Maggio, 56 mln in rosso, Pereira: con soli 200 posti a settembre non riapro

Firenze, durante una videoconferenza stampa, indetta per presentare le manifestazioni per la celebrazione di san Giovanni, che prevedono il concerto in Duomo del Coro e Orchestra del Maggio, diretti dal maestro Zubin Mehta, sia il Sindaco di Firenze Dario Nardella, sia il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, hanno denunciato alcune gravi problematiche nel futuro dell’ente.

“Sul debito del Maggio Musicale Fiorentino abbiamo dimostrato di avere una gestione virtuosa, visto che è sceso da 62 a 56 milioni in soli due anni. Porteremo al ministro Franceschini una proposta per risolvere questo problema strutturale, vorremmo arrivare insieme allo Stato ad un abbattimento del debito” che riguardi le fondazioni lirico sinfoniche che hanno operato bene. Ha detto il sindaco di Firenze e presidente della Fondazione del Maggio Dario Nardella.

Nel “bilancio consuntivo del 2019, si prevede un risultato positivo per circa 1,3 milioni. Per il 2020 prevediamo un risultato prudenziale in utile di circa 500mila euro – ha continuato Nardella – Questo non significa che tutto vada bene, ma sono soddisfatto di come abbiamo affrontato questo periodo difficilissimo”.

Il sindaco ha poi voluto sottolineare che sono stati “pagati tutti i debiti con gli artisti ed è un’ottima notizia, che restituisce piena credibilità al nostro teatro. La sfida vera è appunto aggredire il debito che si è accumulato nel corso degli anni precedenti. In Italia l’esposizione debitoria complessiva delle fondazioni lirico sinfoniche è di 400 milioni, abbiamo bisogno di ripensare un modello di sostenibilità economica”. Il fatto che comunque il Maggio “abbia riaperto, primo in Italia e tra i primi in Europa, è una notizia” in linea “con la riapertura degli Uffizi, presenta al mondo una città che si rimbocca le maniche, dà un segnale di speranza, rinascita al mondo intero”.

“Se il 1 settembre dovrò avere una capienza di 200 persone in sala e dunque non poterne inserire almeno 700-800 su un totale, a condizione normali, di 1.800 posti il teatro rimarrà chiuso – ha detto poi il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira – Non possiamo riaprire il teatro con 200 persone in sala, è impossibile. Adesso lo facciamo, è anche un gesto per superare questo terribile periodo ma dobbiamo cambiare le regole. Per noi 200 posti su 1.800″ è qualcosa che “non ha senso”.

La riduzione dei posti in teatro è dovuta alle restrizioni sanitarie anti-Coronavirus. Pereira ha poi annunciato di voler utilizzare per gli spettacoli “la cavea” con una responsabilità diretta da parte del Maggio. Si tratta, ha aggiunto il sovrintendente, di “un luogo molto importante per i fiorentini. La apriremo con due fasce di prezzo: una da 100 euro, l’altra da 50 euro. Prevediamo intorno ai 700-800 posti disponibili”.

La cavea sarà aperta per due recite in forma di concerto di Ballo in maschera (15 e 18 luglio) e una di Traviata (19 luglio). Nella Traviata non canterà più Placido Domingo ma Leo Nucci. Proprio per La Traviata, ha concluso Pereira, “forse si potrà aggiungere qualche posto in più”, dipenderà dalla disposizione del coro. In ogni caso gli spettatori avranno sedute “con cuscini” per una maggiore comodità.

Mehta: “Il pubblico di Firenze è sempre fantastico”

Firenze, emozione, ma anche un certo disorientamento, poi superato con la musica, per il centinaio di spettatori che si sono presentati stasera in sala al teatro del Maggio Musicale Fiorentino, primo concerto post-Covid ‘in presenza’, un evento diretto dal maestro Zubin Mehta iniziato alle ore 20.

Il Maggio è il primo ente lirico-sinfonico in Italia ad aver riaperto le porte al pubblico, anche se in forma ridotta e con una capienza massima della sala ridottia a 200 persone per il rispetto delle misure anti contagio. E la sala è stata saturata per circa la metà. “Una grande emozione tornare al teatro del Maggio – ha detto entrando una spettatrice – lo aspettavamo con pazienza e tanta speranza”.

Mehta, direttore onorario a vita dell’orchestra dirige la Quarta sinfonia di Schubert e, con Leonidas Kavakos solista, il concerto per violino e orchestra ‘Alla memoria di un angelo’ di Alban Berg.

