Maggio Musicale, approvato bilancio preventivo 2022

Firenze, il Consiglio d’Indirizzo della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, alla presenza del sindaco di Firenze e presidente del Maggio Dario Nardella e del sovrintendente Alexander Pereira, ha approvato il programma artistico e il bilancio preventivo 2022.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, al termine della riunione ha dichiarato: “Il Teatro del Maggio Musicale sta vivendo una fase straordinaria della sua vita, con un rilancio artistico di livello mondiale post-covid e la realizzazione del nuovo auditorium concertistico ‘Zubin Mehta’, un gioiello di architettura e tecnologia”.

A proposito della riunione del Consiglio, il sindaco ha ringraziato il Sovrintendente, il Consiglio e il Collegio dei Revisori per l’approvazione del bilancio preventivo 2022 che “non contempla ancora gli ulteriori benefici derivanti dalla manovra nazionale sulla ripatrimonializzazione della Fondazione da parte dello Stato”.

“Quanto al consuntivo – ha specificato Nardella – si profila un anno da record per i ricavi da sponsorizzazioni. Mai nella sua lunga storia questo teatro è riuscito a raggiungere più di 7 milioni e mezzo di euro di sponsorizzazioni e donazioni. È un dato molto incoraggiante soprattutto se consideriamo che questo anno è stato ancor segnato dalla pandemia e dalle limitazioni parziali di organizzazione dei concerti in presenza. Una parte rilevante di questi contributi è legata proprio alla promozione delle attività nella nuova sala da concerti”.

L’auditorium Mehta, che proprio oggi ha ospitato la prima prova in assoluto con l’orchestra, il coro, il maestro Mehta e i solisti impegnati nel “Fidelio”, vivrà una sorta di triplice inaugurazione: il 21 dicembre alla presenza del Capo dello Stato, il 22 con il concerto replicato per la Città e il 23 con la prima opera prevista in cartellone, appunto il “Fidelio” di Ludwig Van Beethoven.

“Il programma dell’anno prossimo, con titoli e artisti di fama e di grande qualità – ha proseguito il sindaco – si svolgerà in gran parte della nuova sala per consentire di terminare i lavori nella prima grande sala operistica del Maggio. Il Festival del Maggio segnerà la sua 84/a edizione, a 90 anni dalla fondazione, all’insegna di Daniele Gatti e Zubin Mehta. Sono inoltre molto felice della nascita dei due nuovi festival, di Carnevale e quello invernale. Con questo cartellone riprenderemo alla grande la produzione artistica dopo il lungo periodo di limitazioni legato al Covid”.

Traviata senza l’orchestra, sciopero al Maggio Musicale

Firenze, l’ultima recita della Traviata al Teatro del Maggio musicale Fiorentino, in programma stasera, si farà ma – spiega il teatro – senza orchestra e con il solo accompagnamento del pianoforte.

È quanto annuncia il teatro riguardo alle conseguenze dello sciopero proclamato per i musicisti dalla sigla Fials. “La maggioranza di Fials ha deciso di fare sciopero stasera – ha detto il sovrintendente del Maggio musicale Alexander Pereira – ma abbiamo deciso di fare comunque la Traviata. La facciamo al pianoforte senza orchestra. Potrebbe anche succedere che alcuni orchestrali vogliano partecipare, ma se non abbiamo abbastanza musicisti non possiamo fare lo spettacolo con l’orchestra”.

Per Pereira la soluzione sarà portare in scena la Traviata accompagnata dal pianoforte. “Meglio di niente – aggiunge -, sarà una cosa carina in un contesto molto triste, ma almeno salviamo la situazione e il pubblico può sentire da Nadine Sierra e Zubin Mehta”. La recita sarà diretta da Zubin Mehta e fra gli interpreti Nadine Sierra (Violetta), Francesco Meli (Alfredo) e Placido Domingo (Germont). Domani, conclude Pereira, è in programma un incontro con i sindacati.

