Maggio musicale, Pereira accusato di malagestione

Secondo quanto emerso, l’ex sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio musicale fiorentino, Pereira, è stato accusato di peculato. 126mila euro mancanti dalle casse della Fondazione che gli sono stati sequestrati dalla guardia di finanza.

Le contestazioni della magistratura rivelano scenari inquietanti sulla gestione dell’ex sovrintendente della Fondazione Teatro del Maggio musicale fiorentino, Alexander Pereira.  Il sottosegretario alla cultura, Gianmarco Mazzi, leggendo di questi sprechi assurdi, ha affermato: “ci domandiamo come sia possibile che nulla sia mai stato fatto prima dell’intervento del ministero, il quale, nonostante le resistenze locali, ha commissariato Pereira dopo poche settimane”.

Ha, inoltre, sottolineato che “oggi tutto il nostro impegno è per i 300 lavoratori a rischio e per le loro famiglie e nei prossimi giorni, al ministero, sarà convocato un tavolo con Regione e Comune. Il risanamento dovrà andare di pari passo con l’accertamento di tutto quello che è accaduto”.

A riguardo si è espresso anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, il quale si dice allibito dalla notizia del sequestro della somma di 126mila euro, e afferma che “se avessimo lasciato il sovrintendente Chiarot, oggi anche la situazione del Maggio sarebbe diversa, in positivo”.

Leggendo i dispositivi del magistrato e la conferma da parte del tribunale del riesame, Giani si è chiesto in maniera ironica, “quale grave indigenza abbia portato un tecnico della musica, un sovrintendente, “a richiedere un rimborso di 126mila euro?”

Sulla crisi economica della Fondazione del teatro del Maggio musicale fiorentino, la Slc Cgil di Firenze, Prato e Pistoia e la Fistel Cisl ritengono “di dovere dare mandato ai propri legali perché si valutino le condizioni per procedere ad una azione di responsabilità e di richiesta di risarcimento del danno che i lavoratori dovessero subire”.

“Costringere chi lavora a doversi tutelare per via legale sarebbe profondamente deprecabile”, aggiungono i sindacati.

Da mesi, continuano, “abbiamo richiesto e auspicato cooperazione tra ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Firenze. E da mesi, tutti noi, abbiamo potuto apprezzare le innumerevoli dichiarazioni volte alla tutela dei lavoratori del Maggio, ma al momento l’unica cosa certa è che l’annunciato tavolo istituzionale, necessario per il salvataggio del Teatro, non pare essere stato nemmeno convocato”.

Allora, proseguono i sindacati, “è necessario ricordare che la crisi del Maggio non è stata causata da un evento improvviso ed inevitabile, ma da un singolo individuo perseguibile, che risponde al nome di Alexander Pereira“.

Ministero della Cultura, di fatto blocca il pagamento degli stipendi del Maggio. L’appello di una lavoratrice

Firenze, nessuna autorizzazione a usare il fondo da 35 milioni vincolato ai debiti consolidati e anche l’invito a non effettuare operazioni di cassa di alcun tipo. È questo il contenuto delle “note pervenute dal Ministero della Cultura ” in base alle quali il sovrintendente dimissionario del Maggio musicale fiorentino Alexander Pereira ha annunciato ai lavoratori della Fondazione lirica, oltre 300, lo slittamento del pagamento degli stipendi atteso per il 10 marzo.

In particolare, la direzione generale spettacolo del Ministero della Cultura, rispondendo a una richiesta del sovrintendente per l’autorizzazione alla liquidazione degli stipendi, ha ribadito il no all’uso, per la spesa corrente, del fondo cosiddetto ‘salva-debiti’, previsto dalla legge di bilancio 2022. Inoltre, considerate le criticità dell’attuale gestione della Fondazione lirica, ha invitato a non effettuare alcun tipo di operazione sul conto di cassa, chiedendo al collegio dei revisori di monitorare la situazione contabile.