Il Maggio trasmette il concerto in streaming sulla piattaforma Idagio, già sperimentata nei giorni scorsi in occasione del concerto di canto inaugurale – ma solo via web – con un programma completamente verdiano con il tenore Francesco Meli. Un’opzione che resterà valida anche per i prossimi concerti in programma al Maggio: 17, 20, 23, 30 giugno, 3 e 7 luglio diretti da Zubin Mehta che affronta l’esecuzione delle sinfonie di Franz Schubert, e il 27 giugno quando salirà sul podio Daniele Gatti per dirigere le note di Franz Joseph Haydn.

“Il pubblico di Firenze è sempre fantastico. Siete tutti benvenuti perché sono 37 anni che voi siete la mia famiglia”, ha detto il direttore Zubin Mehta, al termine del concerto ed il sovrintendente, Alexander Pereira ha parlato di un concerto “molto memorabile che io personalmente non dimenticherò mai”. A fine esecuzione il maestro Mehta è stato omaggiato da un lunghissimo applauso del pubblico e dell’orchestra.

Il Teatro del Maggio Musicale riapre al pubblico

?Il Teatro del Maggio riapre le porte al pubblico il 17 giugno, dopo il lock down, con 7 concerti sinfonici, per un pubblico di 200 persone in sala, ma con una più vasta audience in streaming sulla piattaforma Idagio.

Zubin Mehta sarà per sei volte sul podio dell’orchestra del Maggio con un ciclo schubertiano, mentre Daniele Gatti dirigerà due sinfonie di Haydn. Tra i solisti, Daniel Barenboim, Leonidas Kavakos, Eva Mei, Sara Mingardo.

Dopo l’importante “anteprima” del concerto di canto inaugurale con un programma completamente verdiano con il tenore Francesco Meli e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretta da Marco Armiliato, il Maggio annuncia quindi un ciclo di sette concerti sinfonici a partire dal 17 giugno aperti al pubblico.

Il Maggio Musicale Fiorentino è dunque il primo teatro a riaprire rispettando le indicazioni delle linee guida e quindi mettendo a disposizione del pubblico 200 poltrone. I posti in sala saranno distanziati e in sicurezza secondo le norme e i biglietti, al costo di 100 euro ognuno, saranno in vendita on line sul sito del teatro e presso la biglietteria dal 15 giugno. Confermata anche la possibilità della visione in streaming tramite la piattaforma Idagio (biglietti in vendita sulla piattaforma a euro 9.90).

I concerti sono fissati il 17, 20, 23, 27, 30 giugno, 3 e 7 luglio. L’Orchestra del Maggio e il Coro (20 giugno e 7 luglio) saranno diretti per sei volte dal direttore musicale a vita Zubin Mehta che con questo ciclo di concerti affronta l’esecuzione integrale delle sinfonie di Franz Schubert – che verrà completato nel prossimo autunno – con sei composizioni dal catalogo: le sinfonie 3, 4, 5, 6, 8, 9; e da Daniele Gatti che dirigerà il 27 giugno due esempi di quella limpida classicità del codificatore della forma sinfonica che è Franz Joseph Haydn con la Sinfonia in do maggiore Hob. I: 48 “Maria Theresia” e la Sinfonia in si bemolle maggiore Hob. I: 85 “La Reine”, oltre ai ballabili dal terzo atto (scena 3) da Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck .

I programmi dei sette concerti saranno quindi centrati soprattutto sulla produzione musicale viennese, molto cara a Zubin Mehta, dal Settecento al Novecento con straordinari capolavori come la “Tragica”, la celeberrima “Incompiuta” e la monumentale “Grande” di Franz Schubert, e capolavori della musica sacra come “Messa dell’incoronazione” di Wolfgang Amadeus Mozart e la “Missa in tempore belli” di Franz Joseph Haydn, e sempre di Haydn le due sinfonie “Maria Theresia” e“La Reine” dirette da Daniele Gatti, fino alla Seconda scuola di Vienna con il concerto di violino di Alban Berg “Alla memoria di un angelo” e tre frammenti tratti da una delle opere più paradigmatiche del Novecento come il suo Wozzeck e inoltre i sei pezzi op 6 per orchestra di Anton Webern.

