🎧 Ance: “Dopo la pandemia opportunità di mercato e di investimento”

Firenze, si è svolto il convegno ‘Dopo la pandemia opportunità di mercato e di investimento’, organizzato da Ance all’auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

È stato il secondo dei convegni organizzati da Ance, e dedicati a come è cambiata e sta cambiando la richiesta di abitazioni a seguito della pandemia e del confinamento a cui siamo stati costretti per lunghi mesi.

In podcast l’intervista al presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori, a cura di Gimmy Tranquillo.

“L’edilizia è un settore importante per Firenze perché se si comincia a pensare alla Firenze del 2050, la nuova città con le infrastrutture create con le tre linee tramviarie e le quattro in costruzione, bisogna pensare ad espandersi e creare una grande città metropolitana – ha detto il vicepresidente di Ance Firenze Vincenzo Di Nardo a margine dell’incontro – La riqualificazione urbana è il percorso che dobbiamo fare ma deve cambiare impostazione, ci vuole un confronto più dialettico, meno avversari e più partner con amministrazione comunale nella definizione delle funzioni dei contenitori”.

Il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori ha sottolineato che “se dopo la pandemia si sperava in un grande rilancio, la guerra ha portato depressione anche perché non si sa quando e come finirà. Sull’immobiliare io penso che Firenze dia la possibilità di grossi investimenti, soprattutto quando si saprà esattamente tutti gli immobili vuoti e questo non solo dal Comune ma per esempio dal Tribunale. Tutti gli immobili sequestrati o quelli che possono essere venduti per far fronte ai vari debiti non sono ancora ‘inventariati’. L’immobiliare è fondamentale per Firenze, è una città che non può continuare a guardare solo al passato, deve guardare al futuro. Noi come Fondazione stiamo cercando di far il meglio possibile”.

🎧 Scale per Villa Bardini, Nardella: “Presto sopralluogo. Un progetto c’è già”

Nardella: “Sicuramente c’è bisogno di un’infrastruttura che colleghi meglio il Forte Belvedere, Villa Bardini con tutto l’Oltrarno”. Il soprintendente Pessina: “Al momento possiamo valutare poco”.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, rispondendo a una domanda dei giornalisti, è tornato a parlare del progetto delle scale mobili per Villa Bardini. Nei giorni scorsi anche il Governatore toscano Giani ne aveva parlato positivamente. “Faremo un sopralluogo con Nardella e Salvadori”, aveva affermato. Sia Nardella che Salvadori ne hanno riparlato oggi.

Sulle scale mobili per Villa Bardini a Firenze “abbiamo già un progetto che il Comune ha cominciato a realizzare nel 2012 – ha detto Nardella -, che era a uno stadio abbastanza avanzato, e che abbiamo già ripreso. Ho dato mandato all’architetto Giorgio Caselli di riprendere quel progetto e capire la fattibilità a distanza di una decina di anni. Occorre ovviamente tenere conto degli aspetti dell’impatto paesaggistico e storico-artistico. Ne ho riparlato con il presidente Giani e con il presidente della Fondazione Cr ed è sicuramente un progetto su cui la città di Firenze investirà”.

“Molto presto organizzeremo un sopralluogo con il presidente Giani”, ha aggiunto. Per Nardella, però, è importante “capire bene quali sono le caratteristiche, gli spazi di adeguamento e aggiornamento di questo progetto del 2012, tenendo conto anche dell’investimento: allora era stato calcolato un investimento di sei milioni di euro”. Secondo il sindaco, “se guardiamo ad altri casi, penso ad esempio alle scale mobili di Arezzo, la cosa è fattibile, ovviamente ricordo che anche ad Arezzo la struttura delle scale mobili aveva richiesto tutta una serie di procedure, di stop and go, c’era stata una dialettica con le autorità statali piuttosto concitata. Credo che dobbiamo avere chiari tutti gli aspetti prima di dare il via libera definitivo alla realizzazione di questo progetto a cui io personalmente ho sempre guardato con grande interesse”.

