Rossi intervistato a Controradio: Pd e Aeroporto

Enrico Rossi è stato intervistato a Controradio su questioni politiche riguardanti il Pd, come la possibilità di creare una coalizione e l’inefficacia della chiusura del partito su se stesso, e sull’aeroporto che “Bisogna adeguare” “altrimenti non avrà prospettive” di continuità.

In Toscana “mi pare che il punto fondamentale sia come costruire una coalizione ‘di diversi’, che non sia fatta solo dal Pd, e che ci consenta di contrastare questa estrema destra che in Toscana ha cominciato a vincere, e non da oggi”. Lo ha detto Enrico Rossi (LeU), presidente della Regione Toscana, intervenendo a Controradio. “Se non stiamo attenti”, ha proseguito “rischiamo di perdere Firenze e Prato”.

Per questo motivo, ha aggiunto il governatore, “da parte del Pd mi aspetterei la massima apertura al dialogo con forze di sinistra, di centro, con forze che sono state critiche col Pd.
La chiusura orgogliosa e un po’ arrogante nella sconfitta porterà a ulteriori sconfitte. Speriamo che il dibattito nel congresso regionale del Pd serva a riaprire la dialettica politica: credo che per vincere ci si debba alleare a sinistra, e trovare rappresentanze e rapporti nel mondo civico, tutti coloro che non voterebbero Pd, e come abbiamo visto sono tanti, ma si impegnerebbero per bloccare la vittoria della destra”.

Rispondendo all’intervista di sabato scorso ad Antonello Giacomelli, secondo cui il governatore sta “sbagliando tutto” e dovrebbe rifarsi alla dottrina sociale della Chiesa, Rossi ha detto che “non mi era mai capitato in tanti anni di impegno politico di veder usare la dottrina sociale della Chiesa come clava nei confronti di un avversario politico, anche se governiamo insieme la Toscana”

“Renzi non si farà da parte” ma per ricostruire un’alleanza di centrosinistra “mi auguro che abbia l’intelligenza di capire che deve fare due passi di lato e mandare avanti altri”, continua Rossi nel suo intervneto.

Renzi, ha detto, “se da un lato attrae un pezzo del furore popolare, dall’altro produce tante reazioni negative, è divisivo. Noi abbiamo bisogno di qualcuno capace di federare chi è diverso, non di riprodurre divisioni”.

Secondo Rossi, l’ex segretario del Pd deve fare “attenzione a non fare della sinistra la sinistra dei generali sconfitti: bisogna mandare avanti qualche colonnello, o tenente, o qualcuno che si rivela avere le doti per poter diventare un riferimento per settori importanti della società. La sinistra ha bisogno di un rinnovamento, e non di giovani ‘antichi”.

Inoltre Rossi si esprime anche sull’aeroporto, “Bisogna adeguare l’aeroporto di Firenze, altrimenti non avrà prospettive. Se si dovesse cancellare questa prospettiva”, ha proseguito “si dovrebbe rivedere il piano nazionale degli aeroporti, il che significa cambiare il ruolo della Toscana, e avrebbe ripercussioni negative sulla pista. La Toscana rinuncerebbe ad assolvere il compito di saper movimentare 11-12 milioni di persone che nei prossimi anni prenderanno gli aerei”.

Secondo Rossi, peraltro, “si sta discutendo del finanziamento pubblico, non dell’opportunità di farlo o meno”, e “i voli sono in sicurezza, ma basta prendere un aereo una volta” da Peretola “per capire che non si potrà andare avanti così”.

 

 

Renzi, toni accesi al processo Maiorano: spese in Provincia avevano finalità istituzionali 

Le spese alla Provincia di Firenze avevano finalità istituzionale, lo ha detto Matteo Renzi rispondendo alle domande dell’avvocato Carlo Taormina come parte civile al processo a Firenze che vede imputato di diffamazione nei confronti dell’ex premier Alessandro Maiorano, dipendente comunale. Uscendo dal tribunale il senatore Renzi ha anche dichiarato di voler avviare una fase di tolleranza zero rispetto alle fake news sul suo conto.

”Le spese erano da me controllate attraverso le voci del bilancio”, “la finalità istituzionale delle spese era asseverata dai dirigenti della Provincia”, “abbiamo avuto verifiche del Mef e della Corte dei conti ma non c’è stata mai nessuna condanna”- ha inoltre dichiarato l’ex premier Renzi.

