Padre Orsetti: oggi in piazza anche per combattenti anti-ISIS perseguitati da giustizia

Alessandro Orsetti ne ha parlato alla presentazione della manifestazione di domani a Firenze per ricordare piazza Fontana, ma anche l’omicidio razzista di venditori senegalesi in piazza Dalmazia da parte di Gianluca Casseri, che poi si suicidò.

“Domani manifesteremo anche per tre ragazzi che sono andati in Rojava per combattere” e che “adesso rischiano la sorveglianza speciale. Si chiamano Jacopo, Paolo e Eddi: il 9 dicembre c’è stata un’udienza a Torino, il 16 ce ne sarà un’altra”, “questi ragazzi rischiano la sorveglianza speciale nella totale assenza di interesse e interventi da parte dell’opinione pubblica”. Lo ha detto Alessandro Orsetti, padre del 33enne fiorentino Lorenzo Orsetti, ucciso negli scontri in Siria contro l’Isis.
Alessandro Orsetti ne ha parlato alla presentazione della manifestazione di domani a Firenze per ricordare piazza Fontana, ma anche l’omicidio razzista di venditori senegalesi in piazza Dalmazia da parte di Gianluca Casseri, che poi si suicidò.
Sui tre italiani foreign fighters filo-curdi sotto processo a Torino il padre di Orsetti ha aggiunto: “Inizialmente erano sei” accusati “ma tre sono stati assolti. Si ritiene che possano essere pericolosi per la società, ma in pratica si punisce l’intenzione perché non sono condannati per qualcosa di preciso. Invito tutti a manifestare perché questi ragazzi siano assolti”.

“Sempre meno pensiamo al Rojava, alla morte, alla guerra che si sta diffondendo perché lì ancora si combatte, si muore. L’impressione è che dopo mesi non si sia fatto granché, che la preoccupazione per l’economia in realtà ci stia facendo dimenticare quando bisogna avere posizioni coraggiose, decise su certi esempi. La mancanza di posizioni decise e coraggiose ci sta portando al ritorno del fascismo, a esperienze pericolose per la democrazia e per la nostra realtà cittadina, toscana e nazionale”. Lo ha detto Alessandro Orsetti, padre del 33enne fiorentino Lorenzo Orsetti, ucciso in Siria mentre militava da volontario coi curdi contro l’Isis.
“Sembra che – ha aggiunto – nessuno pensi più a queste cose.
Sono dispiaciuto per Lorenzo ma anche per la società civile, per noi fiorentini perché non diamo più importanza” a questi aspetti. Alessandro Orsetti ha affermato di voler ricontattare il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “Non ci siamo più sentiti – ha dichiarato – ma mi farò vivo io”

Siria: iniziativa a Firenze per popolo curdo, ‘Europa faccia di più’

Nuova iniziativa a Firenze per sostenere il popolo curdo, sempre più in sofferenza dopo l’attacco della Turchia. Alle Murate si è svolto un dibattito nel quale è stata ribadita l’esigenza di un maggiore impegno dell’Europa per i curdi.

Nell’iniziativa a favore del popolo curdo svolta alle Murate, erano presenti anche Alessandro e Annalisa Orsetti, i genitori di Lorenzo, il 33enne fiorentino ucciso negli scontri in Siria con l’Isis mentre militava come volontario a fianco delle milizie curde.

“A Firenze – ha detto Alessandro Orsetti – ci sono sempre molte persone a seguire queste iniziative: significa che si è preso a cuore la situazione del popolo curdo”. Anche le istituzioni stanno facendo la loro parte, come il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “Ci ha dato la sua disponibilità”, ha ribadito Orsetti spiegando che l’obiettivo è fissare “un incontro, anche con i curdi, per la prossima settimana”. Orsetti si è detto soddisfatto perché “in tutta Italia, da Roma a Milano” ci sono eventi a favore di curdi: “Credo che la loro storia – ha concluso – abbia toccato e colpito molte persone”.

Tra i presenti padre Bernardo Francesco Gianni, abate di San Miniato al Monte: “La mia presenza è per sottolineare – ha affermato – il legame con Lorenzo Orsetti, che è sepolto a San Miniato”. Secondo il vicesindaco di Firenze Cristina Giachi è necessario promuovere “azioni di sensibilizzazione con la cittadinanza” ma anche “fare pressing sul Governo perché” si riesca ad attuare una “politica di disarmo nei confronti della Turchia”. Giachi ha sottolineato che “l’Europa potrebbe fare molto di più per cambiare i destini di questo popolo”.

All’iniziativa è intervenuto anche l’artista curdo-fiorentino Fuad Aziz: “Tutto questo sta accadendo sotto il silenzio dell’Europa – ha detto -. Non basta condannare, bisogna agire e fare azioni concrete”.