“Villa Bardini è un qualcosa di difficoltoso da raggiungere quindi tutto ciò che può favorire l’accesso a Villa Bardini è ben accolto. Noi siamo su questa linea, la cosa importante è che la soprintendenza sia su questa linea e poi ora faremo un sopralluogo con Dario Nardella, con Eugenio Giani, con il presidente della Fondazione Bardini che è Jacopo Speranza e si vedrà come affrontare questa avventura”. Ha detto Luigi Salvadori, presidente della Fondazione Cr Firenze a margine di un evento.

“Al momento possiamo aggiungere poco” sull’ipotesi di realizzare scale mobili a Firenze “perché non c’è stato presentato un progetto, bisogna vedere come questo sistema di scale mobili si vuole inserire nel contesto. Spesso sono dotate di una copertura o di una tettoia e quindi è vedendo anche questi dettagli che capiremo se la cosa è fattibile”. Questo il commento di Andrea Pessina, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Firenze.

“Non sappiamo nemmeno il tragitto ipotizzato – ha aggiunto Pessina. – L’unica cosa che possiamo dire è che Villa Bardini e Forte Belvedere non sono facili da raggiungere e non c’è spazio per parcheggiare. Ma al momento – ha ribadito – sappiamo molto poco per esprimerci. Come sempre inserire queste cose in tessuto storico e in un contesto di grande bellezza come giardini Bardini non è facilissimo, ma tutto dipende dal progettista”.

In podcast le parole del sindaco Nardella su Villa Bardini. 

🎧Firenze, torna ‘La Città dei Lettori’, più di 100 ospiti per 80 eventi

Da giugno a ottobre 27 giornate diffuse su 12 comuni della Toscana. Prima tappa il 9 giugno a Villa Bardini a Firenze.

In podcast l’intervista al direttore del Festival La Città dei Lettori Gabriele Ametrano e al Presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori, a cura di Lorenzo Braccini. 

La Città dei Lettori 2022 arriva alla sua quinta edizione con il messaggio “Leggere ci unisce”. Il libro al centro della rassegna, come antidoto alle barriere, alle ideologie e ai confini. Dopo due anni di pandemia il tempo per la lettura è fortemente diminuito, ma resta centrale nel connettere popoli, esseri umani e andare oltre le barriere geografiche e ideologiche. Una rassegna, quella del 2022, che vuole avvicinare i piccoli, ovvero i lettori di domani, con il progetto ‘Io Leggo!’.

Tanti i protagonisti e le novità: dagli ospiti internazionali, con Martìn Caparròs, Fernanda Trias, Luc Lang, Itamar Oriev, al doppio appuntamento con i finalisti del premio Strega , fino alla nascita de Premio ‘La Città dei Lettori’. Saranno più di 80 eventi e oltre 100 gli ospiti diffusi su 27 giornate e 12 tappe in altrettanti comuni della Toscana, fra giugno e ottobre. Tra i protagonisti di punta della letteratura contemporanea italiana e non solo ci saranno: Roberto Saviano, Francesco Guccini, Paolo Nori, Francesca Michielin. Poi anche Vera Gheno, Alan Friedman, Marco Malvaldi, Carlo Sisi, Marco Vichi e Piero Pelù. Solo per citarne alcuni.

A Firenze gli incontri si terranno presso Villa Bardini, dal 9 al 12 giugno. Poi Grosseto il 22 e il 23 giugno, Arezzo 25-26, per la prima volta a Lucca il 7 e l’8 luglio. Poi il Festival tornerà a Villamagna – Volterra il 9 e il 10 luglio. Altra prima edizione a Monteriggioni 15-16 luglio. In autunno confermati gli appuntamenti a Calenzano 1-3 settembre, Bagno a Ripoli 9-10 settembre, Campi Bisenzio 15-16 settembre, Montelupo Fiorentino 23-24 settembre e a Pontassieve 8-9 ottobre. Infine, il Festival si concluderà a Impruneta il 28 e 29 ottobre. Qui si può consulatre il programma completo. 

