Pisa: parenti e amici della psichiatra aggredita in veglia davanti all’ospedale

All’iniziativa hanno preso parte anche il sindaco di Pisa, Michele Conti, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, ed esponenti delle forze politiche cittadine. All’inferriata è stato esposto uno striscione bianco con la scritta “Barbara siamo con te” e il disegno di un cuore.

“Non ci sono parole per descrivere il dolore e lo sconcerto di fronte alla brutale aggressione a Barbara Capovani, un bravissimo medico psichiatra. Spero che le forze dell’ordine riescano al più presto ad assicurare alla giustizia il responsabile di questo gravissimo atto” lo ha dichiarato il sindaco di Pisa, intervenendo al presidio fuori dall’ospedale di Cisanello dove un  centinaio di persone si sono radunate nel pomeriggio  per esprimere vicinanza alla famiglia di Barbara Capovani, la psichiatra di 55 anni aggredita da un uomo, che è tuttora ricercato, davanti alla Psichiatria territoriale e ridotta in fin di vita.

“Esprimo a nome di tutta la città di Pisa il dolore e la forte vicinanza alla famiglia, ad amici e colleghi di Barbara, invitando tutta la nostra comunità a un momento di silenzio e raccoglimento nella speranza di un possibile miglioramento delle sue condizioni” ha aggiunto conti.

“Sbigottimento, dolore e incredulità”, sono stati invece espressi dalla sezione  della Federazione dei medici di medicina generale di Pisa  che aggiunge: “Se l’aggressione fosse in relazione all’attività professionale della dottoressa, saremmo di fronte ad un ennesimo, gravissimo episodio di violenza a danno di medici e operatori sanitari: occorrono misure concrete che prevengano o almeno riducano il rischio che episodi del genere possano verificarsi”. “E’ necessario – concludono i segretari provinciale e comunale del Pd, Oreste Sabatino e Andrea Ferrante – che medici e personale siano maggiormente tutelati, non è accettabile quanto avvenuto e si deve agire affinché non si ripetano fatti così sconvolgenti”.

Turista olandese, seduto sotto le mura, muore schiacciato da furgone

Lucca, un turista olandese di 48 anni è morto a causa delle ferite riportate in seguito ad un incidente, avvenuto sabato pomeriggio, nel quale l’uomo è stato investito mentre era seduto a ridosso delle mura della città toscana.

Secondo quanto ricostruito dai vigili urbani il malcapitato turista olandese, sarebbe rimasto schiacciato da un furgoncino che stava facendo manovra nella zona sotto le mura urbane di fronte a Porta Santa Maria.

Sempre secondo una prima ricostruzione, l’uomo era seduto oppure sdraiato in terra a ridosso delle mura, a prendere il sole o a riposarsi, quando un furgoncino in manovra, guidato da una donna che non si accorgeva della presenza del turista, lo travolgeva cusandogli delle gravi ferite da schiacciamento.

Nonostante sul posto sia arrivata tempestivamente l’ambulanza con infermiere a bordo della Misericordia di Lucca, e nonostante il trasporto d’urgenza, in codice rosso, all’ospedale San Luca di Lucca mentre si stava organizzando il trasferimento con l’elisoccorso, vista la gravità delle condizioni, all, l’uomo è morto al nosocomio lucchese.

Sotto choc, dopo essersi resa conto di quanto era accaduto, la donna che ha causato l’incidente.

Sul posto sono accorsi gli agenti della polizia municipale che hanno effettuato i rilevamenti del caso ed ascoltato i testimoni per cercare di ricostruire la vicenda e la dinamica del mortale incidente.

Domani Rossi da Conte: “Sbloccare lavori ospedale Cisanello”

All’inizio di febbraio il Tar ha bloccato l’aggiudicazione dei lavori al vincitore della gara perché non ha rispettato la clausola di segretezza.

