Rossi a Renzi: “Nessuno deve chiedere scusa a Berlusconi”

“Nessuno deve chiedere scusa a Berlusconi” queste le parole di Rossi, presidente della Regione Toscana, commentando quanto affermato da Renzi ieri sulla sua pagina Facebook

“Nessuno deve chiedere scusa a Berlusconi, come ha affermato Renzi. È stato Berlusconi ad inserirsi nel vuoto della politica e a soffiare sul vento del populismo e dell’antipolitica. Da quel punto in poi è stato il degrado, con una Sinistra che si è sgretolata inseguendo il berlusconismo e perdendo se stessa, l’antipolitica che si è fatta partito con il M5S e i razzisti che ora sono al governo di questo paese”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. “Non bisogna chiedere scusa a Berlusconi – aggiunge Rossi -, ma agli italiani. E mettersi a rifondare una nuova Sinistra che lotti a testa alta per costruire un paese con più diritti civili e sociali. Punto”.

Tv: Firenze secondo me, il documentario di Renzi sul Nove

“Firenze secondo me” è il nome del documentario di Matteo Renzi sulla città in cui è nato e cresciuto fino a diventare sindaco. Prima puntata in onda sabato 15 dicembre sul canale Nove

“Firenze secondo me” è un documentario sulla città in cui l’ex Presidente del Consiglio è nato e cresciuto fino a diventarne sindaco. Un vero e proprio evento televisivo – dal forte respiro internazionale – che mostra lo splendore di un luogo unico, ricco di storia e di bellezza. La prima puntata andrà in onda sabato 15 dicembre alle ore 21:25 sul canale Nove del gruppo Discovery Italia. Il progetto in 4 episodi da 90 minuti è prodotto e distribuito da Arcobaleno Tre e scritto con Sergio Rubino.

Le telecamere spazieranno da Palazzo Vecchio al cuore degli Uffizi , dal corridoio del Vasari alla Basilica di Santa Croce, da Palazzo Pitti al Giardino di Boboli.
Un viaggio unico attraverso i luoghi simbolo del capoluogo toscano e il racconto degli avvenimenti storici che hanno fatto di Firenze una delle città più visitate al mondo.

Renzi: Firenze capitale ‘resistenza civile’ contro populismi

Lo ha detto Matteo Renzi, senatore Pd ed ex premier, presentando a Firenze il libro di Marco Minniti ‘Sicurezza e libertà’, commentando la decisione di Dario Nardella di correre nuovamente per la carica di sindaco di Firenze

“Dario Nardella ha sciolto felicemente la riserva” per la ricandidatura a sindaco di Firenze. Lo ha detto Matteo Renzi, senatore Pd ed ex premier, presentando a Firenze il libro di Marco Minniti ‘Sicurezza e libertà’ con lo stesso Nardella, e con Minniti il quale non ha ancora sciolto la riserva per la sua eventuale candidatura a segretario del Pd.
“Nardella si è ricandidato e io sarò felicemente al suo fianco”, ha aggiunto Renzi definendo Firenze “capitale della resistenza civile” alle forze populiste.

“Marco deciderà cosa fare: non gli difettano libertà, autonomia e indipendenza” ha aggiunto Renzi a proposito dell’ipotesi di candidatura dello stesso Minniti alla segreteria del Partito Democratico.

“Penso che il servizio migliore che possa svolgere rispetto al Pd – ha detto  – è auspicare una candidatura autorevole e riformista”, ma “io ho vinto due volte col 70% e dal giorno dopo mi hanno fatto la guerra”. Dunque, ha concluso Renzi, “vedremo cosa farà Minniti nei prossimi giorni e nelle prossime ore”, ma in ogni caso “non passerò i prossimi tre mesi a dire come sconfiggere Zingaretti, perché il mio obiettivo è sconfiggere l’incompetenza e la cialtronaggine di Salvini, Di Maio e quel passante del presidente del Consiglio

“L’Italia non uscirà mai dall’Europa, l’Italia è molto più forte di Matteo Salvini e Luigi Di Maio e delle loro strampalate idee” ha infine precisato  Renzi “Il punto centrale – ha aggiunto Renzi – secondo me è che, se vogliamo veramente essere capaci di fare una battaglia in Europa, iniziamo a dire a quei paesi nazionalisti che oggi stanno chiedendo di punire l’Italia, cioè gli amici di Salvini, di rinunciare ai soldi che prendono dai nostri risparmi. I cittadini italiani stanno pagando con le loro tasse gli amici di Salvini che ci fanno la lezione e la morale. I nazionalisti fanno male anche a noi, ditegli di smettere”.

Consip: Travaglio ancora condannato per intervento TV

“Nella seconda causa Tiziano Renzi contro Marco Travaglio, il direttore del Fatto Quotidiano è stato nuovamente condannato, stavolta per un intervento televisivo. Travaglio condannato due volte nel giro di un mese, insomma: dovrà pagare altri 50.000 euro”. Lo scrive su Fb Matteo Renzi.