‘La Città dei Lettori’ è un percorso di presentazioni, incontri, anteprime, talk, conferenze, reading e attività per giovani lettori. Tra le novità anche la nascita del premio ‘La Città dei Lettori’. Al termine del Festival gli oltre 250 iscritti ai circoli di lettura dei soci Unicoop voteranno, tra gli scrittori e le scrittrici partecipanti all’edizione 2022, il vincitore sia per meriti letterari che per empatia con il pubblico. Il vincitore sarà annunciato a marzo 2023 insieme alle nuove date dell’iniziativa.

🎧 ‘Enogastronomica 2022’. Botteghe e storie: un percorso di esperienze

Firenze, presentata ‘Enogastronomica 2022’, quest’anno in una versione tutta nuova e soprattutto fuori dalle righe.

Il 13,14 e 15 maggio durante Enogastronomica le degustazioni dei piatti degli chef più famosi del panorama toscano, spesso stellati, si svolgeranno infatti in piccole botteghe artigiane, ma anche in medie e grandi aziende che ancora lavorano sulle fondamenta solide dell’artigianato toscano.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Leonardo Romanelli, responsabile della parte food della manifestazione ed il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori.

Assistere alla nascita di una lama pregiata, prima di vederla in azione tra le mani di uno chef, partecipare alla creazione di una fragranza ispirata a una cucina stellata, carpire i segreti della lavorazione della “pietra di luna” e accostarla alle sfumature dell’olio extravergine d’oliva, o restare incantati di fronte al Suminagashi, antica arte giapponese per decorare la carta con l’inchiostro fluttuante, così come davanti a un pecorino in crosta d’oro. Sono alcune delle esclusive food experience proposte da Enogastronomica.

Enogastronomica è un progetto di Confesercenti fiorentina in collaborazione con Vetrina Toscana e con il contributo di Camera di commercio di Firenze, Fondazione Cr Firenze e Assicoop Toscana. A introdurre gli appuntamenti sarà il giornalista, scrittore e critico enogastronomico Leonardo Romanelli.

Tre giorni per celebrare il meglio della produzione artigianale toscana, dall’alto artigianato all’alta cucina, incontrare designer e produttori d’eccellenza nel panorama food&wine, assaporare storie, aromi e colori attraverso una nuova prospettiva.

Per un weekend atelier, botteghe e aziende di alto artigianato apriranno le porte a degustazioni d’autore, ispirate a lavorazioni di pregio. Per un totale di 19 appuntamenti gourmet, tutti diversi e curiosi, in 15 luoghi diversi e unici che spaziano dall’Antico Setificio Fiorentino, con i suoi antichi telai e la riproduzione dell’orditoio di Leonardo da Vinci, al laboratorio-museo Bianco Bianchi, dove si pratica ancora l’arte della scagliola, o Scarpelli Mosaici, uno dei cinque luoghi al mondo dove si tramanda la tecnica del commesso fiorentino.

Ad accompagnare i partecipanti in questo viaggio, produttori di vini e distillati di carattere, birre in edizione limitata, premiati formaggi, originali salumi di pesce e insaccati di lunga tradizione, o caffè mono origine e nobile cioccolato sapientemente lavorato in Toscana.

🎧 Fondazione CR Firenze: 16,9 mln per progetti culturali e iniziative di solidarietà

Accolto il 67% delle richieste di contributo, in media ogni progetto sarà finanziato per oltre la metà del suo budget da Fondazione CR Firenze

Sono 301 i progetti che saranno sostenuti da Fondazione CR Firenze con oltre 9,91 milioni di euro nell’ambito del settore Arte che coinvolgeranno oltre 400 mila persone di cui 50 mila minori. A questi si aggiungono 200 progetti di solidarietà, che andranno a incidere sul benessere di 600 mila persone, che saranno sostenuti con altrettanti 6,98 milioni di euro.