“Ciao! Sono una dipendente del Maggio – So che in questi giorni vi siete interessati alle nostre vicende; sono grata per questo. Ieri ho sentito alla radio l’intervista al sindaco Nardella il quale ha dichiarato che i nostri stipendi sarebbero stati sicuramente corrisposti e invece oggi ci è arrivata una bella circolare da parte dell’attuale sovrintendente Pereira ‘ a seguito delle note pervenute dal Ministero, pur essendovi le disponibilità sul conto della Fondazione, non è al momento possibile procedere al pagamento degli stipendi… Potreste gentilmente aiutarci?”

Teatro del Maggio, prende atto della lettera delle dimissioni del sovrintendente Alexander Pereira

Firenze, il Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Teatro del Maggio si è riunito il 28 febbraio 2023 sotto la presidenza del sindaco di Firenze Dario Nardella e ha preso atto della lettera di dimissioni del sovrintendente Alexander Pereira.

Il Consiglio del Teatro del Maggio ha tenuto a esprimere il ringraziamento per questa decisione nonché il giudizio pienamente positivo del lavoro artistico svolto dal sovrintendente e del rilancio della produzione artistica del Teatro su livelli di altissima qualità conseguiti in questi anni di gestione che sono stati anche segnati dalla pausa forzata a causa del Covid.

Il presidente Nardella ha preannunciato una nuova convocazione del Consiglio nel giro di pochi giorni per procedere alla proposta del nome del nuovo sovrintendente da sottoporre al Ministro Sangiuliano.

Alexander Pereira manterrà la sua funzione per trenta giorni da oggi, per il disbrigo delle attività ordinarie.

Pereira si dimette da sovrintendente del Maggio Musicale. Nardella: “Gesto improntato a un forte senso di responsabilità”.

Firenze, Alexander Pereira ha rassegnato le sue dimissioni da sovrintendente della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino in una lettera inviata al sindaco Dario Nardella, anche presidente della Fondazione e ai Consiglieri d’Indirizzo dell’ente.

“La vera ragione per la mia dimissione è un fatto personale. – così Alexander Pereira spiega le sue dimissioni nella lettera – A parte di avere un compito molto difficile, di essere allo stesso momento sempre attaccato dall’interno del teatro e dall’esterno, specialmente dalla stampa. Così non ho avuto mai un momento di tranquillità, e questa situazione mi ha fatto perdere 20 chili e mi ha anche portato a un momento di crisi di salute all’inizio di dicembre”.

“Ringrazio Alexander Pereira per questo gesto improntato a un forte senso di responsabilità, di attaccamento al teatro e di sensibilità – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito delle dimissioni di Alexander Pereira – Questa sua difficile decisione non inficia il giudizio assolutamente positivo sul rilevante lavoro svolto in questi difficili anni segnati dal Covid, nel corso dei quali Pereira ha dato un vero rilancio alla programmazione artistica del Maggio Musicale Fiorentino. Domani incontreremo il sovrintendente con il Consiglio di Indirizzo per prendere atto delle dimissioni e valutare insieme i successivi adempimenti per garantire la continuità del teatro”

Pereira era arrivato alla guida del Maggio nell’agosto 2019. Il 30 gennaio scorso lui stesso aveva reso noto di aver ricevuto un avviso di garanzia per un’inchiesta della procura fiorentina relativa alle spese da lui sostenute e poste a carico dell’ente.

“Ho avuto grande armonia dalla parte del pubblico e dagli artisti che mi hanno sempre sopportato – precisa poi Pereira – ma le forze che hanno lavorato contro di me, non hanno mai voluto prendere in considerazione questa posizione del pubblico e degli artisti”. “Mi dispiace”, si legge nel finale della lettera di Pereira, “che dopo aver lavorato tanti anni nei grandi teatri a Vienna, Zurigo, Salisburgo e Milano, questa esperienza a Firenze è diventata così triste, tanto che non mi sento più continuarla. Voglio ringraziare a tutti che mi hanno dato il loro amore e entusiasmo artistico per creare questo bellissimo teatro, che potrebbe essere uno dei migliori del mondo con il giusto supporto che merita”.

