D.I.Y Firenze Fest 2019 – 3° edizione

La migliore musica fiorentina al D.I.Y Firenze Fest 2019, venerdì 20 settembre dalle ore 18.00 al Titty Twister di Firenze. Scopri la line up!

LO-FI Management & Booking & Rock Contest Controradio presentano: DIY FIRENZE FEST. Dalle 18.00 alle 04.00 Musica, esposizioni artistiche, street food e dj set

PROGRAMMA:

Redtree Groove
I Redtree Groove sono un giovane gruppo fiorentino nato all’inizio dell’estate 2015 dall’incontro tra Dylan Lorimer (producer e cantante) e Martino Catalani (bassista e cantante). Si aggregano Lorenzo Niccolai alla batteria poco dopo la formazione della band, e Niccolò Frassinetti alla chitarra nel Gennaio 2018.
Il gruppo è stato selezionato fra i tre gruppi finalisti del contest “Premio Musica Futura città di Arezzo 2018” e ha suonato sul palco del Mengo Music Fest aprendo al concerto di Gemitaiz. I Redtree Groove sono vincitori del contest per band emergenti del Rock è Tratto 2018 aprendo durante la serata conclusiva dell’evento ai concerti di Casino Royale e Andrea Laszlo De Simone.
“Un Groove solido e robusto le cui radici affondano nel fertile terreno della Black Music. A coronare il tutto calde e taglienti melodie vocali si arrampicano agilmente su un groviglio di synth e chitarre.”

God of the Basement
I God of the Basement nascono nel 2016 in una Firenze che sognava la Lousiana, la California e il Sud America assieme. Si ispirano a storie di rituali esoterici, voodoo e tutte quelle diavolerie e racconti di occulto che permeano la loro città. Ne fuoriesce un sound che ammicca ai più grandi generi di nicchia, trasformandoli in un moderno pop internazionale: chitarre polverose e desertiche dai giri blues e funky, basso frizzato, ritmica ipnotica.

Handshake
Handshake è un progetto space rock: testi in lingua inglese, tanta energia e coinvolgimento emotivo sono le parole chiave di questa esperienza.
Nel 2017 esce il primo EP “Handshake”, presentato alla prima edizione del nostro festival, che li porta al terzo posto del Rock Contest Controradio e a vincere nel 2017 Il Rock è Tratto Festival.

⁄handlogic
Gli ⁄handlogic sono probabilmente il progetto alternative pop più interessante e coraggioso dell’attuale panorama discografico italiano. Il loro EP d’esordio è stato accolto con grande entusiasmo da critica ed addetti ai lavori. Proclamati vincitori del Controradio Rock Contest 2016 da una giura composta tra gli altri da Verdena, IOSONOUNCANE e colapesce, cominciano ad esibirsi negli studi Rai di Stereonotte e Babylon. Attraversano tutta la penisola con feedback notevoli da parte di tutti per poi approdare a Woodworm Label, che decide di produrre il loro nuovo, bellissimo album Nobodypanic. Tour in collaborazione con gli amici di Rocketta.

Finister
Uscito l’album “Please, Take Your Time” ad ottobre 2018, la band ha iniziato un tour in tutta Italia e tornerà a Firenze proprio al D.I.Y. Firenze Fest!La band ha condiviso il palco con artisti come: The Kooks, The Prodigy, Manu Chao, Official Motörhead, Marco Mengoni, Salmo, Motta, Irene Grandi e ha collezionato esperienze live in Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Olanda, Belgio e Serbia.

DJ SET // 20.30-21.30 & 01.00-04.00 //

DJ CrazyD
Progetto che nasce nel 2012 e ha come protagonista un giovane Davide Dabo Bagni di appena 14 anni. Inizia nelle feste studentesche per poi sbarcare nel mondo del clubbin’ che abbandonerà solo 5 anni dopo. La passione che lo lega alla musica è però molto più duratura: all’età di 9 anni inizia a prendere lezioni di batteria e da qui i suoi orizzonti musicali passano oltre i grandi classici del rock ascoltati in famiglia (Pink Floyd, Beatles, King Crimson) per abbracciare un panorama prima più elettronico e poi maggiormente hip-hop. Dopo aver lasciato il mondo delle discoteche preferisce concentrare le sue capacità nel costruire dj set dall’ambiente rilassato e frizzante, appetibile a tutti, passando da tracce molto ricercate a brani capisaldi della cultura pop.

ESPOSIZIONI ARTISTICHE:

NIAN
Pittrice fiorentina che, dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze, si avvicina all’arte di strada e comincia così un suo particolare e unico percorso con personaggi coloratissimi che coprono i muri di Firenze e dintorni.

