Amministrative: Associazione 11 Agosto lancia ‘ultimo appello’

“I giorni utili perché la coalizione nasca sono davvero contati, ma prima di rassegnarci a un esito incomprensibile vi ricordiamo la grande, diffusa attesa di una ‘cosa’ più grande di ogni tatticismo, di ogni frazionismo” si legge tra le altre cose nel documento dell’Associazione. Nell’articolo potete leggerlo nella versione integrale.

Nelle ultime ore utili, l’Associazione 11 agosto torna a rivolgersi pubblicamente a tutti i soggetti politici che potrebbero dare vita a una coalizione progressista capace di fermare la destra e cambiare davvero le cose a Firenze.
Il nostro scopo non è presentare l’ennesima, piccola lista che divida la sinistra: ma cucire forze civiche finora disperse a forze politiche tra loro divise.

Ci rivolgiamo al Movimento 5 Stelle, da settimane bloccato in una trattativa con il Pd fiorentino che rischia di dare un unico frutto: impedire la nascita di una coalizione davvero incisiva. Ci rivolgiamo a Sinistra Progetto Comune perché riveda il suo no pregiudiziale a un confronto programmatico anche con Firenze Democratica.

Invitiamo queste due forze a confrontarsi con  l’Associazione11 agosto, Firenze città aperta, Firenze democratica e con gli altri soggetti che in queste settimane hanno dialogato.
Se questo appello non sarà raccolto, l’occasione del 9 giugno andrà perduta: ci permettiamo di richiamarvi a questa grande responsabilità.

I giorni utili perché la coalizione nasca sono davvero contati, ma prima di rassegnarci a un esito incomprensibile vi ricordiamo la grande, diffusa attesa di una ‘cosa’ più grande di ogni tatticismo, di ogni frazionismo.
È ancora possibile sortirne insieme: ascoltateci!

Multiutility, Noferi (M5S): “probabile danno erariale con la quotazione in borsa”

La consigliera regionale Toscana dei pentastellati, Silvia Noferi fa riferimento al pronunciamento della Corte dei Conti, secondo cui “la fusione per incorporazione si può fare ma la nuova azienda non può aprirsi al mercato azionario privato perché ciò comporterebbe la “vendita” di beni demaniali”. Alia: “solo strumentalizzazioni”

“Sulla quotazione in borsa della Multiutility toscana dei servizi di acqua, energia e rifiuti, si è pronunciata la Corte dei Conti in seguito ad una richiesta di chiarimenti del sindaco di Loro Ciuffenna ed è stata chiara: la fusione per incorporazione si può fare ma la nuova azienda non può aprirsi al mercato azionario privato perché ciò comporterebbe la “vendita” di beni demaniali, come le reti idriche, che sono incedibili e inalienabili”. Lo afferma in un comunicato stampa la consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Silvia Noferi.

Una tesi -aggiunge Noferi- che noi del M5S abbiamo sempre sostenuto dall’inizio a fianco del coordinamento dei Comitati Civici capitanati dal Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua Pubblica, sia nei nostri interventi nei consigli comunali aperti, laddove sono stati concessi, sia successivamente con la presentazione di mozioni dei nostri consiglieri comunali che chiedevano di annullare l’operazione di fusione, in autotutela degli stessi Enti Locali che dei consiglieri di maggioranza che tale delibera avevano votato, ma tutti sono rimasti sordi di fronte ai nostri avvertimenti”.

Noferi ricorda come “le dichiarazioni del presidente di Alia che abbiamo incontrato spesso nei vari Consigli Comunali ad illustrare la delibera, il quale riteneva fondamentale la quotazione in borsa per reperire i capitali necessari per la costruzione degli impianti e ci domandiamo come mai nessuno dei manager pubblici abbia mai approfondito la questione della necessità che i beni demaniali rimanessero totalmente in mano pubblica”.

“Si configura adesso un grave problema, sia per gli Enti Locali che per la nuova società, problemi che rischiano di sfociare in un notevole danno erariale; ma una cosa è certa, noi del M5S non lasceremo passare nel dimenticatoio della calura estiva questo esproprio di beni pubblici” conclude Noferi. 