Pereira, nella lettera di dimissioni, rivendica poi i risultati artistici e sul fronte degli sponsor. “Quando Dario mi ha dato l’incarico alla fine di 2019, io pensavo di fare il possibile da una situazione impossibile – scrive Pereira .- Forse l’impossibile era di pensare che si può portare la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino a un livello artistico di fama internazionale con un debito di 57 milioni di euro con un orrendo problema di cassa e con una necessità di creare un utile intorno a 3,5 milioni di euro tramite programmazione artistica, biglietteria e ricerca sponsor in mezzo di una pandemia. Questa era la ragione, per cui mi ha scelto Dario Nardella e in ogni consiglio d’indirizzo questo impegno per la futura qualità del teatro era prioritario”.

Guardando ai risultati dell’ultimo periodo, aggiunge, “posso constatare con orgoglio che siamo riusciti ad arrivare a questo livello artistico”. Pereira ricorda quindi di aver “aperto la Sala Mehta con Fidelio con Zubin Mehta, abbiamo vinto il premio Abbiati con il Ritorno d’Ulisse in Patria nella regia di Robert Carsen, che il teatro non vinceva da 17 anni e anche l’apertura della Sala Grande con Don Carlo diretto da Daniele Gatti e la prima di Doktor Faust con la regia di Davide Livermore, visitata da più di 100 critici e giornalisti dal tutto il mondo. Queste sono forti testimonianze di questo sviluppo artistico, che hanno messo il Maggio Musicale Fiorentino tra i primi teatri d’Europa”.

Ricorda poi che con l’inizio del suo mandato alla Fondazione è cominciata la pandemia che “non solo ha bloccato le presenze del pubblico ma ha anche reso la ricerca per gli sponsor molto difficile”, ma nonostante questo, conclude, “sono comunque riuscito a portare 9,7 milioni di euro di sponsorizzazione. Finalmente anche la biglietteria dà segnali molto incoraggianti, perché rispetto all’anno 2022 nei primi 4 mesi del 2023 abbiamo aumentato la biglietteria a 1.200.000 euro lordi”.

Maggio Musicale, Nardella: “Usare il fondo di 35 milioni erogato dal Governo”

Firenze, il sindaco e presidente della Fondazione del Maggio Musicale, Dario Nardella, si è espresso a margine del consiglio di indirizzo del Maggio.

“Gli ultimi stipendi -dice Nardella a margine del consiglio di indirizzo del maggio- sono pagati, per i prossimi di dicembre sarà importante l’incontro con il commissario Amoruso per definire come usare il fondo integrativo di 35 milioni di euro che ci è stato erogato dal Governo per aggredire il debito da 50 milioni che si accumulato nel corso di questi 15 anni. Vogliamo pagare gli stipendi e dico che in ogni caso li paghiamo, vogliamo tranquillizzare i lavoratori”.

“Dobbiamo gestire con grande attenzione i prossimi anni, è questo l’indirizzo che abbiamo dato al soprintendente, abbiamo chiesto di avere grande attenzione al rapporto tra costi e ricavi – ha aggiunto -. Ogni tre mesi convocherò il Consiglio di indirizzo per verificare l’andamento di queste voci in modo da poter intervenire tempestivamente sul bilancio. Il fondo da 35 milioni ci permetterà di azzerare tutta una serie di voci di spesa, intendiamo estinguere il debito che abbiamo con l’agenzia delle entrate che è di circa 12 milioni di euro, per il quale ogni anno dovevamo pagare 4 rate da 1,5 milioni. Dei restanti milioni Pereira è in contatto con il commissario Amoruso per definire le modalità di utilizzo”.

A rassicurare i lavoratori anche il soprintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, nel corso di una conferenza stampa convocata per chiarire lo stato economico dell’ente.

“Sul pagamento degli stipendi di dicembre -dice Pereira- non vedo nessun problema perché in ogni modo questa somma sarà sicuramente garantita dalle risorse che il teatro ha”.

Pereira si è poi espresso anche a  proposito dell’aspetto economico, del reperimento di sponsor e delle risorse pervenute da banca Intesa Sanpaolo.

