Rossi su Governo: “avvocati presentano conti salati. Governo di estrema destra ma ok su pensioni”

“Francamente credo che gli italiani avrebbero bisogno di un governo che funziona: gli avvocati poi alla fine presentano sempre il conto, e magari sono conti salati, non vorrei che accadesse la stessa cosa”. Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a margine della presentazione alla stampa di alcune delibere di Giunta, parlando dell’incarico di governo al giurista Giuseppe Conte.

“In politica – ha detto – vorrei fare il patto di non usare più metafore, perché confondono la testa della gente. Facciano un governo, lavorino: io credo che sia un governo di estrema destra in tante impostazioni, e anche un governo che presenta cose utili, interessanti, ad esempio sulle pensioni”.

“Dicono che vogliono fare quota 100, tutti i lavoratori stanno adesso rifacendo il conto della propria eta’ pensionabile. La sinistra ha commesso un errore madornale ad andare in campagna elettorale senza presentare una proposta di cambiamento della legge Fornero- evidenzia- Siccome Tito Boeri dice che questa revisione puo’ costare il primo anno 15 miliardi e poi a regime 20 miliardi all’anno, faccio presente che 20 miliardi all’anno Renzi li ha spesi in piu’ con i suoi bonus, e quindi la proposta e’ fattibile”. L’invito, ad ogni modo, e’ ad agire subito sulla revisione della riforma delle pensioni: “La facciano subito- aggiunge- questo sarebbe un segnale importante
dato al mondo del lavoro, e credo che la sinistra debba chiederlo
a questo governo”.
Se poi non ci fossero i soldi, chiarisce, “e’ sufficiente che non si introduca la flat tax, che come tutti hanno capito arricchisce chi e’ ricco e non cambia la situazione per chi, invece, e’ piu’ debole dal punto di vista del reddito”.

“Il tentativo di LeU è fallito, il Pd francamente mi pare un marchio poco proponibile, tant’è vero che si legge senza smentita che Renzi vuole andare per la sua strada verso destra, io mi auguro che smentisca lui, insomma deve farlo lui: lo faccia, e chi è di sinistra si ritrovi a sinistra”. Aggiunge  Rossi, che torna sull’ipotesi del partito dei lavoratori:  “Deve essere una forza nuova, io penso che bisognerebbe andare oltre LeU e oltre il Pd per ricostruire questa forza”. Rossi immagina un partito con “un
programma fondamentale di cambiamento del paese, e anche di reintroduzione di quella dimensione sociale che nella nostra Costituzione è richiamata con grande forza, e che purtroppo anche a causa del centro-sinistra negli ultimi anni e delle
politiche di austerità, dei colpi che sono stati dati allo stato sociale, dei colpi dati ai lavoratori, è una dimensione che è andata un po’ persa”.

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Procura Firenze chiede processo per coniugi Renzi

 La procura di Firenze ha fatto richiesta al gip di rinvio a giudizio per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, accusati di emissione di fatture false da parte di loro aziende.

Chiesto il processo anche per l’imprenditore pugliese degli outlet, Luigi Dagostino, che deve rispondere delle stesse accuse più di un’altra per truffa. Nell’inchiesta del pm Luca Turco e
Christine von Borries, con indagini della guardia di finanza,Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono accusati di aver emesso fatture false per “operazioni inesistenti” da parte delle
società da loro stessi controllate, la Party e la Eventi 6, verso la Tramor Srl all’epoca in cui era amministratore Dagostino.
Le fatture contestate sono due, una da 20mila euro più Iva, l’altra da 140mila euro più Iva. In entrambi i casi le aziende dei Renzi erano state incaricate di realizzare studi di
fattibilità per il centro commerciale (outlet) The Mall. Ma per gli inquirenti tali studi non furono fatti, mentre invece i pagamenti a favore delle aziende dei Renzi sì.

“La notizia della richiesta di rinvio a giudizio diffusa dalla stampa e di cui la difesa non ha conferma ufficiale è ampiamente compatibile con la nostra richiesta di andare a processo formulata qualche tempo fa. Siamo certi di poter dimostrare in sede processuale l’assoluta correttezza dei comportamenti tenuti dai Signori Renzi”.
Lo afferma l’avvocato Federico Bagattini, difensore di Tiziano Renzi e Laura Bovoli.

Madre Renzi indagata per bancarotta fraudolenta

Laura Bovoli, madre dell’ex premier Matteo Renzi, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Cuneo. La notizia, anticipata oggi da Il Fatto Quotidiano, è stata confermata dal procuratore di Cuneo, Francesca Nanni.

Il provvedimento si inserisce nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta sul fallimento della Direkta srl, azienda cuneese specializzata in servizi di volantinaggio e pubblicità, fallita nel 2014.
Secondo quanto si apprende, la guardia di finanza di Cuneo indaga per ricostruire i rapporti finanziari tra la Direkta e alcune società della famiglia Renzi. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero i rapporti tra i titolari della Direkta, Mirko Provenzano e Erika Conterno, e l’agenzia toscana Eventi 6, tra gli amministratori della quale figura appunto la signora Bovoli.
L’indagine della procura di Cuneo, di cui dà conto anche il quotidiano La Verità, riguarda in particolare i rapporti tra la fallita Direkta e la Eventi 6 tra il 2011 e il 2012, quando tra le due aziende ci sarebbe stato un fitto rapporto.
Stralci dell’inchiesta sono stati trasmessi ai colleghi di Firenze, che nelle scorse settimane hanno chiuso un’altra indagine relativa alla Eventi 6, quella in cui i genitori dell’ex premier sono accusati di avere emesso fatture false per operazioni inesistenti.