In sede Regione una targa in ricordo di Orsetti

In sede della Regione verrà posta una targa per  ricordare Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso il 18 marzo scorso mentre combatteva come volontario in Siria e il costituente livornese Ilio Barontini. A dirlo è stato il governatore Enrico Rossi nel corso dell’incontro di oggi con Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo. Presenti anche il Console della comunità curda toscana Erdel Karabey e da Giulia Chiarini del coordinamento Toscana per il Kurdistan.

Tra le iniziative della Regione per il popolo curdo ci sarà un aiuto concreto sul fronte sanitario. A tal proposito Rossi prenderà contatto con l’organizzazione umanitaria ‘Mezzaluna Rossa Internazionale’ che ha la sua sede nazionale a Livorno. Verrà contata anche Cecilia Soldino, studentessa 23enne di Firenze che si è recata nel Kurdistan turco con una delegazione di osservatori elettorali dell’Uiki, l’Ufficio informazione del Kurdistan in Italia. Insieme a loro la Toscana progetterà un intervento di cooperazione sanitaria a sostegno delle popolazioni curde. “

“A breve – ha aggiunto Rossi – e sono già d’accordo con Anci Toscana, contatterò il presidente della Conferenza delle Regioni e Anci Nazionale per proporre loro di organizzare una giornata di mobilitazione nazionale a sostegno del popolo curdo”. Il 19 ottobre  invece Rossi ha fatto sapere che parteciperà alla manifestazione regionale ‘Fermiamo la guerra. Giù le mani dal Rojava’, a Firenze, organizzata dal Coordinamento Toscana per il Kurdistan.

Raid Turchi in Siria: oggi manifestazione sotto consolato USA a Firenze

Alle 18.00 di oggi è prevista una manifestazione per i bombardamenti aerei turchi sul territorio del Rojava, nel nord della Siria. Il ritrovo sarà in Piazza Santa Maria Novella, per poi raggiungere il consolato USA a Firenze; l’iniziativa è promossa dall’Assemblea fiorentina per il Kurdistan.

“Il regime fascista turco di Erdogan, sconfitto alle ultime elezioni e segnato dalla crisi economica crescente, cerca di reagire alle difficoltà utilizzando l’arma del nazionalismo e della guerra contro i kurdi per recuperare consensi e mettere fine all’esperienza che si sta sviluppando in Rojava”, recita il comunicato rilasciato dall’Assemblea fiorentina per il Kurdistan che vedono una imminente guerra su quei territori, già martoriati dalla guerra allo Stato Islamico, come inevitabile conseguenza delle manovre “degli stati capitalisti e imperialisti, che cercano attraverso la guerra di espandere i propri interessi. E per fare questo, tutti gli attori regionali ed internazionali coinvolti, dagli USA alla Russia, dall’Iran alla Unione Europea, sono ben disposti a lasciare che la Turchia continui la sua guerra al movimento kurdo, dentro e fuori dai confini del paese, attraverso politiche di repressione, sostituzione etnica e di aperto sostegno a ciò che resta delle milizie jihadiste in Siria. Mentre Ankara continua ad utilizzare il ricatto dei profughi e dell’invasione migratoria come arma contro l’Unione Europea”.

“Come sta facendo da oltre 40 anni, il movimento kurdo non si arrenderà – prosegue il comunicato – Attraverso il PKK le YPG e le YPJ fà sapere che non ha intenzione di cedere alle minacce e in caso di occupazione turca difenderà il proprio territorio e resisterà come ancora resiste in Turchia”, perciò l’Assemblea tende a precisare che “come militanti internazionalisti continueremo ad opporci alle politiche di guerra e sfruttamento che i nostri governi sostengono direttamente anche quando in maniera ipocrita elogiano i kurdi per il loro contributo fondamentale nella lotta contro l’ISIS” e che sosterrà “il movimento kurdo ed il suo progetto di liberazione fondato su anticapitalismo, emancipazione di genere, ecologismo ed abbattimento delle frontiere nazionali, etniche e religiose”. “Continueremo – conclude l’Assemblea fiorentina per il Kurdistan – ad essere attivi nella solidarietà, portando con noi l’esempio di Lorenzo Orso Tekosher, giovane internazionalista morto combattendo in Rojava”.

Parteciperà a questa manifestazione anche l’Iniziativa antagonista metropolitana (Iam), che già ieri ha sfilato, con una cinquantina di persone, per le vie del centro di Firenze in segno di protesta dei raid turchi sui territori nord della Siria. “Ad essere sotto le bombe da oggi sono proprio gli uomini e le donne che hanno combattuto Isis in Siria – sottolinea in una nota l’Iam -, costruendo l’alternativa alle barbarie dello Stato Islamico, fatta di convivenza tra popoli, libertà di culto e democrazia. Sono le Ypg e le Ypj che uniscono il popolo arabo e curdo nella lotta per un futuro di pace e democrazie in Medioriente. Lo stesso futuro per il quale il nostro concittadino Lorenzo Orsetti ha donato la sua vita”.

