Controradio Infonews: le principali notizie dalla Toscana, 9 novembre 2021

Controradio Infonews: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina di Controradio. Per iniziare la giornata ‘preparati’

CONTRORADIO INFONEWS – Prorogata l’attività del Mandela forum di Firenze dal 15 novembre al primo dicembre: Lo ha ribadito il  presidente della Toscana, Eugenio Giani, sull’attività del più grande hub in regione per i vaccini contro il Covid. Intanto a Toscana ha superato i 6milioni di vaccini somministrati. Di questi circa 215mila sono terze dosi. Lo fa sapere la Regione.

CONTRORADIO INFONEWS – Indagini della polizia ad Arezzo su violente aggressioni fra gruppi di minori – tre gli episodi sotto attenzione – che hanno caratterizzato il sabato sera nelle zone centrali della città. Secondo quanto emerge si tratterebbe di una baby gang che, nella zona del Parco del Prato, avrebbe avvicinato coetanei per rapinarli anche con l’uso della violenza.Denunce sono state raccolte dalla polizia che sta lavorando per individuare con precisione gli autori e ricostruire la dinamica.

CONTRORADIO INFONEWS – Avrebbe cercato di investire l’ex marito con la sua auto a Piombino (Livorno). Così una donna, 32 anni, è agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza del gip di Livorno. E’ accusata di maltrattamenti contro familiari, atti persecutori, rapina e lesioni personali, sia nei confronti dell’ex coniuge sia della figlia.

CONTRORADIO INFONEWS – “Chiedo alla ministra Cartabia di venire a visitare il carcere di Sollicciano, sarebbe un grande gesto di attenzione”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto in Consiglio comunale durante il dibattito sullo stato delle carceri.
Nardella ha ricordato che “ogni detenuto costa alla comunità 154 euro al giorno, di cui solo sei per il mantenimento del detenuto, solo 35 centesimi per la sua rieducazione, quella di
cui parla la Costituzione italiana. “Quella struttura non è pensata per aiutare il detenuto, non è pensata per la rieducazione della pena”. Ha ribadito il Sindaco.

La segretaria del Pd toscano Simona Bonafè, il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella sono tra i primi firmatari della candidatura di Monica Marini, sindaca di Pontassieve (Firenze) a segretaria  metropolitana del Pd di Firenze. Sostegno a Marini è arrivato anche da Emiliano Fossi, sindaco di Campi Bisenzio che aveva dato la sua disponibilità a candidarsi.

E’ scomparso Paolo Bassi all’età di 91 anni. Era l’ultimo partigiano vivente di Scandicci: imbracciò le armi che aveva 14 anni; andò a combattere su Monte Morello. Il suo nome di battaglia era ‘Grillo’. Faceva parte della Lanciotto IV compagnia. Proseguì la campagna di Liberazione nel gruppo di combattimento Cremona.

Oggi pomeriggio al Piazzale della Sinagoga  di Firenze ore 18:15 Comunità di Sant’Egidio, Comunità Ebraica e Comunità Islamica ricordano la deportazione degli ebrei fiorentini. Presente il  Gonfalone del Comune di Firenze.

TEKOŞER – IL PARTIGIANO ORSO, proiezione questa sera al cinema La Compagnia di Firenze. Ispirato al libro “Siria, scritti dal nord est”, il documentario di Dario Salvetti, segue la vicenda di Lorenzo Orsetti (Orso), ragazzo di Rifredi partito alla fine del 2017 per sostenere la rivoluzione dei popoli del Rojava e combattere l’Isis.
Alla proiezione saranno presenti il regista Dario Salvetti, Annalisa e Alessandro Orsetti, Federico Micali, Don Andrea Bigalli e Padre Bernardo Gianni.

Lorenzo Orsetti (Orso), vita e ideali in un documentario

In prima visione alla Manifattura Tabacchi il doc inedito sul combattente fiorentino Orso. Lunedì 12 luglio, prima del film l’incontro col padre di Lorenzo Orsetti

“Spero che decidiate di dedicare la vita per il prossimo perché solo così si cambia il mondo”. E’ come un testamento del combattente fiorentino Lorenzo Orsetti il documentario “Tekoşer, il partigiano Orso” di Dario Salvetti (Ita, 2021, 41’), in prima visione assoluta lunedì 12 luglio alle 21.30 alla Manifattura Tabacchi.

Un documentario che intreccia immagini inedite di Lorenzo ai ricordi dei familiari e degli amici, e poi le immagini del funerale a Rifredi e in Rojava, dove Orsetti aveva deciso di trasferirsi per combattere l’Isis e dare un senso compiuto alla sua vita.