Governo PD/M5S: Gli ascoltatori di Controradio spaccati a metà

Nel sondaggio lanciato 3 giorni fa prevale di un soffio il No all’accordo, 52%,  con il Sì che si ferma al 47%

Da 40 anni rappresentano uno spaccato particolarmente interessante dell’elettorato di sinistra e di centro sinistra: gli ascoltatori e le ascoltatrici di Controradio, nella città e nella regione di Matteo Renzi -che è stato spesso ospite negli studi dell’emittente- si dividono sostanzialmente a metà sull’ipotesi di un accordo di governo con il Movimento 5 Stelle.

I Favorevoli sono infatti il  43%, i molto contrari 31%,  i contrari il 21%. Solo il 4% si dice molto favorevole mentre gli indecisi sono appena l’1%.

In sostanza dal sondaggio cui hanno partecipato oltre 500  utenti del sito www.controradio.it, emerge che tutti o quasi hanno una posizione molto definita. Che tra i contrari (52% del totale) la maggior parte (31%) esprime un parere risolutamente negativo nei confronti dell’eventuale accordo, mentre tra i favorevoli (47%)  quelli più entusiasti sono una minoranza (solo il 4%). 

“Nota bene: La presente manifestazione di opinione non ha valore scientifico”

Sondaggio di Controradio su un ipotetico governo M5S-PD

Approvereste un governo del Pd con il Movimento 5 Stelle?

Firenze, durante la cerimonia del 25 aprile in piazza della Signoria Matteo Renzi faceva una sorta di sondaggio empirico, chiedendo a chi gli arrivava vicino cosa ne pensasse di un accordo di governo con il Movimento 5 stelle.

Secondo un sondaggio realizzato il 27 aprile scorso da Swg e commissionato da La7, gli elettori del Pd sarebbero al 40% d’accordo mentre il 60% respingerebbe l’idea di un governo con il M5S, e per quanto riguarda gli elettori a cinque stelle il 49% avrebbe risposto di sì e il 51% di no.

Venerdì sera, ospite da Lilli Gruber a “Otto e mezzo”, il presidente del Pd Matteo Orfini si è detto per il no a qualsiasi accordo, specificando che “Salvini e Di Maio sono la stessa cosa”, mentre domenica sera a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio, Matteo Renzi stesso ha detto  “Un incontro con Di Maio sì, la fiducia a un governo M5s no – aggiungendo – Su 52 senatori Pd, almeno 48 devono votare a favore. Io di disponibili alla fiducia a Di Maio non ne conosco uno”.

Controradio quindi, pensando che sarebbe importante sapere l’opinione dei cittadini fiorentini e toscani, lancia questo sondaggio tra i propri ascoltatori e ascoltatrici.

Risultati alle 19:00 di mercoledì 2 aprile. Nota bene: La presente manifestazione di opinione non ha valore scientifico.

Firenze: Renzi ‘cicerone’ per turisti e tifosi napoletani

Matteo Renzi ‘cicerone’ per i turisti nel centro di Firenze dove l’ex premier stava passando per tornare a casa dopo un pranzo “con un amico”. Nel tragitto, in via Tornabuoni, Renzi è stato riconosciuto e fermato dai turisti, italiani e stranieri, e da alcuni tifosi del Napoli già
arrivati in città per la partita delle 18.00 al Franchi.

“Non vado allo stadio perchè stasera devo essere in diretta da Fazio”, ha detto l’ex segretario del Pd.
In tanti lo hanno fermato, gli hanno chiesto di fare un selfie. Anche per un gruppo di sostenitori partenopei che “ho letteralmente accompagnato”, ha detto, in una fiaschetteria
tipica. Altro suggerimento a una famiglia di turisti romani che gli hanno chiesto quali mostre ci fossero vicino: “ci ha suggerito di andare a Palazzo Strozzi”, hanno riferito, dove è in corso la mostra su ‘Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano’.

“E’ molto importante che Matteo Renzi prenda la parola direttamente. Il Pd è fratturato da
contrapposizioni per interposta persona e bisogna che si parli direttamente e non tramite i rispettivi ”pasdaran””. Lo afferma il ministro dello sviluppo Carlo Calenda in un’intervista a in 1/2h. Calenda è tornato a rilanciare la proposta di una “segreteria allargata costituente” del partito “con Gentiloni che ha un ruolo fondamentale, Renzi, Veltroni e anche Enrico Letta”. Una mossa che dovrebbe fare il segretario reggente Martina al quale, ha  riconosciuto Calenda, “è stato affidato un compito improbo”. Calenda ha sottolineato i meriti di Renzi nel ruolo di presidente del Consiglio pur ricordando di avere con lui “discusso di più di tutti”.

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