“Evitare strumentalizzazioni”: “Il percorso di fusione approvato in ossequio ai principi e alla disciplina di settore” e la “titolarità dei beni demaniali resterà ovviamente in mano pubblica”. Così in una nota Alia Multiutility Toscana, in riferimento ai dubbi e alle valutazioni sollevate dal n merito alla sentenza 159/2023 della sezione Toscana della Corte dei conti. Nella nota di Alia “si chiarisce che il principio, richiamato nel dispositivo, relativo alla titolarità delle reti e delle altre dotazioni patrimoniali, non ha alcun impatto sul processo di aggregazione. Peraltro, si condivide pienamente il principio giuridico contenuto nella citata sentenza in base al quale la titolarità dei beni afferenti al demanio indisponibile, anche ai sensi dell’articolo 826 e seguenti del Codice civile, debba essere necessariamente pubblica. Nella fase dell’individuazione delle più idonee modalità di gestione delle singole concessioni di servizio idrico integrato, tale principio sarà indubbiamente rispettato con le modalità più rigorose possibili, come peraltro già avvenuto nella fattispecie paragonabile di Consiag servizi Comuni. L’attività industriale d’interesse della Multiutility viene esercitata in concessione e a prescindere dal presupposto della titolarità delle infrastrutture e degli impianti”.

Elezioni Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri è il nuovo sindaco. Sconfitto il Pd

Si sono concluse le operazioni di spoglio dei voti per il ballottaggio a Campi Bisenzio. Il nuovo sindaco eletto è Andrea Tagliaferri, sostenuto da una coalizione a sinistra del Pd di cui faceva parte anche il Movimento 5 Stelle.

E proprio il Pd di Leonardo Fabbri è il grande sconfitto nel Comune dove era sindaco l’attuale segretario regionale del Partito Democratico, Emiliano Fossi. Andrea Tagliaferri è stato eletto con il 57,2 per cento dei voti, con un totale di 6.577 voti. Fabbri, invece, ha ottenuto il 42,6 per cento dei voti, con un totale complessivo di 4.898 preferenze. Nei giorni scorsi aveva ricevuto l’endorsement dell’altro candidato civico Riccardo Nucciotti.

Ribaltato dunque il risultato che era emerso al primo turno, quando il candidato del Pd Leonardo Fabbri aveva ottenuto il 30,3 per cento dei voti a fronte del 21 ottenuto da Andrea Tagliaferri. Il centrodestra che invece si presentava diviso aveva raggiunto il 19 per cento con Gandola e il 16 per cento con Montelatici.

Un risultato destinato certamente a far discutere, visto che adesso la giunta passa nelle mani di un candidato sì di sinistra come Andrea Tagliaferri, ma che non è affine al Pd che quindi perde il Comune.

Movimento 5 Stelle aderisce alla manifestazione ‘No alla violenza squadrista’, del 4 marzo

Firenze, anche il Movimento 5 Stelle toscano aderisce al corteo in difesa della scuola e della Costituzione organizzato dalle federazioni sindacali nazionali della scuola per il 4 marzo.

“Aderiamo con forza al corteo”, per “difendere i valori della nostra Costituzione e dell’antifascismo, principi su cui anche la nostra scuola pubblica è fondata – si legge in una nota del Movimento 5 Stelle firmata dalle consigliere regionali Irene Galletti e Silvia Noferi e dai deputati toscani Riccardo Ricciardi e Andrea Quartini -. La gravissima aggressione avvenuta al liceo Michelangelo di Firenze, che ha colpito non solo i nostri ragazzi, ma l’intera comunità educativa, non deve restare senza un sostegno attivo da parte di chi condivide questi valori. Si è trattato di una violenza inaccettabile, che non è stata interpretata con la giusta sensibilità dal governo nazionale, ma che va condannata senza mezzi termini”.

“Le inaccettabili esternazioni del ministro Valditara riguardo la lettera della preside Savino ai suoi studenti e alle loro famiglie – prosegue il M5s toscano – ci confermano poi quanto in questi momenti sia ancora più necessario ribadire i valori che animano la scuola, fondati appunto anche su Costituzione ed educazione all’antifascismo. La scuola rappresenta il luogo in cui si coltivano la conoscenza, il rispetto delle differenze e la formazione delle coscienze critiche. È un’istituzione fondamentale per il nostro paese”: “Per questo, invitiamo tutti i cittadini e tutta la nostra comunità toscana a partecipare alla manifestazione, per affermare con forza i valori che uniscono il nostro Paese e per dire no alla violenza e all’odio”.

Musei Civici Fiorentini aperti a Natale. M5S, Nardella garantisca tutela salariale

Firenze, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle a Palazzo Vecchio Roberto De Blasi e Lorenzo Masi si sono espressi in merito all’apertura a Natale dei Musei Civici Fiorentini.