Il soprintendente ha spiegato, in termini di marketing culturale, che fanno parte “del concetto di trovare quattro-cinque sponsor da 500.000 euro l’anno, per tre anni, in modo da garantire un futuro più sicuro al teatro”.

Pereira è notoriamente accreditato di capacità di attrazione di investimenti, anche in termini di sponsorizzazioni, sui teatri dove riceve incarichi.

Pereira: “Il 90% delle cene che ho organizzato a casa le ho pagate io”

Firenze, il sovrintendente del Maggio Musicale Alexander Pereira, ha fornito alcune spiegazioni sulle spese da lui sostenute, con la carta di credito dell’ente lirico-sinfonico di cui il Comune è socio.

A Pereira erano arrivate critiche per aver pagato con la carta aziendale anche generi alimentari nei negozi come fornaio, pescheria, fruttivendolo. “Il 90% delle cene che ho organizzato a casa le ho pagate io, senza usare la carta di credito aziendale. – ha detto Pereira – Io tutte le settimane perdo un membro dell’Orchestra del Maggio perché la mia guadagna meno dell’Orchestra regionale della Toscana: questo non è possibile. Dobbiamo proteggere i nostri talenti”.

“Ho voluto essere in questa commissione in presenza perché mi piace spiegare le cose guardandosi in faccia. Quando sono arrivato al Maggio i debiti erano pari a 60 milioni e mi venne detto che potevo essere l’unico a salvarlo. Ero ‘famoso’ per trovare fondi. Quando ho accettato l’incarico al Maggio avevo già trovato 350 milioni di euro per le altre istituzioni che avevo diretto in passato. Adesso abbiamo ridotto i debiti a 52 milioni. Nell’ultimo anno ho trovato finanziamenti per 7,5 milioni e il bilancio è in positivo per 450.000 euro”.

“Se non avessi trovato i 7,5 milioni con gli sponsor la Fondazione del Maggio sarebbe fallita – ha aggiunto Pereira – Prima del mio arrivo il Maggio aveva 2,6 milioni di sponsorizzazioni, poi siamo arrivati a 4 nonostante il Covid. E ora, appunto, a 7,5 milioni”.

“Sono andato in Svizzera, a Gstaad, dove ci sono due sessioni all’anno in cui i grandi imprenditori si vedono. In quell’occasione sono riuscito ad ottenere risorse per il Maggio. In generale dei 7,5 milioni di finanziamenti per il 2021, 5 provengono dal mio lavoro – ha sottolineato Pereira alla Commissione di controllo – Quando i ristoranti erano chiusi per il Covid – ha anche spiegato – per me era importante invitare gli artisti a casa, è l’investimento più importante da fare. Basta pensare che Floris, uno dei più importanti tenori al mondo, mi ha ringraziato affermando che ero stato l’unico soprintendente ad averlo invitato a casa”.

“Amo cucinare – ha affermato Pereira – lo faccio anche per coccolare gli artisti. Stessa cosa per Daniele Gatti, che non sarebbe diventato direttore d’orchestra del teatro se non fosse stato mio ospite”.

“La mia idea è creare un Festival del Maggio permanente, tutto l’anno, visto che è l’unico in Italia che può avere una importanza internazionale”, ha anche detto Pereira lasciando capire che per raggiungere e mantenere un obiettivo di tale portata serve un notevole impegno. Per quanto riguarda i dipendenti, il sovrintendente ha spiegato anche che per il 2021 sono state “fatte tre settimane di cassa integrazione e una decina l’anno prima”.

“Col Covid c’era un forte problema sulle sponsorizzazioni. Le persone volevano rinunciare alle sponsorizzazioni, abbiamo dovuto convincere gli sponsor a non andare via e, nello stesso momento, ho cercato nuovi introiti. Però la speranza di trovare nuovi soldi a Firenze era zero. Firenze non è una città molto generosa. Per cui era chiaro che l’unica chance che avevo di far vivere il Maggio era trovare soldi all’estero. Avevo una rete molto forte in Svizzera, da qui i miei viaggi”.

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