La delegazione Toscana in Usa incontra Nancy Pelosi

Washington, è iniziata oggi la visita della delegazione toscana in Usa organizzata per il conferimento del titolo di ‘Regione d’onore 2022’ da parte della National Italia America foundation (Niaf), che avverrà domani, sabato 29 ottobre.

Ad accogliere la delegazione toscana un incontro con Nancy Pelosi, la speaker alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. All’appuntamento con Pelosi, oltre al presidente Eugenio Giani, sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il consigliere e portavoce dell’opposizione Marco Landi. Insieme a loro Gina Raimondi, attuale segretaria al commercio sotto l’amministrazione Biden, e Mariangela Zappia, ambasciatrice italiana a Washington.

“Il riconoscimento che riceveremo domani – ha commentato Giani in merito al titolo Regione d’onore 2022 – consentirà alla Toscana, per un anno, di valorizzare negli Stati Uniti la propria cultura, la propria storia, la propria economia, la propria identità. E di farla così apprezzare a tutti gli americani attraverso la Niaf, una fondazione che rappresenta più di 20 milioni di cittadini italo-americani che vivono negli Stati Uniti. Tutte queste persone hanno mostrato un grande entusiasmo perché attraverso questo riconoscimento riescono ogni anno a rafforzare il loro rapporto con la terra d’origine”.

Oltre alla cerimonia di domani, spiega “è previsto un nutrito calendario di incontri con esponenti del panorama culturale ed economico americano e con le comunità italo-americane oltre ad iniziative di carattere istituzionale con rappresentanti del Governo e del Congresso americano e con l’Ambasciata italiana a Washington. Le iniziative promozionale della Niaf per la Regione d’onore 2022 proseguiranno nei prossimi mesi per concludersi nell’estate del 2023”.

Toscana in Zona Rossa, Giani, noi trasparenti su riconteggio casi positivi, attaccano le opposizioni

Firenze, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a proposito del riconteggio dei casi positivi Covid, che ha determinato il passaggio della Toscana in zona rossa dal 29 marzo, ha affermato di aver scelto di usare massima trasparenza, una volta resosi conto che i dati, che provenivano da Prato, avrebbero richiesto un riconteggio che avrebbe potuto cambiare il colore della regione.

“Ho preferito l’assoluta trasparenza: ho informato Roma, e approfondendo a quel punto tutti hanno condiviso questa scelta, che è una scelta di assoluta trasparenza – ha detto Giani spiegando le fasi del processo che hanno portato la Toscana in Zona Rossa – Era troppo delicata la questione, sapevamo che avrebbe influenzato il destino di una regione che sul piano delle restrizioni alla mobilità non poteva lasciare ombre”.

“Nell’approfondimento che abbiamo fatto rivedendo le schede – ha poi spiegato Giani – vi era la scheda di un laboratorio di Prato che è arrivata non la mattina, quando tutti i referti arrivano, ma ieri pomeriggio, e arrivando ieri pomeriggio non è computata sui dati mandati a Roma”.

“Quando stamattina ce ne siamo accorti, perché il dato di Prato con questi circa 100 contagi in più appariva molto alto, – ha concluso il presidente della Toscana – abbiamo ricostruito il tutto, e di conseguenza quei 100 contagi non sono ascrivibili alla giornata di oggi ma alla giornata di ieri, e questo proprio nel momento che porta al computo complessivo dei contagi, su cui poi valuta il Ministero della Salute attraverso la sua cabina di regia. Siamo stati noi con i dirigenti dell’assessorato a valutare che quel dato era troppo alto”.

Ma colgono l’occasione per attaccare l’intera giunta Giani, le opposizioni di destra.

“Piove sul bagnato: Toscana in zona rossa, probabilmente perché nel momento opportuno non sono state prese le decisioni necessarie a un’inversione della rotta. – scrive il consigliere regionale della Lega Marco Landi, portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale della Toscana – Apprezzo la trasparenza del presidente Giani nel riconoscere l’errore informatico che ieri lo aveva portato a dire che saremmo rimasti in zona arancione. Così purtroppo non è”.

“La Toscana in zona rossa da lunedì grazie a chi guida la nostra Regione sentenzia in una nota Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale della Toscana, il presidente Giani per primo. Non smette di stupire la totale inadeguatezza dei vertici regionali. È una beffa per tutti i toscani passare nella zona con più restrizioni a causa di un errato conteggio dei contagi da parte della Regione. I commercianti che rimarranno chiusi per i prossimi 15 giorni devono ringraziare solo il Presidente Giani che continua a far rimanere al loro posto personaggi del tutto incompetenti nel gestire questa delicata situazione”.