“Sono ovviamente contento per mio padre, ben difeso dall’avvocato Luca Mirco. Ma soprattutto vorrei condividere con voi un pensiero: bisogna sopportare le ingiustizie, le falsità, le diffamazioni. Perché la verità prima o poi arriva. Il tempo è galantuomo. Ci sono dei giudici in Italia, bisogna solo saper aspettare. E verrà presto il tempo in cui la serietà tornerà di moda. Ci hanno rovesciato un mare di fango addosso. Nessun risarcimento ci ridarà ciò che abbiamo sofferto – conclude Renzi sulla condanna di Travaglio – ma la verità è più forte delle menzogne. Adesso sono solo curioso di vedere come i tg daranno la notizia”.

Sulla vicenda interviene anche il senatore del Partito Democratico Dario Stefano:”Per la seconda volta in un mese, Marco Travaglio sarà costretto a risarcire Tiziano Renzi per tutte le menzogne che ha detto e scritto. È una buona notizia, diffamare e raccontare fake news non è giornalismo, non è cronaca e quindi è giusto che abbia un prezzo da pagare.”

“Travaglio inizi a fare economie per onorare la Giustizia”, ha concluso Stefano.

Maltempo, Renzi: “Colpa dei morti è l’abusivismo. Un condono in meno una casa in più”

L’ex premier  replica a Matteo Salvini: “L’Italia piange decine di morti. Salvini dà la colpa ‘all’ambientalismo da salotto’, io credo invece che sia responsabilità dell’abusivismo edilizio. Chiedo al Governo di smettere con le polemiche e recuperare subito il progetto Casa Italia di Renzo Piano”.

“Questo Paese ha bisogno di un condono in meno e di una ”Casa Italia” in più”. Lo dice in un video postato su Tweet Matteo Renzi. “C’è una petizione che sta girando su Change.org -afferma l’ex premier- che chiede di ripristinare ”Casa Italia”, il progetto che il mio governo aveva voluto sulla base di un”idea di Renzo Piano, per lottare contro il dissesto idrogeologico”.

“Le risorse ci sono, vanno spese meglio e vanno coordinate. Per questo avevamo fatto tutti d”accordo il progetto ”Casa Italia”. Bene, Salvini e Di Maio come prima cosa hanno cancellato ”Casa Italia. Firmate anche voi la petizione- conclude Renzi- perché ”Casa Italia” torni a funzionare”.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/11/181105_ISCHIA-CASA-ITALIA_RENZI.mp3?_=1

Renzi: “Travaglio e Il Fatto condannati a risarcire mio padre”

Il giudice della prima sezione civile del tribunale di Firenze Lucia Schiaretti ha riconosciuto le ragioni del padre dell’ex premier per tre di questi articoli condannando l’editore, il direttore Travaglio e una giornalista, in solido, per complessivi 95mila euro. La sentenza dovrà inoltre essere pubblicata, per estratto, sul quotidiano e sull’on line.

Tiziano Renzi aveva querelato l’Editoriale Il Fatto spa, il direttore Marco Travaglio, il direttore de “Il fatto Quotidiano” Peter Gomez, e due giornalisti per 6 articoli usciti tra il 15 dicembre 2015 e il 16 gennaio 2016.
Non può essere invece “ritenuto responsabile il direttore del Quotidiano on line” per il reato di omesso controllo “giacché – scrive il giudice citando precedenti sentenze della Cassazione – l’attività on-line non è riconducibile nel concetto di stampa periodica”. Per questo Tiziano Renzi dovrà pagare le spese processuali di Gomez e di un giornalista: per ciascuno in complessivi 6.415,00 euro.

L’ex premier e senatore del Pd, Renzi, lo annuncia attraverso un tweet: “Travaglio con i suoi colleghi è stato condannato a pagare a mio padre 95.000€: è solo l’inizio. Il tempo è galantuomo.”

“Marco Travaglio, una sua collega, la società del Fatto Quotidiano sono stati citati in giudizio da Tiziano Renzi per numerosi articoli. Oggi la prima sentenza.”
“Niente – aggiunge Matteo renzi – potrà ripagare l’enorme mole di fango buttata addosso alla mia famiglia, a mio padre, alla sua salute”.

Questo il messaggio diffuso dall’ex segretario del Pd ed ex Presidente del Consiglio, che si riferisce alla vicenda Chil Post e Mail Service Srl, e all’accusa di bancarotta fraudolenta (accusa poi decaduta per via dell’archiviazione dell’indagine da parte del Gip di Genova Roberta Bossi) che pesava sul capo di Tiziano Renzi e della moglie Laura Bovoli (genitori del senatore dem), alle quali “Il Fatto Quotidiano” dedicò diversi articoli e approfondimenti.

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