“Al presidente del Consiglio domani porrò la questione della necessità di non attendere la fine dei contenziosi legali che riguardano la realizzazione di grandi opere pubbliche. Il Governo deve trovare una soluzione perché le ragioni del pubblico siano tutelate e si possa procedere con i lavori. Gli interessi delle imprese sono sempre legittimi, ma sono comunque interessi privati. A noi non importa chi effettuerà i lavori quanto che possano essere fatti nei tempi previsti. E che i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di Pisa siano sbloccati. Chiederò a Giuseppe Conte di trovare una soluzione per casi come questo. Occorre concertare tra Stato e Regioni per quali opere l’interesse pubblico deve prevalere su quello privato. E l’interesse pubblico è che si possa procedere con la realizzazione di grandi e fondamenta li opere, senza ritardi e senza costi aggiuntivi dovuti al prolungarsi dei tempi”.

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi nel corso del briefing che ha avuto presso la Presidenza della Regione, in Palazzo Strozzi Sacrati, con i giornalisti.

Il presidente Rossi ha citato il caso dell’ospedale di Cisanello, a Pisa, dove sono previsti lavori per oltre 1 miliardo di euro. All’inizio di febbraio il Tar ha bloccato l’aggiudicazione dei lavori al vincitore della gara perché non ha rispettato la clausola che impone di tenere segreto il nome del Real Estate Manager e avrebbe fornito indicazioni errate su questa figura e sul responsabile del progetto.

Anche la seconda arrivata, autrice del ricorso al giudice amministrativo, avrebbe violato la clusola di segretezza. Quindi per il Tar anch’essa dovrebbe essere esclusa e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana dovrebbe assegnare i lavori alla terza classificata.

In attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, l’AOUP sta procedendo ai controlli anche su questa, ma i tempi di aggiudicazione dei lavori non si preannunciano brevi.

Esplode casa a Cerreto Guidi, tre feriti

Tre persone sono rimaste ferite nell’esplosione, innescata da un incendio, che si è verificata questa notte, intorno alle 2, in un’abitazione a Cerreto Guidi (Firenze), in via San Vito.

La casa è parzialmente crollata. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco di Empoli (Firenze), intervenuti insieme al personale sanitario del 118 e ai carabinieri. I tre feriti sono un’anziana, il fratello e la figlia della donna: tutti avrebbero riportato ustioni. Due sono stati trasportati al pronto soccorso di Empoli, il più grave all’ospedale Cisanello di Pisa. Ancora in corso di accertamento le cause dell’incendio e della successiva esplosione.

Secondo quanto appreso, il primo a dare l’allarme dell’esplosione della bombola di Gpl sarebbe stato un carabiniere fuori dal servizio, vicino di casa delle tre persone coinvolte, intervenuto già nei primi momenti in loro soccorso.

L’uomo, infatti, avrebbe collaborato, assieme ai vigili del fuoco nei minuti successivi, per far uscire le persone dall’appartamento in fiamme. In particolare è stata difficoltosa l’operazione di salvataggio della signora più anziana, in quanto affetta da problemi di deambulazione.

Un altro appartamento, oltre a quello interessato dall’incendio, è stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco a causa dell’esplosione di gas gpl la notte scorsa in un edificio di Cerreto Guidi (Firenze) dove tre persone sono rimaste ferite riportando anche ustioni.

La seconda abitazione inagibile si trova, si apprende dai pompieri, al piano superiore rispetto al punto dove sono successi i fatti. In mattinata il sindaco di Cerreto Guidi Simona Rossetti ha effettuato a sua volta un sopralluogo in località San Zio dove è avvenuto lo scoppio.

“Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto – ha commentato Rossetti in un comunicato – Come amministrazione comunale esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari dei feriti e ci siamo messi a disposizione per ogni necessità che possano avere”.

Inso si aggiudica gara ospedale Pisa

Il valore dell’immobile è stimato attorno ai 380 milioni. Il progetto prevede la riorganizzazione dell’intero complesso ospedaliero universitario di Cisanello e il trasferimento delle funzioni tuttora collocate nel presidio di Santa Chiara.

L’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa ha deliberato oggi l’aggiudicazione della gara per il completamento dell’ospedale di Cisanello a favore di Inso Spa. L’offerta presentata da Inso, in raggruppamento con Consorzio Integra e Gemmo, è risultata migliore rispetto ad altri tre concorrenti. Il valore economico dell’appalto ammonta a 380 milioni di euro di cui circa 238 milioni per opere propedeutiche e lavori di costruzione, ai quali si aggiungono opere e servizi complementari nonché i ricavi derivanti da attività di manutenzione per un periodo di nove anni. Inoltre, l’operazione prevede l’acquisto e la valorizzazione immobiliare del complesso monumentale di Santa Chiara.