Dagli spettacoli teatrali alle grandi rassegne cinematografiche, dai restauri del patrimonio artistico del territorio, alle iniziative culturali per bambini: un impegno, che alimenta il mondo artistico e culturale, e la grande rete di solidarietà dei territori di Firenze, Grosseto e Arezzo, approvato dal Consiglio di Amministrazione che ha accolto il 67% delle 688 richieste di contributo arrivate alla Fondazione ai bandi ordinari dedicati a due dei cinque settori di riferimento della Fondazione, oltre alle erogazioni a soggetti istituzionali. Gli esiti sono stati presentati oggi dal Presidente della Fondazione CR Firenze, presenti il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti.

“Con l’approvazione dei contributi per questi progetti – afferma Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze – andiamo a tenere vivo un tessuto culturale e artistico, e di solidarietà, che è patrimonio di tutti. Oltre alle importanti erogazioni istituzionali, la Fondazione sceglie di farsi carico di progetti e iniziative di operatori anche minori, che contribuiscono a rendere il nostro territorio così vivace da un punto di vista culturale e inclusivo se si guarda invece al Terzo Settore. Un importante sostegno che ogni anno conferma l’importanza data a questi due settori. Ci sentiamo di ringraziare le tante maestranze e gli operatori impegnati ogni anno nel rinnovare programmazioni e creare nuove iniziative in grado di appassionare le nostre comunità. E un ringraziamento alle associazioni del territorio che si occupano dei più fragili, garantendo loro di affrontare con più strumenti la complessità della vita che sono chiamati ad affrontare”.

 

Per quanto riguarda la cultura, il sostegno interessa trasversalmente entrambi suoi segmenti: quello dell’Arte e attività culturali e quello della Tutela e Valorizzazione del patrimonio storico artistico. Un settore che negli ultimi 4 anni ha ricevuto quasi 50 milioni di euro di contributi con oltre 1400 progetti accolti.

 

ARTE E ATTIVITÀ CULTURALI

Fra i soggetti istituzionali sostenuti ricordiamo: Fondazione Palazzo Strozzi di cui la Fondazione è main sponsor, Maggio Musicale, Compagnia Virgilio Sieni, Fondazione Teatro della Toscana. Nell’ambito del segmento “Arte e attività culturali”, il maggior numero di richieste di contributo accolte (124) riguarda quelle relative al sostegno dello spettacolo dal vivo: il Teatro, con 66 soggetti ai quali è destinato il contributo più alto, pari a 972 mila euro, a cui seguono la Musica (45) e la Danza (13) con un contributo complessivo pari a 798 mila euro. Tra i soggetti sostenuti sul territorio fiorentino ricordiamo i principali teatri, fondamentali presidii culturali di quartiere, dal centro alle periferie: a Firenze, fra i tanti il Teatro di Rifredi, il Teatro Puccini, il Teatro delle Piagge, Teatro Cantiere Florida. Fra le compagnie teatrali: il Teatro delle Donne, Chille de la Balanza, Krypton, Pupi di Stac, Cantiere Obraza. Fra i progetti che vedono protagonista la Musica ricordiamo: il sostegno a prestigiose stagioni annuali di concerti, fra cui quelli realizzati dall’Associazione Amici della Musica Firenze, dal Musicus Concentus, l’Orchestra da Camera Fiorentina; ancora il sostegno a importanti festival di musica dal vivo tra cui il Firenze Jazz Festival, il MUSART Festival in Piazza SS. Annunziata, l’Estate Fiesolana. Anche per il comparto Danza ricordiamo: Fabbrica Europa e il Florence Dance Festival. Tra le attività a sostegno del comparto Cinema e audiovisivo: la rassegna “Schermo dell’arte Film Festival”, il Festival dei Popoli e i tanti festival di cinema straniero tra cui il “Florence Korea Film Festival” il “Middle East Now”, il “River to River Florence Indian Film Festival”.

Sempre nell’ambito del segmento “Arte e Attività culturali”, delle circa 60 richieste di contributo accolte nei territori di Arezzo e Grosseto, si ricorda in particolare il sostegno a importanti festival, che garantiscono un’animazione culturale di eccellenza: il Kilowatt Festival, il Cortona On The Move, il Gray Cat Festival, il Festival di Maremma. Ricordiamo inoltre il supporto all’Associazione Casermarcheologica e alla Fondazione Luciano Bianciardi di Grosseto in occasione del centenario dalla nascita.