Sono molti anche i solisti che affiancheranno Zubin Mehta nel corso dei suoi programmi: inizia il 17 giugno Leonidas Kavakos al violino nel concerto per violino e orchestra “Alla memoria di un angelo” di Alban Berg, poi la straordinaria presenza di Daniel Barenboim al pianoforte il 23 giugno per il concerto n. 3 in do minore op. 37 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven. Nel programma anche mozartiano del 20 giugno, il soprano Eva Mei sarà impegnata nell’incantevole “Exultate Jubilate”, mottetto in fa maggiore K. 165 per soprano e orchestra, e poi con le voci del mezzosoprano Francesca Cucuzza, del tenore Valentino Buzza, del basso Gianluca Buratto, Eva Mei canterà anche nella luminosa e intensa “Krönungsmesse” in do maggiore K. 317 per soli, coro e orchestra. A chiudere la programmazione sinfonica il 7 luglio, la “Missa in tempore belli” la seconda delle sei grandi messe di Franz Joseph Haydn, piena di religiosità ma anche di accenti marziali, con le voci del soprano Maria Grazia Schiavo, del mezzosoprano, Sarah Mingardo, del tenore Maximilian Schmitt e del basso Gianluca Buratto.

I biglietti saranno in vendita sul sito del Teatro del Maggio a 100 euro e presso la biglietteria del teatro a partire dal 15 di giugno (aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, il sabato dalle 10 alle 13 e da due ore prima in occasione di ogni spettacolo. Il lunedì la biglietteria resterà chiusa). I biglietti per lo streaming saranno disponibili sulla piattaforma Idagio a un prezzo di 9.90 euro e permetteranno la visione e l’ascolto del concerto per 24 ore dal momento dell’esecuzione in diretta. Tutti i concerti sono programmati alle ore 20.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del maestro Zubin Mehta e del soprintendente Alexander Pereira:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200616_06_MAGGIO-PROVE-ZUBIN-METHA_METHA-PEREIRA.mp3?_=1

Il Maggio riparte in streaming a pagamento

?Firenze, un concerto in streaming per ricominciare, e spettacoli all’aperto se il meteo lo consentirà: Il Maggio Musicale Fiorentino riprende l’attività con un programma di spettacoli che sta prendendo forma in questi giorni.

Si parte con il concerto di canto che vedrà protagonista il tenore Francesco Meli, con l’orchestra de Il Maggio diretta da Marco Armiliato, il 7 giugno alle 20. Orchestra schierata, con le distanze dovute. Ma senza pubblico.

Il concerto, che vedrà Meli impegnato in arie verdiane da Trovatore, Simon Boccanegra, Macbeth, Ballo in maschera, sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma Idagio, con biglietti ‘virtuali’ a 9,90 euro. Dal concerto verrà tratto anche un disco.

Dopo, sarà la volta di una serie di concerti diretti da Zubin Mehta, dal 20 giugno al 7 luglio, dedicati a musiche di Schubert, Mozart e Haydn, e un concerto di Daniele Gatti il 27 giugno.

“Abbiamo ‘inventato’ questo programma in pochi giorni, e lo stiamo ancora valutando. Vedremo l’esperienza che avremo con l’orchestra in questa settimana”, ha spiegato in videoconferenza il sovrintendente Alexander Pereira, che ha promesso per il futuro ulteriori novità e un grande progetto internazionale, oltre al recupero di due opere parte del programma originario della stagione (Un ballo in maschera e La Traviata) con numero ridotto di repliche.

Proprio le due opere verdiane, in versione concertante, potrebbero essere l’occasione per una ripresa degli spettacoli col pubblico presente dal vivo, con una quantità di spettatori superiore ai soli 200 che sarebbero consentiti all’interno del teatro, sfruttando la cavea all’aperto.

“Dipende naturalmente dal tempo – ha sottolineato Pereira – ma se c’è bel tempo, visto che la cavea ha una capacità di 2.000 posti, potremmo avere intorno alle 7-800 persone” rispettando le norme sul distanziamento, anche se “è ancora da analizzare” il modo in cui disporre coro e orchestra. Ma la questione è sfidante.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del sovrintendente del
Maggio Alexander Pereira:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200601_03_MAGGIO-IN-STREAMING_PEREIRA.mp3?_=2

Il Maggio aumenterà i prezzi dei posti migliori

?Firenze, “La brutta notizia è che non posso ingaggiare cantanti come Stoyanova, Meli, Domingo, senza alzare i prezzi”, così ha detto il nuovo sovrintendente Alexander Pereira, alla Presentazione della LXXXIII edizione del Festival de il Maggio Musicale Fiorentino.

È una cura shock per i conti, quella proposta dal sovrintendente de il Maggio, Pereira: “La cosa più importante è puntare sul turismo internazionale. Non posso portare cantanti come questi per 120 euro, non è possibile – aggiunge Pereira – Devo rischiare che il pubblico diminuisca ma devo avere più incassi e prometto che gli incassi non saranno di meno, forse le persone saranno meno, ma non gli incassi”.