“La decisione di scioperare di una piccola minoranza di lavoratori del teatro è del tutto inspiegabile e danneggia l’intero Maggio Musicale Fiorentino in un momento di grande successo e consenso. Lo spettacolo di stasera tuttavia – come mi è stato assicurato dal sovrintendente Pereira – si svolgerà regolarmente, con la direzione di Zubin Mehta, con il cast e il coro al completo, le scene, salvo l’orchestra che sarà sostituita da un pianoforte”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, presidente della fondazione del Maggio musicale fiorentino. “Ringrazio tutto il teatro – ha continuato – che con questo sforzo ci consente di salvare comunque la serata con i grandi nomi in cartellone, tra cui Nadine Sierra, Francesco Meli e Placido Domingo, per rispetto ai nostri abbonati e spettatori. Proprio oggi ho avuto a Palazzo Vecchio un incontro approfondito con Alexander Pereira, alla presenza del direttore amministrativo e del mio capo di gabinetto per fare il punto della situazione complessiva. Quanto al rapporto con i sindacati, il sovrintendente, a riprova dell’attenzione verso i lavoratori, ha già incontrato le sigle nella giornata di ieri e le incontrerà nuovamente domani. Sarà infatti aperto un tavolo permanente per discutere tutte le questioni riguardanti la vita della Fondazione”.

“Ho chiesto a Pereira – ha aggiunto – di giocare in attacco con questo teatro puntando a realizzare la più bella stagione operistica e concertistica d’Italia e così è stato. Ora dobbiamo tutti sostenere questo percorso, perciò torno a rivolgermi a quelle organizzazioni sindacali che si sono mostrate più indisponibili a garantire un impegno costruttivo e responsabile, a fronte del quale da parte mia assicurerò la massima collaborazione. Allo stesso tempo mi rivolgo alle istituzioni pubbliche e al mondo delle imprese affinché sostengano con forza il Teatro del Maggio Musicale”.

Maggio: presentato Gatti. Due ‘satelliti’ accanto al festival

Presentato il nuovo direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino per i futuri tre anni. si tratta di Daniele Gatti. A settembre e a febbraio ci saranno due minifestival tematici

Tre anni di contratto, tre anni di progetti. Il maestro Daniele Gatti sarà il  direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino per i futuri tre anni con un progetto che prevede l’ampliamento del Festival con la creazioni di due “costole” tematiche in autunno e all’inizio dell’anno.

Gatti ha anche assicurato che il suo impegno a Firenze prevede tre titoli operistici e almeno cinque concerti sinfonici a stagione.

“Ho accettato con gioia la proposta del sovrintendente Pereira, del sindaco Nardella, del maestro Mehta, la figura che incarna il Maggio e io sono felicissimo di poter collaborare con lui,  perché mi è stato concesso di essere creativo e di poter ampliare lo spazio del Festival che è riconosciuto come uno dei più importanti e prestigiosi e di altissima qualità.” ha detto il maestro Gatti che ha continuato: “Ecco che creeremo due festival satelliti, due costole di quello principale, raggruppando tre o quattro opere unendole da un filo conduttore, un tema, un’assonanza drammaturgica, un legame dal punto di vista storico o filosofico e collocheremo i titoli verso la fine dell’autunno, e all’inizio del nuovo anno e cingeremo queste opere da una serie di concerti sinfonici tematicamente connessi ai titoli, anche con nuove commissioni, per accendere i riflettori su Firenze e il Maggio in altri due periodi prima di quello “tradizionale” del Festival principale. Abbiamo già individuato i temi: “Un Omaggio al Verdi maturo”, “Il mito di Faust”, “La Fiaba”, “La Seconda scuola di Vienna”, “Un Omaggio a Puccini”. Il Grande Festival nelle edizioni del 2023 e 2024 “L’uomo cantore e il soprannaturale” sarà concepito come un solo grande Festival articolato in due anni e dedicato a Richard Wagner: Zubin Mehta dirigerà Lohengrin mentre Daniele Gatti Die Meistersinger von Nürnberg; nel 2024 Gatti affronterà Parsifal mentre Mehta dirigerà Tannhauser.

