Contro la siccità la Toscana chiede 800 milioni al Governo per 255 opere

Firenze, la Regione Toscana chiede al governo 800 milioni per finanziare 255 opere contro la siccità.

Lo hanno annunciato oggi il governatore Eugenio Giani e l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni: le richieste contro la siccità alla cabina di regia nazionale riguardano interventi e opere in ambito irriguo e per l’attuazione di invasi (470 milioni), e interventi ed opere afferenti al sistema idrico integrato (331 milioni), “tutti interventi – sostiene la Regione – che già oggi hanno un livello di progettazione avanzato e come minimo la disponibilità della fattibilità tecnico-economica dell’intervento”.

Tra le opere di rilievo ai fini del superamento della situazione di criticità, spiccano la richiesta per oltre 102 milioni di euro di interventi relativi al servizio idrico integrato; la realizzazione di un invaso artificiale con sbarramento sul Torrente Ambra presso Castello di Montalto fra Bucine (Arezzo) e Castelnuovo Berardenga (Siena), per 45 milioni; la realizzazione di un bacino di accumulo in una cava dismessa a Campiglia Marittima (Livorno) per 3 milioni; la realizzazione di un invaso multifunzionale sul torrente Lanzo a Civitella Paganico (Grosseto) per oltre 60 milioni; la realizzazione di una diga sul torrente Gretano tra Roccastrada e Civitella Paganico, nel grossetano, per oltre 37 milioni.

“Questo piano è il frutto di un lavoro corale tra Regione, Consorzi di Bonifica, Autorità Idrica Toscana, e i gestori del Servizio idrico integrato”, ha ricordato Monni, spiegando che serve “un approccio integrato per combattere la siccità che vada di pari passo alla lotta ai cambiamenti climatici”, e dunque “servono strumenti per aumentare la resilienza dei territori, serve investire sulle reti, sulle dighe, sui pozzi, sugli invasi e tutto quello che può aumentare la capacità di adattamento dei territori: ma se non si va all’origine del problema ci troveremo a rincorrere il fenomeno all’infinito”.

In base al Dl del 14 aprile scorso la cabina di regia nazionale doveva, entro 30 giorni dall’entrata del decreto, avviare una ricognizione delle opere e degli interventi di urgente realizzazione per far fronte nel breve termine alla crisi idrica, richiedendo alle regioni la trasmissione entro il 3 maggio degli interventi di urgente realizzazione con i dati tecnici di dettaglio, per ciascun intervento.

Le opere segnalate dalla Toscana sono complessivamente 255, di cui 218 riferite all’approvvigionamento idropotabile, 34 per garantire risorse a fini agricoli, 3 per scopi multifunzionali. “Ora vediamo se il Governo fa sul serio mettendoci risorse vere”, ha concluso Monni.

La nave Life Support arriva a Marina di Carrara, accolti autonomamente i 55 migranti. Monni e Spinelli: “L’immigrazione non è un’emergenza”

Sono arrivati stamani a bordo della nave Emergency Life Support a Marina di Carrara i 55 migranti salvati al largo della Libia. Per il momento rimarranno in Toscana, tra di loro tre adolescenti e tre bambini piccoli con le loro mamme.

“I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti: altrimenti chiamateli privilegio”, queste le parole rosso su bianco presenti sulla fiancata della nave Life Support arrivata stamattina alle 8 nel porto di Marina di Carrara. Sono le parole di Gino Strada, il medico e il fondatore della onlus Emercency, la stessa ad essere proprietaria della nave lunga cinquantacinque metri e larga dodici che ha attraccato a Marina di Carrara con 55 migranti a bordo.

Le persone a bordo erano stati soccorsi sabato 15 aprile in acque internazionali di fronte alla Libia, tra di loro ci sono tre bambini di due e sei-sette anni, tre adolescenti di quindici-sedici anni e una mezza dozzina di donne. Ci hanno impiegato tre giorni per arrivare in Toscana, era questo il porto assegnato dalle autorità italiane per attraccare.

