘non sono candidato’ nel giro di poche ore.  il presidente della regione Toscana Eugenio Giani sceglie di tirarsi fuori dalla ridda di nomi per palazzo Vecchio in vista della definizione della candidatura del centrosinistra.“Preciso con estrema chiarezza che io non sono candidato” a sindaco di Firenze, “che svolgo il ruolo di presidente della Regione, e continuerò a svolgerlo con l’applicazione e la dedizione con cui l’ho fatto e lo faccio oggi”  ha affermato Giani

“Devo dire che mi ha fatto comunque piacere – ha proseguito Giani  – ricevere tanti attestazioni di stima, di affetto e, come dire, quasi di aspettativa e speranza. Io ho detto che lavorare per Firenze, per le persone che amano questa città e che mi hanno espresso attestazioni di stima, lo faccio bene da presidente della Regione”.

Stamani, ha spiegato Giani, “ero a Certaldo dove abbiamo inaugurato un bel intervento di riqualificazione urbana per otto appartamenti di edilizia residenziale pubblica; qui siamo a parlare di cultura nel centro della Toscana, tra Fucecchio, San Miniato e Montalcino; stasera sarò a Castelnuovo Garfagnana per l’esercitazione di Protezione Civile sugli interventi verso le persone fragili. Quindi anche il mio comportamento dimostra che sono totalmente impegnato in tutta la Toscana”. 

Una mossa  tattica in attesa che si plachino le polemiche? Vedremo intanto oggi sul tema è intervenuto anche il deputato PD Federico Gianassi, ex assessore a Firenze , a sua volta indicato come possibile nome per la sindacatura.

“Nel 2024 siamo chiamati al voto nelle tre città più popolose della Toscana, Firenze, Prato, Livorno e tanti altri comuni importanti: è una sfida già molto complessa, non è opportuno aprirne una ulteriore in Regione Toscana che andrà al voto l’anno successivo”.ha affermato  Gianassi.

“Condivido le parole quindi del presidente Giani quando ha detto ‘sono qui a fare il presidente della Regione, e resto a fare il presidente’, devo dire anche che noi tutti dobbiamo aiutarlo per portare a compimento il suo mandato”, ha aggiunto Gianassi, il cui nome è stato oggetto di indiscrezioni relative a una possibile candidatura come sindaco di Firenze: “Sono stato eletto a Roma – ha detto -, ho vinto il collegio uninominale, uno dei pochi che il Pd ha vinto in rappresentanza della comunità democratica fiorentina. Quindi a Roma cerco di svolgere al meglio il lavoro”.

Firenze, turismo: in estate +7%, tornano gli statunitensi in calo gli italiani

È quanto emerge dalla rielaborazione dei dati provvisori della Città metropolitana di Firenze realizzata dal Centro studi turistici. Intanto sono circa 33mila le Firenze card vendute, prevalentemente online, nei primi otto mesi del 2023: si tratta del pass museale ufficiale per scoprire Firenze e l’area metropolitana e comprende in totale 58 musei

Non siamo ancora ai valori precovid,  ma  oramai quasi. Il turismo a Firenze e nell’area metropolitana è cresciuto, con il +7% di presenze rispetto all’anno scorso: merito delle presenze straniere che toccano quasi il 90%, con Stati Uniti, Australia e Canada a trainare le visite. Se gli stranieri aumentano, si registra un calo della componente italiana, probabilmente condizionata dall’aumento dell’inflazione e dalle prolungate ondate di calore che hanno orientato verso le aree costiere o di montagna.

Secondo le stime, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, il periodo estivo nell’area fiorentina chiude con un +8,3% di arrivi e +6,9% di presenze rispetto al 2022. In valori assoluti gli arrivi nelle strutture ricettive sarebbero oltre 1,9 milioni, mentre i pernottamenti salirebbero a oltre 4,6 milioni, cioè circa 299 mila in più. Il calo degli italiani segna -20,1% (162mila presenze in meno), mentre un trend opposto emerge per gli stranieri che aumentano del +13% (oltre 460mila in più).

A Firenze, tra giugno e settembre, sono arrivati circa 1,5 milioni di turisti, mentre le presenze sono salite ad oltre 3,4 milioni. Il numero dei pernottamenti degli italiani diminuisce del 24,3% (circa 125 mila in meno) e quelli degli stranieri aumentano del +13,3% (circa 360 mila in più). In crescita anche i flussi nei comuni dell’area fiorentina. “I dati e le elaborazioni ci confermano un trend importante – afferma la vicesindaca e assessora al Turismo Alessia Bettini -, che vede in crescita non solo la città di Firenze, ma tutti i comuni dell’area fiorentina”.

Sono circa 33mila le Firenze card vendute, prevalentemente online, nei primi otto mesi del 2023: si tratta del pass museale ufficiale per scoprire Firenze e l’area metropolitana e comprende in totale 58 musei. Delle 33mila card, 5mila sono le ‘Restart’, la cui attivazione permette una proroga di 48 ore dalla scadenza della prima sottoscrizione, in modo da offrire ai visitatori più tempo per visitare ciò che non si è potuto vedere. Inoltre, si spiega in una nota di Palazzo Vecchio, oltre l’80% delle tessere vendute sono col modello ‘5 giorni’: il visitatore che soggiorna in città non solo tre giorni ma fino a cinque, ha la possibilità di riattivare la card online senza alcun costo per altre 48 ore e utilizzarla quindi per visitare altri musei, oppure di riattivare la Card entro un anno in una successiva visita in città.

Nel dettaglio, gli acquirenti della Firenze Card provengono per il 24% dall’Italia e per il 76% dal resto del mondo (di cui si segnala il 21% dagli Stati Uniti). “La possibilità di estendere gratuitamente i vantaggi della card ha portato ad una crescita esponenziale delle Restart richieste e attivate dagli utenti – afferma la vicesindaca e assessora alla cultura e al turismo Alessia Bettini -. Una conferma anche del fatto che il turismo internazionale sta tornando nei musei; soprattutto quello statunitense ma anche Paesi storicamente di riferimento come il Giappone sono tornati ad affluire nei nostri musei.

Le prospettive della Card sono importanti: stiamo lavorando ad alcune innovazioni con nuove funzionalità, ma anche per semplificare ancora di più il processo di acquisto, fino all’inserimento della possibilità di prenotazione e al lancio di una app”.

Exit mobile version