Daniele Gatti  entrerà in carica a partire dal prossimo mese di marzo 2022 ma prima di allora è già prevista la sua presenza sul podio del Maggio nel prossimo mese di settembre, il 12 alle ore 20, con la direzione di un concerto sinfonico alla testa dell’orchestra Mozart. Il Maestro riprenderà il podio poi l’11 marzo 2022 con il suo primo concerto da direttore principale del Maggio in quello che sarà il penultimo appuntamento della stagione sinfonica prima dell’avvio del Festival. E sarà proprio il maestro Gatti a inaugurare l’84esimo Festival il 12 aprile 2022 con Orphée et Eurydice di Christopher Willibald Gluck per cinque recite; il secondo titolo operistico a lui affidato, del Festival, sarà Ariadne auf Naxos di Richard Strauss nel nuovo allestimento di Matthias Hartmann nel mese di giugno, altrettanto per 5 recite. Daniele Gatti inaugurerà anche la sezione sinfonica del Festival con il primo concerto il 26 aprile al quale seguiranno altri due appuntamenti concertistici, uno in giugno e l’altro in luglio. Alla ripresa “invernale” con l’avvio del primo “satellite” dedicato al “Verdi maturo” il maestro Gatti in dicembre dirigerà Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi con la regia di Gabriele Salvatores e due concerti sinfonici in dicembre, uno dei quali proprio il 31. Gli atri titoli, nove nel triennio, saranno The Rake’s Progress di Stravinsky, Die Zauberflote di Wolfgang Amadeus Mozart, Manon Lescaut di Giacomo Puccini, Wozzeck di Alban Berg, Parsifal e Die Meistersinger von Nürnberg di Richard Wagner.

“Il progetto che vede coinvolto Daniele Gatti con il Maggio Musicale Fiorentino”, dice il sindaco di Firenze Dario Nardella, “mi emoziona e mi rende contentissimo. È una collaborazione che fa bene al teatro, fa bene alla città, alle maestranze e che consolida il livello di altissima qualità del Maggio e della sua programmazione musicale. Questo è un anno molto particolare per il Maggio; è l’anno della rinascita dopo il Covid, è l’anno dell’inaugurazione del nuovo auditorium ed è l’anno dell’arrivo del maestro Gatti. Il Maggio diventerà uno dei più importanti poli musicali d’Europa, per grandezza, per livello tecnologico e per livello artistico. Sono grato al maestro Gatti per le sue idee innovative, per il suo progetto che cambierà il volto al nostro teatro”.

“Due grandissime personalità artistiche al Maggio: da una parte il maestro Zubin Mehta, praticamente una istituzione mondiale del podio e dall’altra un importantissimo direttore italiano, una delle più eminenti figure musicali di questi tempi il maestro Daniele Gatti. Due artisti in equilibrio tra loro con un medesimo numero di produzioni e presenze a testa. Che un teatro possa avere con sé due personaggi di tale levatura è un asset molto importante, un elemento di grande qualità e di forza per il Maggio Musicale Fiorentino” dice Alexander Pereira. “Con questo progetto avremo un Festival distribuito in tre parti durante tutta la stagione e con la programmazione di tre anni offriamo la visione di come il Maggio si svilupperà; con Daniele Gatti abbiamo discusso di programmi, ma soprattutto di idee.”

🎧 Il ‘Maggio’ prova a riaprire al pubblico il 26 aprile

Firenze, cerca di andare avanti, sperando di poter aprire al pubblico il teatro il 26 aprile, nell’incertezza però di un Italia ancora a colori, il sovrintendete del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira, e lo ha dichiarato alla presentazione dell’opera ‘Adriana Lecouvreur’.

Nel podcast alcune delle dichiarazionei del sovrintendete del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira, raccolte da Gimmy Tranquillo.

“Siamo pronti a riaprire il 26 aprile per il concerto di Daniele Gatti e il 27 per l’Adriana Lecouvreur se i numeri della Regione Toscana me lo permettono – ha detto il sovrintendente del maggio – Noi proveremo a fare questi due spettacoli con il pubblico”.

Per combinazione, i due spettacoli erano stati già programmati, per quei due giorni, per essere mandati in streaming, ma con l’apertura dei teatri nelle zone gialle voluta dal Ministro Franceschini ed approvata dal comitato tecnico scientifico, con capienza aumentata al chiuso fino a 500 posti, se la Toscana sarà in zona gialla, il Maggio potrebbe essere il primo teatro d’Italia a riaprire al pubblico con un nuovo spettacolo.