L’avvocato Taormina, difensore di Maiorano, aveva chiesto quale fosse la finalità istituzionale di una serie di spese attribuite al cerimoniale della presidenza della Provincia quando a guidarla era Renzi. In aula l’ex segretario del Pd ha anche spiegato di aver querelato Maiorano perchè lo aveva accusato di ‘spese spazze’ “mentre stavo preparando come premier il bilancio dello Stato.”

”Aver detto che io avevo dilapidato il patrimonio di un ente pubblico è stato diffamatorio, per questo siamo in causa”. Nel confronto tra Taormina e Renzi ci sono stati anche momenti accesi. Mentre parlava l’ex segretario del Pd per due volte è poi intervenuto Maiorano: in entrambi i casi il giudice lo ha allontanato dall’aula, la seconda volta facendo intervenire anche un carabiniere dopo che il dipendente comunale ha detto a Renzi : “Stai prendendo per il c…il mio avvocato”.

Il senatore Matteo Renzi uscendo dall’aula del tribunale di Firenze, ha anche affermato di voler iniziare una fase nuova di tolleranza zero rispetto alle fake news sul suo conto. “Sono circondato da centinaia di frasi false, offese, insulti, dichiarazioni che assomigliano più a fake news che alla realtà. Abbiamo deciso di iniziare a querelare e a citare in giudizio per risarcimenti civili. Oggi abbiamo iniziato questa attività, chi dice fake news sarà perseguito e spero anche condannato.”

Renzi parte civile in processo Maiorano a Firenze

Renzi oggi è in tribunale a Firenze essendosi costituito parte civile nel processo contro Alessandro Maiorano accusato di diffamazione.

Il senatore Matteo Renzi è arrivato stamani in tribunale a Firenze dove, come parte civile, viene ascoltato nel processo per diffamazione contro il dipendente comunale Alessandro Maiorano, difeso dall’avvocato Carlo Taormina, che lo aveva accusato di ‘spese pazze’ quando era presidente della Provincia di Firenze.

L’ex presidente del consiglio  è entrato alle 11.30 nell’aula del tribunale di Firenze ed ora sta rispondendo alle domande delle parti.

Il processo nasce da una querela presentata da Maiorano nel 2013, anche se poi più volte le udienze erano state rinviate proprio per l’assenza di Renzi, che non si è presentato per quattro volte adducendo però legittimi impedimenti.

Maiorano, accusato di diffamazione, è difeso dal professor Carlo Taormina. Il processo è condotto dalla giudice Laura Bonelli. L’accusa è sostenuta dal pm Massimo Bonfiglio.

Matteo Renzi alla Festa de l’Unità Firenze

Firenze, l’ex segretario Pd Matteo Renzi è intervenuto alla Festa dell’Unità metropolitano e regionale.

Matteo Renzi è arrivato accolto dagli applausi del pubblico e prima di salire sul palco centrale della festa fiorentina ha fatto un giro per gli stand di partito.

“Vediamo che un ministro dell’Interno apre un avviso di garanzia come se fosse una busta di Maria De Filippi – ha detto Renzi riferendosi a Salvini – e prende in giro gli italiani dicendo di essere una vittima e che non importano processi e inchieste perché ‘il popolo è con me’, come se un sondaggio valesse di più. Ma tutti i costituzionalisti preoccupati per la deriva autoritaria sono in ferie?”.

“La rivelazione di quest’anno è l’incapacità di M5s di passare dalla campagna elettorale ai fatti. Questa cosa dei vaccini è fuori dalla grazia di Dio”, “poi c’è qualcuno che diceva che dovevamo fare l’accordo con M5s”.

“In questi tre mesi l’immigrazione è diventato l’unico problema, è sparita l’abolizione della Fornero, e anche la flat tax. Il reddito di cittadinanza? Non pervenuto. Hanno scommesso che sulla paura si potesse governare l’Italia”.

A forza di fare la guerra in casa abbiamo permesso agli altri di vincere. Hanno fatto la guerra al Matteo sbagliato“.

“Voglio che la Leopolda sia un momento di grande libertà. L’Italia non può essere un paese che dice no a tutto. Questo paese non va avanti con i no, ma occorre raccontare gli aspetti positivi dell’Italia”.