“Tutti i cinquantacinque migranti rimarranno nei centri di accoglienza toscana” annuncia l’assessore regionale alla protezione civile, Monia Monni. “I tre minori non accompagnati saranno in particolare accolti in una struttura adeguata alla loro età” precisa la collega al sociale Serena Spinelli, anche lei stamani a Marina di Carrara ad accogliere nave e migranti. “Tutta la prima accoglienza – precisa l’assessore Monni – è stata offerta con il supporto volontario della Protezione civile, a spesa della Regione”.

“Abbiamo rimesso in campo, sotto la guida della Prefettura come prevede la normativa, tutte le competenze che sono necessarie durante uno sbarco – prosegue assessora Spinelli – : protezione civile da una parte e servizio socio-sanitario dall’altro, in modo da dare sia una immediata accoglienza sia la successiva ospitalità”.

Intanto Carlo Maisano, responsabile per Emergency del soccorso in mare, racconta ai giornalisti il salvataggio. “Fortunatamente è andato tutto bene – dice -. Siamo stati intimiditi dai libici ad allontanarci, ma tutti i migranti erano già saliti a bordo”. Le persone soccorse provengono da Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Nigeria, Palestina, Sudan e Somalia. La nave alla deriva, con il motore in panne, era stata segnalata da Alarm Phone, il telefono per soccorrere i migranti creato nel 2014 da un gruppo di Ong.

“Erano tutti stipate su un gommone di otto o nove metri – spiega ancora Maisano –, alcuni a cavalcioni sui tubolari che già si stavano sgonfiando ed altri rannicchiati: costretti tutti a stare per ore e giorni nella stessa posizione, senza neppure spostarsi per i propri bisogni. Ora stanno bene: c’è chi è reduce di mesi o di anni passati nei lager libici dove hanno subito torture. Gli abbiamo dato un posto letto, da mangiare e gli abbiamo spiegato dove stanno andando e cosa li aspetterà”.

La Toscana, come altre Regioni, è contraria al decreto legge e all’ordinanza che ha portato alla nomina, per sei mesi, di un commissario nazionale per i migranti. “Siamo contrari perché si sta cercando di governare in maniera emergenziale un fenomeno che emergenziale non è”, spiega e ribadisce l’assessore regionale alla protezione civile Monia Monni.

Partita di Case Passerini, Monni: “Io ritengo che sia chiusa”

L’assessora all’Ambiente della Regione Toscana Monni si è espressa a proposito della sospensione dell’autorizzazione per il progetti di Case Passerini.

Monia Monni ha affermato riguardo la partita della realizzazione di un termovalorizzatore nell’area di Case Passerini, nella piana fiorentina: “io ritengo che sia chiusa”. L’assessora dell’Ambiente della Regione Toscana lo ha detto a proposito del dibattito nato dopo l’audizione del presidente di Alia Nicola Ciolini in commissione controllo del Consiglio comunale di Firenze.

“Il progetto di Case Passerini – ha spiegato Monia Monni, a margine della presentazione di interventi per la difesa del suolo – è oggetto di un’autorizzazione sospesa perché non sono state realizzate le opere di compensazione che andavano preliminarmente realizzate: si tratta in particolar modo di boschi di mitigazione che oggi interferiscono con il progetto dell’aeroporto, quindi chi è deputato a scegliere lo farà nella maniera più corretta”.

Ambiente: Monni, lunedì al via l’operazione di bonifica Keu a Pontedera

Firenze, ’13 i siti inquinati, 3 di competenza Regione. Screening Bucine’. Quanto emerso dalle ’attività della Regione Toscana relativa ai siti in cui sono stati utilizzati materiali riciclati contenenti “Keu”.