“Il problema numero uno è che io posso aprire il teatro se siamo in zona gialla. Sono in contatto ogni giorno con la Regione per avere informazioni – ha detto Pereira – C’è una buona possibilità di andare in giallo, ma dipende dall’andamento dei prossimi giorni. Aspettiamo giovedì sera: la Regione mi potrà dire se siamo gialli o no. A quel punto quindi posso dire al pubblico se deve rimanere a casa o se può venire in teatro”.

Il sovrintendete ha poi precisato che tutti gli spettacoli saranno disponibili in streaming anche in caso di apertura del teatro al pubblico in sala. “A me non interessa quante persone potranno entrare ma che si possa fare in sicurezza”.

“Quello che so, e che mi viene detto dagli artisti, è che loro vivono per il pubblico e quindi sperano in un ritorno quanto prima ed in sicurezza delle persone all’interno del teatro per vedere gli spettacoli”.

Parlando infine della vaccinazione per Pereira “sarebbe bello se per aiutare l’arte in Italia si facesse la vaccinazione agli artisti”.

Le dichiarazioni del sovrintendente Pereira sono state subito positivamente commentate dall’ On. Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura che ha scritto in un comunicato: “Ha ragione il sovrintendente del Maggio musicale Fiorentino Alexander Pereira nel dirsi pronto a ripartire non appena la Toscana sarà in zona gialla. Abbiamo bisogno che i teatri, che sono luoghi dell’anima, indispensabili alla creazione di un’identità sociale oltre che culturale, ed elementi connaturati alla storia delle nostre città, riaprano il prima possibile. Ovviamente in sicurezza”.

Cassa integrazione al Maggio: lavoratori, “noi il bancomat della Fondazione”

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino attiverà le procedure per il ricorso alla cassa integrazione (Fondo integrativo salariale) per più di 300 dipendenti, tra coro, orchestra, personale amministrativo e tecnici.

Lo fa sapere lo stesso teatro che sul suo profilo Fb ha anche annunciato la cancellazione delle ultime due recite de ‘Il barbiere di Siviglia’ previste martedì 27 ottobre e giovedì 29 ottobre, a causa del nuovo Dpcm. Per quanto riguarda i prossimi spettacoli in cartellone, il teatro cercherà di riprogrammare il ciclo Beethoven di Zubin Metha e la Madama Butterfly e ‘salvare’ l’Otello in programma a partire dal 27 novembre, quindi dopo la scadenza del Dpcm.

Commentando il ricorso alla cassa integrazione, Rosa Maria Di Giorgi, deputata Pd e componente della commissione Cultura auspica che il “sindaco intervenga immediatamente nei confronti del sovrintendente Pereira per bloccare questo atto che suona oltraggioso nei confronti di tutti i lavoratori”. Per Di Giorgi “è incredibile che, a fronte degli appelli del mondo della cultura, a Firenze, primi in Italia, si pensi di dare ristoro ai bilanci delle Fondazioni attraverso il sacrificio ulteriore degli artisti e dei lavoratori tutti. Un atto gravissimo – conclude – che spero venga fermato in tempo dal presidente della fondazione del Maggio, il nostro sindaco”.

“La Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino – ha detto il presidente dell’istituzione, il sindaco Dario Nardella – è stata tra le Fondazioni lirico sinfoniche che nel duro momento della crisi ha fruito di meno di periodi prolungati di Fondo integrativo salariale. Il nostro Teatro è stato il primo teatro d’opera italiano a riaprire e a riattivare un esercizio completo nael pieno delle sue funzioni. Per questo ringrazio il sovrintendente, l’Orchestra, il Coro, i lavoratori tutti. A brevissimo il Maggio studierà delle forme di attivazione della pianta organica che tengano conto delle agevolazioni e integrazioni previste in queste ore dal Mibact. Se necessario accederà al Fondo integrativo salariale in misura limitata per lo stretto necessario per una piena sopravvivenza dell’ente in una fase critica e comune a tutto il Paese ma ci auguriamo molto limitata nel tempo”.