Sulla nave Diciotti Salvini e il governo “non hanno bloccato l’immigrazione ma hanno bloccato 150 eritrei. Li hanno chiusi nel porto di Catania. Si dice che facendo così Salvini abbiamo preso consenso tra la gente più del previsto. Io dico che se per il consenso si deve chiudere a chiave 150 persone e non farle scendere in porto, preferisco perdere un voto che perdere la faccia. La politica è un’altra cosa”.

“Ogni giorno l’Ilva ci costava 1 milione di euro. Anche qualcuno del Pd ha detto che uccidevamo i bambini di Taranto. Ci hanno accusato di tutto e del contrario di tutto, poi dal Governo hanno preso i nostri 12 decreti-legge e hanno fatto quello che noi volevamo fare

Toninelli è un bugiardo, e un ministro bugiardo si deve dimettere” e “chi è l’avvocato di Aiscat? Giuseppe Conte. Conte non è l’avvocato del popolo, ma l’avvocato delle concessionarie autostradali”.

“Andrò nelle scuole, in tv, pensano di essersi liberati di me, ma hanno sbagliato.

Renzi ha concluso facendo campagna elettorale per le prossime elezioni comunali di Firenze: “Per Firenze c’è una battaglia da combattere su questo territorio, e la vittoria di Nardella alle amministrative di maggio è anche una vittoria culturale”. “La partita futura sarà tra noi e il leghismo – ha aggiunto -. Per cui chiedo innanzitutto di smetterla con le polemiche interne e lavorare tutti insieme perché nel maggio 2019 Dario Nardella vinca”.

Genitori Renzi: fatture false, gup li rinvia a processo

“Era una decisione scontata, da quando abbiamo scelto di chiedere il processo nel marzo 2018”. E’ quanto si legge in una nota dei legali dei genitori dell’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Le fatture finite sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti sono due, da 20.000 e 140.000 euro più Iva. La prima udienza del processo è fissata per il 4 marzo 2019.

L’avvocato Federico Bagattini e i legali dello studio Miccinesi, che compongono il collegio difensivo di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, rinviati oggi a giudizio dal gup di Firenze per emissione di fatture false da parte di loro società hanno dichiarato in una nota: “Vogliamo difenderci in un processo e non nel tritacarne mediatico, anche perché le fatture ci sono, sono state regolarmente pagate e il progetto per il quale Renzi ha lavorato è in corso di realizzazione. Siamo dunque molto fiduciosi sul merito del procedimento”.

Le due fatture, risalenti al 2015, riguardavano studi di fattibilità di cui Tramor – società di gestione dell’outlet The Mall di Reggello (Firenze) e di cui era all’epoca amministratore Dagostino – aveva incaricato le società Party ed Eventi 6 facenti capo ai Renzi. Secondo i pm Luca Turco e Christine von Borries le consulenze per la Tramor, che si è costituita parte civile, non sarebbero però mai state eseguite, circostanza negata dalle difese degli imputati. Nelle indagini gli investigatori della guardia di finanza non avrebbero trovato riscontri convincenti all’oggetto del prezzo. Gli studi dovevano riguardare uno l’ampliamento al ‘food’ dell’offerta dell’outlet, l’altro per incentivare la logistica in modo da portare turisti giapponesi a fare acquisti nel centro commerciale.

Cascine: Minuto di silenzio per Genova e Pollino

All’apertura della Festa dell’Unità a Firenze si è fatto un minuto di silenzio per le vittime di Genova e del Pollino, presenti Renzi, Minniti, Sgarbi e Mentana, non c’è invece la Boschi.

La Festa dell’Unità a Firenze si è aperta ieri con il simbolico taglio di un nastro tricolore e un minuto di silenzio, seguito da un lungo applauso, per le vittime del disastro del Ponte Morandi a Genova e della tragedia del Pollino in Calabria.

All’inaugurazione, tra gli altri, prendono parte il sindaco Dario Nardella e il direttore dell’Espresso Marco Damilano, che presenterà il suo libro ‘Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia’ (Feltrinelli).

Alla kermesse democratica fiorentina, che andrà avanti fino al 16 settembre nel parco delle Cascine, ci saranno il segretario Pd Maurizio Martina, Matteo Renzi (che, si apprende, ha confermato la presenza ma non ancora una data), gli ex ministri Marco Minniti, Graziano Delrio, Luca Lotti e poi, tra gli altri, Vittorio Sgarbi ed Enrico Mentana. Non ci sarà, invece, Maria Elena Boschi.

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