 

Tirrenica esclusa da DL Semplificazioni

E’ polemica in Toscana per l’esclusione dell’autostrada Tirrenica dall’elenco del Mit delle opere da sbloccare attraverso le figure commissariali previste dal Dl Semplificazioni.

“La tirrenica va finanziata e completata – sottolinea il deputato Pd Luca Sani -. Occorre prima di tutto intervenire a livello normativo per rimuovere gli ostacoli burocratici”, “al
tempo stesso vanno individuate le risorse, dopo anni di annunci oggi i fondi europei rappresentano una occasione irripetibile”.

Per Raffaella Paita (Iv), presidente della commissione trasporti della Camera, è “un fatto molto grave perché è un’opera vitale per migliorare la viabilità di Toscana e Lazio, che per questo aspettano da anni l’avvio dei cantieri”. Le fanno eco i consiglieri regionali Iv Stefano Scaramelli (vicepresidente del Consiglio della Toscana) e Maurizio Sguanci, che annunciano una mozione: “la Tirrenica deve essere tra le opere commissariate – sottolineano.

La Regione Toscana intervenga sul Governo”. Critici anche la parlamentare Fi Elisabetta Ripani e il coordinatore provinciale azzurro di Grosseto Sandro Marrini: “E’ stata la ‘priorità nazionale’ più gettonata e menzionata della campagna elettorale in Toscana per stendere il tappeto rosso ai candidati del centrosinistra e gonfiare il consenso – sottolineano -, per poi scomparire dai radar una volta vinte le elezioni regionali.

Il governatore Giani si è perso per strada una battaglia di vitale importanza per la Maremma”. L’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi parla di “ennesima beffa del Pd e del Governo Conte. Ancora una volta la Toscana e la costa mancano l’appuntamento con una importante opera per lo sviluppo del territorio e del tessuto produttivo e turistico di tutta la regione”.

Il portavoce dell’opposizione nell’Assemblea toscana Marco Landi (Lega), annuncia una mozione e sottolinea che “il timore, manifestato sin da subito dal segretario della Lega Matteo Salvini, che il decreto Semplificazioni fosse un libro con un bel titolo ma senza pagine si è dimostrato fondato”.

Moda: Cna Federmoda, fatturato fino a -60% causa Covid

Negative stime per stagione Primavera-estate 2021, anche -70%

Un calo di fatturato del 2020 dal 35% al 60% e dal 50% al 70% sulla stagione primavera-estate 2021. Sono le stime nazionali di Cna Federmoda per il settore della moda, a causa delle ripercussioni economiche della pandemia. Il presidente nazionale Cna Federmoda, il fiorentino Marco Landi, insieme al responsabile nazionale Antonio Franceschini, spiega una nota, hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e a gran parte dei ministri, nella quale illustrano la situazione del settore, proponendo una serie di misure e chiedendo un momento di confronto dedicato al settore.


“Stiamo parlando di quattro stagioni, che significano due anni di investimenti senza ritorno – sottolinea Landi -. Le varie misure fin qui introdotte per supportare i diversi settori produttivi non hanno dedicato la dovuta attenzione a questo comparto”. Per Landi, “è necessario adottare fin da subito una strategia della resistenza per preservare il settore, garantendo una moratoria finanziaria e contributiva per 18 mesi a partire da gennaio 2021, e l’adozione degli ammortizzatori sociali per tutto il prossimo anno”. Inoltre, è “importantissima l’introduzione di un’agevolazione fiscale sull’acquisto di prodotti Made in Italy”.


Cna Federmoda chiede anche un intervento a livello locale per quanto riguarda il territorio di Firenze e della Toscana, per i quali la moda rappresenta un comparto economico strategico. Sono 6.195 le imprese attive del tessile, abbigliamento e calzature nella città metropolitana di Firenze, 17.620 in Toscana, per il 61% artigiane: l’1,5% in meno di un anno fa. A settembre, spiega ancora l’associazione di categoria, è stato registrato un crollo di nuove imprese del settore in Toscana: il 36% in meno rispetto al 2019. A Firenze, invece, se l’abbigliamento resiste, crollano le nuove imprese di tessile (-40% rispetto ad un anno fa) e pelletteria (-26%).

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