 

TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO

Fra i soggetti istituzionali sostenuti ricordiamo le storiche istituzioni culturali di Firenze: la Crusca, la Colombaria, il Gabinetto Vieusseux, l’Accademia delle Arti e del Disegno. Nell’ambito del segmento “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico” la maggior parte dei progetti accolti riguarda i 31 interventi urgenti di restauro per la conservazione di beni immobili di interesse storico artistico. Tra le chiese e i luoghi di culto che saranno oggetto di interventi di restauro ricordiamo: il sostegno al restauro delle facciate e della torre campanaria della Chiesa di San Remigio a Firenze; la riqualificazione degli spazi pastorali della Rotonda di Settignano; gli interventi conservativi per la Canonica della Parrocchia di San Bartolo a Cintoia; il progetto di messa in sicurezza della Biblioteca storica del Seminario Maggiore Fiorentino; gli interventi di manutenzione straordinaria della Chiesa di San Biagio a Petriolo, il restauro delle chiese del Mugello lesionate dal terremoto. Tra i luoghi d’arte citiamo invece il progetto di restauro conservativo dell’Emiciclo del Cimitero agli Allori di Firenze e quello a sostegno del restauro della Fonte della Fata Morgana a Bagno a Ripoli.

Seguono poi 19 progetti dedicati al sostegno e alla valorizzazione di musei e luoghi d’arte, come ad esempio l’ammodernamento e riqualificazione di musei quali: Museo Galileo, Osservatorio Ximeniano, Fondazione Scienza e Tecnica, e i 18 progetti accolti a favore di archivi, biblioteche ed istituti per la conservazione del patrimonio archivistico e documentario.

Sempre nell’ambito del segmento “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico”, delle 23 richieste di contributo accolte nei territori di Arezzo e Grosseto, si ricorda il sostegno ai progetti di restauro e manutenzione conservativa dell’Oratorio della Madonna contro il Morbo di Poppi e della cantoria della Chiesa della Fraternita di Foiano della Chiana, oltre a quello per l’abbattiamo delle barriere architettoniche del Baluardo Fortezza medicea con il suo Cassero senese a Grosseto.

SOLIDARIETÀ

Per quanto riguarda il settore Volontariato, Filantropia e Beneficenza, ricordiamo i principali beneficiari istituzionali: Villa Lorenzi, Caritas, ODA, Artemisia, File e Fondazione Case Uso Indigenti. Per i progetti presentati con i bandi ordinari è stato deliberato un importo medio di 23 mila euro a progetto. Sono varie le categorie di intervento, prima fra tutte quella del disagio socio-economico per cui sono stati stanziati 1,2 milioni di euro a sostegno di 49 progetti. Grande attenzione alla disabilità che conta 50 progetti finanziati e al sostegno di donne minori (43 progetti) e anziani e malati (35 progetti). Fra i progetti più importanti troviamo Casa Marta – Hospice Pediatrico, centro per le cure palliative pediatriche specializzato nell’accoglienza di bambini affetti da patologie cronico-complesse con diagnosi di incurabilità. Ancora il sostegno al Banco Alimentare per la Toscana che raggiunge oltre 118 mila persone indigenti. Fra i beneficiari la Comunità di Sant’Egidio, che proseguirà le attività di assistenza verso le fasce fragili della popolazione su un duplice binario: da un lato attraverso le attività ordinarie legate all’assistenza ai senza fissa dimora, verso le persone affette da disabilità e attraverso la scuola di italiano per i migranti, dall’altro attraverso il proseguimento degli interventi legati alla ristrutturazione di Villa Potter che prevede la creazione di un centro destinato a realizzare attività di accoglienza residenziale. L’Associazione Trisomia 21, centro di eccellenza di assistenza rivolto alle persone con sindrome di Down e disabilità intellettiva. L’Associazione Cattolica al Servizio della Giovane a cui la Fondazione ha deliberato un contributo straordinario per far fronte alle spese di ristrutturazione degli spazi che ospitano le attività rivolte a soggetti in forte disagio socio-economico (donne soli con figli). Associazione Pianeta Elisa, centro di riabilitazione, situato a Borgo San Lorenzo, destinato alle persone affette da disabilità sia psichica che motoria. Infine, l’Associazione Astrolabio che assiste circa 220 minori affetti da autismo e plurihandicap grave. I soggetti del Terzo Settore negli ultimi quattro anni hanno ricevuto contributi pari a 48 milioni di euro con circa 1500 progetti finanziati.

