Genitori Renzi: fatture false, gup li rinvia a processo

“Era una decisione scontata, da quando abbiamo scelto di chiedere il processo nel marzo 2018”. E’ quanto si legge in una nota dei legali dei genitori dell’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Le fatture finite sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti sono due, da 20.000 e 140.000 euro più Iva. La prima udienza del processo è fissata per il 4 marzo 2019.

L’avvocato Federico Bagattini e i legali dello studio Miccinesi, che compongono il collegio difensivo di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, rinviati oggi a giudizio dal gup di Firenze per emissione di fatture false da parte di loro società hanno dichiarato in una nota: “Vogliamo difenderci in un processo e non nel tritacarne mediatico, anche perché le fatture ci sono, sono state regolarmente pagate e il progetto per il quale Renzi ha lavorato è in corso di realizzazione. Siamo dunque molto fiduciosi sul merito del procedimento”.

Le due fatture, risalenti al 2015, riguardavano studi di fattibilità di cui Tramor – società di gestione dell’outlet The Mall di Reggello (Firenze) e di cui era all’epoca amministratore Dagostino – aveva incaricato le società Party ed Eventi 6 facenti capo ai Renzi. Secondo i pm Luca Turco e Christine von Borries le consulenze per la Tramor, che si è costituita parte civile, non sarebbero però mai state eseguite, circostanza negata dalle difese degli imputati. Nelle indagini gli investigatori della guardia di finanza non avrebbero trovato riscontri convincenti all’oggetto del prezzo. Gli studi dovevano riguardare uno l’ampliamento al ‘food’ dell’offerta dell’outlet, l’altro per incentivare la logistica in modo da portare turisti giapponesi a fare acquisti nel centro commerciale.

Cascine: Minuto di silenzio per Genova e Pollino

All’apertura della Festa dell’Unità a Firenze si è fatto un minuto di silenzio per le vittime di Genova e del Pollino, presenti Renzi, Minniti, Sgarbi e Mentana, non c’è invece la Boschi.

La Festa dell’Unità a Firenze si è aperta ieri con il simbolico taglio di un nastro tricolore e un minuto di silenzio, seguito da un lungo applauso, per le vittime del disastro del Ponte Morandi a Genova e della tragedia del Pollino in Calabria.

All’inaugurazione, tra gli altri, prendono parte il sindaco Dario Nardella e il direttore dell’Espresso Marco Damilano, che presenterà il suo libro ‘Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia’ (Feltrinelli).

Alla kermesse democratica fiorentina, che andrà avanti fino al 16 settembre nel parco delle Cascine, ci saranno il segretario Pd Maurizio Martina, Matteo Renzi (che, si apprende, ha confermato la presenza ma non ancora una data), gli ex ministri Marco Minniti, Graziano Delrio, Luca Lotti e poi, tra gli altri, Vittorio Sgarbi ed Enrico Mentana. Non ci sarà, invece, Maria Elena Boschi.

Pd: segretario regionale Toscana: scontro Pescini-Gelli

Dieci giorni alla presentazione delle candidature e il Pd non ha scelto un segretario regionale per la Toscana. Gelli si candida contro Pescini, la cui elezione sembrava sicura, rimescolando le carte.

Si smuovono le acque per la candidatura a segretario regionale della Toscana, un Pescini che sembrava non avesse nemmeno bisogno di un elezione ma semplicemente di una nomina, visto la mancanza di avversari, si trova di fronte Gelli che ha deciso di candidarsi.

Pescini era il campione di Renzi&Co, diplomatico organico e diffidente verso ogni posizione estrema, scelto da un gruppo in cerca di continuità e di garanzie di sopravvivenza, ben consapevole che le liste per il parlamento passano sempre dalle mani del segretario regionale.

Campione che sembrava destinato a vincere a tavolino finchè all’orizzonte non è apparsa l’ombra di uno sfidante, l’ex deputato Federico Gelli che Renzi e compagnia avevano cercato di escludere. Pescini potrebbe fare il pieno nel Chianti ma Gelli può contare sul volontariato di tutta la regione, è una faccia conosciuta nel mondo della sanità ed è stato vicepresidente della regione, un valido avversario.

Il Pd, all’alba dello scontro, è preoccupato e cerca un ‘piano B’, ma nessuno sembra soddisfacente. In una Toscana, baluardo del partito, che dovrebbe segnare il punto della rinascita, si è creata una frattura interna, minacce anche dall’esterno da una Susanna Ceccardi (Lega) che punta al palazzo regionale.

Cosa fare? Si è gia provveduto a interpellare il grande Capo chiedendogli di districare il nodo, la risposta di Renzi è: calma, “Me ne occupo da sabato in poi”.

 

Primo ciak a Firenze per docufilm condotto da Matteo Renzi

“Ore 7.00, inizio riprese nuove puntate. Primociak #F&M #Florence @arcobalenotre”. Con poche righe su instagram, accompagnate da una foto, il produttore Lucio Presta ha annunciato così il via alle riprese del docufilm sulle bellezze di Firenze condotto da Matteo Renzi.