“L’aggressione di Erdogan e il lasciapassare di Trump sono inaccettabili – prosegue la nota – e dovrebbero portare l’Ue ad intervenire per fermare il massacro in corso. Ma così ancora non è. Sarebbe doveroso che chi in questa città ha espresso massimo cordoglio per Lorenzo ‘Orso’ pochi mesi fa, il sindaco Nardella e il comune di Firenze, prendano posizione contro il massacro che la Turchia sta e vuole continuare a portare avanti”.

Il movimento ‘Fridays For Future’ si è detto a favore dell’iniziativa e parteciperà alla manifestazione, con l’obiettivo della difesa delle popolazioni colpite e della “rivoluzione ecologista del Rojava”. Come si legge dal comunicato rilasciato, nel Rojava “si sta sperimentando da anni una nuova forma di società che sfida il sistema capitalista che sta distruggendo il nostro pianeta, tenendo al centro l’ecologia, l’autodeterminazione delle donne e una democratizzazione radicale di tutti gli aspetti della vita. In questo territorio devastato dal profitto, dal disboscamento, dallo sfruttamento, dall’estrattivismo e dalle monocolture si sta tentando giorno dopo giorno di creare dal basso un nuovo equilibrio ecologico”.

“Nonostante i molti progetti in atto, come rimboschimento, creazione di riserve naturali e infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti eco-compatibile – prosegue il movimento ecologista – e l’aver impedito ad oggi a molte multinazionali come McDonald’s di aprire punti vendita e fare profitto su questi territori, le strutture dell’Autonomia Democratica sono ancora in una situazione materiale difficile, e in questo momento si trovano a dover far fronte a un attacco militare diretto che vuole distruggere questa esperienza rivoluzionaria”, perciò affermano di sentirsi “vicini ad una rivoluzione ecologica di questo tipo e ne traiamo esempio. Il Rojava non sarà una prateria per la speculazione delle grandi multinazionali che estraggono le risorse e inquinano per i loro profitti”.

Ponte Vecchio: striscione a sostegno della rivoluzione in Rojava

“Giù le mani dalla rivoluzione”, questo è lo striscione comparso questa mattina da Ponte Vecchio a Firenze. Il gesto fa parte di una mobilitazione per la campagna ‘RiseUp4Rojava’ a sostegno della rivoluzione in Rojava, rende noto l’Iam. Intonato dagli studenti anche uno slogan contro Leonardo-Finmeccanica per chiedere lo stop alla vendita di armi alla Turchia da parte dell’azienda italiana.

L”Iniziativa antagonista metropolitana’ (Iam) in una nota scrive: “Mentre in consiglio comunale si approvano mozioni per intitolare una strada al partigiano Lorenzo Orsetti, caduto martire combattendo per difendere la rivoluzione in Rojava dagli attacchi di Turchia e Isis, sul nostro territorio continua indisturbata la produzione di armi Leonardo-Finmeccanica, di cui lo Stato italiano detiene il 30,2% delle azioni”.

A detta dell’Iam, l’azienda è tra le maggiori responsabili dell’attacco perpetuato dalla Turchia nei confronti della Confederazione democratica della Siria del nord e dell’est. Quest’ultima era infatti l’organizzazione per la quale combatteva proprio Orsetti. “La nostra risposta è la solidarietà con la rivoluzione confederale del Rojava – conclude la nota – e la lotta contro il fascismo turco e contro il sistema che ci opprime”.

Approvata la mozione per intitolare un luogo toponomastico a Lorenzo Orsetti

Approvato in Commissione Cultura e sport la mozione per intitolare un luogo toponomastico a Lorenzo Orsetti. La proposta proviene dai consiglieri Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune. “Un gesto importante che siamo certi troverà il giusto sostegno anche in Consiglio Comunale, per fare in modo che il ricordo di Lorenzo sia un esempio capace di ispirare speranza e impegno per la libertà”, commentano i consiglieri. “Si tratta di una proposta nata nel confronto attento con la famiglia del ‘partigiano di Rifredi’”, si legge nel comunicato.

Lorenzo Orsetti, ucciso dall’Isis nella Siria sud-orientale nella pianura di Baghuz, combatteva nelle milizie curde Ypg contro i jihadisti dello Stato Islamico. Il 33enne è morto combattendo il 18 marzo scorso nella battaglia di Bahoux ed è stato sepolto a San Miniato a Firenze al fianco di altri partigiani.

La mozione presentata invita il sindaco, il prefetto, la giunta e altre istituzioni ad attivarsi per individuare un luogo toponomastico nel quartiere di Rifredi da intitolare a Orsetti. Dovranno poi essere individuati i provvedimenti necessari ed inserire la dicitura di ‘Partigiano’. La Regione Toscana già gli aveva riconosciuto il Gonfalone d’argento per “l’impegno per la giustizia, l’eguaglianza e la libertà, a fianco del popolo curdo che in questi anni è stato il principale argine al terrorismo e al fanatismo dell’Isis”.

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