Per quanto riguarda la solidarietà, inoltre, sono 17 i progetti del Terzo Settore che avranno un contributo nel territorio aretino, per un totale di 164 mila euro stanziati (pari al 63% delle richieste arrivate). Sono invece 10 quelli nel grossetano (pari al 50% delle richieste) che saranno finanziati con un importo di 140 mila euro. Il Comune di Grosseto ha ricevuto in particolare un sostegno importante per la gestione del nuovo condominio solidale nell’ex casa dello studente. Un progetto che mira a offrire alloggi a giovani coppie e anziani soli nel segno della solidarietà intergenerazionale. Nel territorio aretino da segnalare il sostegno dato a Oxfam Italia Intercultura che intende sviluppare un progetto in grado di promuovere azioni che favoriscano il rafforzamento di una sanità di prossimità.

 

“La collaborazione con la Fondazione CR Firenze va avanti da molti anni e si consolida sempre di più – sostiene il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Firenze ha tantissime associazioni culturali e di volontariato, una ricchezza di cui andiamo fieri. Sostenere questi due settori crea un’osmosi positiva: le attività culturali infatti hanno sempre ricadute sociali perché agiscono come antidoto a marginalità, degrado e insicurezza, e il volontariato può essere leva contro le disuguaglianze, come abbiamo sperimentato durante la pandemia e adesso con la guerra”.

 

“Voglio esprimere grande soddisfazione per i finanziamenti arrivati dalla Fondazione CR Firenze – afferma il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. La Fondazione è infatti sempre in prima fila per dare un supporto concreto nella realizzazione di progettualità che fanno bene a tutto il territorio. Si tratta davvero di una collaborazione preziosa in ambiti come la cultura e il sociale, vitali per la ripresa e il rilancio congiunturale”.

 

“Molte delle iniziative che abbiamo realizzato sono state possibili grazie al contributo della Fondazione CR Firenze e prezioso è il supporto alle associazioni di volontariato, di terzo settore e culturali del nostro territorio – afferma Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo – Arezzo punta ad una sempre più forte collaborazione tra pubblico e privato e scommette sul rapporto con Fondazione CR Firenze e sul sistema delle Fondazioni. A nome del sindaco Ghinelli e del Comune di Arezzo, un ringraziamento particolare al Presidente Luigi Salvadori, al Direttore Gabriele Gori per la grande disponibilità e il vero investimento che hanno fatto e faranno nella nostra Città. Grazie anche al nostro rappresentante nella Fondazione Luigi Lucherini”.

🎧 PNRR, Firenze: un nuovo parco all’Argingrosso e due nuove piscine a San Bartolo

Presentati i progetti finanziati dalla fondazione cassa di Risparmio di Firenze con un investimento di 700 mila euro

Il parco dell’Argingrosso a ricucire, attraverso le Cascine, il centro di Firenze con le periferie (Isolotto/Piagge) e due nuove piscine (una olimpica e una più piccola) all’Isolotto, dove attualmente per 70 mila abitanti c’è solo una micropiscina.

Sono le due opere progettate attraverso il bando della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze che ha investito 700 mila euro. Il progetto del parco è degli studi  Hydea Spa  e Rossi-Prodi, mentre quello delle piscine è affidato al Ipostudio.

“Il nostro intervento -ha detto Luigi Salvadori – presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Firenze- sono nel senso nella coesione territoriale e del supporto alle pubbliche amministrazioni. I fondi del PNRR vanno spesi entro la fine del 2023 e dunque supportare la fase progettuale è fondamentale per guadagnare tempo prezioso”.