L’ex premier ed ex segretario del Pd dà inizio ad un nuova esperienza  che affiancherà a quella di senatore, e che nei prossimi giorni lo vedrà impegnato in diverse location nella sua città. Nella foto appare in abito nero con una camicia bianca.

Le riprese di stamani si sono svolte in Santa Croce e poi al Ponte Vecchio. Domani Renzi dovrebbe girare a Palazzo Medici Riccardi, da dove iniziò la sua carriera politica come
presidente della Provincia di Firenze. Previste poi altri ciak al Duomo, agli Uffizi, alla Galleria dell’Accademia, a San Miniato e a Palazzo Vecchio, anche nella sala di Clemente VII, il suo ufficio quando era sindaco della città.

Crollo Genova: Renzi, creato gruppo avvocati contro fake news

“Sui social ci sono troppe FakeNews. Ci vorrebbe una commissione di inchiesta del Parlamento su questi temi. Ma ho come l’impressione che Salvini e Casaleggio abbiano molta paura che si indaghi su questi temi, chissà perché. Allora noi chiediamo a tutti di segnalare le FakeNews e la becera propaganda diffamante. Abbiamo creato un gruppo di avvocati: porteremo in Tribunale tutti, senza guardare in faccia nessuno. E segnaleremo all’Autorità delle Comunicazioni ogni singola fake news”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Matteo Renzi.

“Un Paese civile si unisce nel cordoglio. Il Governo ha scelto una strada diversa: attaccare le opposizioni. Io non ci sto. Non temo le bugie e i vigliacchi. Mi dispiace per chi sta zitto in disparte: chi tace oggi sara’ giudicato complice domani. Non e’ una #favoletta”. Lo dice il senatore del Pd, Matteo Renzi.

“Il ministro Toninelli è sparito, commissariato da Di Maio che tutte le sere è in tv, ovviamente senza contraddittorio, perché se fa un confronto con uno che conosce le carte è finito. Lanciamo un appello: Toninelli abbia il coraggio di venire in Aula la settimana prossima. Si interrompano le ferie, si riapra il Senato e Toninelli venga a dire SI o NO alla Gronda. Questo governo dice no a tutto: NoGronda, NoTav, NoVax, NoEuro, NoIlva. Venga in aula, Toninelli, e vediamo se ha qualche notizia intelligente da dare. Genova attende risposte”. Lo scrive sempre su Fb Matteo Renzi.

“Quando e perché è stata prorogata la concessione?”. In un lungo post in 5 punti  Renzi commenta il crollo del ponte Morandi alla luce delle polemiche. L’ex premier si sofferma in particolare sul caso della concessione: ”Nel 2017 seguendo le regole europee, dopo un confronto col commissario Ue Vestager (altro che leggina approvata di notte, è una procedura europea!), si è deciso di allungare la concessione di quattro anni, dal 2038 al 2042, in cambio di una fondamentale opera pubblica: la Gronda, l”opera che avrebbe decongestionato anche il ponte Morandi”. “Io ti allungo la concessione (che scadrebbe comunque tra più di vent’anni) e tu in cambio -spiega l’ex segretario del Pd- mi dai subito un”opera pubblica. Prorogare la concessione è stata una scelta del governo per avere subito l”opera pubblica che avrebbe decongestionato il traffico a Genova”. “Contro la Gronda erano i 5 Stelle che nel 2012 definitiva favoletta l’ipotesi del crollo del ponte, che nel 2014 con il genovese Beppe Grillo volevano bloccare la Gronda “anche usando l’Esercito” e che nel 2018 con Toninelli hanno proposto ancora di cancellare l’opera. La proroga tra vent’anni della concessione serviva a fare subito la Gronda. E Genova ha bisogno della Gronda, dei lavori sul Bisagno, del terzo valico, degli investimenti sul Porto: tutte opere finanziate nella scorsa legislatura”, conclude Renzi.

Anche Renzi a celebrazioni centenario nascita Mandela

Firenze, anche l’ex premier Matteo Renzi volerà in Sud Africa per partecipare alle celebrazioni per il centenario della nascita di Nelson Mandela in programma a Johannesburg il 18 luglio prossimo.

Renzi, che da sindaco di Firenze consegnò nel 2012, il Fiorino d’Oro a Mandela, è stato invitato alle celebrazioni dalla Nelson Mandela Foundation, e farà parte della delegazione italiana che martedì 17 luglio, al Wanderers Stadium di Johannesburg, parteciperà alla Nelson Mandela Annual Lecture che vedrà come relatore l’ex presidente Usa Barack Obama.

Domenica 15, presso il club italiano a Bedfordview, la delegazione incontrerà una rappresentanza delle comunità italiane in Sudafrica.

Mercoledì 18 la delegazione sarà presente all’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione della casa di Mandela a Houghton.

Nella delegazione, in rappresentanza del Mandela Forum di Firenze saranno presenti Maria Carmela Ostillio, Francesco Pastorelli e Dino Lorimer. In rappresentanza del Comune di Firenze, l’assessore Andrea Vannucci e la vicepresidente del Consiglio Comunale Silvia Noferi.