Al sovrintendente fa eco in supporto Dario Nardella, sindaco di Firenze, che è anche presidente della Fondazione Teatro del Maggio musicale Fiorentino: “Non sono particolarmente preoccupato dell’aumento dei prezzi dei biglietti, ho sostenuto la decisione del sovrintendente Pereira anche perché nei grandi teatri europei ci sono biglietti molto più costosi di Firenze: a Salisburgo si arriva a oltre i 400 euro, la Scala ben oltre i 200 euro e il costo medio dei biglietti di Firenze è al di sotto della media italiana dei grandi teatri invece Firenze vale e credo che quando ci sia un concerto di valore non sia sbagliato far pagare quel livello di qualità”.

“E poi ricordiamo – ha aggiunto Nardella – che rimangono prezzi vantaggiosi per gli studenti, per i giovani, gli anziani e per gli abbonati. Credo che sia una scelta saggia, per certi aspetti anche doverosa, perché in questi anni, seppur il Maggio musicale ha aumentato in termini numerici il pubblico, non ha aumentato gli introiti da incassi e noi dobbiamo riusciamo a fare anche questo. Credo che sia giusto pagare la qualità, se c’è davvero qualità come io credo che ci sia in questo programma del Maggio”.

Al momento non si conoscono esattamente quali saranno i nuovi prezzi, si tratta però di un aumento sostanzioso che dovrebbe però riguardare solo i biglietti attualmente più cari.

Per quanto riguarda il programma del ‘LXXXIII Festival del Maggio Musicale Fiorentino’, il primo a portare Ia firma del nuovo sovrintendente Alexander Pereira, il quale, si insedierà al Teatro del Maggio a partire dal prossimo 16 dicembre, si compone di dieci opere liriche e sedici appuntamenti sinfonici e concertistici.

La stagione verrà inaugurata il 23 aprile prossimo, con ‘Lo sposo di tre o il marita di nessuna’ di Luigi Cherubini e si protrarrà fino al 23 luglio 2020, con tre mesi di programmazione continuativa che vedranno impegnati sul podio e sul palcoscenico alcuni dei più grandi nomi della scena lirica e sinfonico-concertistica internazionale.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il  sovrintendente Alexander Pereira ed il sindaco di Firenze, Dario Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191118_00_MAGGIO-MUSICALE-FIORENTINO_PEREIRA-NARDELLA.mp3?_=3

INFO: https://www.maggiofiorentino.com/

Nardella, impossibile confermare Chiarot al ‘Maggio’

Firenze, colpo di scena al Maggio Musicale Fiorentino, a fine della giornata in cui il sindaco Dario Nardella, presidente per statuto della Fondazione lirica, aveva confermato che lascerà il suo posto a Salvatore Nastasi come delegato, il primo cittadino ha comunicato invece l’impossibilità di confermare nella carica l’attuale sovrintendente Cristiano Chiarot.

“Questa sera il sindaco Nardella – si spiega da Palazzo Vecchio – ha conferito con il direttore generale dello spettacolo dal vivo del ministero, vigilante sulla Fondazione Teatro del Maggio Musicale, Onofrio Cutaia. All’esito del colloquio è emersa l’impossibilità giuridica di poter proporre al ministero la conferma del sovrintendente Chiarot per un nuovo mandato, in quanto egli raggiungerà l’età per il pensionamento di vecchiaia entro pochi mesi, mentre la legge prevede l’obbligo di nominare il sovrintendente per il periodo di durata quinquennale del Consiglio di Indirizzo che si sta ricostituendo in questi giorni”.

“Sono rammaricato” il commento di Nardella, ringraziando Chiarot per il lavoro svolto. Ieri e ancora oggi aveva reso noto di aver proposto, insieme al governatore Enrico Rossi, la sua riconferma in vista del prossimo Consiglio di indirizzo.

“Il mio impegno a favore del Maggio Musicale fiorentino è totale – aveva detto nel pomeriggio Nardella -, continuerà ad esserlo, e anzi dal mio punto di vista non può che rafforzarsi con Nastasi presidente e Chiarot auspicabilmente di nuovo sovrintendente”.

Poi la comunicazione dell’impossibilità a confermare Chiarot, il sovrintendente che, sono parole di Nardella di aprile scorso, aveva “voluto fortissimamente due anni fa”: è “con lui che abbiamo messo in campo un piano di risanamento che ha evitato qualunque licenziamento e ha permesso anche al Teatro del Maggio di uscire dal tunnel della crisi”.

Una conferenza stampa è stata convocata per oggi dal sovrintendete del Maggio Musicale Cristiano Chiarot in seguito alle novità emerse sulla guida della Fondazione lirica, dopo che il sindaco Dario Nardella ha annunciato di voler nominare Salvatore Nastasi come suo delegato alla carica di presidente, attualmente ricoperta dal primo cittadino.

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