Rmogrl Ottantunoventi
è un artista fiorentino che abbraccia tutte le maggiori discipline: dalla pittura, ai murales, fino alla scultura.
Riconoscibile per la tecnica geometrica e astratta con cui rappresenta le proprie opere.

Exit Enter
Exit Enter è uno street artist famoso in tutta Europa grazie ai suoi personaggi stilizzati che appaiono in tutte le città principali!

Ninjaz Numa Crew
Writer e street artist fiorentino attivo su tutto il territorio italiano da più di 10 anni, vanta collaborazioni col comune di Firenze per la realizzazione di diversi murales di grandi dimensioni, come quello alla fortezza da basso. Inoltre è il frontman della NUMA CREW che da anni gira i festival di tutta Europa esportando il rap è l hip hop italiano.

Bue2530
Bue2530 è uno dei migliori writer e Street artist di tutto il panorama italiano. Dopo anni di attività in tutta la penisola comincia a fare tatuaggi presso il Lacrima Nera Tattoo Saloon a Firenze, studio nel quale si riuniscono i migliori tatuatori. Bue si distingue subito per la sua incredibile tecnica e per l originalità dei suoi disegni.

INGRESSO:
Prevendita → 10 euro + birra
All’ingresso → 10 euro . INFO

TRUCK FOOD: Borgo 20 (schiacciateria) & Diorama (lampredotto)

SPONSORED BY: Carlsberg, Nove 7, Blue Moon Rec Studio

MEDIA PARTNER: Controradio Firenze

“La bottega dei falsautori – il grande bluff della musica pop” l’intervista all’autore Fabrizio Basciano

“La bottega dei falsautori. Il grande bluff della musica pop” (Arcana). Intervista all’autore Fabrizio Basciano a cura di Giustina Terenzi

La canzone è la forma d’arte più fruita in assoluto: brevità e immediatezza la rendono accessibile più di qualsiasi altra forma musicale. Chiunque è stato appassionato, nel corso della sua esistenza, anche solo di una singola canzone, “autore”, album o genere di musica leggera; chiunque si è trovato a pronunciare frasi come «mi piace molto la musica di Renato Zero», «sono un grande fan della musica di Gianni Morandi», «non vivrei senza la musica di Claudio Baglioni», «la musica di Roberto Vecchioni è pura poesia», e così via. Ebbene, buona parte di quello che abbiamo sempre pensato essere il prodotto della penna o della mente dei nostri beniamini è in realtà totalmente o parzialmente riferibile a veri e propri ghost writer, o, meglio ancora, ghost composer, compositori fantasma il cui lavoro viene menzionato, per una semplice questione di diritti d’autore, nei minuscoli credits sul retro dei CD. E oggi che il CD non esiste quasi più, oggi che quasi tutta la musica che ascoltiamo è digitale, i nomi di quei compositori fantasma, noti nel gergo come arrangiatori o produttori musicali, non compaiono da nessuna parte. «La bottega dei falsautori» si rivolge dunque al grande pubblico della canzone leggera con l’intento di dare a Cesare quel che è di Cesare, andando così a colmare un’enorme lacuna che media e critici di settore continuano ad alimentare. Un vero e proprio sondaggio, presente in apertura del libro, documenta numericamente un’enorme distorsione percettiva che impedisce di possedere, costruire, maneggiare, conoscere una vera storia della musica leggera, una versione autentica e non totalmente falsata del percorso che l’arte del suono ha avuto da un secolo a questa parte. «La bottega dei falsautori» è qui per questo motivo, per fare chiarezza in un mondo che di chiaro ha le sole luci della ribalta. Presentazione di Marco Travaglio, prefazione di Elvidio Surian e post di Federico Capitoni.

ASCOLTA L’INTERVISTA

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/04/fabrizio-basciano-la-bottega-dei-falsautori-.mp3?_=1

Autonomia musicale, la rassegna di musica live a Prato

Da sabato 27 ottobre 2019 riparte Autonomia musicale, la rassegna di musica live in scena al Camelot 3.0 di Prato (via Santo Stefano 20, Prato) fino a maggio 2019.

Per il terzo anno Autonomia Musicale, la rassegna di musica live diretta da Millessei dischi, etichetta discografica pratese che la scorsa estate ha organizzato Hemp Revolution Music Festival ad Ex Fabrica con la collaborazione della Compagnia TPO e del Camelot 3.0, portando a Prato artisti del calibro di Andrea Laszlo de Simone, Alfio Antico e I Camillas.

La rassegna prevede un concerto a settimana fino a maggio 2019: 30 concerti di musica originale del panorama underground prodotta da artisti italiani e stranieri. Ingresso sempre libero e inizio live fissato non più tardi delle 22.30, per non andare oltre la mezzanotte.