Tra gli interventi previsti, quelli di David Makura, premier del Gauteng, e del senatore Matteo Renzi. Hanno assicurato la loro presenza anche due figurare storiche della lotta anti-apartheid: George Bizos, avvocato che ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani e componente del collegio di difesa di Nelson Mandela nel 1964, e Sophia Theresa Williams-de Bruyn, attivista sindacale e per i diritti delle donne (nel 1956 fu tra le organizzatrici della nota “Marcia delle donne” contro le pass-law).

NELSON MANDELA 100 – Il Nelson Mandela Forum partecipa alla campagna Nelson Mandela 100 promossa dalla Nelson Mandela Foundation nel centenario della nascita di Nelson Mandela. L’obiettivo è promuovere l’eredità morale di Nelson Mandela con azioni che favoriscano la crescita della consapevolezza circa la figura e il ruolo assunto da Nelson Mandela nel mondo e in Italia, e la conoscenza di valori perseguiti dalla Fondazione quali Democrazia, Pace e Diritti Umani. Lo slogan scelto per la campagna Nelson Mandela 100 è “Be the legacy” (sii tu l’eredità morale): un invito a seguire l’esempio di Nelson Mandela.

NELSON MANDELA ANNUAL LECTURE è una iniziativa della Fondazione Mandela in cui vengono invitate personalità di spicco a presentare temi di grande significato sociale. E’ uno degli eventi principali nel calendario della Fondazione e vuole incoraggiare il dialogo, spesso su temi difficili, per premettere di affrontare le sfide contemporanee. Ad oggi hanno partecipato alle lecture l’ex presidente Bill Clinton; l’arcivescovo e premio Nobel per la pace Desmond Tutu; l’ex presidente del Sudafrica Thabo Mbeki; l’autore ed attivista per i diritti umani Ariel Dorfman; la premio Nobel Wangari Maathai; l’ex segretario generale dell’ONU Kofi Annan; l’ex presidente liberiana e premio Nobel per la pace Ellen Johnson-Sirleaf; l’economista, imprenditore e premio Nobel Muhammad Yunus; il direttore della biblioteca d’alessandria Ismail Serageldin; l’ex presidente irlandese Mary Robinson; l’imprenditore e filantropo Mo Ibrahim; l’ex Presidente del Cile Michelle Bachelet; l’economista Thomas Piketty; il fondatore di Microsoft e filantropo Bill Gates; e la vice segretaria generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed.

MANDELA FORUM – L’Associazione Nelson Mandela Forum è nata nel 2003 con lo scopo di gestire l’allora Palasport di Firenze rendendo “un servizio alla cittadinanza ed a tutto il territorio mediante una gestione della struttura che, perseguendo il criterio di economicità ed avendo riguardo al corretto equilibrio fra spesa ed entrata, mantenga e sviluppi l’utilizzo commerciale della struttura assicurando tuttavia la rappresentanza e la soddisfazione di tutte le necessità provenienti dagli utenti del Palazzo dello Sport, siano esse associazioni o società sportive, enti di volontariato, organizzazioni di eventi culturali, di spettacolo e di intrattenimento, come pure i singoli spettatori e frequentatori”. L’associazione nasce grazie all’impegno di tre soci privati (Rosetta Buchetti, Claudio Bertini e Massimo Gramigni) operanti nel campo dell’organizzazione di eventi, che avevano individuato le grandi potenzialità della struttura ad ospitare non solo spettacoli, ma anche momenti di socializzazione ed aggregazione per tutto il territorio fiorentino e toscano in genere tanto da far diventare il forum uno dei più importanti punti di riferimento per l’intera comunità toscana. Nei mesi successivi alla sua costituzione aderiscono all’Associazione sia il Comune di Firenze che la Città Metropolitana di Firenze (già Provincia di Firenze). I rapporti con il Comune di Firenze, proprietario del bene, sono regolati da un contratto di servizio. Nel 2004 viene deciso di intitolare la struttura a Nelson Mandela redigendo un accordo, tuttora vigente, con la Nelson Mandela Foundation di Johannesburg. La scelta di questo nome ha caratterizzato fortemente la vita e l’attività dell’impianto, sottolineando la volontà della dirigenza a promuovere iniziative di solidarietà verso specifici progetti sociali, culturali e di favorire tante occasioni di formazione per i giovani (vedi eventi con l’Università, con la Regione Toscana per il Meeting dei Diritti o il Meeting per il Giorno della Memoria che vedono coinvolti 10.000 ragazzi delle scuole toscane, con il Comune di Firenze per il progetto Le Chiavi della Città anche questo rivolto ai giovanissimi e con le varie federazioni sportive per promuovere eventi sportivi di carattere regionale, nazionale ed internazionale) e permettendo di far conoscere soprattutto alle nuove generazioni la grande personalità di Nelson Mandela e gli ideali per i quali si è battuto.

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