Quelli inquinati dal Keu sono “dieci siti di competenza dei Comuni in quanto a procedure e tre siti di competenza regionale”. Tra quelli regionali, per quanto riguarda la strada 429 “abbiamo fatto la messa in sicurezza temporanea, mentre il sito di Pontedera e quello di Bucine non sono più nella disponibilità della famiglia Lerose, ma sono gestiti da un amministratore giudiziario. Sul sito di Pontedera le prime operazioni di rimozione dei rifiuti partiranno nella giornata di lunedì prossimo, mentre sul sito di Bucine stiamo terminando lo screening per individuare le priorità su cui intervenire nell’immediato”.

E’ questo il quadro fatto dall’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni, sulla bonifica dei siti inquinati da Keu. Riguardo poi all’intenzione di concludere gli interventi entro il 2025, Monni ha detto che ci “sono casi molti diversi tra loro”, ma “penso che quella tempistica sia rispettabile”. “Delle 13 aree oggetto di indagine – ha poi precisato – due hanno già chiuso la loro procedura. L’aeroporto di Pisa è stato bonificato, un’area a Peccioli è stata messa in sicurezza, altri stanno facendo le caratterizzazioni, sulla strada regionale c’è stata la messa in sicurezza temporanea. Sono situazioni molto diverse tra loro e i tempi dipendono dalla complessità dei lavori che si vanno a compiere. In alcuni casi saranno bonifiche, alcune saranno rimozioni dei rifiuti, e altre messe in sicurezza permanenti, ma in quella tempistica ci stiamo”.

Livorno: la nave Life Support entra in porto

Livorno, intorno alle 5.50 di questa mattina la Life Support, la nave ONG con a bordo 142 migranti, ha fatto il suo ingresso nel porto scortata da una motovedetta della Capitaneria per attraccare alla banchina 75.

Una volta attraccata alla banchina, sono state avviate sotto la pioggia le operazioni previste per lo sbarco dei 142 migranti a bordo. È quindi salito sulla nave il personale dell’Ufficio di sanità marittima e di frontiera per i primi accertamenti sanitari e anche per i primi contatti col medico di bordo, il quale ha già assistito e visitato i migranti durante la navigazione. L’area dedicata a Life Support è presidiata dalle forze dell’ordine. Sul posto è presente anche il prefetto Paolo D’Attilio e le assessore regionali Monia Monni (Protezione civile) e Serena Spinelli (Sociale). Inoltre, una lunga linea di allestimenti da campo contraddistingue il personale della Protezione Civile Regionale – tra cui Misericordie, Anpas, Croce Rossa – pronto a ricevere i migranti.

La Protezione Civile della Regione Toscana infatti si sta adoperando fin dalla notte scorsa a supporto della prefettura per lo sbarco delle navi ONG con migranti a bordo. È stata attivata la Colonna mobile regionale per l’installazione, direttamente sul molo del porto, di un presidio medico avanzato della funzione sanità, e di una serie di strutture a supporto della questura e della prefettura per l’identificazione e lo smistamento dei migranti sbarcati. L’operazione è stata condotta con il supporto di Misericordie, Cri, Anpas e Vab, e con la collaborazione del volontariato locale gestito dal Comune di Livorno.

Il presidio medico avanzato si compone di una tenda principale dedicata al triage dei migranti sbarcati, con annessi sala per “codici rossi” e area pediatria, oltre che due strutture separate per l’isolamento dei casi clinici più complessi e potenzialmente contagiosi. La parte di supporto logistico si compone invece di quattro tende principali, a supporto delle procedure di riconoscimento effettuate dalla Questura, e per dare il necessario aiuto materiale e psicologico ai migranti. La Sala operativa mobile e una unità di Svs per la gestione del vettovagliamento completano il quadro delle installazioni, oltre a strutture logistiche specifiche per la distribuzione degli abiti e per le funzioni di servizio.

Dai primi accertamenti e dati arrivati, sulla Life Support sono presenti una trentina di casi di scabbia. Inoltre un giovane di 25 anni con febbre alta e resistente alle terapie è stato ricoverato in ospedale. Per il resto, come segnalano dal Comune di Livorno, la situazione dei migranti sembrerebbe buona, sia dal punto di vista sanitario che psicologico.