I protagonisti saranno per lo più band del panorama nazionale e internazionale, con particolare attenzione a proposte attive nella produzione discografica e di tour nazionali e internazionali. Oltre a proposte “straniere” ci sarà spazio per artisti locali nelle serate de La notte dei Sigari: un modo per far conoscere e apprezzare la realtà musicale del nostro territorio.

Di seguito il programma di Ottobre/ Novembre:

  • Sabato 27 ottobre – Lame (noise/punk) da Torino

  • Venerdì 2 novembre – La notte dei Sigari / Tabacco da Siena

  • Venerì 9 novembre – La notte dei Sigari / Ask The White da Cortona

  • Venerdì 16 novembre – She Said What!? (punk) da Genova

  • Venerdì 23 novembre – Elli de Mon (blues/garage) da Vicenza

  • Venerdì 30 novembre – John Canoe (garage/surf) da RomaINFO

Addio a Malcolm Young degli AC/DC

E’ morto Malcolm Young chitarrista, fondatore, motore e anima musicale degli AC/DC. Si era ritirato dalle scene nel 2014 per gravi problemi di salute.

“È con una profonda tristezza nel cuore che annunciamo la morte di Malcolm Young”. Così gli Ac/Dc danno sul sito e sui social la notizia della scomparsa del co-fondatore della band, fratello di Angus. “Ha sofferto per anni di demenza e se ne è andato in pace, circondato dalla sua famiglia”.

“Con grande dedizione e impegno, è stato la forza trainante del gruppo – si legge in un messaggio del fratello Angus – Come chitarrista, compositore e visionario, è stato un perfezionista e un uomo unico. Ha sempre tenuto duro e ha detto e fatto esattamente quello che voleva. La sua lealtà verso i fan è stata insuperabile. Come fratello, è difficile esprimere a parole quello che ha significato per me, il legame che avevamo era unico e molto speciale. Lascia un’eredità enorme che vivrà per sempre”

Australiano ma nato in Scozia, Malcolm formò la band con il fratello più piccolo Angus quando avevano 20 e 18 anni, insieme al cantante Dave Evans, licenziato poi nel 1974 per assumere Bon Scott. Young ha lasciato gli AC/DC nel mese di aprile 2014 per sottoporsi ad un trattamento per la demenza senile , e successivamente il management della band ha annunciato il suo ritiro permanente. Si è spento il 18 novembre 2017 all’età di 64 anni.

AC/DC - Hells Bells (Official Video)

Paolo Benvegnu’ a teatro. “H3+, Dai primordi della Terra al mondo vegetale”

Nello spettacolo “H3+”, accanto al teatrino di marionette, una autentica stanza delle meraviglie, le canzoni del disco omonimo, i brani degli altri due album della trilogia “con l’H” di Benvegnù, “Earth Hotel” ed “Hermann”, e un registratore, con il racconto di quello che è stato, quello che è e quello che sarà. Il tour a partire da sabato 18 novembre

Paolo Benvegnù è uno degli autori più importanti del panorama italiano, fondatore degli Scisma, vanta una lunga e fortunata carriera da solista: i suoi pezzi, che hanno lasciato il segno nella storia della canzone italiana, sono stati reinterpretati da artisti come Mina, Irene Grandi, Giusy Ferreri e Marina Rei. A teatro aveva già lavorato con David Riondino e Stefano Bollani, per lo spettacolo “Presepe vivente e cantante”, e con Gianni Micheli, per lo spettacolo in Rosa Lullaby: oggi torna con “H3+”, il primo spettacolo nato da un suo disco, che andrà in scena da novembre nei teatri. 

Lo spettacolo-concerto “H3+” è un viaggio ai primordi del mondo, alla scoperta di una terra distrutta e rinata sotto forma di pioggia, riossigenata dalla comparsa del mondo vegetale. A restituire la memoria di tutto questo, la coscienza e la visione dell’uomo che ne è stato testimone, le cassette di un vecchio registratore. La voce narrante è quella dell’ “Homo Selvaticus”, un ipotetico essere senza volto, capace di comparire e scomparire, esistere e morire al tempo stesso, attraversare epoche intere in una sola vita.
 
La musica e i testi sono quelle del collettivo Benvegnù e accompagnano il pubblico in quello che è in tutto e per tutto un  viaggio dalla Terra allo spazio interstellare, dal reale all’immaginato. In conclusione, un atterraggio dolce, sempre guidato dal filo rosso della narrazione teatrale.