Salvadori ha ricordato come questo intervento sia di fatto la quinta tappa dell’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze sul PNRR. Si era partiti a febbraio scorso con la presentazione di 19 progetti per la Toscana, poi l’apertura di uno ‘sportello Europa’ per le imprese e le amministrazioni che avessero necessità di supporto, e ancora un bando da un milione di euro per la progettazione dedicata ai piccoli borghi, tre nuove scuole e un asolo nido per Firenze e infine il parco dell’Argongosso e le due piscine a San Bartolo.

“Due progetti. Già previsti nel programma di mandato, che vanno ad inserirsi nella valorizzazione del tempo libero, nel senso di un modello di socialità edificante” ha commentato il sindaco Nardella. Che ha aggiunto “uno va a completare il parco sportivo di San Bartolo a Cintoia che si caratterizza come un polo completo e all’avanguardia, l’altro ,il parco, a riconnettere centro e periferia e a riqualificare anche l’aera dell’ex Campo Rom del Poderaccio oltre che l’area ex Gover, in un’operazione che mette vivibilità laddove prima c’era degrado”.

Im particolare, ha spiegato l’assessora all’urbanistica e all’ambiente  del comune di Firenze, Cecilia del Re, nel nuovo parco dell’Argingrosso, al Poderaccio ci sarà un laboratorio ambientale a cielo aperto, verso Viale Canova, nelle vicinanze di dove perse la vita Duccio Dini, ci sarà un parco per l’educazione stradale, mentre nell’area ex Gover verrà realizzato un museo dedicato al cambiamento climatico.

NELL’AUDIO L’INTERVENTO DEL SINDACO DARIO NARDELLA

Il progetto per il nuovo centro natatorio è curato da Ipostudio Architetti. L’edificio a “elle” ospita una hall di ingresso, con il bar e gli spogliatoi (capaci di ospitare 100 persone). Al di sopra ci sono le due vasche: una grande, con le gradinate per 500 spettatori, destinata a ospitare le competizioni semi-agonistiche e agonistiche, e una più piccola, a vocazione ricreativa, con copertura mobile, che potrà quindi diventare una piscina all’aperto nella bella stagione. Grazie a delle grandi vetrate le piscine si affacciano su giardini interni che garantiscono una continua percezione del “parco sportivo” in cui il centro natatorio si trova e con il quale dialoga.

Il nuovo parco Florentia è progettato da Hydea Spa e Studio Rossi Prodi & Associati, pensato per essere il secondo polmone verde della città per estensione. Si sviluppa infatti su una superficie complessiva di circa 90 ettari e comprende il potenziamento dell’attuale parco dell’Argingrosso e la rigenerazione di due aree l’ex “Poderaccio” e l’ “Ex Gover” sull’altra sponda del fiume. L’obiettivo è di avvicinare la periferia al centro, dotando l’area di via Pistoiese di infrastrutture e di spazi di qualità fra le Cascine e i Renai, a disposizione del quartiere e di tutta l’area metropolitana. Tutti gli spazi saranno raccordati da una nuova viabilità ciclopedonale che comprende anche due nuove passerelle che attraversano i fiumi Arno e Greve. Il Parco dell’Argingrosso sarà arricchito da una serie di spazi per attività all’aria aperta, una posta di ciclocross, un’area per spettacoli all’aperto, campi sportivi, aree giochi, una pista per l’educazione alla strada, la riqualificazione dell’asse viario centrale come spazio per eventi e fiere con la previsione di strutture temporanee e la riqualificazione a paesaggio dell’intero parco e del suo lago. Il “Poderaccio” si trasforma in un “future park”, un luogo verde dove poter stare all’aria aperta ma anche un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per parlare delle problematiche ambientali. All’interno è prevista una Green Farm dove si andranno a scoprire tecnologie a impatto zero, compresa una serra verticale. L’area dell’Ex Gover diventa invece un museo dedicato al cambiamento climatico con spazi espositivi, laboratori, sale multimediali. La porta di ingresso al museo che dialoga con l’acqua, la luce del sole e gli alberi sarà il vero accesso al parco e una nuova icona del quartiere.

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