Le dichiarazione dell’assessora regionale alla Protezione Civile per la Toscana Monia Monni

In merito alle prime operazioni di soccorso per la nave ONG Life Support l’assessora regionale alla Protezione civile per la Toscana, Monia Monni, riferisce: “Ci dicono da bordo che le condizioni di salute sono generalmente buone. Ci sono casi di scabbia, che un paziente ha bisogno di immediato soccorso e per questo sarà immediatamente portato in ospedale. Fanno tutti i tamponi Covid. Ci sono minori non accompagnati che già hanno trovato ospitalità in strutture ricettive in Toscana. Gli altri a bordo saranno, come noto, smistati tra regioni italiane diverse”.

“Abbiamo messo in campo un percorso dedicato alle donne con bimbi molto piccoli. Ci sarà un ginecologo e verrà fornito servizio di supporto psicologico – aggiunge l’assessora Monni -. Abbiamo provato a tenere insieme il sistema di efficienza della Protezione Civile con un po’ di umanità. Ci dicono che il viaggio è stato impegnativo ed estenuante, reso più lungo dalla scelta del Governo di assegnare lo sbarco al porto di Livorno. C’è stato un dispiegamento di forze da parte di tutti i dipartimenti civili e regionali molto intenso”.

“Le condizioni a bordo sono relativamente buone rispetto alla provenienza di queste persone che affrontano viaggi lunghi e difficili cui sono sottoposti. Peraltro la scelta di Livorno ha allungato di diversi giorni questa sofferenza – ha ancora detto l’assessora regionale Monia Monni -. Sono disidratati e ci sono diversi casi di scabbia e stiamo verificando eventuali positività al Covid perché in questi casi andranno organizzati percorsi separati. C’è una persona che necessita di un ricovero in ospedale così ci hanno segnalato dalla nave, ma è una condizione anche questa da verificare”.

Ci sono cinque donne due con bambini molto piccoli – ha aggiunto -. Un bimbo e una bimba sotto i due anni e per loro abbiamo previsto un percorso separato ed è previsto un ginecologo perché c’è anche una donna incinta di sette mesi oltre a un punto di supporto psicologico perché solitamente le donne vengono da storie particolarmente dure. Gli sarà dato da mangiare e già a bordo vengono vestiti con abbigliamento idoneo alla temperature dalla Croce Rossa perché ci dicono che sono praticamente nudi e scalzi. In Toscana – ha proseguito – rimarranno i 26 minori non accompagnati che saranno distribuiti in strutture idonee tra tutte le province. Per loro è stato complesso trovare una sistemazione. Il prefetto aprirà una struttura straordinaria mentre gli altri posti li abbiamo trovati grazie ai contatti diretti della Regione con la rete di volontariato e terzo settore”.

“Abbiamo montato il campo in pochissime ore – conclude -. Oltre 70 persone stanno lavorando, tra volontari e personale sanitario. Per noi è la prima volta che ci troviamo ad affrontare questa situazione. Come sapete il porto di Livorno non è certamente il più vicino rispetto alle rotte migratorie. Abbiamo dato segnale di apertura, solidarietà e competenza. La Toscana ha fatto la sua parte“.

Regione Toscana: raccolta differenziata al 64%. Monni: “Fiera di questi risultati”

Toscana, sono stati resi noti i dati, relativi alla raccolta differenziata nell’anno 2021, verificati dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse – ARRR e in seguito certificati con decreto regionale.

Secondo quanto riportato, nella Regione Toscana la raccolta differenziata ha raggiunto quota 64,18%, con un incremento di 2 punti rispetto all’anno precedente. “Sono fiera della costante crescita della percentuale della raccolta differenziata su scala regionale”, ha commentato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni. “Tenendo conto del trend in crescita – ha aggiunto – e della continua attivazione di nuovi servizi di raccolta, credo che l’obiettivo del 65% che ci siamo dati in linea con la normativa vigente , sarà raggiunto nel 2022. La nostra nuova sfida sarà raggiungere il 75% di raccolta differenziata al 2028, fissato come meta dal Piano regionale dell’economia circolare”.