Pur non essendo stato concepito come un documentario sulla vicenda del Rojava e sul conflitto in Siria, Tekoşer non manca di lasciare un importante affresco sulle caratteristiche di quel conflitto e del progetto rivoluzionario in Rojava. Ma nello sviluppo narrativo emergono via via altri piani, come il significato dell’essere partigiani oggi e infine il problema dello scopo e del significato della vita stessa. “La vita non finisce nella morte ma nell’indifferenza” dice Eddi, volontaria internazionale in Rojava, sottoposta oggi a due anni di “sorveglianza speciale” dal tribunale di Torino.

Prima del film, alle 19:00, si terrà un incontro per ricordare Lorenzo Orsetti e i suoi ideali. Parteciperanno il padre Alessandro Orsetti, Sara Montinaro, autrice del libro “Daes. Viaggio nella banalità del male”, Alberto Tonini, professore di Storia delle Relazioni Internazionali e Storia del Vicino Oriente alla Scuola di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze, Fabrizio Coticchia, professore di scienze politiche all’Università di Genova.

🎧 Lorenzo Orsetti: due anni fa il rientro della salma a Firenze

Sono trascorsi due anni dal rientro della salma di Lorenzo Orsetti a Firenze, ucciso in Siria il 18 marzo 2019 mentre combatteva l’Isis a fianco dell’esercito curdo.

Lorenzo Orsetti era nato a Bagno a Ripoli (FI) il 13 febbraio del 1986. Suo padre Alessandro lo ricorda ai nostri microfoni come “un ragazzo normale”, insofferente alle ingiustizie ed alle storture del nostro modello di sviluppo.

Nel 2017 decise di unirsi all’Unità di protezione popolare (YPG), per combattere tra le fila di quell’esercito curdo più socialista, egualitario e secolare proprio contro quell’Isis che era diventato – anche nell’immaginario collettivo – il nemico dell’Occidente numero uno.

Il 18 marzo del 2019 la morte in battaglia a Al-Baghuz Fawqani, nel pressi del confine con l’Iraq. Ucciso da quell’Isis che combatteva e che veniva fortemente sostenuto dalla Turchia che nel frattempo era intenta a bombardare l’esercito curdo. Esercito non riconosciuto da nessuno e che ha fatto il lavoro sporco per l’Occidente dormiente.

Lorenzo lo sapeva bene, non era partito per difendere un modello di sviluppo in cui non credeva, ma per stare dentro quel grande “esperimento” che è il Kurdistan oggi. L’intuizione geniale di smettere di inseguire l’idea di avere come kurdi uno stato nazionale, e di puntare tutto su uguaglianza, solidarietà, inclusione a prescindere dalle etnie. La cartina di tornasole di una buona rivoluzione è vedere come viene affronta la questione femminile. E nel Kurdistan turco e nel Rojava siriano, la cosa funzionava.

Lorenzo inseguiva le idee, ma soprattutto stata con le persone, persone dimenticate, usate come carne da macello per difendere noi. Anche con un AK47 in mano, anche pagando con la propria giovane vita. In Italia sarebbe stato un perseguitato dalla legge, sottoposto a misure restrittive, processato. Lorenzo due anni fa è stato sepolto a San Miniato al Monte, a cimitero delle Porte Sante, accanto ad altri partigiani, morti per la libertà.

Due le iniziative per ricordare Orso. La prima lunedì 28 giugno 2021, alle ore 18:30 in piazza Giorgini a Firenze. Di fronte alla targa che gli amici di Lorenzo hanno posto per fare memoria, saranno letti dei brani del suo libro. Infine il 12 luglio alla Manifattura Tabacchi nell’ambito di una serata per Lorenzo Orsetti che comincia alle 19, alle 21.30 ci sarà la proiezione prima del documentario “Tekoşer, il partigiano Orso”.

In Podcast puoi ascoltare lo speciale dedicato a Lorenzo Orsetti, realizzato da Raffaele Palumbo con il giornalista Stefano Fabbri e il padre di Lorenzo, Alessandro Orsetti.

In piazza Giorgini un albero in memoria di Lorenzo Orsetti

L’albero scelto è un leccio, che porterà la targa commemorativa a lui dedicata dal Comune di Firenze: “Dedicato a Lorenzo Orsetti, Orso, ‘partigiano’ caduto in Siria del nordest per la libertà di tutti. La Città di Firenze, 16 marzo 2021”

Un albero in memoria di Lorenzo Orsetti nel giardino di piazza Giorgini, nel Quartiere 5, dove ‘Orso’ ha vissuto e dove ancora vive la sua famiglia. È stato messo a dimora oggi alla presenza degli assessori all’Ambiente Cecilia Del Re e alla Toponomastica e Cultura della Memoria Alessandro Martini, del presidente del Consiglio comunale Luca Milani e dei genitori di Lorenzo. L’albero scelto è un leccio, che porterà la targa commemorativa a lui dedicata dal Comune di Firenze: “Dedicato a Lorenzo Orsetti, Orso, ‘partigiano’ caduto in Siria del nordest per la libertà di tutti. La Città di Firenze, 16 marzo 2021”. L’iniziativa nasce da una proposta del Consiglio comunale, poi fatta propria dalla giunta.