“Non siamo stupiti dal successo di visitatori al Museo di Palazzo Vecchio aperto nel giorno di Natale. Ma è per noi prioritario far emergere la questione della dignità dei lavoratori e lavoratrici della cooperativa che ha in appalto il servizio di accoglienza e vigilanza del museo e che si sono prestati con scarsissimo preavviso e senza possibilità di replica a lavorare nel giorno di Natale. Il Comune di Firenze ha una responsabilità fondamentale perché è colui che stanzia il budget e la cifra iniziale per l’affidamento del servizio nei bandi di gara – hanno aggiunto i consiglieri del M5S -. Come hanno ricordato i sindacati nella lettera indirizzata al sindaco, nell’ultimo bando del 2020 il Comune ha imposto che il costo orario del personale fosse calcolato sulla base del Contratto Collettivo Nazionale delle imprese di pulizia-multiservizi, che sappiamo tutti essere uno dei più economici, e ha inoltre raccomandato i livelli da applicare, scegliendo i più bassi”.

“Queste sono linee di indirizzo che il Comune impone e sulle quali occorre riflettere attentamente perché da qui vengono stabiliti i compensi dei lavoratori e lavoratrici che garantiscono l’apertura dei musei civici fiorentini che, ricordiamolo, si aggirano intorno ai 7 euro l’ora o poco più con contratti a chiamata o part-time, spesso imposti, che raramente superano le 30 ore settimanali”, hanno sottolineato i consiglieri del M5S. De Blasi e Masi hanno chiesto al sindaco Dario Nardella di “prevedere, per il prossimo futuro, forme di incentivazione del personale proprio nei giorni di festività”. Critiche anche dai consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu: “Gli incassi non cancellano gli errori”, hanno detto.

Gkn: commenti e reazioni in Toscana

Campi Bisenzio, si è tenuta oggi la mobilitazione che ha visto un centinaio di operai Gkn riunirsi difronte allo stabilimento dell’azienda per evitare la smobilitazione, che sarebbe dovuta iniziare oggi, di alcuni materiali dal sito che Qf definisce rifiuti industriali.Molteplici sono stati i commenti dei politici.

I consiglieri regionali e i deputati toscani del Movimento 5 Stelle sottolineano di essere “solidali con le preoccupazioni espresse dal Consiglio di fabbrica degli oltre 300 lavoratori dell’ex Gkn di Campi Bisenzio. La nostra sensazione è che in assenza di un piano industriale lo svuotamento dello stabilimento possa essere una strategia per logorare le giuste resistenze dei lavoratori che stanno difendendo il proprio posto di lavoro. Il percorso avviato dai precedenti governi e dalla Regione non si deve arrestare e agiremo in ogni sede istituzionale con idonei atti per favorire questa direzione. Siamo dalla parte dei lavoratori e faremo ogni passaggio possibile per sostenere la loro lotta“.

Per Francesca Conti, coordinatrice fiorentina di Potere al popolo, “alla fine quello che era il sospetto principale degli operai Gkn sembrerebbe rivelarsi esatto: la Qf di Francesco Borgomeo, la società che doveva risollevare lo stabilimento lasciato vuoto da Melrose-Gkn, non sarebbe altro che un ‘rottamatore’ dello stabilimento, in assenza di licenziamenti. Basta provocazioni aziendali, Borgomeo lasci campo libero ad altre proposte”.

I consiglieri comunali di Sinistra progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, sottolineano che “l’atteggiamento dell’azienda è di estrema arroganza, come se non ci fossero chiare responsabilità precise rispetto all’assenza di un vero piano per il futuro dello stabilimento. Se oggi c’è ancora una possibilità per l’impianto è solo merito della lotta delle classi lavoratrici e del gruppo di solidarietà nato intorno ad essa. Ormai dovrebbe essere evidente la necessità di immaginare un intervento più incisivo del pubblico, anche alla luce di quanto arriva come proposta dal mondo accademico. Ascoltare e non solo supportare il Collettivo di Fabbrica Gkn è l’unica soluzione”.

Sostegno ai lavoratori anche dal Pmli “contro lo svuotamento dello stabilimento e per la fabbrica pubblica e socialmente integrata”, chiedendo “al governo Meloni, alla Regione Toscana e al Comune di Firenze e a quello di Campi Bisenzio di intervenire a sostegno delle richieste dei lavoratori. In ogni caso le forze dell’ordine stiano lontane dall’intervenire con i manganelli a sostegno della Qf. La fabbrica di Campi Bisenzio è dei lavoratori non dei padroni”.

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