“Si tratta di una sfida comunque gravosa – conclude Monni -. Dovremo continuare ad aumentare la raccolta e migliorarne la qualità, in modo da rispettare gli obiettivi comunitari di riciclo e recupero di materia, minimizzando lo smaltimento finale in discarica”.

I dati regionali

Il 2021 rappresenta il primo anno di graduale ritorno alla normalità dopo un 2020 che, anche in tema di produzione di rifiuti urbani, aveva subìto appieno le conseguenze della pandemia e delle chiusure forzate. La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,20 milioni di tonnellate, in aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente, anche se in diminuzione del 3,4% rispetto al 2019. Il dato pro capite è cresciuto di 15 kg/abitante, da 584 a 599 kg/abitante, rispetto al 2020, ma è inferiore di 13 kg/abitante se confrontato ai 613 kg/abitante del 2019.

Diminuisce in modo significativo la parte non differenziata dei rifiuti, sia rispetto al 2020 (circa -27.000) tonnellate, che rispetto al 2019 (-118.000 t corrispondente a -13% in peso), accompagnata da un aumento delle raccolte differenziate del 3% in peso rispetto al 2019, vale a dire +41.000 t e del 5,5% rispetto al 2020.

Il risultato migliore in termini di percentuale della raccolta differenziata è quello raggiunto dall’Ato Toscana Centro, con il 67,91%. Anche l’Ato Toscana Costa si mantiene sopra l’obiettivo del 65% con il suo 67,72%. Invece, l’Ato Toscana Sud si attesta al 53,3%, ma risulta comunque essere il territorio che segna l’aumento maggiore rispetto al 2020, con +3 punti percentuali. Un buon risultato anche se deve continuare a lavorare per rimettersi al passo col resto della regione.

I dati dei Comuni

In tutta la Regione Toscana sono 152 i comuni che nel 2021 hanno superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, 9 in più rispetto al 2020. La popolazione di questi Comuni rappresenta nel complesso il 60% di quella regionale.

Arrivano a superare l’80% di raccolta differenziata i Comuni di Capraia e Limite (87,62%), Lamporecchio (87,54%), Gambassi Terme (87,48%), Certaldo (87,23%), Seravezza (86,98%), Montelupo Fiorentino (86,42%), Vinci (86,37%), Londa (86,34%), Capannori (86,25%), Calcinaia (86,19%), Fucecchio (85,60%), Rufina (85,50%), San Godenzo (85,44%), Massarosa (85,35%), Monsummano Terme (85,34%), Cerreto Guidi (85,29%), Larciano (85,17%), Montecarlo (84,99%), Sesto Fiorentino (84,45%), Dicomano (84,18%), Montespertoli (83,91%), Santa Maria a Monte (83,90%), Castelfiorentino (83,86%), Pieve a Nievole (83,85%), Radicofani (83,84%), Serravalle Pistoiese (83,82%), Casale Marittimo (83,29%), Empoli (83,14%), Buggiano (83,05%), Rignano Sull’Arno (82,81%), Montaione (82,02%), Montignoso (81,98%), Uzzano (81,71%), Lastra a Signa (81,61%), Ponte Buggianese (81,41%), Guardistallo (81,15%), Scarperia e San Piero (81,01%), Chiesina Uzzanese (80,95%), Lucca (80,86%), Borgo San Lorenzo (80,79%), Cascina (80,68%), Pietrasanta (80,60%), Bagno a Ripoli (80,53%), Forte dei Marmi (80,32%).

Tra i Capoluoghi di Provincia il più virtuoso è Lucca, con l’80,86% di raccolta differenziata. Seguono Prato con il 72,44%, Pisa con il 65,78%, Livorno con il 65,73%, Siena con il 57,82%, Grosseto con il 55, 71%, Firenze con il 53,49%, Arezzo con il 51,68%, Massa con il 51,07% e infine Pistoia con il 45,22%.

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