“Abbiamo voluto ricordare Lorenzo Orsetti, oltre che con l’intitolazione toponomastica – hanno detto gli assessori -, anche mettendo a dimora un albero a lui dedicato in piazza Giorgini, luogo in cui ha vissuto e dove ancora oggi vive la sua famiglia. In sua memoria, la Città di Firenze ha piantato oggi un leccio dedicato a Orso, partigiano, caduto per la libertà di tutti”.

“Il Consiglio Comunale di Firenze, negli ultimi anni, ha approvato diversi atti a sostegno del popolo curdo, nonché a favore del riconoscimento del sacrificio di Lorenzo Orsetti, nostro concittadino ucciso nella guerra contro l’ISIS – ha aggiunto il presidente Milani –. Oggi la situazione del popolo curdoè ancora caratterizzata dalla negazione del suo diritto all’autodeterminazione. Lorenzo Orsetti, che ricordiamo con questo albero, ha sacrificato la propria vita per il popolo curdo. Firenze non lo dimenticherà mai”.

L’assessore Martini ha partecipato anche al ricordo di Orsetti al Cimitero delle Porte Sante.

Lorenzo Orsetti, 24 giugno primo anniversario dalla sepoltura

Firenze, è stato presentato l’appuntamento di mercoledì 24 giugno, a San Miniato al Monte, per ricordare Lorenzo Orsetti, in occasione del primo anno dalla sua sepoltura.

“Sappiamo che il Consiglio comunale è largamente dalla parte della resistenza kurda, come più volte evidenziato dalle votazioni in aula e come sarà testimoniato con la presenza del Presidente del Consiglio all’appuntamento di dopodomani – hanno detto i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – La Città di Firenze non dimentica il suo partigiano di Rifredi” Lorenzo Orsetti.

“Crediamo però che serva un maggiore impegno da parte del Sindaco e della Giunta, che ancora devono individuare il luogo toponomastico richiesto ormai da mesi e che a livello internazionale, durante le diverse occasioni di incontro con altre città, possono ricordare quanto ancora abbia bisogno di supporto la resistenza kurda”.

L’appuntamento è quindi per mercoledì 24 giugno ore 10.00 – san miniato al Cimitero delle Porte Sante presso la Basilica di Saan Miniato al Monte, dove si terrà la Commemorazione con parole e musica, con Alessandro Orsetti e Annalisa Vuturo, padre Bernardo Gianni, Severino Saccardi, gli interventi musicali di Alda Dalle Lucche della Scuola di Musica di Fiesole e di Dimitri Grechi Espinoza, Welat CetinKaya della Comunità Kurda,  Luca Milani, presidente del Consiglio Comunale di Firenze, l’attore Maurizio Lombardi e Giulia Chiarini.

Coronavirus: rimandati eventi per anniversario morte Orsetti

Sono state spostate nella settimana tra il 25 aprile e il 1 maggio le iniziative in programma il 18 marzo, in occasione del primo anniversario dalla morte di Lorenzo Orsetti, il fiorentino ucciso in Siria mentre combatteva con le forze curde.

In particolare, spiega una nota, l’omaggio alla tomba di Orsetti al cimitero della Porte sante (San Miniato al Monte, Firenze) è spostato al domenica 26 aprile, mentre il concerto in programma all’auditorium Flog di Firenze si terrà martedì 28 aprile.

La famiglia Orsetti ringrazia “chi in questo anno ha parlato di Lorenzo, della sua scelta di vita, delle idee che l’hanno determinata, del suo martirio. Ringraziamo tutti coloro che hanno dato il loro contributo all’organizzazione delle iniziative che dovevano svolgersi e che stiamo programmando in altre date”. Massimo Torelli, del comitato organizzatore degli eventi dice di aver “sperato fino all’ultimo di poter mantenere almeno parte degli appuntamenti, ma le nuove disposizioni nazionali non lasciano spazio a interpretazioni. Le iniziative con il bellissimo programma non sono annullate, ma spostate nella settimana tra il 25 aprile e il 1 maggio”. “Il 18 di marzo – commenta poi Dmitrij Palagi, Consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune – sarebbe stata una giornata importante, ma lo sarà comunque, anche senza la partecipazione fisica di quel pezzo di territorio e di Italia che comunque renderà il proprio riconoscimento a un partigiano di Rifredi del XXI secolo”.

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