Il progetto prevede la riorganizzazione dell’intero complesso ospedaliero universitario di Cisanello e il trasferimento delle funzioni tuttora collocate nel presidio di Santa Chiara. Verranno realizzati nuovi edifici ad uso sanitario e didattico per una superficie totale di circa 200.000 metri quadrati. In tutto i nuovi posti letto a disposizione dell’ospedale saranno circa 800. I lavori verranno completati in quattro anni. Ora, entro 60 giorni dall’aggiudicazione, è attesa la firma del contratto per le opere propedeutiche, una volta completate le quali avverrà la sottoscrizione del contratto principale. “Siamo molto soddisfatti di questo risultato – dichiara l’ad di Inso Fabrizio Pucciarelli – che conferma la nostra capacità nello sviluppo dei grandi interventi per il settore sanitario e va a completare un periodo particolarmente proficuo dal punto di vista commerciale, con un lungo elenco di progetti ospedalieri acquisiti, tra i quali l’Ospedale di Fontainebleau in Francia, l’Ospedale Chillan in Cile e la Città della Salute di Milano”.

Cambio sesso con microchirurgia, primi due casi in Toscana

Gli interventi, realizzati agli ospedali di Careggi e Pisa, sono entrambi andati a buon fine. La tecnica potrà essere usata anche  per chi ha subito tumori o traumi

Per la prima volta in Toscana è stato eseguito un intervento di cambio di sesso, da donna a uomo, con tecnica microchirurgica di prelievo di lembo dal braccio e ricostruzione degli attributi maschili, con tutte le funzionalità ad esso connesse. Due i due pazienti operati, il primo all’ospedale Cisanello di Pisa il 16 novembre, l’altro a Careggi, a Firenze, il giorno dopo: entrambi, spiega una nota congiunta delle due Aou, “sono in buone condizioni e hanno completato un percorso assistenziale realizzato grazie all’accordo tra le due aziende ospedaliere nella definizione del ‘percorso diagnostico-terapeutico sulla disforia di genere’ iniziato a gennaio scorso dall’ equipe pisana e poi da quella fiorentina.

La tecnica impiegata, è stato ancora spiegato, “può essere necessaria anche per ricostruzioni a seguito di tumori o grandi traumi: il carcinoma del pene colpisce circa un maschio 1 ogni 100.000 nei paesi occidentali e a questo si aggiungono le patologie oncologiche con possibile metastasi peniena”.

L’intervento di conversione ginoandroide (da donna a uomo), si spiega dalle due Aou, “comporta il prelievo di un lembo di cute vascolarizzato dal braccio con annessa arteria, vene e i nervi. Questo lembo viene poi configurato con le fattezze di un organo maschile con uretra e collegato al pube del paziente insieme alle strutture vascolari e nervose. Oltre ai risultati estetici superiori rispetto alle altre tecniche, questa procedura permette al paziente di urinare in stazione eretta e di avere rapporti sessuali con la relativa funzionalità sensoriale”.

I due interventi hanno avuto una durata di circa 6 ore grazie all’utilizzo di una doppia equipe – quella diretta a Pisa da Girolamo Morelli e a Careggi dalle cliniche urologiche di Marco Carini e Sergio Serni, con la tutorship di Giulio Garaffa dell’University college hospital di Londra, centro di eccellenza per questa particolare chirurgia – che ha permesso di eseguire contemporaneamente il prelievo e l’autotrapianto di tessuti nelle varie parti anatomiche interessate.

Per la prima volta, si rileva infine, due aziende ospedaliero-universitarie, grazie al supporto anche della componente amministrativa dei due ospedali, “si sono unite in un reciproco scambio di mezzi ed esperienze per offrire un percorso potenziato nel trattamento di una condizione per troppo tempo sottovalutata, consentendo lo spostamento non dei pazienti bensì dell’equipe chirurgica. L’Aoup grazie alla istituzione del percorso ‘Disforia di genere’ sta diventando il primo centro in Italia come numero di interventi l’anno. Con la collaborazione creata con Careggi si raggiungono 40-50 interventi/anno. L’Aoup inoltre è la prima in Italia ad eseguire interventi di colon vaginoplastica”.

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