Musiche: Collettivo Paolo Benvegnù
Luca Roccia Baldini // Marco Lazzeri // Andrea Franchi // Ciro Fiorucci
Ingegnere de suono: Michele Pazzaglia
Testi: Paolo Benvegnù
Regia: Luca Roccia Baldini – Luca Ronga
Scenografia, figure e oggetti: Lucia Baricci – Maurizio Giornelli
Luci: Luca Roccia Baldini – Paolo Bracciali
Ideazione teatrale: Luca Ronga
Video: Ilaria Costanzo

Calendario degli spettacoli:

18 Novembre Teatro Mario Spina Castiglion Fiorentino (Ar)

19 Novembre Auditorium Le Fornaci Terranuova Bracciolini (Ar)

24 Novembre Nuovo Teatro delle Commedie Livorno

25 Novembre Teatro Estense Ferrara

2 Dicembre Teatro dei Rozzi Siena

7 Dicembre Teatro degli Illuminati Città di Castello (Pg)

9 Dicembre Teatro Ambra Albenga (Sv)

10 Dicembre Latteria Molloy Brescia

14 Dicembre Teatro 89 Milano

“TREGUA 1997-2017 STELLE BUONE”, l’album raccolta con cui Cristina Donà festeggia 20 anni di carriera

Venti anni prima di oggi Cristina Donà emerse dal trasversale e ricco mondo della nuova musica milanese dei primi anni ’90. Il suo primo album “Tregua” deflagrò nella scena musicale di quel periodo come una novità assoluta. Un esordio sorprendente destinato a diventare un punto di riferimento, e non solo al femminile, per il rock di matrice mediterranea.

Oggi Cristina decide di rimettere in gioco quell’album affidandone i brani – ad eccezione di “Stelle buone” che lei stessa reinterpreta – a dieci artisti della nuova generazione, invitandoli a rileggere in totale libertà le sue canzoni. Cristina, a sua volta, interviene incrociando la sua voce con le loro. Io e la Tigre, Birthh, Sar Loreni, Chiara Vidonis, Simona Norato, Blindur, Zois, Il Geometra Mangoni, La rappresentante di Lista, Sherpa, ecco i dieci giovani artisti, le dieci stelle buone di questa speciale esperienza di condivisione e di mutazione discografica”.

Ricordo ancora il brivido che mi attraversò la schiena quando, alla fine di febbraio del 1997 realizzai di avere il mio primo album “Tregua” tra le mani dopo un anno di gestazione. Non amo le commemorazioni e sono più o meno allergica alla nostalgia. Provo invece piacere nel ricordare i passi importanti fatti in compagnia di persone straordinarie che hanno segnato e disegnato con me il mio percorso artistico e di vita perché portano sino qui, a oggi, non sono cristalli incastonati nel passato, ma un presente continuo. Se è gratitudine per le persone che mi hanno seguita dal vivo e su disco da quel primo lavoro, allora si, festeggio volentieri. Festeggio con gioia vent’anni di amore per questo mestiere, privilegio, fatica, chilometri, crisi, riconoscimenti, aria da respirare, pause lunghe, paure, soddisfazioni, figuracce, invidie, ripensamenti, separazioni, abbracci, incomprensioni…vita.

Se deve essere “condivisione”, per dare ancora più senso al percorso fatto e alla sua continuazione, allora che sia. E quale miglior modo se non quello di affidare i brani di Tregua ad artisti delle nuove generazioni di cui ho incontrato e apprezzato l’opera in questi ultimi anni? Artisti che a loro modo hanno trovato in Tregua e altri album miei, un punto di riferimento, chi più direttamente, chi più marginalmente. Ho dato loro carta bianca perché potessero riscrivere in totale libertà le canzoni dell’album in questione. Mi hanno stupita, tutti, dal primo all’ultimo. Mi hanno mostrato il loro mondo e il loro modo, la loro visione, con rispetto, entusiasmo e grande partecipazione. Ci siamo confrontati ed io mi sono sentita come se vivessi quei brani per la prima volta, come se spostassi il mio sguardo su un altro orizzonte. Questo è successo sia quando ho ascoltato le loro sorprendenti versioni , sia quando ho intonato alcune parti di testo con loro, misurandomi con nuove visioni, nuovi arrangiamenti e nuove personalità vocali. In tutto questo ho voluto tenere una canzone dell’album per me ed ho chiesto ad Alessandro “Asso” Stefana, stimatissimo chitarrista, compositore e amico, di trovare per essa una nuova luce. Il brano in questione è Stelle buone che, non a caso, è anche quello che da il titolo all’album, a sottolineare le “stelle buone” avvistate in questi tempi in cui mi è capitato di scrutare il cielo con curiosità e desiderio di scoprire altre galassie. Per le registrazioni dei miei interventi vocali all’interno dei brani riletti dagli artisti, ho voluto al mio fianco, ancora una volta, Saverio Lanza, artista e produttore con il quale intreccio da anni i fili della mia musica.

Un viaggio istruttivo e rigenerante, per me e spero anche per gli artisti in questione e naturalmente per chi ascolterà le nuove versioni di un disco che amo profondamente.”

Cristina Donà

Cristina Donà sara’ in concerto il 09/12 Firenze – Auditorium Flog

 

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