“Siamo il bancomat del teatro, è l’ennesima manovra che tende a fare cassa sulle spalle dei lavoratori, questo non è accettabile alla luce anche dell’esperienza di molte altre Fondazioni che stanno utilizzando l’on line per fare fronte al mantenimento delle attività”, commenta ENRICO SCIARRA segr. gen. Fiale Maggio intervistato da Chiara Brilli

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/10/201027_02_FIALS-MAGGIO-MUSICALE.mp3?_=2

Pereira vs Barni: la polemica sul biglietto a 100€ del Maggio

Firenze, “Il costo di 100 euro per un biglietto è ragionevole per un’opera. Questo teatro ha una malattia, dare biglietti gratis”, aveva detto il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, in una videoconferenza stampa, a proposito delle critiche arrivate sul prezzo di 100€ per il biglietto del concerto diretto da Zubin Mehta del 17 giugno, il primo con il pubblico tornato in sala dopo i mesi di restrizioni sanitarie per il Coronavirus.

A queste parole del sovrintendente Pereira arriva, dopo poche ore, una dura risposta della vicepresidente, nonché assessora alla cultura, della Regione Toscana, Monica Barni: “Resto allibita e chiedo al sovrintendente Pereira quali siano i criteri, perché a me sfuggono, che lo portano a considerare ragionevole il costo di 100€ per assistere a un’opera. Non certo quelli che stanno alla base della cultura concepita come servizio pubblico. Peccato che i finanziamenti che ogni anno riceve il suo teatro sono, glielo ricordo, per l’80% provenienti da istituzioni pubbliche, una quota che mi parrebbe determinante per dare un’offerta conseguente, cioè pubblica”.
“L’offerta culturale – ha continuato Barni – non può e non deve essere solo appannaggio di chi si può permettere di pagare 100€, soprattutto in un momento come questo di grande difficoltà per tutti, in cui non possiamo concederci di relegare la cultura a un bene per pochi fortunati ma abbiamo il dovere di lavorare per renderla il più possibile diffusa e accessibile”.
“Prima di lasciare il teatro vuoto – ha concluso la vicepresidente – avrei evitato di mandare via gli studenti con la card anzi, li avrei fatti entrare in teatro perfino gratis. La malattia del teatro non sono i biglietti gratuiti, come dice Pereira, ma scelte troppo spesso esclusiviste che portano alla fine poche risorse e solo molta disaffezione”.

Ed in serata, un sorpreso ed infastidito, Alexander Pereira, scrive i suoi ‘chiarimenti’ con l’invito ad ‘informarsi meglio’ alla vicepresidente della Regione Toscana: “Cara vicepresidente Barni, ho letto la sua dichiarazione con molta sorpresa, lei lamenta che un posto per l’opera in giugno costa 100€ ma se avesse potuto informarsi meglio avrebbe saputo che la metà dei biglietti costeranno 50 euro e nessuno ha mai detto che la Maggiocard non varrà in cavea. A proposito dei concerti di questi giorni abbiamo anche puntato sullo streaming per rendere possibile lo spettacolo a molto più pubblico. Abbiamo voluto mantenere un bilanciamento della biglietteria: ci sono i 200 posti a 100euro, ma per tutti gli altri c’è la possibilità di comprare il biglietto per la visione on line a 9.90euro”.
“Per dare la possibilità alla gente di venire in teatro, a coloro che non possono pagare il prezzo necessario – ha ripreso, Pereira – io devo anche trovare gli appassionati che possono pagare 100 euro e di più. Con un prezzo medio di 26 euro a biglietto il teatro non è in grado di portare la qualità necessaria per far aumentare il pubblico, per trovare i turisti internazionali, per trovare i finanziamenti privati, o, detto più semplicemente, per rendere onore alla grande tradizione del Maggio Musicale Fiorentino”.
“Sono molto triste che lei mi veda come una persona poco sociale ed elitaria! Non è così! La prima cosa che ho realizzato a Firenze è stata l’opera per bambini, e i biglietti costavano solo 1 euro – ha concluso il sovrintendente -. Signora vicepresidente, deve farmi lavorare e dopo attaccarmi, non viceversa. Anche oggi ho detto che quando lascerò il Maggio, vorrò essere giudicato per il lavoro che ho fatto per tutto il teatro e specialmente per le persone che adorano la musica e che economicamente fanno fatica a poter vivere il loro entusiasmo e la loro passione. Spero di averle dato qualche chiarimento. Anche il suo rappresentante in Consiglio, l’onorevole Valdo Spini che era presente in conferenza, potrà darle ulteriori informazioni di prima mano”.

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